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" Tomba " è presente in queste 644 notizie:

[ 15/03/2012 ] - Schladming 2012: pillole di neve
TOMBA - E' arrivato a Schladming ieri sera il campione bolognese. Durante il viaggio è stato fermato dalla polizia austriaca per eccesso di velocità. Riconosciuto dai due gendarmi se le cavata con un paio di foto con autografo. Tomba resterà nella località della Stiria per tutta la durata delle finali di coppa del mondo.
CASA TIROLO - In occasione dei prossimi mondiali di Schladming Casa Tirolo, meglio conosciuta come Tirolberg, quartier generale di feste, conferenze stampa, ed incontri culturali e sportivi non ci sarà. La famosa tenda che ormai da Bormio 2005 seguiva il circo bianco durante le rassegne iridate - ideata dall'ufficio del turismo di Innsbruck, capitale appunto della regione del Tirolo, non potrà piantare i suoi paletti in quel di Schladming. Motivo? La regione della Stiria, sede di questa rassegna iridata, ha fatto pressione sulla federazione austriaca dello sci per impedire alla vicina regione alpina di promozionarsi in terra di un'altra concorrente.
LINDSEY VONN - La campionessa statunitense a Schladming ha scelto di alloggiare nel suo ultramoderno Truck, parcheggiato alla periferia della cittadina stiriana, e non nell'albergo con tutto il resto della squadra. Insieme alla Vonn sono presenti anche la sua famiglia ed il suo team ed è la stessa Lindsey a cucinare per tutti. Nel truck è presente anche una attrezzatissima sala fitness da fare invidia ad alcune palestre nostrane.
PAERSON - La campionessa di Tarnaby che, ieri con una conferenza stampa ha ufficializzato il suo addio alle competizioni, dopo una breve vacanza si dedicherà, in collaborazione con il comitato olimpico svedese, a progetti per i giovani; il suo sogno però è quello di collaborare il segretario generale dell'Onu, per progetti caritatevoli nelle zone più sottosviluppate del mondo. (continua)

[ 12/03/2012 ] - Anja Paerson si ritira dopo 14 anni di successi
Dopo quattordici anni di carriera Anja Paerson ha deciso di appendere gli sci e gli scarponi al fatidico chiodo. La notizia era nell'aria, ma la campionessa di Tarnaby - il paesino natale anche di Ingemar Stenmark - lo ha fatto oggi alla vigilia dell'inizio delle finali di coppa del mondo a Schladming. La 30enne svedese - compirà 31 anni il prossimo 25 aprile - ha dichiarato di volersi ritirare al termine di queste ultime gare. "La mia è stata una carriera fantastica - ha dichiarato la svedese - che mi ha regalato tantissimo. Credo che sia arrivato il momento di fermarsi". Una delle sciatrici più vincenti del circo bianco ha così deciso di fermarsi definitivamente. L'esordio in coppa del mondo per la polivalente svedese - è stata tra le poche atlete, capace di vincere in tutte le discipline - avvenne in occasione delle finali di coppa del mondo a Crans Montana nel 1998 e si conclude ora con quelle di Schladming 2012. Ai Mondiali (da Sankt Anton 2001 a Garmisch 2011) ha vinto tredici medaglie: 7 ori, 2 argenti e 4 bronzi. Con quella ottenuta in discesa libera ai Mondiali di Are 2007, Anja Pärson è diventata la prima sciatrice a vincere l'oro iridato in tutte le specialità dello sci alpino. Ai Giochi olimpici invernali ha vinto, tra Salt Lake City 2002 e Vancouver 2010, sei medaglie (1 oro, 1 argento e 4 bronzi). In coppa del mondo ha vinto due Coppe assolute e cinque Coppe di specialità. Dopo il mondiale del 2007 in casa ad Are la svedese ha visto le sue prestazioni calare, alternando buoni periodi con altri con gare decisamente deludenti, ma durante la stagione 2009 ha comunque ritrovato una certa regolarità, che le ha permesso di vincere l'ennesimo trofeo della carriera, la Coppa del Mondo di super-combinata. In coppa del mondo ha ottenuto 95 podi: 42 vittorie, 29 secondi posti e 24 terzi posti. Nella stagione 2010-2011, con la vittoria del 5 marzo 2011 nella discesa libera di Tarvisio, ha raggiunto il traguardo di aver vinto almeno una gara di Coppa del Mondo per ... (continua)

[ 04/03/2012 ] - L'ultimo pettorale di Patrick Jaerbyn
Quello di oggi, nel superg di Kvitfjell, sarà l'ultimo pettorale di Patrick Jaerbyn in Coppa del Mondo. Il "grande vecchio" del Circo Bianco ha deciso di appendere gli sci al chiodo, e non essendosi qualificato per le finali di Schladming saluterà domani per sempre quel carrozzone che ha frequentato per oltre 20 stagioni. C'è un filo di tristezza nel dare questa notizia, ma allo stesso tempo infinita ammirazione per un atleta fuori da ogni regola, che il prossimo 16 aprile festeggerà 43 primavere. E non bisogna fare l'errore di pensare che le ultime stagioni siano state per lui una passerella: per buttarsi dalla "Birds of Prey" di Beaver o dalla Streif di Kitz ci vuole coraggio, tecnica e fisico allenato, doti rare in molti atleti, rarissime, uniche, quando l'anagrafe dice che hai superato da un pezzo i 40 anni. Gli appassionati di lungo tempo non hanno ancora dimenticato la vittoria di Pauli Accola nel 1992 e il suo duello col nostro Alberto Tomba...un'altra epoca, ci vien da dire, eppure Patrick c'era già, e in quella stagione conquistò i suoi primi punti nel circuito dei grandi. Nel superg di Kvitfjell indosserà il pettorale n.302 della carriera, oltre 300 gare che hanno portato al velocista svedese tre podi, tutti in superg, dal primo a Kvitfjell nel '98, all'ultimo in Val Gardena nel 2008, qualche mese prima di spegnere le 40 candeline. In mezzo una marea di piazzamenti nei migliori 10, la gioia dell'argento ai Mondiali di Sierra Nevada '96 e l'incredibile bronzo nella "sua" Are nel 2007, quando ben in pochi avrebbero scommesso su di lui. Fisico perfetto, grande forza di volontà, equilibrio mentale, passione, un pizzico di fortuna...questi gli ingredienti che hanno alimentato la longevità di Patrick, la cui presenza al cancelletto era ormai una certezza per tutti. Nella sua lunghissima carriera Patrick può vantare di aver visto 9 Mondiali (Morioka 93, Sierra Nevada 96, Sestriere 97, Vail 99, St Moritz 03, Bormio 05, Are 07, Isere 09, Garmisch 11) e 5 Olimpiadi ... (continua)

[ 26/02/2012 ] - Max Blardone:"Felicissimo!Vittoria per il fan club
Settima vittoria in carriera per Max Blardone, che lo consolida al terzo posto nella classifica di specialità. Ecco le parole dell'ossolano:"credo che questa di Crans Montana sia la pista adatta a noi vecchietti. Prima ha vinto Cuche, poi lo ha imitato Raich, oggi è toccato a me. Al di là delle battute, mi sento in forma, sto lavorando benissimo e i nuovi materiali mi hanno dato un grande aiuto. Non ho mai avuto dubbi sulla possibilità di fare risultato, anche quando le cose non funzionavano bene. Mi gioco ogni gare per vincere, mi ha dato una bella spinta un esempio come Cuche, modello sia come atleta che come uomo. L'ho sempre rispettato, spero che ci ripensi e non si ritiri a fine stagione. Voglio dedicare la vittoria al mio fans club, sono arrivati in settanta per sostenermi, era giusto premiarli nella maniera migliore. Nella prima manche mi sono risparmiato nella parte finale, avevo margine ma non volevo sbagliare. Nella seconda sono partito determinato, non volevo lasciare nulla per strada. Il piede destro mi fa ancora un poco male ma di fronte a questi piazzamenti, posso ancora soffrire un po'. E' stata una bellissima gara perché le temperature elevate, la neve difficile e la concorrenza sempre elevata l'hanno resa spettacolare. Io ho anche appoggiato un paio di volte gli scarponi sulla neve, nella seconda manche, e ho anche rischiato di cadere. E' un momento in cui sta girando tutto bene per me. Non penso alla Coppa di specialità, perché non credo che Hirscher perda troppi punti nelle ultime due gare, ma io continuo a cercare di mantenermi su questi rendimenti e poi si vedrà alla fine cosa succederà. E' emozionante pensare di aver vinto sulla pista dove l'ultima vittoria italiana era quella di Alberto Tomba nel '98. Adesso però siamo nel 2012 e l'ultima vittoria è la mia. Adesso non bisogna addormentarsi, bisogna continuare a lavorare perché lo sci è veramente molto competitivo e già da mercoledì mi rimetterò al lavoro per preparare le ultime due gare". ... (continua)

[ 19/02/2012 ] - Hirscher al comando slalom Bansko; Out Deville
E' Marcel Hirscher - vincitore ieri anche in gigante - al comando della prima manche dello slalom speciale maschile di coppa del mondo a Bansko in Bulgaria. L'austriaco - sulla pista dedicata al nostro Alberto Tomba - è stato il più veloce fermando il cronometro sul tempo di 54.61, precedendo di soli 6 centesimi lo svedese André Myhrer e di 10 centesimi il tedesco Felix Neureuther. Leggermente più attardato Mario Matt (4/o) con 45 centesimi di ritardo e il nostro Stefano Gross, quinto e con un ritardo di 68 centesimi. Manfred Pranger è sesto (+0.88) subito davanti a Giuliano Razzoli, settima posizione, con un ritardo da Hirscher di 1 secondo in coabitazione con lo svedese Jens Byggmark. Completano la graduatoria nei top10 Fritz Dopfer e Benjamin Raich. Manfred Molegg ha concluso con il 14/o tempo (+1.27). Giornata storta purtroppo per due dei nostri sei atleti in gara: Christian Deville (pettorale 1) è finito fuori dopo 30 secondi di gara, mentre Patrick Thaler ha perso lo sci dopo una decina di porte dal via. Seconda manche in programma alle ore 12 (diretta Raisport1 e Eurosport). (continua)

[ 04/02/2012 ] - Vonn vince a Garmisch e tocca quota 50, Dada 5a
La nuova tutina di Lindsey Vonn le ha portato bene e la statunitense con la vittoria di oggi nella discesa libera di Garmisch tocca quota 50! Cinquanta gare di Coppa del Mondo vinte...un traguardo davvero importante per la velocissima campionessa a stelle e strisce che raggiunge il nostro Alberto Tomba e si porta a 5 lunghezze da Vreni Schneider. Oggi Lindsey ha chiuso in 1.44.86, ben interpretando la gara in particolare da metà in giù, dopo aver accusato 6 decimi di ritardo dalla Kramer nel parte alta; ma dal secondo intermedio in poi è stata la migliore in ogni segmento, incrementando ad ogni metro il vantaggio e chiudendo sul traguardo con 41 centesimi di vantaggio sull'elvetica. Terzo posto con 79 centesimi di ritardo per la giovane Tina Weiraither che sta dimostrando davvero grande talento, quarta la padrona di casa Maria Hoefl-Riesch e quinto tempo per Dada Merighetti distaccata di 1''05 dalla Vonn ma meno di 3 decimi dal podio. La trentenne bresciana, nel pieno della maturità agonistica, sta dimostrando quest'anno di avere tutte le carte per essere da Top 5 in discesa libera. Meno bene le altre azzurre, con la Schnarf 16/a, 25/a la Fanchini, 29/a Borsotti, 32/a Stuffer, 34/a Cipriani, 39/a Agerer e Curtoni e 41/a Recchia.Nella classifica di discesa Vonn comanda davanti a Weiraither, Goergl, Hoefl-Riesch e 5/a la nostra Dada Merighetti. (continua)

[ 22/01/2012 ] - La Kirchi davanti a Kranjska, bene Nicky Gius
Marlies Schild ha sbagliato. Ecco la notizia del giorno. Dopo cinque slalom senza macchia, la trentenne di Saafelden torna sulla terra e cede il passo alle avversarie che si ritrovano quasi a sorpresa di fronte ad una gara aperta. E a guidare le operazioni è l'altra austriaca Michaela Kirchgasser che dimostra di aver davvero dimenticato i problemi fisici delle ultime settimane. Sbaglia anche Maria Riesch, così alle spalle della ventiseienne di Filzmoos si inserisce la slovacca Veronika Zuzulova staccata di 11 centesimi, sedici in meno della finlandese Tanja Poutiainen. Quarto tempo per Tina Maze seguita da Lena Duerr e dalle due svedesi Frida Hansdotter e Therese Borssen; quindi Lindsey Vonn e un'ottima Nicole Gius, nona con 1,39 di ritardo dalla Kirchgasser.Un piazzamento che a metà gara fa sorridere il team italiano che ha invece perso prematuramente Manuela Moelgg, uscita nel cuore del tracciato; più che discreta Irene Curtoni (16ima) e ritorno tra le qualificate per Chiara Costazza (22ima ma con 2,88 dalla Kirchi), fuori Federica Brignone.
Fuori dalle 30 anche la star nascente Mikaela Shriffin che però ripresenta nel circo bianco il marchio Barilla, assente da qualche anno dopo aver abbandonato il casco di Bode Miller. Dopo Tomba ora ha scelto la sedicenne scatenata... sicuramente al noto marchio non manca il fiuto.
Seconda manche alle 12.15. (continua)

[ 17/01/2012 ] - La Coppa del Gobbo - X - Kitz: vincere The Race
Bode Miller lo ripete da sempre: "se non vinci la discesa di Kitz...sei nessuno!" Lo ripete ormai con tenace insistenza e tutti noi che amiamo questo eroe a stelle e strisce ci auguriamo che ancora una volta, come lo scorso anno, sia lui a regalarci i brividi più profondi, senza vincere però, perché sappiamo e ne abbiamo un gran timore che questo sarebbe il suo saluto, l'addio glorioso al Circo Bianco del più grande sciatore mai approdato in Europa dagli States! Nel 1959 il 22enne Wallace Buddy Werner, di Steamboat Spring (Colorado), era stato il primo ed unico statunitense (sinora) ad imporsi sul tracciato completo della Streif...Bode Miller vuole chiudere il cerchio e dedicare la vittoria ad una leggenda dello sport, suo amico ed estimatore, Muhammad Alì (Cassius Clay), che celebra in questi giorni il suo 70/o compleanno. Il "Più Grande" era stato a Kitz nel 2006 ed era stato festeggiato in modo particolare da Bode e da Fritz Strobl. La grandezza di Alì è consegnata alla storia..quella della Streif inizia negli Anni 30 quasi per contrastare i Concorsi del Lauberhorn e del Arlberg Kandahar. Nacque così una tra le più affascinanti tradizioni agonistiche che lo sci alpino abbia saputo tramandare: l'Hahnenkam, la cresta del gallo!! Nessun altro appuntamento ha lo stesso fascino, nessun altra gara raduna attorno alla pista una folla simile a Kitz, una autentica identificazione culturale di un popolo con uno sport e con le proprie radici. Qualche ritocco cosmetico nel tempo si è reso necessario ma gli ingredienti principali sono gli stessi della prima edizione, quella del febbraio 1930. Precipizi con salti e atterraggi in curve a gomito, stradine in mezza costa, falsopiani, curvoni, diagonali e...quello schuss d'arrivo unico al mondo, larghissimo, lunghissimo, tagliato in due da un pianerottolo sul quale l'atleta effettua l'ultimo salto...come Ghedina...che spicca il volo portando con sè, verso il cielo, tutti i nostri sogni...oppure come McCartney e Albrecht che ... (continua)

[ 08/01/2012 ] - Bis di Hirscher ad Adelboden; 3/o Stefano Gross
Due gare, due successi. Il più forte in questo momento è senza dubbio lui Marcel Hirscher, capace di vincere sia in gigante che in slalom nello spazio di ventiquattro ore. Capace anche di vincere tre prove - con lo slalom di Zagabria - consecutivamente nell'arco di 72 ore e allungare decisamente (assente Svindal in questo slalom, caduto ieri in gigante) in graduatoria generale di coppa del mondo (725 pt.) con 230 punti di vantaggio sul norvegese, secondo a 495. Nella giornata della consacrazione di Hirscher, peccato, invece, per il nostro Cristian Deville, a pari tempo con l'austriaco dopo la prima manche, fuori a poche porte dal traguardo, quando però con un paio di gravi errori aveva già compromesso la sua prova. Sul podio del quinto slalom stagionale sale l'onnipresente Ivica Kostelic, secondo, ma l'Italia trova ancora spazio con un grande Stefano Gross (3/o). Autentiche fucilate ai pali quelle date dal cacciatore fassano, sempre all'attacco con una seconda prova da manuale - suo il secondo tempo di manche dopo Schoenfelder - favorito però anche dalla migliore visibilità in quel momento, che lo ha catapultato sul primo podio di coppa del mondo della carriera. Si perché la nebbia e la nevicata - andatasi ad intensificare nel finale di gara – ha comunque creato qualche problema agli ultimi cinque atleti al via sulla Chuenisbärgl. Nebbia che ha dato particolarmente fastidio al nostro Manfred Moelgg finito 18/o come a Mario Matt 4/o a +1.44, dopo aver assaporato il podio virtuale dopo la squalifica del tedesco Neureuther per inforcata nella prima manche. Tra i top10 accanto ai nomi dell'emergente tedesco Dopfer (6/o) e del canadese Janyk (7/o) ritroviamo alcuni graditi ritorni come Grange (6/o) e Raich (8/o), ma altri giovani che scalpitano anche in questa specialità come Nola Kasper (9/o) e Alexis Pinturault, undicesimo, con il pettorale 36. Tornando in Casa Italia, giornata no, invece, per Giuliano Razzoli: indigesta agli emiliani (vedi anche Tomba) la ... (continua)

[ 03/01/2012 ] - La Schild fa cinquina a Zagabria; 4/a Manu Moelgg
E sono cinque. Marlies Schild infila il quinto successo consecutivo in slalom aggiudicandosi anche la corona di cristallo di regina di Croazia e i 42mila euro di premio. La campionessa austriaca, sale così a quota 34 centri in Coppa del Mondo - il 32/o in slalom - portandosi a sole due lunghezze dall'eguagliare il record storico di vittorie tra i pali stretti dello slalom (34) detenuto dalla svizzera Vreni Schneider. La Schild non ha concesso nulla facendo il vuoto alle sue spalle e precedendo di +1.40 la slovena Tina Maze – abile a sfruttare la tracciatura del suo tecnico Livio Magoni per rimanere come a Lienz nella scia della salisburghese – e di +2.27 la compagna di squadra Michaela Kirchgasser, quest'ultima a digiuno di podio da molto tempo. Nella giornata di gloria per la Schild noi rimaniamo un po' con l'amaro in bocca per una Manuela Moelgg brava e un po' sfortunata, nonostante gli incitamenti dell'onnipresente Albertone Tomba: abbonato al parterre d'arrivo sulla Sljeme. La finanziera di San Vigilio di Marebbe chiude ai piedi del podio, quarta, quando forse stava già assaporando la gioia di eguagliare la prestazione dello scorso anno (3/a) e di lasciarsi soprattutto alle spalle questo fine di 2011 alquanto tribolato per i noti problemi fisici. Settima al termine della prima prova, l'azzurra è stata comunque capace nella seconda manche di tirare fuori tutta la sua cattiveria (quarto tempo di manche) per chiudere comunque ancora tra le top10 del mondo di questa specialità.
Giornata no per una Maria Riesch, out nella seconda manche tradita dalla neve nel secondo ripido del tracciato, in vena di regali di inizio d'anno alla sua amica-rivale Lindsey Vonn, oggi autrice di un'ottima prova, chiusa con il nono posto. Tra le top10 c'è spazio anche per alcune sorprese come la giovane svedese Emelie Wikstroem (pettorale 25), settima, subito alle spalle di una veterana come Tanja Poutiainen (6/a) e della più titolata connazionale Maria ... (continua)

[ 19/12/2011 ] - Vince Hirscher, ma grande Italia: 2/o Razzoli
L'Italia è ancora grande sulla "Gran Risa". Dopo la vittoria di ieri in gigante di Max Blardone, questa volta è stato Giuliano Razzoli a regalarci la gioia del podio. Il campione olimpico chiude secondo, recuperando una posizione dalla prima manche, e si concede così un bellissimo regalo per il suo 27/o compleanno festeggiato ieri insieme al suo corregionale Alberto Tomba, lui, invece, a festeggiare oggi con 45 candeline. "La dedica è però tutta per i produttori del parmigiano ed in generale per tutti gli agricoltori della mia terra, come lo sono stati i miei nonni, che mi hanno sempre sostenuto economicamente". Il campione di Villa Minozzo nulla però a potuto - causa anche i postumi di un infortunio - contro lo strapotere del vincitore, l'austriaco Marcel Hirscher, autore di due manche da autentico campione. Sul terzo gradino del podio troviamo un gradito ritorno, quello del tedesco Felix Neureuther. Giornata fantastica per il resto dell'Italsci con altri tre azzurri tra i top 10: 6/o Cristian Deville, 7/o Patrick Thaler, 8/o Stefano Gross. Il trentino, reduce dal podio di Beaver Creek, nella prima manche non è stato in grado di trovare la giusta chiave di lettura nella tracciatura del tecnico francese, mentre nella seconda le condizioni della pista non gli hanno consentito il recupero. Chi gongola è, invece, Patrick Thaler. Lo slalomista di Sarentino si ritrova tra i grandi grazie ad una fantastica seconda prova - recupera 19 posizioni - dopo che nella prima, causa anche un pettorale non certo favorevole (il 38), aveva fatto un po' fatica a stare tra i migliori trenta. Con questo risultato l'altoatesino dovrebbe così rientrare tra i top30 e dalle prossime prove partire con un pettorale migliore. Giornata di grazia anche per il fassano Stefano Gross, con due manche da incorniciare per lo slalomista di Pozza: prima decisamente ottima, più controllata la seconda. Out, invece, il padrone di casa Manfred Moelgg. La mancanza di allenamento negli ... (continua)

[ 18/12/2011 ] - L'Italia dello slalom a caccia sulla Gran Risa
LIVE - Non si scappa. La Gran Risa è ormai per denominazione e lo sarà per parecchio la Riserva di caccia ufficiale della federsci italiana. Gli altri appassionati dell'attività venatoria sono avvisati. Oltre un terzo delle vittorie, sul totale delle gare disputate: 27 giganti maschili e 2 femminili, portano la firma azzurra. Il record spetta naturalmente ad Alberto Tomba - 4 successi - seguito da Blardone con 3, Simoncelli con 2, quindi Pramotton 1 ed in campo femminile con Sabina Panzanini e Denise Karbon rispettivamente con una vittoria. Ed ora c'è chi guarda con qualche speranza anche agli slalomisti impegnati domani. Fino ad ora, quattro prove disputate, ma nemmeno un podio per l'Italsci con successi che portano la firma rispettivamente di Larsson, Grange, Kostelic e Herbst. Le condizioni neve non allarmano più di tanto i nostri visto anche quello che hanno combinato oggi Blardone, Simoncelli e Borsotti. Una buona prova è attesa dal padrone di casa Manfred Moelgg, lo scorso ad un passo dal podio, quarto, ma apparso in ripresa dopo la tre giorni di forzato stop a causa di uno stato febbrile. La prova in gigante di oggi gli ha consentito di saggiare il fondo del tracciato: le sensazioni sono buone. Il clima euforico in Casa Italia pare aver contagiato tutti, anche il campione del mondo Giuliano Razzoli, ieri sera reduce, insieme ad Alberto Tomba dall'Hotel Perla di Corvara, dove hanno festeggiato rispettivamente con un giorno e due di anticipo, i rispettivi compleanni: l'uno il raggiunto traguardo dei 27 l'altro i 45 anni. Il campione emiliano però non si è fatto distrarre più di tanto e scalda i muscoli in vista del trenino di slalom sulle montagne europee: "Intanto cerchiamo di recuperare pienamente dagli infortuni e poi ci sono questi due slalom importanti - Alta Badia e Flachau - poi un pò di riposo per ricollegare quindi le batterie in vista di quelli importantissimi di gennaio". Intanto si va all'attacco con maggiore determinazione ... (continua)

[ 18/12/2011 ] - Blardone:"Prendere casa in Alta Badia, perchè no".
LIVE - L'Alta Badia e Max Blardone, un connubio difficilmente scindibile dopo il successo odierno. Come l'Albertone nazionale anche per il finanziere ossolano la valle ladina rappresenta un punto importante in carriera. Qui il 32enne azzurro colse la prima vittoria in coppa del mondo, esattamente sei anni fa, a cui fece seguito la vittoria del dicembre 2008 ed ora questa. Quale miglior occasione per pensare di prendere casa proprio qui insieme alla fidanzata Simona e al futuro Max junior. "Mi piacerebbe molto - ammette scherzando l'azzurro - non sarebbe male. Quello però che mi interessa di più in questo momento è quello di fare il bis anche il prossimo anno per raggiungere così un grande come Tomba. Se ci sono riuscito quest'anno perchè non tentare anche il prossimo. Non bisogna pretendere troppo. Oggi mi sono sentito bene, ma guardo già avanti, visto che ci sono gare dove posso mettere in luce tutte le mie caratteristiche migliori". A proposito di statistiche la vittoria numero sei odierna fa salire di una posizione il piemontese nella speciale graduatoria dei migliori di sempre di casa Italia in coppa del mondo, abbandonando la coabitazione con Herbert Plank fermo a cinque vittorie, per andare a tentare di insidiare Giorgio Rocca (5/o) con 11 vittorie in slalom. Avanti irraggiungibile in testa Tomba con 50 centri, davanti a Gustavo Thoeni (24), Kristian Ghedina (13), Piero Gros (12). Un digiuno di successi durato due anni, forse giudicato eccessivo da un Blardone abituato ad essere sempre tra i top10 in gigante e costretto anche a rincorrere ora i top15 delle starting list causa la retrocessione arrivata dopo 11 anni di ininterrotta presenza sul palco delle estrazioni dei pettorali. "Sono tanti e la carriera non è così lunga. I giovani vanno forti ed avversari come Ligety, Hirscher, Jansrud e Svindal non sono facili da battere, però oggi ci abbiamo provato". Un pensiero alla coppetta ora? "Vincere qualche tappa ci ... (continua)

[ 18/12/2011 ] - Capolavoro Blardone sulla Gran Risa
LIVE - Un capolavoro a firma Max Blardone. Sulla Gran Risa, che si conferma ancora una volta riserva di caccia esclusiva degli azzurri, il 32enne campione di Pallanzeno inserisce il turbo e con due manche - la prima buona, ma la seconda decisamente stratosferica - scrive per la terza volta il suo nome nell'albo d'oro della competizione: un gradino solo più in basso della leggenda Tomba. Una giornata che sembrava destinata al grigio quotidiano a cui ci avevano ormai abituato in quest'ultimo periodo - se si eccettua il lampo in slalom di Cristian Deville - i nostri ragazzi. Ma ecco che d'improvviso il cielo si è tinto nuovamente d'azzurro, esattamente due anni dopo la gioia del suo ultimo centro in una prova di coppa del mondo ed a sei anni esatti - era sempre il 18 dicembre - da quella della prima gioia in carriera. Corsi e ricorsi storici per un campione che molti davano già sul viale del tramonto. Ed, invece, oggi stringendo i denti nell'angolatissima prima manche di stampo croato e sfogando anche un pò di rabbia repressa nella seconda discesa, decisamente più dolce grazie alla generosità nella tracciatura del tecnico dei francesi, l'azzurro si è lasciato alle spalle tutti i favoriti della vigilia, dopo che i vari Ligety, Hirscher e Svindal avevano avanzato qualche pretesa di podio al termine della prima manche. Ed, invece, ribaltati completamente i piani dei tre big costretti ad accostare in corsia d'emergenza per lasciare via libera al nostro Max e ai due austriaci Reichelt (secondo) e Schoerghofer (terzo). Nella giornata del "Blardo" c'è spazio anche per un incredibile Davide Simoncelli (10/o), rimasto inizialmente invischiato nella tracciatura di papà Ante, per poi nella seconda manche rimontare diciannove posizioni e dimostrare così di non aver perso del tutto il feeling con questa pista. Ottima anche la prova del giovane Giovanni Borsotti, anche lui salito tra i top12: miglior risultato in carriera in coppa. ... (continua)

[ 17/12/2011 ] - Un quarto di secolo dal podio di Alberto Tomba
LIVE - E' tempo di ricordi in quel dell'Alta Badia. Sono, infatti, già trascorsi 25 anni dal primo podio in coppa del mondo di Alberto Tomba. Era il 14 dicembre del 1986 quando l'Albertone nazionale saliva per la prima volta sul podio della "Gran Risa": secondo, dietro al compagno di squadra Richard Pramotton, e subito davanti all'altro connazionale Oswald Toetsch. Un terzetto di azzurri sul podio di casa davanti ad un grandissimo come Stenmark. Fu l'inizio dell'ascesa di Alberto "la bomba" Tomba che poi qui si impose altre quattro volte: nel 1987, 1990, 1991 e 1994. Una valle che ha segnato la vita del campione bolognese: qui vinse anche la sua prima gara Fis, sulla pista ai piedi del Boè. E domani Alberto ci sarà al parterre d'arrivo, immancabile come sempre, a dispensare autografi, battute e qualche consiglio ai nostri ragazzi per cercare di risolevare la china dopo le non certo esaltanti prestazioni - se si eccettua il podio di Deville in slalom - di questo avvio di stagione. L'Alta Badia non è stata solo per il campione di Castel dei Britti, la personale riserva di caccia, ma lo è stato anche per altri azzurri: da Richard Pramotton a Roberto Erlacher, da Max Blardone a Davide Simoncelli. Qui l'Italia ha scritto alcune delle pagine più belle dello sci azzurro. Ora qualcuno si domanda se è il caso di sfatare questo mito, visto lo smalto perso nel corso di questi ultimi anni. Qualcuno è decisamente contrario. "La 'GranRisa' è e resta una riserva di caccia per noi - conferma il poliziotto di Lizzana - e lo rimarrà sempre. Quando si viene qui si cerca sempre di fare bene e i risultati nella storia parlano a nostro favore. Qualche volta può andare male, come lo scorso anno, altre volte decisamente meglio. Domani comunque cercheremo di dare il massimo. Anche perchè fare bene qui è senz'altro la giusta iniezione di fiducia per il proseguo della stagione". Il trentino dal canto suo può contare su cinque podi (quattro secondi posti ed una vittoria), un ... (continua)

[ 09/12/2011 ] - La Coppa del Gobbo - VI - La scintilla!
Non poteva continuare così, c'era bisogno di una scintilla per innescare il riscatto dello sci italiano e sono stati gli "schivapaletti" a farci schizzare in aria! Sulla Birds of Prey lo slalom azzurro era già stato protagonista, prima con Alberto Tomba quindi con Matteo Nana ed infine con Giorgio Rocca, questa volta invece sul palcoscenico è salita tutta una squadra, la nostra, quella Italiana! Cristian Deville respira per la prima volta in carriera il profumo del podio, Patrick Thaler dimostra al mondo il suo enorme - inespresso - talento, Manfred Moelgg si conferma slalomista da podio, Stefano Gross fa il suo ingresso tra i "grandi". Bravi ragazzi..Giuliano Razzoli aveva fatto un blitz per gareggiare, voleva riprendere confidenza con gli avversari dopo otto mesi dalla vittoria di Lenzerheide...ha fatto una buona scelta che deve essere approvata, senza discussioni, perchè un Campione Olimpico ha diritto di decidere. Peccato che Giovanni Borsotti non sia stato capace di concludere la prima manche (lo avrebbe potuto fare), sarebbe servito ad aumentare di una unità il nostro contingente. In Alta Badia rivedremo in pista Roberto Nani capace di ottenere risultati di rilievo nelle gare norvegesi di Coppa Europa. La lunga trasferta americana ci consegna un ambiente tonificato dal risultato degli slalomisti, il podio ha sempre avuto la capacità di far tornare i sorrisi, quello di Cristian fa diradare le nuvole ed accresce lo spirito di emulazione da parte di tutti, maschietti e ragazze, di ogni specialità! Bravo Deville, grazie, anche perché le cassandre devono ricredersi e finalmente leggono meglio tutte le classifiche e si accorgono di quanto sia ormai facile - per un solo respiro - passare da una prestazione superba ad un risultato che ti relega in seconda pagina! Quante magìe abbiamo visto a Beaver Creek...la prima vittoria di Sandro Viletta (nel supergigante ), il primo podio di Fritz Dopfer (in gigante), il primo successo sulle nevi di casa di Lindsey Vonn (in ... (continua)

[ 23/10/2011 ] - Robert Brunner sul mercato
Era l'uomo-ombra di Alberto Tomba, poi dello squadrone austriaco, poi degli azzurri.In questo momento Robert Brunner è senza ingaggio e dice:"sono qui, se qualcuno mi vuole" (continua)

[ 20/08/2011 ] - Ligety duro con la FIS: non uccidete il gigante
E' un durissimo attacco alla FIS il pensiero pubblicato ieri da Ted Ligety sul suo blog personale, dopo aver testato i prototipi degli sci con le nuove sciancrature (raggio da >27 metri a >40 metri) che secondo le intenzioni della FIS saranno obbligatorie dal 2012. E queste interessanti considerazioni arrivano da uno dei più migliori interpreti del gigante oggi in attività, vincitore di 3 coppette di specialità e Campione del Mondo in carica. "Si fa un gran parlare delle nuove regole FIS che saranno introdotte dal 2012, in particolare i raggi minimi per il gigante. Mi sono già espresso contro queste nuove regole che includono un raggio minimo di 40 metri (oggi è 27). Ho scherzato sul fatto che Michael Von Grueningen e Alberto Tomba sarebbero tornati a gareggiare usando i loro vecchi sci. C'è solo un problema per questo, che neanche i loro vecchi sci degli anni '90 rispetterebbero queste norme! Negli ultimi 17 anni i raggi in gigante non sono cambiati molto. Nel 1996 in Coppa si sciava con i 28m, simile a oggi. Tre anni prima, nel 1993, Rainer Salzgeber, atleta degli anni '90 oggi Head Race Manager, sciava con sci da 32 metri di raggio. Per darvi un'idea dell'epoca al cinema c'erano "Schlinder's List" e "Insonnia d'amore" e Bush padre stava passando le chiavi della Casa Bianca al neoeletto Bill Clinton. Dobbiamo tornare indietro fino agli anni '80 per trovare sci con 40 metri di raggio. Questo è il raggio che la FIS vuole che tutti, da me fino ai ragazzini di 15 anni, usino per gareggiare in gigante. Diciamo addio a tutti i progressi sul come disegnare la miglior curva! Scrivo questi pensieri perchè oggi infine ho avuto la possibilità di provare un prototipo di sci da 40m di raggio e, francamente, fanno schifo. Mi son sentito come Phil Mahre nel 1984. Ho spinto più che ho potuto e non sono riuscito a sciare senza grosse scivolate e inversioni di spigolo. Li ha provati anche Warner Nickerson sul tracciato: mentre lo vedevo lottare con la pista la scena mi ... (continua)

[ 02/08/2011 ] - La Coppa del Gobbo - Atleti, Materiali, FISI
Il pianeta neve accelera i propri tempi e per gli atleti è già tempo di pettorali nell'altra parte del globo. Gli azzurri andranno in Sud America fra poco, ma la trasferta nasce già con qualche problema perché il vulcano Puyehue, pur facendo bollenti capricci ai primi di giugno, impone cambiamenti di rotte e costi aggiuntivi dei quali si sarebbe fatto volentieri a meno. L'argomento più attuale riguarda la variazione tecnica che molti materiali subiranno dall'inizio della stagione 2012. La prima considerazione che credo si debba fare è che, se tutto ciò servisse a ridurre gli infortuni, qualsiasi decisione assunta a Zurigo, nel prossimo ottobre, sarà una buona scelta. Nella scorsa stagione in modo particolare, ma i numeri erano severi anche nelle precedenti, è stato a tratti molto doloroso assistere a tanti incidenti...sentire le grida di ragazzi e ragazze, raccontare tante gare prive di protagonisti essenziali. Non è tollerabile che questo sport che amiamo così tanto debba fare i conti con una variabile di infortuni così grande. I test fatti dalla FIS, in collaborazione con l'Università di Innsbruck e con le case costruttrici, hanno permesso di fissare in un 30 per cento l'incidenza delle sole sciancrature negli infortuni. Una assurdità! Atleti che perdono stagioni, con tutto l'indotto, case che devono sostenere costi sensibili senza riscontri di mercato, discipline che perdono valenza tecnica. Certo, quello austriaco è l'unico documento analizzato, non ce sono altri, quindi la possibilità di discutere su certe cifre è difficile. Il Canada ha fatto una propria ricerca proponendo suggerimenti, peraltro molto intelligenti, ma nulla più. Nelle discipline veloci, discesa e supergigante, i valori non credo cambieranno. Tutti gli atleti sono bravissimi, in grado di assorbire presto le nuove soluzioni ed adattarvicisi. Nel gigante i più bravi staranno sempre davanti, ...magari Tomba, Von Grunigen e Salzegeber potrebbero di nuovo danzare come un tempo...! Guardate la ... (continua)

[ 18/04/2011 ] - Rubata la Coppa di Pauli Accola
Chi tra gli appassionati di Coppa di lunga data non ricorda la stagione 1991/1992, quando Pauli Accola vinse la sua prima e unica Sfera di Cristallo lottando con il nostro Alberto Tomba? Purtroppo il campione elvetico ha denunciato sabato scorso il furto dell'amato trofeo, che faceva bella mostra di sè all'interno del Hotel Crystal a Davos, città natale di Pauli. Giovedì notte infatti, un ladro si è introdotto nel bar dell'hotel e ha rubato la Sfera di Cristallo. Si ipotizza che in passato qualcuno degli ospiti a cui viene data la chiave di ingresso ne abbia fatta una copia o non l'abbia restituita, usandola poi per entrare tranquillamente nottetempo e compiere il furto. Pauli ha dichiarato: "per fortuna i ricordi sono nella mia testa e nessuno me li può rubare...". In quella stagione Accola vinse con 1699 punti, grazie a 14 podi di cui 7 vittorie, contro i 1362 di Alberto. In passato anche Kjetil Andrè Aamodt dovette subire un furto analogo: nel settembre 2003, alcuni ladri svaligiarono l'appartamento del campione norvegese a Oslo rubandone tutti i trofei, conservati in una cassaforte, ai tempi Aamodt poteva vantare 19 medaglie tra Mondiali e Olimpiadi, oltre a moltissime Coppe. Fortunatamente nel 2007 l'intera collezione è stata ritrovata in un appartamento di Oslo, per poi essere conservata al Museo Olimpico di Lillehammer... (continua)

[ 01/04/2011 ] - Claudio Ravetto: 30 anni al servizio dello sci
Claudio Ravetto, classe 1960, sposato con due figli, lunedì ha chiuso, almeno per il momento, un percorso di lavoro molto lungo con la Federazione e con lo sport azzurro. Biellese di Strona, nel 1980 inizia a lavorare come preparatore atletico nel Comitato Alpi Occidentali. Nel 1982 entra per la prima volta in FISI e per le successive 6 stagioni lavora come preparatore atletico e poi allenatore per la Squadra C, di cui nel 1988 diventa responsabile. Lo sarà per 5 stagioni e nel 1991 avrà in squadra il 16enne di Livigno Giorgio Rocca. Dal '93 al '96 lavora per il SanSicario Sci Club per poi tornare ad allenare per un quinquennio la squadra del Comitato AOC, fino al 2001. Flavio Roda lo sceglie come uno dei coach del gruppo unico discipline tecniche, proprio nell'anno olimpico di Salt Lake 2002. Sotto la sua guida (con Christian Thoma e Claudio Manganaro) l'Italia torna dopo due anni sul podio della specialità, grazie a Giorgio Rocca che ad Aspen conquista un 2/o posto, ripetendosi poi a Campiglio. Il carabiniere di Livigno diventa l'uomo-squadra del team di Claudio, che porta sul podio anche Zardini a Wengen. Nella stagione 2002/2003 Rocca si inserisce tra i migliori 4 del mondo grazie alle vittorie di Wengen e Lillehammer e i podi di Sestriere, Yong Pyong e Shigakogen; Bergamelli fa segnare qualche risultato nei top10. Ai Mondiali di St.Moritz arriva il bronzo di Rocca e Claudio disse: "la carriera di Giorgio è solo agli inizi". D'estate cambia lo staff e con Claudio lavorano Max Carca e Angelo Weiss...i "Ravetto boys" crescono e conquistano la bellezza di 16 risultati nei top10 con Rocca, Bergamelli, Moelgg e Zardini! Rocca vince a Chamonix e Moelgg conquista il suo primo podio a Schladming nel gennaio 2004. La triade Ravetto-Carca-Weiss lavora insieme anche nella stagione 2004/2005 conquistando 3 vittorie e un podio con Rocca, e buoni piazzamenti nei top10 con Moelgg, Bergamelli e Thaler. La stagione si chiude con il bronzo Mondiale di Rocca a Bormio 2005...è il ... (continua)

[ 18/03/2011 ] - Sciare Col Cuore 2011
Al termine della Coppa del Mondo di sci alpino 2010/2011 torna sul Monte Bondone l'appuntamento annuale con “Sciare col Cuore” l’evento sciistico-benefico che vedrà la presenza di tanti campioni azzurri, del presente e del passato, per raccogliere fondi a favore della solidarietà. Per una volta l'agonismo lascerà spazio al divertimento e all’amicizia, da sempre corollario della montagna di Trento, e al pacifico assalto dei loro fans. L’obiettivo anche di questa quarta edizione è la raccolta di fondi, che quest’anno andranno a favore dell’associazione ADMO Donatori Midollo Osseo. Il programma prevede sabato 2 aprile 2011 alle ore 18.00 in piazza Duomo consegna dei pettorali a tutti i campioni azzurri. Alle 20.00 si terrà la Cena di Beneficienza presso il Grand Hotel Trento. Durante la serata per la terza volta sarà consegnato il Premio “Sciare Col Cuore Candido Cannavò” ad un campione azzurro (2009 ad Alberto Tomba, 2010 a Gustav Thoeni) che oltre ad aver ottenuto risultati agonistici importanti, ha saputo in primo luogo trasmettere passione, umanità, semplicità e valori autentici di sport e di vita, caratteristiche che hanno accompagnato la vita di uomo e di giornalista di Candido Cannavò. Nella stessa serata verrà consegnato agli azzurri presenti il premio Sciare col Cuore Maglia Azzurra. Il giorno successivo, domenica 3 aprile, sul Monte Bondone si disputerà l’evento sciistico, una gara a squadre capitanata dai Campioni e Olimpionici insieme a tutti i giovani e meno giovani appassionati e fans. Al termine della gara sarà offerto ai partecipanti il Party in quota, con piatti Mari Monti, cucina trentina e pesce offerto gentilmente dalla Pro Loco di Lido Adriano. Successivamente si procederà con l’estrazione dei premi della lotteria benefica offerta dal Pool Sci Italia ed ancora premiazioni, interviste, musica e tanto divertimento. "Sciare col cuore" è un evento sciistico benefico ideato da Dody Nicolussi, ex azzurra e oggi giornalista di Sky Sport. (continua)

[ 02/03/2011 ] - Morzenti e Ravetto: botta risposta a mezzo stampa
"Personalmente credo che aspetteranno qualche giorno perchè le luci della ribalta di Garmisch si spengano, poi diranno che ho troppe pretese e richieste, che ho un brutto carattere, che litigo con i consiglieri e che non so stare alle decisioni altrui, volendo comandare io..."
Il Mondiale delle sei medaglie, per Claudio Ravetto si chiudeva con queste parole, poche ore dopo il bronzo di Manfred Moelgg nello slalom. Parole profetiche come non mai. Purtroppo, verrebbe da aggiungere...
Perchè giorno dopo giorno tutte le previsioni si stanno avverando, a cominciare dal consiglio federale di martedì scorso che ha congelato tutti i contratti tecnici in attesa che sia definito il budget preciso, lasciando in sospeso (e di fatto ritardando i lavori per la prossima stagione) anche il discorso legato al futuro di Ravetto nonostante la proposta di confermare il dt azzurro per acclamazione per poi ufficializzare il tutto una volta concluse le operazioni finanziarie ed economiche. Insomma, un modo come un altro per fare passare del tempo, per consentire che la pressione dei media sia meno forte.
Ed in questi giorni, si è passati al secondo capitolo della vicenda, quello che va ad intaccare anche gli aspetti personali di Ravetto. Tutto prende forma sulle colonne del Corriere della Sera, teatro tra ieri ed oggi del botta e risposta epistolare tra Presidente e Direttore Tecnico. Ieri Morzenti si è prodigato nel sottolineare come il comportamento di Ravetto sia stato in più occasioni poco rispettoso della figura del segretario generale e del consigliere Daniela Ceccarelli ("aggressione verbale al limite delle minacce fisiche", "minacce ad un consigliere eletto" si legge nella missiva del presidente), nel mettere in luce le pretese esagerate del tecnico biellese (sotto vari aspetti, "da quello economico alla richiesta di carta bianca nell`assunzione di personale, dalla programmazione della preparazione fino ai rapporti con squadre minori e settore giovanile") e nel ... (continua)

[ 28/02/2011 ] - La Coppa del Gobbo - XIV - L'Amore...
Ho sempre creduto alla forza dell'amore, inteso come impulso che ci spinge verso la bellezza sensibile delle persone e delle cose...e dopo lo slalom di Bansko vorrei proporVi una riflessione su Mario Matt e Giuliano Razzoli, due campioni per i quali l'attuale percorso agonistico è segnato "dall'amore"! Mario Matt, il precursore dello sci corto, aveva concluso la scorsa stagione pensando con malinconia al proprio fulgido passato! Si ritrovava con due soli risultati validi, 8/o a Zagabria e 10/o a Kitzbuhel, la mancata qualificazione olimpica e l'esclusione dalla prima squadra! Passò alcune settimane in crisi, l'amore per lo sci era grande, ma erano altrettanto severe le difficoltà da superare, nonostante i due titoli mondiali vinti ed i numerosi successi ottenuti, non avrebbe avuto sconti, avrebbe dovuto lottare, impegnare ogni energia, sorretto e sospinto solo da pochissimi amici e dalla quella enorme forza interiore che ti può dare "l'amore", la passione per qualcosa in cui credi, quella parte essenziale della tua esistenza che ti sei posta come traguardo e che ti ha sorretto ogni volta che sei caduto...rialzandoti sempre con rinnovate energie, un vigore che il corpo ritrovava nella sfida con il tempo! Mario Matt aveva capito come, dentro di se, ci fosse ancora un alleato fantastico e così, in primavera, cambiò i materiali e dopo essere stato molto vicino a Volkl lasciò Salomon per raggiungere Blizzard e soprattutto l'amico Reini Herbst. Ancor più faticoso ma stimolante è stato il lavoro estivo...con tanta voglia di confrontarsi con i suoi sogni, le sue speranze! A Levi nel primo slalom della stagione (pett.29) non si qualifica per la seconda manche. Salta nella prima manche in Val d'Isère (n.30), non si qualifica a Zagabria (n. 42), poi comincia a risalire ed è 4/o ad Adelboden (n. 43), 5/o a Wengen (n. 25, con il miglior tempo nella seconda manche), 8/o a Kitz (n.21), 4/o ai Mondiali (con il miglior tempo nella seconda manche), ripescato dall'Austria per gli ... (continua)

[ 28/02/2011 ] - Tanti auguri Gustavo! Il campione compie 60 anni
TRAFOI (Bolzano) - Tanti auguri Gustavo! E' una giornata particolare in quel di Trafoi in Alto Adige, ai piedi dello Stelvio, per un grande campione degli sport invernali: Gustav o Gustavo, come meglio credete, Thoeni compie, infatti, sessant'anni. E' stato uno dei più grandi campioni di tutti i tempi dello sci grazie alle quattro vittorie nella Coppa del Mondo generale (1971, 1972, 1973 e 1975), al secondo posto conquistato nel 1974. Ha fatto parte, insieme con Piero Gros, Franco Bieler, Tino Pietrogiovanna, Fausto Radici, Erwin Stricker e altri sciatori, della cosiddetta Valanga azzurra, che dominò le gare di slalom e gigante negli anni Settanta. Taciturno e riservato, Gustavo negli anni ha svelato, invece, il suo lato più umoristico e goliardico: battute e barzellette si sprecano quando si incontra l'altoatesino. Tornando alla carriera agonistica l'ex azzurro ha vinto un oro nello slalom gigante e un argento nello slalom speciale ai Giochi olimpici invernali di Sapporo 1972, un argento (slalom speciale) a Innsbruck 1976, due ori (slalom speciale e gigante) nei Mondiali 1974. Vanno inoltre aggiunti i due titoli mondiali in combinata del 1972 e del 1976, validi per l'albo d'oro dei Mondiali ma non per le Olimpiadi. La fama della sua abilità fu tale da dare origine a una leggenda metropolitana, secondo la quale sempre sulla "Streif" di Kitzbuehel sarebbe riuscito a terminare la discesa con un solo sci avendo perso l'altro sull'Hausbergkante (tratto di pista da percorrere in diagonale con pendenza ripidissima). Fu lo stesso Thoeni, anni dopo, a smentire tale diceria. Nella memoria degli appassionati dello sci resta anche leggendario lo slalom parallelo che nel 1975 in Val Gardena vinse contro l'astro nascente Ingemar Stenmark e ancor piu' memorabile fu ,nello stesso anno, la sua discesa dalla terribile Streif di Kitzbuehel: arrivo' secondo - lui che era una grande slalomista e gigantista, ma pure un velocista con i fiocchi - alle spalle del "kaiser" della libera, ... (continua)

[ 20/02/2011 ] - Il Mondiale in pillole: 20 febbraio - 12/a
LIVE DA GARMISCH-PARTENKIRCHEN (ore 9.12) - Ultima giornata del mondiale ed ancora le nubi basse a farla da padrone, dopo la finsetra di sole ieri nella seconda manche. Giornata che dovrebbe riportare un pò di neve su Garmisch-Partenkirchen (3-4 centimetri), quella prevista dai metereologi tedeschi: solo però a partire dalla seconda manche in avanti. CANTANTE E VINCENTE - La due volte campionessa del mondo Elisabeth Goergl e rock star a Garmisch anche con la canzone ufficiale di questa rassegna iridata, ed eletta a furor di popolo "Regina d'Austria" dai suoi media, compie oggi 30 anni. Tanti auguri Lizzi.
SVIZZERA - "Disastro Svizzera". Questo il titolo presente sui principali quotidiani elvetici ad una gara dal termine del mondiale. L'unica medaglia d'argento conquistata dal "vecchietto" Didier Cuche e i quattro quarti posti non sono stati ritenuti sufficienti per una squadra che era arrivata a Garmisch con tutt'altre prospettive. Due anni fa a Val d'Isere la squadra scudo-crociata partì alla grande con cinque medaglie nei primi cinque giorni di gare. Ora i media svizzeri chiedono la testa del presidente Urs Lehmann: la Svizzera potrebbe finire con la gara di oggi fuori dalle top10 nel medagliere. Intanto Didier Cuche ha annunciato che a Schladming 2013, lui non ci sarà.
TIROLBERG - E' stata eletta quale regina dei ritrovi notturni di Garmisch-Partenkirchen. La Tirolberg, la struttura costata all'ufficio del turismo del Tirolo quasi 500mila euro, in questi 14 giorni di mondiale è stata il punto nevralgico dei festeggiamenti notturni, ma soprattutto è stato un importante veicolo promozionale per il turismo austriaco e tirolese in particolare. Da li sono passate tutte le medaglie iridate, è stata il punto di ritrovo per celebrazioni e cene di gala per Vip, media e sponsor e fino alle prime luci dell'alba e stata poi la vera ed unica discoteca della cittadina bavarese.
CHALET ITALIA - Ieri sera si sono spenti i riflettori anche su Chalet Italia, il ... (continua)

[ 19/02/2011 ] - Razzoli: "Puntare sempre alle stelle"
LIVE DA GARMISCH-PARTENKIRCHEN (ore 16.00) - Vigilia di slalom speciale quella odierna anche per Giuliano Razzoli, uno tra i favoriti di domani per l'aggiudicazione delle ultime tre medaglie in palio in questa rassegna iridata giunta al capolinea. Il campione olimpico della specialità è giunto da ieri nella cittadina bavarese con al seguito la solita nutrita e rumorosa pattuglia di affezionati tifosi e si è già completamente immerso nell'atmosfera del mondiale. Lo slalom di domani sulla Gudiberg stanno risvegliando gli appetiti del campione emiliano: "Mi hanno sempre detto, punta alle stelle, al massimo ti fermerai sulla luna. Si parte dunque per vincere, sempre". La stanchezza però sembra attanagliare il "Razzo": "Non sono al cento per cento; non sono nella stessa condizione della vigilia di Vancouver, ma sto tornando in alto. Ogni allenamento miglioro. Ho avuto un calo a gennaio. Mi era già capitato in passato di avere questi alti e bassi. Domani però dirò senz'altro la mia". Lo scorso anno l'emiliano fresco oro olimpico non concluse la prima manche, ma fino al momento dell'uscita era il più veloce. Quest'anno la partenza è stata alzata, le condizioni della neve sono decisamente variabili, ma la responsabilità è diminuita viste le medaglie arrivate in casa azzurra fino ad ora e che hanno creato tutt'altro clima, rispetto a quello di Vancouver. L'ultimo alloro tra i pali stretti per la pattuglia azzurra è firmato ancora Alberto Tomba (Sierra Nevada '96) e qui l'Albertone nazionale di sigilli ne ha messi ben tre ('93-'94-'95), i suoi consigli potranno essere preziosi, ma ogni gara si sa fa storia a se. Il favorito secondo Theolier - tecnico degli italiani - è il transalpino Grange: non per campanilismo, visto che entrambi parlano la stessa lingua dei Balzac e dei Zola, ma perchè al momento è lui l'uomo da battere. Assente per infortunio l'austriaco Marcel Hirscher - accreditato alla vigilia per un posto sul podio - l'altro osservato speciale è il croato Ivica ... (continua)

[ 19/02/2011 ] - Il Mondiale in pillole: 19 febbraio - 11/a
LIVE DA GARMISCH-PARTENKIRCHEN (ore 9.00) - Giornata grigia, unida a Garmisch con temperature sopra lo zero (+2.8 gradi)
TOMBA - Chi ricorda l'Albertone nazionale mattatore delle nottate iridate ed olimpiche, si deve ora decisamente ricredere. Ieri sera, ad esempio, serata di grandi festeggiamenti in quel di Garmisch, Alberto alle undici di sera ha guadagnato la via del suo Hotel, abbandonando Chalet Italia anzitempo. Qualcuno ha avanzato l'ipotesi che forse volesse seguire le fasi conclusive del Festival di Sanremo, memore della sua storica interruzione in occasione dell'oro in gigante a Calgary '88.
SORELLE RIESCH - La campionessa del mondo e olimpica in carica di slalom Maria Riesch ha ricevuto nei giorni scorsi un portafortuna: un maialino. Sua sorella Susanne ha, invece, da tempo un portafortuna particolare: una calzamaglia. "E' la stessa che indosso sempre ad ogni gara" ha ammesso la 23 sciatrice tedesca. Usanza praticata anche dall'ex campionessa del mondo Kathrin Hoelzl.
AUDI - Sono stati i due vincitori dei giganti - Tina Maze e Ted Ligety - ad aggiudicarsi le uniche due fiammanti Audi A1 messe in palio, dalla casa automobilistica tedesca, fra tutti i medagliati a questa rassegna iridata. Al termine della cerimonia di premiazioni i medagliati passavano per la Media Lounge dell'Audi per estrarre da un urna, uno dei 33 premi spettanti ai vincitori di una medaglia.
TIROLO - La pubblicità si sa è l'anima del commercio. A Garmisch però non è andata giù la massiccia campagna pubblicitaria a base di bandierine rosse marchiate Tirolo, la regione confinante a quella della Baviera, regalate all'ingresso del parterre d'arrivo della Kandahar. Gli operatori turistici e commerciali locali hanno protestato per questa invasione e così il presidente dell'ufficio di promozione del Tirolo Josef Margreiter ha dovuto fare mezza marcia indietro. Le bandierine da alcuni giorni sono, infatti, ora in distribuzione all'uscita dell'autostrada - al confine ... (continua)

[ 17/02/2011 ] - Ed ora non roviniamo questo lavoro
Cinque medaglie, tre gare ancora da disputare. Si sta delineando un trionfo per l'Italsci, questo Garmisch 2011. Come da tempo non accadeva, come solo nei fasti dell'era Tomba - Compagnoni ci si ricorda. Eppure il sorriso in casa azzurra non si può aprire del tutto, perchè sotto traccia continuano le polemiche, le ripicche, i dialoghi a distanza a suon di dichiarazioni più o meno piccanti. "Costruire un progetto che dia questi frutti è complicato, complicatissimo; al contrario rovinarlo è facile" dice Claudio Ravetto, forte della quinta perla in dieci giorni. Ed è sin troppo facile individuare il destinatario della frecciata, considerata l'elettricità che corre tra il biellese ed il presidente federale, evidentemente scocciato di dover trattare con un direttore agonistico dotato di una propria personalità.
"Mi aspetto molto anche nei due slalom, ora vado dai gigantisti a far loro presente che ormai mancano solo loro all'appuntamento con le medaglie, chissà che non si sveglino". Ironia e durezza, mischiate saggiamente e con arguzia. Dopo aver sopportato a lungo, Ravetto parte ora al contrattacco, fa presente degli accordi per le sedi della preparazione estiva raggiunti senza un confronto con il settore tecnico, ricorda le intromissioni politiche e le sue battaglie per difendere il lavoro degli allenatori e dello staff tecnico. E poi parla anche di futuro, visto che gli interrogativi non mancano, in merito ad un contratto che prevede un tacito rinnovo annuale fino a Sochi in mancanza di indicazioni dall'alto entro fine febbraio. Possibile ipotizzare un licenziamento di Ravetto in occasione del consiglio federale di martedì prossimo? Quella sarebbe la sede opportuna, considerate le dichiarazioni di Morzenti che ha delegato al consiglio ogni decisione in merito. Possibile che tanti successi e tanti risultati non possano bastare per confermare il cinquantunenne direttore agonistico? Possibile che i ricordi delle ottime stagioni scorse e del grande Mondiale in ... (continua)

[ 17/02/2011 ] - Il Mondiale in pillole: 17 febbraio - 9/a
LIVE DA GARMISCH-PARTENKIRCHEN (ore 9.00) - Inizia il mondiale delle discipline tecniche: prima gara slalom gigante donne. Giornata grigia quella odierna, con nuvole basse e temperature ancora miti sulla Kandahar
TUTA DA GARA - Ad ogni mondiale il fantasioso Hubertus von Hohenlohe sfoggia, da buon artista quale è, una tuta da gara del tutto personalizzata. Ricordate quella a strisce bianco-nera in onore della squadra della Juventus sfoggiata a St. Moritz 2003 in memoria della scomparsa dello zio Gianni Agnelli, avvenuta qualche giorno prima (24 gennaio 2003), oppure quella da cowboy sfoggiata in occasione dei giochi olimpici di Vancouver? Questa volta il principe di casa Asburgo ha deciso di rimanere in tono con l'atmosfera bavarese e oggi al via della gara di qualificazione del gigante maschile, si presenterà con una tuta del tutto particolare raffigurante il costume tipico dei contadini bavaresi: pantaloni con bretelle di cuoio e camicia bianca con cravatta rossa.
INFORTUNIO RAICH - Il presidente del Wunder Team Peter Schroecksnadel trova ogni occasione buona per attaccare la Fis. La scintilla scatta con l'infortunio di ieri di Benjamin Raich: l'accusa di Schroecksnadel rivolta alla Fis è di non mettere un freno - regolamenti - all'eccessiva carvatura dei materiali. "Benni proseguirà la sua attività, ma non con questi materiali", ha tuonato il presidente biancorosso. Qualcuno però dovrebbe ricordare al burbero Schroecksnadel che sono proprio le "sue" aziende (austriache) tra le fautrici di questi materiali.
GOERGL NEL GIGANTE MASCHILE - Sarà Stefan Goergl il quarto gigantista che la squadra austriaca ha nominato in sostituzione dell'infortunato Benjamin Raich. Gli altri tre sono: Romed Baumann, Philipp Schoerghofer e Hannes Reichelt.
ROBERT BRUNNER - E' l'uomo del momento. ha cambiato nazione (Italia, poi Austria, poi di nuovo Italia), ma rimane sempre un vincente. I media austriaci e tedeschi, in questi giorni, gli hanno dedicano articoli ... (continua)

[ 27/01/2011 ] - La Coppa del Gobbo - Streif, Schmalzl, Razzoli
Tutti noi speriamo che Hans Grugger possa guarire e parlare dell'infortunio sulla Streif come di un "brutto momento" vissuto e superato, ho paura però che questa volta la Mausefalle abbia preteso un prezzo troppo alto dall'uomo. Tecnici ed esperti dovranno valutare cause ed errori di quanto accaduto ma quasi sei ore di intervento per rimuovere un ematoma dal cervello mi fanno pensare a Leonardo David e alla sua triste vicenda. Vorrei rivolgermi ancora all'esperienza e alle preziose conoscenze professionali di Bruno Dalla...quando andavo a trovare Leonardo a Gressoney La Trinitè, ogni volta che tenevo il suo capo tra le mani le mie dita sprofondavano nella parte della testa dove era stato effettuato l'intervento...non c'era più l'osso cranico...nulla! E' possibile che Hans si trovi nelle medesime condizioni...? C'è bisogno di un miracolo per ritornare a camminare! Voglio esprimere il mio personale apprezzamento ad Helmut Schmalzl, il bravo tecnico italiano, responsabile della tracciatura della Streif. Il suo intervento sul salto della Mausfalle e su tutta la pista è stato come sempre molto professionale, ha effettuato un disegno conservativo tenendo conto delle previsioni meteo e la gara, come da lui previsto, si è conclusa con un tempo di quasi quattro secondi superiore allo scorso anno. La Streif ha raccontato vicende molto forti, quasi tutte risolte con la guarigione degli infortunati...per gli organizzatori le dieci più tristi sono: 1989 Brian Stemmle, 1995 Pietro Vitalini, 1999 Patrick Ortlieb, 1985 Klaus Gatterman, 1996 Andreas Schifferer, 1991 Bill Hudson, 1990 Kristian Ghedina, 1994 Franz Heinzer, 1980 Mikio Katagiri, 2005 Thomas Graggaber, ma ce ne sono state tante altre! Coraggio Hans...coraggio ragazzo! Brian Stemmle fece causa contro gli organizzatori (a capo c'era Christian Poley), vinse, e da allora - 25 aprile 1994 - gli atleti devono firmare una liberatoria prima di gareggiare! Mi rattrista parecchio la vicissitudine di Julien Lizeroux, il bravo ... (continua)

[ 26/01/2011 ] - Bode festeggia la figlia, appuntamento a Garmisch?
Non si è presentato al cancelletto di partenza della Night Race di Schladming, ma dietro il forfeit di Bode Miller non c'è alcun mistero, anzi. Dopo il secondo posto sulla Streif, lo statunitense ha deciso di fare bagagli e salpare alla volta di San Diego per riabbracciare la figlia Neesyn Dacey per il suo terzo compleanno.
Un papà d'oro, verrebbe da dire: Miller approfitterà della sosta negli Usa per riprendere fiato e sicuramente non sarà al via della tappa di Chamonix mentre potrebbe ritornare in Europa in tempo per gigante e SuperG di Hinterstoder, alla vigilia della rassegna iridata. Ma sembra più probabile che il suo periodo di pausa possa durare fino a Garmisch Partenkirchen.
Ma quella del campione del New Hampshire non è l'unica rinuncia in vista del fine settimana di Chamonix, dal momento che anche il vincitore della scorsa Coppa del Mondo Carlo Janka ha deciso di prendersi un week-end di pausa per ricaricare a dovere le pile. Sempre in casa Svizzera, assente anche Sandro Villetta.
Passando in Austria, mentre la formazione biancorossa si lecca le ferite dopo aver visto svanire il successo a Schladimng (solo Tomba, Miller, Palander e ieri Grange hanno saputo rompere l'incantesimo austriaco sulla Planai), Benni Raich solo parzialmente consolato per essere stato il migliore del Wunderteam annuncia che a sua volta non andrà in Francia, per curare al meglio i sintomi influenzali che non gli permettono di raggiungere il miglior stato di salute. (continua)

[ 06/01/2011 ] - Myhrer "Re" della Sljeme; 4/o Razzoli
LIVE DA ZAGABRIA - ore 19.30
Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi. E' questo che sarà frullato nella testa di Giuliano Razzoli al termine di questa incredibile gara. Il campione emiliano deve, infatti, accantonare la gioia di salire sul podio. Finsice quarto, dopo essere stato il più veloce nella prima. A nulla sono valsi i consiglii di Alberto Tomba e la tracciatura del suo tecnico Theolier. La temperatura in rialzo ha ridotto la neve a poltiglia danneggiando quasi tutti pettorali alti, tranne gli svedesi Andre Myhrer (vincitore di questa gara) e Mattias Hargin, salito addirittura sul primo podio, dopo una rimonta partita dalla trentesima piazza. Per Myhrer si tratta del secondo successo in carriera: il primo risaliva addirittura a quattro anni fa a Beaver Creek. Secondo posto (+0.10) l'ennesimo sulla pista di casa, per Ivica Kostelic, a cui non sono valsi i 22mila spettatori assiepati ad incoronarlo per la prima volta "Re" della Sljeme. L'Italia non esce però del tutto delusa: si consola anche con la prova del trentino Christian Deville (5/o). Il fassano è uno dei pochi a saper far meglio di Hargin, consentendogli questo importante piazzamento tra i top5. Si rammarica, invece, Manfred Moelgg - affondato di tre posizioni (dalla 6/a alla 9/a) nella molle neve croata. Un bravo, infine, a Stefano Gross. Il pozzano chiude in recupero nella seconda manche: risale dalla 29/a piazza alla 13/a con il secondo tempo di manche - chiudendo così tra i migliori 15 (miglior risultato in carriera). Tra i top10 paga dazio Benjamin Raich, precipitato dal terzo gradino alla decima piazza: meglio di lui solo Ligety (6/o), Lizeroux(7/o) ed Herbst (8/o). In graduatoria generale, manca il sorpasso di Silvan Zurbriggen (oggi 30/o, dopo un grave errore nella seconda), guadagna un punto, sale a 396, ma rimane alle spalle di Walchhofer (409). Ora appuntamento per gli uomini ad Adelboden in Svizzera per gigante e slalom sulla mitica Kuonigsbergli. (continua)

[ 06/01/2011 ] - Razzoli: "Finalmente al traguardo"
LIVE DA ZAGABRIA - ore 16.15
E' un Razzoli sorridente e sereno quello che passa nel parterre d'arrivo della Sljeme di Zagabria. "Finalmente sono arrivato al traguardo - confessa il campione olimpico ai pochissimi media italiani, due soli, presenti nella capitale croata - pista perfetta come sempre, bellissima e lunga. Solo un pò di vento in partenza a darci fastidio - prosegue l'azzurro - e un pò anche lungo il tracciato, ma nulla di preoccupante". Nel mentre arriva Alberto Tomba - anche oggi al parterre d'arrivo quale portafortuna degli azzurri - che con una pacca sulla spalla si complimenta con il "Razzo". Qualche consiglio dato via radio prima del via: "L'ho consigliato nel passaggio di alcuni punti - ci dice Alberto - è sceso veramente bene, ma sono copnvinto che abbia ancora margini di miglioramento". Per intanto, però, il pronostico del campione bolognese, espresso in diretta televisiva ieri sera durante il sorteggio dei pettorali, è già in cassaforte. Albertone aveva pronosticato - come abbiamo scritto ieri - un podio di questo genere: Kostelic, Razzoli e Raich. per ora ci ha preso! Vedremo come andrà a finire. (continua)

[ 05/01/2011 ] - Alberto Tomba guest star a Zagabria
LIVE DA ZAGABRIA - ore 19.20
E' stato Alberto Tomba a ricoprire il ruolo di dea bendata nell'assegnazione dei pettorali ai migliori sette del mondo. Il campione bolognese, ospite dell'organizzazione croata, è stato il protagonista dei numeri di partenza svoltasi nella piazza Jelacica di Zagabria, davanti ad oltre 10mila spettatori. Traffico dei tram e veicolare bloccato per questo evento, diventato ormai un classico del circo bianco ad ogni latitudine, che sull'enorme palco allestito nella centralissima piazza ha visto sfilare i migliori quindici atleti del mondo. Tomba - nel congedarsi dal pubblico - si è infine lasciato andare anche ad un pronostico: "Forza Ivica...ma il mio podio per domani è Kostelic, Razzoli, Raich". Uno spettacolo, trasmesso in diretta tv dalla seconda rete croata, a cui ha fatto seguito poi un concerto rock tenuto da uno dei cantanti pop più in voga tra i giovani locali. Uno spettacolo degno di questa gara entrata ormai tra le classiche della coppa del mondo alla pari di Kitzbuehel. (continua)

[ 04/01/2011 ] - Quaterna Schild a Zagabria; terza Manu Moelgg
LIVE DA ZAGABRIA - ore 19.15
E sono quattro. Marlies Schild infila, da autentica rullo-compressore - la quarta vittoria, la terza consecutiva, su cinque slalom disputati. Sulla collinetta di Zagabria l'austriaca domina entrambe le manche mettendosi alle spalle la leader della graduatoria generale Maria Riesch (+0.75) - al quarto secondo posto su cinque gare - e la nostra Manuela Moelgg (+1.08). Alle spalle di questo terzetto le solite note: Tania Poutiainen (4/a), Maria Pietilae-Holmner (5/a), Nastasia Noens (6/a), Kathrin Zettel (7/a) e la piacevole sorpresa Sarah Schleper (8/a). Chiudono la classifica delle top10, Veronika Zuzulova (9/a) e Sandrine Aubert (10/a). Alberto Tomba porta bene alle azzurre. Il campione bolognese - ospite ormai consueto sulla "Crveni Spust" - da uno scrollone alle nostre ragazze che spezzano finalmente il digiuno, durato oltre due mesi e mezzo (gigante di ottobre a Soelden), ritornando nuovamente sul podio e sempre con Manu. Seconda al termine della prima manche, l'altoatesina con una gara tattica e senza prendere particolari rischi, non riesce nell'impresa di fermare l'austriaca e deve fare anche i conti anche con il recupero della tedesca Maria Riesch. Alla fine arriva questo importante podio, giunto dopo molte delusioni raccolte in questo fine 2010. Se la Moelgg può essere felice, non altrettanto possiamo però dire delle altre sue compagne. Nessuna tra le top30 se si esclude la volenterosa Sabrina Fanchini - ancora troppo in esperta di coppa del mondo - ma che nel suo piccolo aggiunge sempre il suo mattoncino per trovare il suo posto da titolare in questa squadra di slalom, anche se oggi visto il tempo elevato (26/a a +25.80) non ottiene punti di coppa. Le altre finiscono, invece, tutte fuori: Brignone (quinta uscita su 5 gare), Irene Curtoni e Chiara Costazza (out nella prima)e Nicole Gius (41/a). Uno slalom difficile e selettivo - solo 27 al traguardo finale su 66 al via - costato caro anche ad atlete come Lindsey Vonn. La ... (continua)

[ 13/12/2010 ] - La Coppa del Gobbo - V - Coraggio!
Sui fianchi ripidi e ghiacciati della Face de Bellevarde gli azzurri hanno avuto la possibilità di esaltare il valore della scuola italiana che, in certe situazioni ha sempre saputo offrire il meglio della propria tecnica. Lasciamo la Val d'Isère con un solo podio, quello del gladiatore Max Blardone in gigante e con il rammarico di aver perduto l'occasione per preparare al meglio le gare italiane. Con una vittoria ed un altro podio ci sarebbe stata un'attesa più esaltante delle prove di velocità in Valgardena e del gigante in Alta Badia. Ne avevamo bisogno, ne ha un bisogno assoluto lo sci e tutti i suoi protagonisti, soprattutto gli atleti. Peccato! Lo sport, da sempre, alimenta la passione e gli entusiasmi grazie anche ai successi ed ai risultati dei propri beniamini. Talvolta, è vero, può accadere che l'attesa per l'evento non sia necessariamente legata alle cronache, però le gare della Val d'Isère, secondo il mio punto di vista, servivano per dare fiato alle trombe! Dei giganti in Val d'Isère ricordo la bellezza e le maestose gestualità di Tomba, Von Gruenigen, Maier, Miller...uno spettacolo che è difficile ricreare sulla Face dove l'eleganza è sostituita dalla fisicità delle traIettorie. Ligety ha dominato, il tenace Blardone si è opposto con tutte le forze dei muscoli e del cuore, Moelgg ha sorriso solo per una manche, Simoncelli ha dato tutto ma ha perduto il primo sottogruppo, Ploner senza una lamina! Adesso arriva la Gran Risa, coraggio ragazzi! Grazie ad una bella collaborazione con i francesi il tecnico Theolier aveva potuto fare un paio di allenamenti sulla Face, un vantaggio sensibile per i nostri slalomisti. Dopo una decina di porte mi ero già visto Razzoli vincitore..questa volta sapeva che tanti suoi avversari erano già fuori gioco, sciava come a Vancouver, forse meglio! Deville nella seconda manche era partito per vincere...atteggiamento giusto! Nell'intervallo tra le due manches nella mia fantasia cresceva sempre di più l'immagine felice di ... (continua)

[ 05/12/2010 ] - Armin Zoeggeler a quota 50 e raggiunge Tomba
Armin Zoeggeler conquista l'ennesimo record e vince per la quarta volta in carriera sulla pista di Winterberg, in Germania, raggiungendo una quota inavvicinabile per la concorrenza: 50 vittorie. Zöggeler diventa così il più grande slittinista al mondo di tutti i tempi. L'azzurro alla soglia dei 37 anni (il 4 gennaio) e con nessuna voglia di mandare in pensionamento il suo slittino, celebrando a Winterberg la sua 50esima vittoria in Coppa del mondo, ha raggiunto un altro “mito vivente” degli sport invernali italiani, il grande Alberto Tomba. Il carabiniere di Foiana inoltre ottiene la prima vittoria stagionale e vola in testa alla classifica generale di Coppa del Mondo, a pari merito con il tedesco Moeller. Per Zoeggeler, al secondo podio in stagione dopo il terzo posto di Igls, è il 32esimo podio nelle ultime 35 gare. La gara non ha avuto storia: Zoeggeler è stato sempre in testa, guadagnando nelle parti più veloci grazie a traiettorie perfette sia nella prima che nella seconda manche. Secondo posto per David Moeller, terzo Julian von Schleinitz. Grande risultato per il giovane azzurro Dominik Fischnaller, capace di entrare nei dieci alla seconda presenza in Coppa grazie a una grande seconda manche, mentre David Mair ha chiuso dodicesimo; ventesimo Rainer, trentesimo Brunner. Nel doppio maschile gli altoatesini Oberstolz/Gruber, che a Winterberg hanno conquistato il loro 41simo podio in Coppa del mondo (secondi alle spalle dei tedeschi Wendl/Artl), si consolano con il raggiungimento del primo posto nella classifica generale di coppa del mondo a quota 170, contro i 160 di Wendl/Artl, anche se a loro dire il bilancio di giornata rimane negativo. (continua)

[ 18/10/2010 ] - Giuliano Razzoli atleta dell'anno FISI
(comunicato stampa) Giuliano Razzoli è l'atleta dell'anno FISI 2010. Il rappresentante dell'Esercito, nato il 18 dicembre 1984 a Reggio Emilia a residente a Villa Minozzo (Re), ha conquistato l'oro nello slalom maschile olimpico di Whistler Mountain, impresa che gli ha permesso di battere la forte concorrenza di Pietro Piller Cottrer (argento nella 15 km di fondo), Armin Zoeggeler (bronzo nello slittino) e Alessandro Pittin (bronzo nella combinata nordica) grazie ai numerosissimi voti giunti in redazione da parte degli appassionati. La storica medaglia conquistata sulla pista canadese (unica della spedizione italiana) è arrivata a distanza di ventidue anni dall'ultimo trionfo a cinque cerchi nella specialità ottenuto da Alberto Tomba, rendendo il successo ancor più particolare ed emozionante. Nel corso della passata stagione, Razzoli è stato anche capace di aggiudicarsi la prima gara della carriera in Coppa del mondo sul pendio di Zagabria e di raccogliere il terzo posto nell'appuntamento in notturna di Schladming. "Sono particolarmente orgoglioso di ricevere questo ambito riconoscimento da parte della Federazione, significa che sono riuscito a lasciare il segno nel cuore della gente - ha dichiarato Giuliano -. Ho battuto la concorrenza di fior di campioni, tutto ciò mi sprona ulteriormente in vista della nuova stagione che sta per cominciare. L'intenzione è quella di ripetermi nei Mondiali di Garmisch e in Coppa del mondo". Razzoli succede a campioni di prestigio degli sport invernali italiani in un albo d'oro che soltanto negli ultimi anni ha visto premiati Arianna Follis, Denise Karbon, Manfred Moelgg e Giorgio Di Centa. (continua)

[ 11/09/2010 ] - Chiamatelo commendator Razzoli
Grande giornata di festa e celebrazioni ieri a Roma per il cinquantenario dell'Olimpiade romana del 1960: presso il Salone d'Onore del CONI sono stati invitati gli atleti medagliati di quell'edizione e tutti i campioni olimpici azzurri, sia dei giochi estivi che invernali che paraolimpici. Erano presenti il presidente del CONI Gianni Petrucci, il segretario generale Raffaele Pagnozzi e il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha parlato e ringraziato tutti i presenti. Non solo, il Presidente ha conferito l'onorificenza di Commendatore a Giuliano Razzoli, oro olimpico in slalom a Vancouver, a Francesca Schiavone, vincitrice del Roland Garros, a Francesca Porcellato, campionessa paraolimpica di fondo. Premiate anche gli argenti paraolimpici Melania Corradini e Enzo Masiello con il grado di Ufficiali e Alessandro Pittin (bronzo in combinata nordica) è diventato Cavaliere del Lavoro. Proprio il presidente Napolitano era stato uno dei primi a congratularsi con Giuliano Razzoli dopo l'oro olimpico, un'emozione ancora viva nella memoria di Giuliano che lo ha finalmente incontrato di persona. Felicissimo il campione di Villa Minozzo ha dichiarato: "Questo è un riconoscimento che mi riempie d'orgoglio, ed è un importante segno di attenzione verso quegli sport meno celebrati che però regalano emozioni e vittorie all'Italia." Nutrita la presenza dei vincitori nelle Olimpiadi Invernali: Alberto Tomba e Deborah Compagnoni, poi Piero Gros, Josef Polig e Daniela Ceccarelli per lo sci alpino; poi Stefania Belmondo, Giorgio di Centa, Armin Zoeggler, i fratelli Huber, Paola Magoni, Gabriella Paruzzi, Marco Albarello, Pietro Piller Cottrer, Giorgio Vanzetta e tanti altri...A loro e a tutti i presenti Napolitano ha confidato il sogno di rivedere i Giochi a Roma nel 2020, candidatura che le istituzioni stanno portando avanti nella sperando di poter ripetere i fasti del '60. (continua)

[ 27/08/2010 ] - Lutto nel Fan Club Sarone
Si svolgeranno sabato pomeriggio, alle 16, a Sarone, i funerali di Mirka Oria, mammina adorata di Federico e moglie dolcissima di Franco, con il quale ha condiviso in tanti anni la passione per lo sci e l'entusiasmo delicato e semplice per gli azzurri. Il Fan Club Sarone da sempre è uno dei più vivaci e simpatici gruppi di autentica tifoseria sportiva ed anche gli amici stranieri apprezzano e stimano sempre le iniziative e la gioia dei ragazzi friulani. Pochi anni fa il primo grande lutto con la morte improvvisa di Daniele, uno dei dirigenti più attivi e tenaci del Club. Toccò a Mauro e Franco, soprattutto, continuare a tenere unito il Fan Club che, grazie all'impegno e alla solidarietà di una comunità unita e generosa, ha saputo diventare il punto di riferimento di tutti coloro che amano lo sci e gli sport della neve. Stretti attorno alla moglie di Daniele, Stefania e alla figlioletta Lisa, i ragazzi del Fan Club trovarono una straordinaria comunione, oggi purtroppo affranta dalla morte improvvisa di Mirka che a soli 38 anni ci ha lasciati. Il dolore di Franco e Federico spezza il cuore a tutti noi che non troviamo parole per confortarli. Non ci saranno più i dolci sorrisi di Mirka a calmare la frenesia operativa di Franco e non ci saranno più le tenere carezze di mamma a quietare la gioia di vivere di Federico...Mirka è stata, con Viviana, l'ispiratrice di tante sfide organizzative del Fan Club Sarone...l'ideazione dei costumi, che ormai tutti al mondo conoscono (li vediamo nelle riprese televisive di Coppa del Mondo, li abbiamo visti a Vancouver), i gemellaggi sportivi, la partecipazione alle feste di tanti azzurri da Giorgio Rocca a Daniela Merighetti, da Manfred e Manuela Moelgg a Giuliano Razzoli, da Alberto Tomba a Denise Karbon ...e tanto ancora...Fondamentale era stata poi la sua presenza per la Festa del Fan Club Sarone, a fine maggio, un avvenimento che seppe coinvolgere tutto il Friuli. Ora c'è solo dolore e disperazione in tutti questi ragazzi, anche ... (continua)

[ 28/06/2010 ] - E' ufficiale: Robert Brunner torna in FISI
La FISI ha ufficializzato oggi quanto anticipato giorni fa: Robert Brunner è il nuovo Team Manager della Nazionale italiana di sci, sia maschile e femminile. La decisione ufficiale è stata presa oggi dal Consiglio di Presidenza della FISI riunito a Milano. Dopo un decennio al servizio dello squadrone austriaco Robert torna nei ranghi federali. Robert, altoatesino di Vipiteno, 58 anni, indimenticabile nell'era-Tomba quando era sempre al fianco del campione bolognese, sarà presente ai parterre della Cdm con il compito di tutelare gli atleti, la federazione e i relativi sponsor. Inoltre cambia volto anche il marketing federale con l'incarico assegnato ad Antonio Frattarelli, ex presidente di Salomon Itlia e nuovo responsabile marketing. (continua)

[ 28/06/2010 ] - Chiamatelo Dottor Tomba
Venerdì 25 giugno Alberto Tomba ha ricevuto l'ennesimo titolo della sua carriera: l'Università Sancti Cyrilli di Malta ha scelto di insignire il 43enne campione bolognese con la laurea honoris causa in Scienze motorie e dello sport. La "Bomba" è stato scelto per l'impegno sociale e per la divulgazione dei valori dello sport; nella stessa occasione saranno insigniti anche gli attori Elena Sofia Ricci e Giulio Scarpati e il produttore Carlo Principi. La consegna è avvenuta alle 17 a Roma, nella sala delle Colonne alla Camera dei Deputati. Felicissimo, Albertone ha commentato: "è un grande onore e sono molto emozionato, non me lo aspettavo. Questo riconoscimento per me è come una vittoria e lo conserverò tra i miei trofei più importanti." (continua)

[ 27/06/2010 ] - Denise Karbon indagata per frode fiscale
Dopo motociclismo, ciclismo e calcio anche lo sci entra nei filoni di indagine delle Fiamme Gialle su l'esportazione illecita di capitali all'estero. Denise Karbon, infatti, è indagata dalla Procura di Bolzano con l’accusa di frode fiscale. L’ipotesi investigativa è che la trentenne atleta di Castelrotto abbia affidato somme incassate dagli sponsor ad un intermediario per portare i capitali all’estero. Al momento si sa solo che la Karbon ha aderito allo «scudo fiscale» voluto dal governo Belusconi per riportare in Italia il denaro (si tratta, secondo quanto appurato dagli inquirenti, prevalentemente di soldi incassati dalle sponsorizzazioni) depositato in conti all’estero. La scelta di avvalersi dello scudo in teoria avrebbe dovuto mettere l’atleta al riparo dalla contestazione di possibili reati tributari. L’indagine della Guardia di Finanza di Bolzano, tuttavia, non è partita in seguito alla scudo fiscale. Gli investigatori sono arrivati seguendo un’altra pista, ovvero un intermediario altoatesino, che si sarebbe occupato - ma è ancora tutto da verificare - di far passare il confine ai soldi dell’atleta di Castelrotto. Proprio l’ipotetica collusione con una terza persona ha fatto cadere lo schermo protettivo nei confronti della giustizia previsto dallo «scudo». Per questo motivo il nome di Denise Karbon è già stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Bolzano e l’atleta è stata sentita dai suoi colleghi. Le fiamme gialle hanno già acquisito la documentazione, che stanno passando al setaccio per verificare i vari passaggi di denaro e calcolare l’ammontare della frode. Nonostante l'azzurra indossi la divisa militare, per ora (nonostante la legge preveda un iter diverso con interessamento del tribunale militare), il fascicolo rimane nelle mani della giustizia ordinaria, poichè vi è l’ipotesi di una frode in concorso. Quello di Denise Karbon è solo uno dei tanti nomi, di sportivi e non, sui quali stanno facendo accertamenti gli investigatori di ... (continua)

[ 21/06/2010 ] - Ravetto a 360 gradi:dalle nuove squadre a Brunner
E' ormai partita a tutti gli effetti la stagione 2011 degli azzurri, con l'ufficializzazione delle squadre e dei quadri tecnici e i primi raduni di gruppo. Tanti i temi caldi che abbiamo affrontato con il DT Ravetto, sempre gentile e disponibile ma anche fermo nel ribadire i concetti a lui più cari. Parliamo subito di squadre e di gruppi di lavoro: "alcuni atleti del Gruppo Europa e Giovani saranno aggregati alla squadra nazionale, a seconda del momento, delle esigenze, della specialità. Ma è chiaro che gli atleti top hanno esigenze particolari, dobbiamo fare in modo che possano allenarsi senza problemi, senza affollare le piste di allenamento, potendo fare test sui materiali etc. Insomma per arrivare ai risultati dobbiamo mantenere altissima la qualità del lavoro, anche grazie a gruppi più ristretti." Il concetto è chiaro e il DT ci tiene a far capire che nessuno deve dare nulla per scontato, così anche sul tema convocazioni ribadisce il concetto: "solo chi è nei primissimi gruppi di merito può essere sicuro di correre, gli altri devono guadagnarsi il posto coi risultati. Addirittura chi ha fatto il posto fisso potrebbe non essere portato: negli ultimi anni non è mai successo ma è comunque la federazione a decidere..." Oltre al ritirato Rocca, altri atleti non fanno più parte delle squadre, abbiamo chiesto a Claudio spiegazioni: "Sulzenbacher si ritirerà, ha sofferto molto per il ginocchio...ha fatto il corso allenatori e forse un domani porterà la sua esperienza al servizio degli azzurri; Silvano Varettoni si allenerà col gruppo sportivo, ha fatto una discreta stagione ma certamente arrivava da un infortunio durissimo; Ho parlato anche con Karen Putzer che mi ha confermato di voler continuare; anche Lucia Mazzotti ha avuto problemi e infortuni, ma continuerà...A tutti loro ho ribadito che le porte sono aperte e se dimostreranno di andar forte avranno una chance. A proposito di ex-atleti è entrato nei quadri tecnici Alessandro Roberto, ex-gigantista, che farà il ... (continua)

[ 18/06/2010 ] - Da Vancouver a Razzolo
Sull'orizzonte di Razzolo l'elegante Pietra di Bismantova pare quasi proteggere uno dei suoi figli più diletti, quel Giuliano Razzoli che ha saputo salire nell'Olimpo degli slalomisti partendo da questo angolo dell'Appennino, correndo e faticando tra i fiori ed i profumi di una campagna che qui cresce rigogliosa e matura, per una cucina dai sapori che...ti fanno ritornare! La festa per il vincitore della medaglia d'oro nello slalom di Vancouver è stata la conferma di quanto sia speciale il rapporto che lega Giuliano Razzoli con queste terre, con questa gente! Una famiglia di migliaia di amici che hanno iniziato a seguirlo, ad entusiasmarsi con lui e per lui, ben prima che il Razzo riuscisse ad imporre la propria classe in Coppa del Mondo. Fantastico esempio di passione sportiva! Quando si giunge a Razzolo ci si imbatte subito nell'officina di papà Antonio, sulla cui facciata spicca una grande scritta CHIUSO PER L'ORO (ma papà lavora ancora) poi la bella casa di mamma Tiziana, con tanti fiori e spazi verdi ben curati...in un angolo, tesa tra due piante, una corda sulla quale Ruggero Muzzarelli sottopone il Razzo ad esercizi quotidiani. Di fronte si ammira Villa Minozzo ed è qui che Gaetano (cognato e presidente del FanClub) da quattro anni organizza una festa alla quale arrivano da ogni angolo dell'Emilia...e non solo! Giorgio Rocca, elegante ed in gran forma, lo segue come un fratello, Peter Fill dice di essere guarito alla grande e non vede l'ora di iniziare, così come Dada Merighetti, sempre più simpatica; molta ammirazione anche da parte di Arianna Follis che abita poco lontano, poi le parole di affetto e di stima del tecnico Max Carca, dello skiman Patrick Merlo. Giunge anche la telefonata di Gianni Petrucci, presidente del Coni ed amico di Razzo. Ed ancora il presidente del CAE Giulio Campani, i consiglieri Marcellino Marchi ed Enrico Ferretti, il sindaco Luigi Fiocchi e la presidente della Provincia di Reggio, Sonia Masini. Ed improvvisamente arriva il ... (continua)

[ 27/05/2010 ] - Azzurri ospiti della festa del Fan Club Sarone
Sabato 29 maggio è in programma a Fiaschetti di Caneva (PN) la prima festa degli sport invernali, organizzata dal Fan Club Sarone Con Gli Azzurri che festeggia quest'anno il 20esimo anniversario di fondazione. La manifestazione vedrà la presenza di alcuni azzurri, ex-atleti, allenatori, skiman e, naturalmente, moltissimi appassionati. Il Fan Club Sarone nasce nel 1989 per iniziativa di alcuni amici di Sarone sull'onda dei successi di Alberto Tomba. Oggi il gruppo è composta da più di 50 persone di ogni età e 300 simpatizzanti che non tifano il singolo atleta ma sostengono e incitano tutti gli atleti azzurri. Oltre allo sci alpino seguono anche alcune altre discipline degli sport invernali. Impossibile non notare i costumi, le parrucche, le bandiere tutti rigorosamente verde-bianco-rosse, impossibile non sentirli al parterre di una gara di Coppa quando al cancelletto sta per lanciarsi in pista un atleta azzurro. Per la gioia del presidente Mauro Giust e di tutti i partecipanti hanno confermato la presenza: Giuliano Razzoli, Giorgio Rocca, Cristian Deville, Patrick Thaler, Davide Simoncelli, Dada Merighetti, Chiara Costazza ed Elena Curtoni. (continua)

[ 29/04/2010 ] - Fanchini,Merighetti,Tomba, Ghedo alla Mille Miglia
La passione per le auto d'epoca colpisce diversi campioni dello sci. Quest'anno, l'edizione 2010 della Mille Miglia, la corsa di regolarità di auto d'epoca che parte da Brescia per arrivare a Roma e tornare a Brescia, sarà all'insegna dello sci. Infatti al via, dopo la conferma di Ghedina è arrivata anche quella di Alberto Tomba. A dare il via alla manifestazione alle 20.15 da Viale Rebuffone a Brescia giovedì 6 maggio ci saranno per la prima volta le sorelle Fanchini e Dada Merighetti. Alberto Tomba parteciperà con una mercedes "Ali di Gabbiano" del 1955 e farà coppia con l'ex pilota di Formula Uno Jochen Mass che rimase coinvolto nell'incidente mortale di Gilles Villeneuve nel 1982 a Zolder. Non è la prima volta che l'Albertone nazionale partecipa alla corsa più bella del mondo: nel 2002 era alla guida di una Mercedes 300 Slr. (continua)

[ 24/03/2010 ] - 3a edizione Sciare Col Cuore
E’ finita sulle nevi di Garmisch la Coppa del Mondo di sci alpino 2010 e prima del meritato riposo gli azzurri faranno tappa in Trentino per i Campionati Italiani Assoluti che si svolgeranno al Passo San Pellegrino, prima dell’ultimo all'appuntamento annuale con SCIARE COL CUORE, l’evento sciistico-benefico con la presenza di tanti campioni azzurri del presente e del passato per raccogliere fondi a favore della solidarietà e che, per una volta, metteranno da parte l'agonismo e potranno divertirsi sulle nevi del Monte Bondone insieme ai loro fans. L’obiettivo di questa terza edizione è quella di raccogliere fondi che andranno a favore dell’associazione SOS VILLAGGI DEI BAMBINI per il progetto che sostiene i bambini sfortunati di Haiti. SOS VILLAGGI DEI BAMBINI è un’organizzazione internazionale privata, apolitica e aconfessionale, impegnata nell’accoglienza di bambini privi di cure parentali o temporaneamente allontanati dalle famiglie d’origine e promuove programmi di prevenzione all’abbandono e di rafforzamento familiare in Italia e nei Paesi in via di sviluppo. Il programma prevede venerdì 2 aprile alle ore 17.45 in piazza Cesare Battisti a Trento, la Cerimonia di consegna dei pettorali a tutti i CAMPIONI AZZURRI, mentre alle 20.00 si terrà la Cena di Beneficenza presso il Grand Hotel Trento. Durante la serata per la seconda volta sarà consegnato il Premio “Sciare Col Cuore Candido Cannavò” ad un campione azzurro che oltre ad aver ottenuto risultati agonistici importanti ha saputo in primo luogo trasmettere passione, umanità, semplicità e valori autentici di sport e di vita; un anno fa vinse Alberto Tomba. Sabato 3 aprile sul Monte Bondone si disputerà l’evento sciistico, una gara a squadre capitanata da Campioni e Olimpionici insieme a tutti i giovani e meno giovani appassionati e fans. (continua)

[ 10/03/2010 ] - Marco Buchel saluta il circo bianco
LIVE DA GARMISCH-PARTENKIRCHEN
E' stata la prima, ed ora è l'ultima gara di coppa del mondo per Marco Buchel sulla Kandahar di Garmisch-Partenkirchen. Aveva 19 anni e due mesi quando il simpatico velocista del Liechtenstein faceva il suo esordio sulla vecchia pista delle Alpi bavaresi. Con 39 anni e quattro mesi, sul nuovo tracciato dopo 20 anni di carriera, Marco prende definitivo congedo dalla coppa del mondo. “Basta, basta basta. Il fisico c’è ancora, ma la mente è stanca – spiega il campione del Liechtenstein – In vent’anni di coppa del mondo sono poi stato molto fortunato, solo due incidenti all’attivo. Questo mi ha regalato sette anni di carriera in più. Ora però è giunto il momento di dire addio. Ho altri traguardi in mente”. In primis “il prossimo anno per i miei 40 anni, a Garmisch ci saranno i mondiali, io, invece, sarò alla maratona di New York - prosegue il vincitore del super-g 2003, ed aggiunge – nel 2014 a Sochi sarò presente, per la settima volta (un record) ai Giochi olimpici, ma nella specialità skeleton…pazzo? No, questo è Marco Buchel”. Intanto oggi a Garmisch niente addio in stile Tomba: niente smoking o bermuda, ma indosso la sua classica tuta nera. “La nuova Kandahar mi piace molto e così ci voglio correre sopra con il massimo impegno. Per festeggiare ci sarà tempo”. (continua)

[ 28/02/2010 ] - Oro per Razzoli in slalom, rotto l''''incantesimo
VANCOUVER 2010
Rotto finalmente l'incantesimo: l'Italia dello sci alpino al maschile torna su un podio olimpico. Era da Lillehammer '94, che non lo faceva. Da Albertville '92 però che non vinceva un oro (Tomba - in gigante). Ma bisogna risalire fino a Calgary '88, 22 anni fa (oro in slalom sempre di Tomba,) per ritrovare un azzurro sul gradino più alto del podio nello slalom; ed anche allora la data era la stessa: il 27 febbraio. Se poi il pettorale è il 13, abbiamo chiuso il cerchio. "Razzo" di nome e di fatto. Ci voleva, infatti, un razzo per andare veloce su una neve più idonea ad una gara di sci nautico che alpino. Giuliano Razzoli di Villa Minozzo in provincia di Reggio Emilia si mette al collo questo oro meritatissimo dopo due manche dominate, mentre i co-protagonisti sul podio si sono scambiati tra prima e seconda manche. Si sa però, una rondine non fa primavera. La medaglia di Razzoli, per quanto pregiata, non può cancellare il mezzo flop della spedizione azzurra a questi Giochi. lo può solo addolcire. Uno slalom corso in condizioni ambientali tutt'altro che ideali: neve mista ad acqua, nebbia e pista ormai ridotta ad una salina per quanto solfato è stato sparso in pista in questi giorni. E poi si parla di Giochi ecologici... Razzoli, domina entrambe le manche, e si mette alle spalle l'eterno Ivica Kostelic, mentre il bronzo va allo svedese André Myhrer Restano fuori dal podio gli austriaci: quarto Benjamin Raich (olimpiade magra per lui), quinto Marcel Hirscher e decimo Reinfried Herbst (il vincitore di quattro slalom quest'anno). In classifica, sesto finisce lo sloveno Valencic (secondo al termine della prima manche), mentre il nostro Manfred Moelgg conclude settimo. E' uscito nella seconda manche anche Patrick Thaler, dopo l'uscita nella prima di Christian Deville. Si chiude così l'Olimpiade di Vancouver dello sci alpino e si torna alla coppa del mondo: prossimo appuntamento, il penultimo prima delle finali di Garmisch, quello con la velocità (1 ... (continua)

[ 26/02/2010 ] - La Coppa del Gobbo - XV - Delusioni o Amarezze
Il risultato dello slalom non sarà influente, nel senso che ormai sulla cattedra dei "lo sapevo...", "è tutto da cambiare...", " abbiamo fatto pena..." sono saliti un po' tutti! Certo, un bel risultato darebbe morale a quell'atleta e (un po') al settore, ma la sostanza non cambierebbe. Chi di Voi ha avuto la possibilità di ascoltare le telecronache su Eurosport avrà sentito come io non abbia Mai, Mai espresso Delusione per i risultati...ma solo e sempre tanta Amarezza per i ragazzi, per i tecnici e per tutto quel grande mondo che gravita attorno al pianeta neve! Nello sci alpino, nel fondo, nel biathlon, in tutte le discipline si è lavorato con un impegno assoluto e totale perchè partecipare ai Giochi era e sarà sempre il sogno di chi faccia sport e viva di sport! Immagino la delusione di Daniela Merighetti, lo sconforto di Giorgio di Centa, il dispiacere di Michela Ponza, la rabbia di Tosini, il senso di impotenza di Arianna Follis...Sono gli stessi atleti che, in altre circostanze, ci hanno fatto inorgoglire, ci hanno trascinato entusiasmandoci con le loro prestazioni! Sono gli stessi atleti che per anni non hanno conosciuto riposi , ferie, divertimenti ma solo lavoro, palestre, levatacce al mattino, pali, tiri, ski roll, tutti a cullare il sogno "a cinque cerchi" e con loro centinaia di tecnici...dai più famosi e conosciuti...Ravetto, Much, Guadagnini, Fauner, Andreatta...fino a quelli che lavorano al di là delle luci! In questi anni ho imparato a conoscerne tanti, soprattutto come persone. Tutti hanno dato molto, ma molto di più di quanto non fosse loro richiesto e, per quanto possa valere il mio giudizio, Li ringrazio Tutti! E allora, come mai non si sono avuti i risultati sperati? Già, come mai! Perchè abbiamo un fior fiore di grandi Campioni ma, tra di essi - a parte qualcuno/a - non ci sono oggi quelli "talentuosi"! Dunque, un problema di doti innate che si amalgamano con la capacità di "avere testa e motivazioni vincenti"! L'ombrello di Deborah ... (continua)

[ 24/02/2010 ] - Ancora un rinvio per la seconda manche donne
VANCOUVER 2010
Ancora un rinvio, questa volta alle ore 14.45 (ora di Vancouver) le 23.45 in Italia la seconda manche del gigante donne. La prova prevista inizialmente alle ore 22.15 in Italia è stata rinviata a causa della scarsa visibilità e che aveva costretto la giuria ad accorciare anche di 10 porte il tracciato di gara. Questo rinvio dovrebbe essere l'ultimo termine per poter portare a compimento questa gara olimpica. A questo punto si prospetta la concreta possibilità che la seconda manche venga spostata a domani, giornata di riposo per lo sci alpino a questi Giochi. Un fatto non nuovo nel circo bianco: ai mondiali di Morioka '93 - come ci ha segnalato un nostro lettore - nel gigante maschile - quello non disputato da Tomba per febbre - accadde la stessa cosa. L'articolo 906 del regolamento Fis indica la soluzione delle gare tecniche compromesse dal maltempo: entrambe le manches debbono farsi nello stesso giorno "quando e' possibile". (continua)

[ 30/01/2010 ] - Hirscher fa centro sulla Podkoren; 4/ Blardone
LIVE DA KRANJSKA GORA
Sulla ruota del casinò sloveno di Kranjska Gora esce il numero 5 - il suo pettorale - e per Marcel Hirscher è festa. Il 21enne austriaco sbanca la roulette slovena e si porta a casa il secondo successo stagionale in gigante. Un Hirscher irraggiungibile oggi, capace di fare un capolavoro per tecnica e sciata nella seconda manche dopo aver leggermente sofferto la prima tracciata da criticatissimo Ante Kostelic. L'austriaco si mette alle spalle gli stessi due con i quali aveva condiviso ieri il podio: a 34 centesimi Kjetil Jansrud e a 51 centesimi Ted Ligety. Lo statunitenese (3/o) ha forse sperato per un momento di avvicinare il nostro Alberto Tomba, in fatto di vittorie (5 sulla Podkoren tra gigante e slalom), dopo il terzo successo consecutivo di ieri. Il norvegese, invece, che di nome fa Kjetil, come l'innavicinabile Aamodt, migliora di una posizione il risultato di ieri e nella mente spera forse di ripercorrere...almeno in gigante, le orme dell'illustre conterraneo. In tutto questo c'è spazio anche per gli azzurri impeganti in bagni nell'acqua santa. Dopo il bastoncino di ieri di Davide Simoncelli, questa volta è Max Blardone a dover fare i conti con una placca di ghiaccio emersa come d'incanto dalla neve che lo porta a scomporsi e a guardare così, dal basso verso l'alto, il podio. Un quarto posto accolto comunque bene dall'azzurro: "Sono contento. Ci ho provato ed è quello che conta. Ora però bisogna lavorare sodo per arrivare in forma a Vancouver. Non voglio una medaglia: voglio vincere". Discorso non ancora chiuso anche per la coppa di specialità: l'ossolano si trova secondo (309 punti) dietro a Ligety (352) ad una gara dal termine (Garmisch). Chi ormai con la sfortuna ha stretto, invece, un patto è Davide Simoncelli. Il poliziotto di Lizzana sperava forse di festeggiare diversamente i 31 anni, ma ancora una volta si ritrova ad un passo dai migliori - quinto - ma in credito sempre con la dea bendata. Bene anche Alexander Ploner, il ... (continua)

[ 29/01/2010 ] - Giorgio Rocca alle Olimpiadi inviato di SKY SPORT
comunicato stampa Giorgio Rocca, annunciato il ritiro dall'agonismo, sarà nella squadra di SKY SPORT come inviato per l'appuntamento olimpico. "Sono felice di andare a Whistler, anche se in una veste totalmente nuova. Sarà una sfida che richiederà tanto impegno, tanto studio, ma mi aiuterà a vivere il distacco dalla vita da atleta in modo meno traumatico." "Prometto che sarò imparziale e professionale nei confronti dei mie ex-colleghi e cercherò di dare un valore aggiunto al servizio offerto ai telespettatori, per capire sempre meglio lo sci." E' stato ufficializzato oggi da parte di SKY SPORT l'ingaggio di Giorgio Rocca quale commentatore tecnico per lo sci alpino in occasione delle Olimpiadi invernali di Vancouver, che si svolgeranno tra il 12 e il 28 febbraio 2010. Giorgio si aggiunge ad una squadra di grandi campioni composta da Alberto Tomba, Kristian Ghedina, Gabriella Paruzzi, Barbara Fusar Poli, Maurizio Margaglio, Karen Putzer, Sandro Vanoi, Thomas Grandi, Jim Corsi, Kim Gellert, Roberto Sighel, Stefano Maldifassi, Luca Orrigoni, Adolf Insam, Massimo Da Rin, Mario Cotelli. Giorgio partirà per il Canada lunedì 8 febbraio. (continua)

[ 18/01/2010 ] - Slalom Wengen:Kostelic,Raich e il salto di porta
Non si placano le polemiche e le discussioni sull'episodio che ha caratterizzato la prima manche dello speciale di Wengen di domenica mattina, come dimostrano anche le oltre 20 pagine di discussione presenti sul Forum di Fantaski. Andiamo con ordine: Kostelic e Raich, pettorali 4 e 5, avrebbero, e il condizionale è d'obbligo, saltato l'ultimissima porta, posta a pochi metri dal traguardo, lasciando il palo alla propria destra, sul tracciato disegnato da Gstrain allenatore dei biancorossi. Sul momento nessuno, o quasi, sembra essersi accorto del fatto: in quella zona dovrebbe esserci il giudice di arrivo che controlla il traguardo. Sul finire della prima manche alcuni giornalisti avrebbero riferito al team francese (Lizeroux in quel momento era 2/o con 14 centesimi di vantaggio) tutti i dubbi del caso. La squadra francese avrebbe presentato il reclamo ma fuori tempo massimo. Infatti l'articolo 643.3 del regolamento ufficiale FIS prevede 15 minuti di tempo per presentare reclamo contro un atleta per comportamento o equipaggiamento non regolamentare. Non appena finita la gara i risultati sono considerati "non ufficiali" finchè il giudice, Guenther Hujara, sentiti i guardiaporte i giudici di partenza e arrivo e valutati eventuali reclami non ufficializza i risultati. Le immagini mostrate a fine gara, cioè dopo la 2/a manche, da alcune televisioni e in particolare da RaiSport sembrerebbero avvalorare la tesi del salto di porta, come sottolinea nel suo commento la stessa Barbara Merlin, sensazione confermata anche da chi scrive. Sembra inoltre che alla fine della prima manche Hujara abbia discusso l'episodio ma, vuoi per mancanza di un documento ufficiale, vuoi per le riprese video non chiarificatrici abbia giudicato buono il passaggio. Passaggio che ha tratto in inganno più di un addetto ai lavori, compreso il coach dei nostri Jacques Theolier che ha dichiarato di non essersi accorto di nulla, anche se non era vicinissimo al traguardo. Forse esistono altre riprese, ... (continua)

[ 18/01/2010 ] - Presentata spedizione azzurra a Vancouver
Presentazione ufficiale quest’oggi a Roma della spedizione azzurra alla 21/a edizione dei Giochi Olimpici in programma dal 12 al 28 febbraio prossimo a Vancouver in Canada. A Villa Madama ospiti del ministro degli esteri Franco Frattini e dell’ambasciatore Morena erano presenti alcuni dei protagonisti degli sport invernali di neve, ghiaccio e sport per disabili che saranno protagonisti alla prossima Olimpiade. Molti i volti noti in sala, da Denise Karbon a Werner Heel, da Chiara Costazza a Davide Simoncelli, oltre a Manuela Moelgg, Nicole Gius e Michela Ponza (biathlon) e i tecnici guidati da Claudio Ravetto che hanno sfoggiato le nuove divise dell'azienda italiana Freddy (con sede a Chaivari) appositamente disegnate per la spedizione azzurra in terra canadese. Molti anche gli ex atleti presenti ad iniziare da Alberto Tomba – testimonial della spedizione azzurra a Vancouver – Manuela Di Centa – membro del Cio. A fare gli onori di casa il ministro degli esteri Franco Frattini, grande appassionato degli sport invernali oltre che maestro di sci – che ha accolto il sottosegretario Gianni Letta, in rappresentanza del presidente Berlusconi, il sottosegretario con delega allo sport Rocco Crimi, il presidente del Coni Gianni Petrucci, Luca Pancalli, presidente della federazione sport disabili, e Giancarlo Bolognini presidente della Federghiaccio italiana. Assente, invece, il presidente della Fisi Giovanni Morzenti, rappresentato dal segretario generale della federazione Fausto Cartasegna. Nella mattinata al Palazzo del Qurinale c’era stato un piccolo prologo con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che aveva consegnato il tricolore nelle mani degli olimpionici Giorgio Di Centa e Gianmaria Dal Maistro – porta bandiere alla cerimonia di apertura dell’Olimpiade ed alla Para Olimpiade. I numeri della spedizione azzurra sono stati elencati dal segretario generale del Coni e capo della spedizione a Vancouver Raffaele Pagnozzi. L’Italia sarà presente a Vancouver con ... (continua)

[ 02/01/2010 ] - Tomba e Ghedina allo Ski Legend di Zagabria
LIVE DA ZAGABRIA
Alberto Tomba e Kristian Ghedina sono alcuni dei grandi campioni dello sci protagonisti domani a Zagabria dell'Hypo Zagreb Ski Legend. Si tratta di un appuntamento che vede alcuni dei campioni del passato sfidarsi sul tracciato dello slalom speciale per uno scopo benefico. La manifestazione - presentata questo pomeriggio al Westin Hotel di Zagabria - vede l'Italia rappresentata da Ghedina - reduce dal Sud Africa dove ha disputato una gara automobilistica e rimediando un infezione al labbro - e da Tomba, ma ci saranno tra gli altri Jure Kosir, Marc Girardelli, Hans Enn, Peter Mueller, Spela Pretnar e la campionessa di casa Janica Kostelic. Per Alberto Tomba ci sarà poi anche un piccolo antipasto con la discesa alla mattina - in occasione della prima manche - con il casco sul quale è montata la camera per la ripresa soggettiva del tracciato di gara per la diretta tv internazionale. (continua)

[ 19/12/2009 ] - Gran Risa targata Italia; Alex Zanardi apripista
LIVE DALL'ALTA BADIA
La Gran Risa è senza dubbio una delle piste che ha regalato le maggiori soddisfazioni al clan azzurro: sette vittorie targate Tomba (4 vittorie), Pramotton (1), Simoncelli (1) e Blardone (1). Per risollevare la delusione di oggi in Val Gardena ci vorrebbe domani un risultato di quelli da incorniciare. Le potenzialità della nostra squadra ci sono tutte. Blardone, Moelgg e Simoncelli sono le nostre punte in una squadra che schiera altri otto gigantisti: Schieppati, Gufler, Ploner, Innerhofer, Hell, Eisath, Longhi e Patscheider che prende il posto dell'infortunato Fantino (frattura del secondo metacarpo). "Abbiamo una squadra molto forte - spiega il ct Ravetto - il lavoro è stato proficuo e per domani sono ottimista". Parole che vanno a braccetto con quelle dei sui tre alfieri come ogni vigilia di gara. Poi i conti bisogna farli in pista. "sono in fase di crescita - ci dice Manfred Molegg - ho sicuramente più fiducia nei miei mezzi rispetto all'inizio di stagione. In Val d'Isere le cose sono andate bene. Ora vediamo...del resto i miei tecnici mi hanno sempre definito un disel". Dicembre è sicuramente il mese dei regali e Davide Simoncelli ne attede parecchi. I 100mila euro della Paganella e una vittoria - la seconda - sulla Gran Risa sono tra i desideri sotto l'albero di Natale del poliziotto di Lizzana. "Ricevere più regali è senza dubbio il desiderio di tutti. Credo però che bisogna fare un passo alla volta. Qui in Alta Badia è mio obiettivo fare bene, dopo la delusione di Val d'Isere, poi penseremo alla gara in Paganella". Domani la prima manche dello slalom gigante è in programma alle 9.45 (seconda alle 12.45) con pre-apripista d'eccezione Alex Zanardi, ex pilota di Formula Uno e grande amico dell'Alta Badia. (continua)

[ 26/10/2009 ] - La Coppa del Gobbo - Soelden
Buona la prima? Sta a Voi decidere...io mi sono divertito e dopo un avvio in cui mi è tremata la voce nel salutare l'amico Dario Puppo (dispiace sempre prendere il posto di un collega) credo di aver trovato, piano piano, un buon ritmo con Alfredo Tradati.Mi piace Alfredo, ci siamo parlati mezz'ora prima di entrare in cabina e abbiamo trovato subito una eccellente sintonia...Certo, i tempi di Eurosport sono molto diversi dalla Rai! Prima non c'erano pubblicità da lanciare (se non quelle mitragliate incomprensibili nella prima manche dello slalom olimpico del Sestrieres.Quella mattina mi era venuta voglia di alzarmi ed uscire!) ora invece in cuffia arrivano molti segnali ai quali dovrò abituarmi.Sono molto contento perchè ho potuto mettere in pratica un elemento tecnico che "prima" non si poteva fare: chiamare con un telefono i ragazzi, in zona arrivo, e parlare in diretta con loro.Grazie all'amicizia di Claudio Ravetto, che mi ha dato l'ok, e di Adriano Iliffe che ha fatto il lavoro di collegamento, siamo riusciti a farVi ascoltare le prime impressioni di Max Blardone (confesso di aver goduto un po’ quando Max ha esordito dicendo “Ciao Carlo, come stai?”), di Innerhofer, di Rocca e poi, nella seconda manche, di Tomba e Mario Cotelli. Spero di poter dare un po’ di movimento al racconto. Certo, si corre il rischio di trascurare un po’ gli atleti che scendono (Roy nella prima manche e alcuni francesi nella seconda) ma è un piccolo pedaggio che si deve pagare per non interrompere l'ospite. Ho intenzione di continuare a fare questi inserimenti, ascoltando gli atleti anche nella seconda manche (i ragazzi hanno bisogno di visibilità: avete visto quanti siano ancora senza sponsor!) Ho sentito Dani prima della gara e le sue indicazioni su Albrecht sono state preziose.Ho lanciato il problema degli skimen e Vi assicuro che non mollo: voglio portare il presidente Kasper al telefono e chiederglielo. HO PARLATO DEI MATERIALI: non capisco cosa ci fosse di scandaloso nel dire che ... (continua)

[ 13/10/2009 ] - Herminator si ritira
Si è chiusa la carriera di Hermann Maier. Il più forte atleta - o il più vittorioso - degli ultimi anni ha deciso di porre fine alla sua vita da sportivo agonista, a pochi giorni dal via della nuova stagione. Una decisione comunicata dallo stesso Herminator in occasione della conferenza stampa convocata solo nella mattinata in quel di Vienna, alla presenza dei suoi sponsor principali. "E' una decisione molto ponderata - dice il campionissimo di Flachau - ma assolutamente personale". E dire che solo pochi giorni fa, al rientro sulla neve dopo la riabilitazione per l'intervento al ginocchio subito nella scorsa primavera, i commenti erano quasi entusiastici, con Maier pronto a scommettere su un suo rientro alle gare relativamente rapido. Ed invece...
Invece, evidentemente, le sensazioni del vincitore di oltre cinquanta prove di Coppa dal Mondo erano lungi dall'essere così esaltanti. "Vado avanti perchè mi diverto ancora" diceva la scorsa settimana; "Una decisione maturata lentamente" dice oggi, nella capitale austriaca. Una carriera lunga 13 anni. Anzi, una duplice carriera. Prima quella da cannibale, da invincibile, da eroe nazionale e come tale preda di simpatie, amori estasianti e di odi altrettanto profondi. Poi la seconda, da faticatore (non che prima non lo fosse, per carità), dettata dal gravissimo, quasi fatale incidente motociclistico. Una ripartenza che sembrava prodigiosa, incredibile. Il ritorno alle gare, le scoppole, l'"onta" della mancata qualificazione nelle prime gare, poi il ritorno sui podi mondiali, il ritorno alla vittoria in Coppa del Mondo, il trionfo iridato nel gigante di Bormio. Una ripartenza che oltre a nuovi successi gli ha saputo regalare una nuova visibilità, una nuova simpatia: il nuovo Maier era diverso, lui stesso più solare, più socievole, più umano. Tutto il popolo dello sci era tornato ad amare il muratore di Flachau, il colosso incapace ad arrendersi di fronte all'incredibile volo di Nagano (due giorni dopo, vinse il ... (continua)

[ 20/03/2009 ] - La Coppa del Gobbo - Verde...
Sono stato a Corno alle Scale, come Vi avevo anticipato, per l'inaugurazione dei Campionati Italiani Ragazzi ed Allievi. E' stato tutto molto bello soprattutto perchè ho saputo cose che, in un certo senso, Umberto (e Paola, due attenti forumisti) le aveva già percepite, a proposito delle mie considerazioni su Svindal e sul suo atteggiamento durante lo slalom. Voglio parlarne subito perchè è giusto ammettere di aver sbagliato ed è altrettanto corretto riconoscere la sensibilità di Umberto (e di Paola). Nell'ospitale albergo di Vanes, a Vidiciatico, ho incontrato Claudio Ravetto ed è stato naturale fare una lunga chiacchierata sui temi più importanti della stagione. Tra le tantissime cose interessanti che ho così potuto sapere una, in particolare, DEVO dirla a Voi TUTTI. Dopo l'uscita di Raich, nella prima manche di slalom, Svindal voleva scappare via dalla pista, lontano da tutti, perchè SI VERGOGNAVA DI AVER VINTO LA COPPA in maniera così rocambolesca!!! Il pudore aveva avuto il sopravvento su di lui e gli è mancato il coraggio, la forza, di gareggiare! Davanti ad una testimonianza così non posso che modificare il mio pensiero e ribadire come alcuni di voi avessero intuito il travaglio di Svindal. Anch'io, intimamente, gli chiedo un po' scusa per aver dubitato...! Tra le notizie raccolte (di fonte super attendibile...) l'arrivo del tecnico francese Theolier sarebbe cosa fatta...Il suo arrivo pare fosse già previsto per la scorsa stagione...ma i transalpini avevano l'appuntamento dei campionati mondiali e la riscossa di Grange per la Coppa di slalom ...! L'apporto del tecnico francese dovrebbe servire (tra le altre cose) a migliorare il rendimento dei nostri atleti sulle nevi "morbide"...che sono in effetti un po' il nostro tallone d'Achille...! Staremo a vedere... Torniamo alle gare dei nostri "amici" sulle nevi emiliane...Il Palazzetto dello Sport di Lizzano era stracolmo...più di mille ragazzi con genitori, allenatori, dirigenti di 16 comitati italiani...Una ... (continua)

[ 16/03/2009 ] - La Coppa del Gobbo - Gran Finale
Bingo...! E' finita la stagione del Grande Sci...! Una lunga pausa ci attende prima di traghettare la passione e le speranze di Torino 2006 verso la canadese Vancouver, mai innevata come in queste settimane. Speriamo bene...! Metto giù, alla rinfusa, i pensieri del Gran Finale, dove alcune situazioni, sotto il profilo umano, mi hanno un po' deluso. Nel supergigante femminile la statunitense Lindsey Kildow Vonn, nella zona d'arrivo, non ha degnato di un solo sorriso la brava Nadia Fanchini, riservando abbracci e carinerie solo all'amica Maria Riesch...! Mi ha dato fastidio e in telecronaca l'avrei sottolineato...Sappiamo tutti dello stretto rapporto che lega (anche per lo sponsor...) le due atlete, ma da una campionessa come Lindsey atteggiamenti poco garbati, come questo, non vanno bene! Una ragione in più perchè Nadia, nella prossima stagione, possa togliersi qualche soddisfazione in più...! Sapete che anche Svindal mi è dispiaciuto un po'! Nello slalom, dopo l'inforcata di Raich, aspettavo la sua discesa , magari passando al di fuori del tracciato, per salutare il pubblico e ringraziare la sorte che, con qualche brivido, gli aveva permesso di vincere la sua seconda Coppa del Mondo...Nulla di tutto ciò...! Ci stava, magari, anche una pacca sulla spalla di Raich, tanto per dare allo sci una bella immagine di Fair Play...! Pazienza, Svindal resta un "signor campione" , (capace come Hermann Maier di affrontare e superare enormi difficoltà della vita) che porta a casa il Grande Globo in modo un po' rocambolesco..., come accadde a Lenzerheide, nel 2007. Allora superò Raich nell'ultima gara, lo slalom, dove giunse 15/o, con 7 centesimi su Martin Hansson...un piazzamento che ottenne grazie all'errore di Peter Fill che stava scendendo alla grande e che saltò nelle ultime porte... Peter era ABBONDANTEMENTE in vantaggio su Svindal! Dal 1992 non si era mai vinta la Coppa Assoluta con un punteggio così basso! Guardiamo le cose con ottimismo e diciamo che, quest'anno, c'è ... (continua)

[ 09/03/2009 ] - La Coppa del Gobbo...di domani!
Mentre la stagione del Circo Bianco, "stancamente", volge al termine credo sia giusto dedicare spazio a quella bella realtà del "Mondo dei Giovani" che ha colto grandi e meritati allori nei recenti mondiali juniores di Garmisch. Italia prima nel medagliere, con 7 medaglie (due ori, due argenti, tre bronzi), precedendo nazioni quali Germania, Svizzera, Francia e Austria, anche se quest'ultima è salita per ben dieci volte sul podio (un oro, cinque argenti e quattro bronzi)! Splendido regista di questa crescita è Flavio Roda, il tecnico di Vidiciatico che, dopo aver fatto esplodere Alberto Tomba, ha messo tutta la sua passione e la curiosità di eterno Ulisse al servizio dello sci giovanile italiano...Non era facile passare dalla direzione agonistica di tutte le nazionali italiane ad una scommessa sul futuro del nostro sci... ma Pianeta Giovani oggi è una straordinaria realtà e i risultati di Garmisch sono la conferma di come, con un serio impegno di programma e di risorse, si possano perseguire obiettivi di significativo rilancio agonistico! Accanto a Flavio ci sono stati sinora quattro moschettieri di valore: Alessandro Serra e Paolo Deflorian, responsabili tecnici di maschi e femmine ed i preparatori atletici Ruggero Muzzarelli e Simone Sperotti, a loro volta in possesso di un immenso bagaglio tecnico costruito con una vita trascorsa sugli sci! I primi squilli di tromba li abbiamo sentiti a Tignes, con i due successi di Mattia Casse, nelle discese Fis...poi a seguire, una bellissima stagione, portata avanti con una grande determinazione perchè bisognava "far uscire qualcuno" da questa generazione...altrimenti si rischiava un "buco" di almeno dieci anni...! C'è stato spazio per tutti e tutte, impegni in Coppa Europa ed in Coppa del Mondo, occasioni per stare in mezzo ai grandi ed imparare... Tanta fatica anche per gli allenatori (il progetto iniziale di Pianeta Giovani prevedeva un terzo tecnico...), ma si è andati avanti, con un entusiasmo incredibile, che cresceva ... (continua)

[ 17/02/2009 ] - Al via oggi il Trofeo Topolino
Prende il via oggi, sulle nevi della Panarotta (Valsugana, Trentino), la 48.a edizione del Trofeo Topolino, la kermesse internazionale di sci alpino dedicata alle categorie Ragazzi e Allievi. Ben 47 le nazioni partecipanti, con le ultime adesioni di Bosnia Erzegovina e, novità assoluta nella storia del Trofeo Topolino, delle esotiche Isole Fiji. Il Trofeo Topolino è da sempre una “fucina” di nuovi talenti, tanto che, dal 1970, è assurto a Criterium Internazionale Giovani F.I.S. e le sue piste sono state solcate da atleti che hanno scritto la storia dello sci mondiale, nomi come quelli di Alberto Tomba, Marc Girardelli, Benjamin Raich, Giorgio Rocca, Denise Karbon, Karen Putzer, Julia Mancuso ed Anja Pearson, per ricordarne solo alcuni. Mercoledì e giovedì si svolgeranno le selezioni nazionali, con ben 329 giovani atleti appartenenti a 13 comitati regionali, pronti a darsi battaglia per aggiudicarsi i 20 posti disponibili nelle due squadre azzurre (il Paese ospitante può schierare due squadre). Le gare inizieranno alle ore 9.00 con lo slalom speciale Allievi, i quali saranno impegnati sulla pista “Storta”, mentre i Ragazzi si affronteranno sulla pista “Rigolor” nello slalom gigante. Mercoledì, invece, gli Allievi saranno impegnati nello slalom gigante sulla pista “Rigolor” ed i Ragazzi si sfideranno sulla pista “Storta” in un’avvincente “combirace”, un misto di speciale e gigante. Sarà una due giorni di selezione con numerosi spunti tecnici, tanto che potrebbe essere considerata come un vero e proprio campionato italiano. Le gare internazionali si svolgeranno poi venerdì 20 e sabato 21 febbraio. Info: www.trofeotopolino.net (continua)

[ 13/02/2009 ] - Janka oro mondiale in gigante, 5/ Blardone
LIVE DA VAL D'ISERE
Nella giornata di Daniel Albrecht e dei suoi progressi fisiologici arriva anche il titolo mondiale per il suo compagno di squadra Carlo Janka. Il 23enne di Obersaxen, amico personale dello sfortunato Daniel, regala una grande lezione di sci sulla Face de Bellevarde, una pista che aveva già dominato non più tardi di due mesi fa. Lo svizzero è uno sciatore che nonostante commetta qualche errore, riesce sempre a rimediare, come fatto anche oggi. Dopo il bronzo in discesa Janka ha saputo domare quel ripido pendio della Bellevarde che ha messo in difficoltà non pochi campioni. Nella giornata del trionfo svizzero, arriva anche la prima medaglia, quella d'argento, per l'Austria al maschile per mano del suo alfiere, Benjamin Raich, ritornato da una pausa di riflessione nella natia Pitztal. Strappa, invece, con i denti un bronzo lo statunitense Ted Ligety, 10/o al termine della prima manche che interpreta meglio il tracciato disegnato dal tecnico italiano Guadagnini, facendo dimenticare la giornata nera di Bode Miller, ancora a secco in questo mondiale ed alla seconda uscita su quattro gare. Ed ora arriva la nota dolente: la squadra azzurra. Nella prima manche ci eravamo illusi con Blardone terzo e Molegg sesto di poter rinverdire i fasti di un passato legato al nome di Tomba, quando tredici anni fa, a Sierra Nevada ci regalò l'ultimo titolo iridato per la nostra nazionale in questa specialità. Invece, la Face de Bellevarde, si è rivelata ostica per i nostri colori. Alla fine Blardone ha dovuto, suo malgrado, scalare di due posizioni (5/o), complici soprattutto i troppi errori e la pista - a suo dire - troppo rovinata. Problemi anche per Molegg - complice il gonfiore alla mano sinistra rimediata in allenamento prima della gara - che lo hanno fatto precipitare fino alla dodicesima piazza. Meglio del finanziere di San Vigilio di Marebbe hanno fatto il suo paesano Alexander Ploner, finito ottavo, con una seconda manche tutta all'attacco, memore forse ... (continua)

[ 06/01/2009 ] - Razzoli sul podio di Zagabria; vince Grange
LIVE DA ZAGABRIA
Il “Razzo” tra i grandi dello slalom. Chi lo avrebbe mai detto, alla vigilia di questo primo slalom del 2009, che Giuliano Razzoli, ventiquattrenne di Villa Minozzo, in provincia di Reggio Emilia, si sarebbe piazzato subito alle spalle di due grandi di questa specialità come il francese Jean Baptiste Grange ed il padrone di casa Ivica Kostelic. Partito con il pettorale 43, il giovane talento emiliano ha fatto subito capire che oggi la Befana gli avrebbe fatto il grande regalo: il primo podio della carriera. Una prima manche da manuale quella di Razzoli, su un tracciato, quello croato molto compatto che ha tenuto per tutta la durata della gara e che ha consentito anche ai pettorali alti di fare risultato. Unico neo la nebbia, che ha limitato, le prestazioni dei pettorali bassi, ma che comunque non ha poi influito molto sul risultato finale. L’azzurro ha chiuso la prima prova con il settimo tempo, in una giornata che ha visto i colori azzurri nuovamente tra i protagonisti di questo slalom corso in un’autentica bolgia di quasi 20mila scatenati croati. E si, perché al termine della prima manche oltre a Razzoli c’erano in zona podio, Patrick Thaler, terzo e Manfred Molegg, quarto. Leggermente più attardato Giorgio Rocca, 13/o, Christian Deville, 23/o e Christofer Innerhofer, 29/o. Sei azzurri tra i migliori trenta di una prima manche di slalom non è cosa da tutti giorni. Nella seconda discesa il capolavoro di Razzoli che interpreta un tracciato particolarmente angolato, disegnato dall’allenatore dei giapponesi, che ai più non è risultato molto gradito. Ma a “Razzo”, no! Oggi la giornata tanto attesa era quella giusta e dovevano essere gli altri ad inseguire. E così è stato! Chi lo precedeva inesorabilmente è finito alle spalle dell’azzurro compresi i compagni di squadra Manfred Molegg, quarto, e Patrick Thaler precipitato addirittura fino alla 13/a posizione finale, mostrando di non gradire questa seconda tracciatura. L’emiliano però nulla ha poi ... (continua)

[ 16/12/2008 ] - Parallelo di Natale spostato a martedì 23
L'inserimento nel calendario di Coppa del Mondo dello slalom dell'Alta Badia in recupero di quello annullato domenica in Val d'Isere rischiava di rovinare la festa del ritorno del Canalone Miramonti che nel pomeriggio della stessa giornata avrebbe dovuto ospitare il tradizionale Parallelo di Natale organizzato dallo Sci Club Selvino. Ma gli stessi organizzatori sono giunti alla decisione pressochè obbligata di far slittare di un giorno la manifestazione, spostando il tutto a martedì 23: invariati gli orari, con la qualificazione alle ore 15.30 e le finali a partire dalle 17.20 in diretta sulle frequenze della Rai. Tanti i nomi noti che hanno già confermato la loro presenza, da Alberto Tomba a Massimiliano Blardone, da una Denise Karbon ancora dolorante al polpaccio infortunato a metà novembre a Levi fino alla fresca vincitrice del superg di Lake Luoise Nadia Fanchini. E a proposito di vincitori...ci sarà anche Peter Fill! (continua)

[ 16/12/2008 ] - La Coppa del Gobbo V
Facciamo un salto all'indietro. 18 febbraio 1992, Giochi Olimpici Invernali di Albertville. Sulla Face de Bellevarde Alberto Tomba vince lo slalom gigante togliendo a Marc Girardelli la possibilità di vivere un'emozione che non proverà mai. Una settimana prima l'Italia nella Kombinata si aggiudica l'oro con Josef Polig e l'argento con Gianfranco Martin,...come dire...su questa Face de Bellevarde, nei prossimi mondiali, bisognerà curare ogni dettaglio, ma sarà bene essere pronti ad ogni risultato. Le gare dello scorso fine settimana produrranno qualche effetto! Si riguarderanno gli orari delle gare e ( anche se la esposizione al sole, a febbraio, sarà diversa) si farà in modo che nessun atleta sia penalizzato, accorciando magari gli intervalli di partenza...vedremo. Le Case invece penso stiano già lavorando perchè abbiamo visto come siano necessari materiali "diversi". Di "lavoro", secondo me, ne hanno fatto molto gli Svizzeri, gli unici in grado di tenere certe sollecitazioni muscolari (assieme a Svindall) Janka è molto bravo (bronzo in gigante ai Mondiali junior 06), così come Albrecht, Berthod, Cuche (anche se per lui vale il discorso dell'esperienza), Defago (idem) ma è indubbio come questa squadra sia una spanna al di sopra di tutti, in quanto a potenza fisica...Spero si possa correre ai ripari; solo Max Blardone mi pare abbia le gambe...da boscaiolo! Un pensiero sparso...Che bravo Matteo Marsaglia nella discesa di Beaver Creek! Aveva esordito lo scorso anno in Coppa del Mondo nella superk di Val d'Isere, è ritornato per il Gigante; questo romano (nato sulla Cassia) sta riscuotendo l'interesse di chi ha il palato fino (non io, per carità,...non sono un tecnico...solo un appassionato...curioso!) Era curioso anche Kalle Palander, all'arrivo del Gigante, nell'intervista a Ted Ligety " troppo gobbe sul tracciato, impossibile fare le cose che sai di poter fare...Mi dispiace molto, da due anni non uscivo dai 10 in gigante". Nella classifica alta ha concluso invece ... (continua)

[ 05/12/2008 ] - Su Espn Classic: Tomba e Compagnoni
Sabato 6 e domenica 7 dicembre, a partire dalle ore 16.40, ESPN Classic, canale 216 di Sky, propone alcune delle gare più esaltanti disputate, in coppa del Mondo e alle Olimpiadi, da Alberto Tomba e Deborah Compagnoni nel corso della loro gloriosa carriera. Riflettori puntati sabato 6 dicembre su Alberto Tomba. ESPN Classic manda in onda lo slalom gigante di Alta Badia del 1994, vinto dal campione bolognese davanti allo svizzero Urs Kaelin e all’austriaco Christian Mayer. A seguire lo slalom speciale delle Olimpiadi di Albertville del 1992, il gigante di Bormio del 1995 e lo speciale "Tomba: La Bomba olimpica", nel corso del quale Alberto rivive gioie e delusioni delle sue partecipazioni alle Olimpiadi. Domenica 7 dicembre, sempre dalle ore 16,40, l’obiettivo si sposta invece su Deborah Compagnoni. ESPN Classic manda in onda il Super G delle Olimpiadi di Albertville 1992 e i giganti di Cortina del 1997, delle Olimpiadi di Lillehammer del 1994 e delle Olimpiadi di Nagano del 1998. ECCO NEL DETTAGLIO LA PROGRAMMAZIONE DI ESPN CLASSIC: Sabato 6 ore 16.40 Coppa del Mondo di sci alpino: Alta Badia, 22.12.1994, slalom gigante maschile Sabato 6 ore 17.40 Olimpiadi di Albertville 1992: slalom speciale maschile Sabato 6 ore 18.40 Coppa del Mondo di sci alpino: Bormio 1995, slalom gigante maschile Sabato 6 ore 19.40 Tomba: la Bomba olimpica Domenica 7 ore 16.40 Olimpiadi di Albertville 1992: super G femminile Domenica 7 ore 17.40 Coppa del Mondo di sci alpino: Cortina, 26.01.1997, slalom gigante femminile Domenica 7 ore 18.40 Olimpiadi di Lillehammer 1994: slalom gigante femminile Domenica 7 ore 19.40 Olimpiadi di Nagano 1998: slalom gigante femminile (continua)

[ 26/11/2008 ] - Obereggen festeggia 25 anni di Europa Cup
E' un compleanno da incorniciare quello che festeggerà il prossimo 19 dicembre la località altoatesina di Obereggen. Un quarto di secolo di Coppa Europa è un traguardo che pochi possono vantare. Star come Alberto Tomba, Benjamin Raich e Stefan Eberharter hanno gareggiato sulla pista Oberholz, facendo di Obereggen una delle stazioni di Coppa Europa più prestigiose in assoluto. Venerdì, 19 dicembre, il tradizionale slalom incoronerà il successore di Andre Myhrer, che l’anno scorso festeggiò il suo terzo trionfo a Obereggen dopo il 2004 ed il 2005. Ed oggi a Bolzano alla conferenza stampa di presentazione gli organizzatori guidati da Siegfried Gallmetzer hanno voluto fare le cose in grande. Molti gli ospiti convenuti nel capoluogo altoatesino con in testa l'indimenticato campione dello sci tedesco Frank Woerndl, campione del mondo di slalom a Crans Montana nel lontano 1986 e vice campione olimpionico sempre tra i pali stretti due anni più tardi a Calgary, alle spalle di Alberto Tomba, ed oggi commentatore per la televisione tedesca della coppa del mondo. Ad Obereggen il tedesco salì per due volte sul terzo gardino del podio (1984-1986). Attraverso le immagini di un filmato è stata ripercorsa la storia di questa competizione nata nel lontano 1983, quando furono disputate due competizioni, un super-g ed uno slalom speciale. A lungo furono disputate due gare in due giorni consecutivi. Quando però la Fis decise di separare le discipline tecniche da quelle veloci, Obereggen si concentrò solo sullo slalom. Motivo d'orgoglio è anche il fatto che in 25 anni le gare annullate sono state solo due. "In 25 anni Obereggen si é costruita una fama internazionale, pur trattandosi “solo” di una Coppa Europa - ha sottolineato il presidente Gallmetzer - Da un lato questa fama é dovuta all’organizzazione degna di una Coppa del Mondo, dall’altro lato é dovuta alla qualità dei partenti, sicuramente sopra la media – sono, infatti, poche le gare di Coppa Europa che possono vantare una start ... (continua)

[ 01/11/2008 ] - Nuovi sponsor e accordo Rai per la Fisi
Nuovi sponsor ed accordo per tre anni con la Rai. Sono queste le principali novità annunciate ieri a Modena dal presidente della Fisi Giovanni Morzenti in occasione del salone SkiPass, turismo e sport invernali, a Modena. L'Eni sarà lo sponsor di "Casa Fisi" ai prossimi Mondiali di sci alpino in Val d'Isere (Francia) e di sci nordico a Liberec (Repubblica Ceca). Morzenti ha anche parlato della situazione economica della Federazione, che ha definito "non aurea, ma argentea". "In questo momento non abbiamo debiti - ha aggiunto il Presidente - e i soldi che abbiamo sono sufficienti per la normale attività agonistica. E' chiaro che, comunque si guardi al bilancio, servirebbero sempre più soldi per poter garantire maggiori risorse agli atleti e alle squadre. Ma, come ho detto, la situazione non è certamente disperata". Annunciati anche gli accordi di sponsorizzazione con i Monopoli di Stato, San Carlo, le maggiori entrate derivanti da Audi, dovute ai molti podi di Coppa del Mondo. Annunciato anche l'accordo con il nuovo sponsor tecnico dello snowboard e del freestyle, Sanrival, azienda piemontese che rientra negli sport invernali dopo esserci già stata negli anni della Valanga Azzurra. Morzenti ha quindi reso noto che quest'anno la proclamazione dell'atleta dell'anno Fisi, che normalmente veniva fatta a Modena, si svolgerà invece in dicembre a Roma, nella Banca Finnat. Attualmente la classifica, stilata sulla base dei voti fatti attraverso il sito web www.fisi.org, vede al comando Denise Karbon, davanti ai bobbisti Bertazzo-Romanini, al fondista Pietro Piller Cottrer e allo slittinista Armin Zoeggeler. Sul fronte televisivo accordo raggiunto con la Rai che trasmetterà nella prossima stagione tutte le gare di Coppa del mondo di sci alpino e i Mondiali di Val d'Isere, oltre alle competizioni di sci nordico di coppa e dei Mondiali di Liberec. Ad annunciarlo Ivana Vaccari, caporedattore di Raisport e responsabile per gli sport vari. "Parte delle telecronache saranno ... (continua)

[ 15/03/2008 ] - Immenso Moelgg: la Coppa è tua!
Manfred Moelgg si presenta al cancelletto alle 9 precise con il pettorale n.1: scende e nessuno riesce a fare meglio di lui nella prima manche. Ma il francese Grange, cinque vittorie in stagione per lui, è lì, è quarto con 41 centesimi di ritardo. Verdetto rimandato alla seconda frazione quindi: lo scarto tra i due è di 21 punti a favore del francese. Si aspetta il miracolo: Grange scende e scia bene mantenendo il vantaggio fino a due porte dalla fine, dove sbaglia e chiude con 5 secondi di ritardo...ora è tutto nelle mani di Manni...Il marebbano scia controllato, al penultimo intermedio perde solo 18 centesimi, chiude con 65 centesimi di ritardo, è sesto per la gara odierna ma tanto basta per conquistare matematicamente il primo posto!!! Un risultato incredibile, bellissimo, conquistato all'ultima porta dell'ultima gara...una cavalcata che si è snodata in tutta la stagione, nell'arco di ben 11 gare dove Manfred non è mai uscito, non hai perso terreno, con una continuità e maturità davvero da grande campione. A Reiteralm, prima gara stagionale, è salito subito sul terzo gradino del podio, ripetendosi a Bad Kleinkirchheim e poi via via 20esimo, 4o, 11o, 10o, 3o, 2o, 13o fino a giungere alla grande vittoria di Kranjska Gora, domenica scorsa. La Coppetta-Coppa-Coppona di specialità: prima di lui tra i rapid gates ci erano riusciti solo Gustavo Thoeni (1973-1974), Alberto Tomba (1988-1992-1994-1995) e Giorgio Rocca (2006). I 100 punti di oggi sono bottino per l'austriaco Herbst che conquista così il terzo posto nella classifica di specialità; sorprendente miglior tempo nella seconda manche per lo svizzero Albrecht che sale per la prima volta sul podio in questa specialità. Terzo il neo 19enne Hirscher, per la seconda volta sul podio nel giro di 6 giorni: doppia gioia per lui poiché oggi vince anche matematicamente la Coppa Europa generale. Per gli altri azzurri in gara buon 8o posto di Giorgio Rocca; 12esimo Cristian Deville mentre Patrick Thaler è uscito nella ... (continua)

[ 04/01/2008 ] - Piste Azzurre in Val di Fassa: i gigantisti di CE
Chiara Costazza ha preparato la vittoria di Lienz sulla pista Alloch di Pozza di Fassa, dove in questi giorni si stanno allenando i ragazzi della Coppa Europa in vista del prossimo appuntamento in programma ad Hinterstoder, in Austria, nelle giornate di giovedì 10 e venerdì 11 gennaio. Omar Longhi finanziere del Passo del Tonale, Elmar Hofer forestale di Vipiteno, Matteo Marsaglia torinese del Cs Esercito e Hagen Patscheider carabiniere di Vallelunga si stanno cimentando sia in gigante proprio su questa stessa pista, in vista della due giorni di slalom austriaca, e anche sulla Costabella di Passo San Pellegrino pere quanto riguarda la specialità del supergigante. Atleti che sono seguiti dai tecnici Christian Corradino, Alberto Platinetti e Mirko Pederiva. «Avrei preferito essere al cancelletto della Coppa del Mondo di Adelboden – sottolinea Omar Longhi – dopo i buoni risultati ottenuti in questo inizio stagione, ma è giusto offrire delle opportunità anche agli altri compagni di squadra. In questi giorni ci stiamo allenando bene, sia in slalom, che in gigante e speciale. Finalmente è arrivata la neve, anche se devo dire che le piste erano in perfette condizioni anche prima. Ritorno in Coppa Europa per fare bene e per riconquistarmi al più presto un posto in Coppa del Mondo, passando da Hinterstoder e da Veysonnaz». La Val di Fassa è ricoperta da quindici centimetri di neve fresca, che hanno contribuito a rendere incantevole il panorama e a dare il tocco finale alle discese già ben innevate grazie al lavoro dei cannoni. Sono infatti in funzione il 95% degli impianti per un totale di 200 km di piste inserite nel Dolomiti Superski, il carosello più grande d’Europa. Dopo il fortunato progetto che ha visto per diverse stagioni testimonial il campione olimpico Alberto Tomba, la Val di Fassa, con la sua varietà tecnica di piste e impianti, si conferma location ideale per gli allenamenti dei campioni dello sci nazionale. Sino all’evento olimpico di Vancouver 2010, la Val ... (continua)

[ 19/12/2007 ] - Lettera di Alberto Tomba: favoriamo gli atleti
Quanto Alberto Tomba sia ancora capace di muovere le persone e solleticare i media è sotto gli occhi di tutti, ribadito ancora una volta lo scorso weekend in Val Badia: la sua presenza, le sue dichiarazioni, la sua simpatia non passano mai inosservate. Sempre pronto a dare una mano al suo ambiente Alberto ha espresso il suo pensiero sui vari circus sportivi, nell'unico intento (e non potrebbe essere diversamente) di dare una mano allo sci. Ma su "Repubblica" prima e su Tgcom poi, oltre che su altre testate, le sue parole sono diventate tutto e il contrario di tutto, per cui Alberto questa mattina ha pubblicato una lettera aperta, per puntualizzare il suo pensiero. La riportiamo integralmente: "Oggi è il giorno del mio compleanno e come regalo ho preparato questa per tutti quelli che amano lo sci e la montagna. Lunedì scorso su La Repubblica ho scoperto che, per l’ennesima volta, alcune dichiarazioni rilasciate per un intervista dopo la gara di Gigante in Alta Badia, sono state fraintese e strumentalizzate ai fini di creare una inutile quanto sterile polemica. Sono proprio stufo, stufo di dedicare tempo a rilasciare interviste il cui senso viene poi distorto, in cui l’informazione esce deviata e dannosa. Con le parole, lo sapete bene, ci ho sempre saputo fare meno che con gli sci, ma i concetti che ho sempre cercato di esprimere sono rivolti alla celebrazione dello sport, dello sci, dei suoi campioni e della montagna. Ed è qui che dovrebbe scattare il supporto di chi invece con le parole ci sa fare, di chi, invece di puntare l’attenzione sulla battuta di spirito trasformandola in una seria dichiarazione, dovrebbe aiutare noi sportivi a comunicare, a trasmettere messaggi di sport, che inneggiano a valori fondamentali anche e soprattutto nella vita. Purtroppo lo scorso lunedì è accaduto tutto il contrario e ne sono profondamente dispiaciuto. Per questa ragione vorrei chiarire di persona i toni ed il senso di quella intervista. Con le mie parole volevo ... (continua)

[ 10/12/2007 ] - Bad Kleinkircheim: i numeri dell'abbuffata azzurra
E' vero, nel 1974 a Berchtesgaden la vera valanga azzurra ci riuscì in un colpo solo. Ma 33 anni dopo possiamo anche accontentarci dello stesso risultato spalmato su due giornate di gara. Il riferimento è chiaramente per l'incredibile e forse irripetibile cinquina firmata tra le porte larghe della Baviera da Gros, Thoeni, Stricker, Schmalzl e Pietrogiovanna, ma quanto successo nei giorni scorsi a bad Kleinkirchheim si avvicina abbastanza e rende l'idea della prodezza di Moelgg e soci. Forse un paragone irrispettoso per quanto gli uomini della Valanga seppero fare nella loro carriera, ma in casa azzurra il morale è alle stelle dopo un fine settimana inimmaginabile. Tutto è cominciato dal gigante, con la quattordicesima doppietta (la settima in gigante, la terza con protagonista Max Blardone) ed è proseguita con lo slalom, grazie al trittico tutto azzurro che ha coperto il terzo gradino del podio e le posizioni subito a ridosso, come non accadeva, in slalom, da oltre vent'anni.
La località termale carinziana evidentemente porta bene ai colori azzurri, se è vero che già nell'88, nell'ultima occasione in cui si disputò uno slalom su queste nevi, si celebrò uno dei primi capitoli dell'epopea Tomba: ma nel frattempo molto è cambiato ed oggi la Squadra azzurra (sì, squadra con la S maiuscola) sembra pronta per assumere il ruolo di gruppo di riferimento delle discipline tecniche. Le tante promesse non mantenute degli ultimi anni stanno dando ora gli attesi frutti, e pensare che ci sono ancora alcuni dettagli non proprio di secondo piano da sistemare, come il recupero fisico di Davide Simoncelli e Giorgio Rocca, qualche sfortuna di troppo di Alberto Schieppati e Peter Fill, il percorso di maturazione ancora da completare di Werner Heel, Giuliano Razzoli e Christof Innerhofer. Insomma, in questo mese e mezzo i risultati sono arrivati a piene manciate nonostante non tutte le pedine siano a disposizione della squadra diretta da Claudio Ravetto. Le statistiche dicono che ... (continua)

[ 02/10/2007 ] - Anche Carlo Gobbo dice addio alle gare
Dopo oltre un decennio di presenza nelle località del Circo Bianco, Carlo Gobbo, la voce italiana per eccellenza dello sci alpino targato Rai, ha dato l'addio alla Coppa del Mondo. Anche per il simpatico telecronista è giunta l'ora della pensione ma siamo sicuri che anche se in altre vesti il mitico Carlo non si perderà una prova di coppa, senza tralasciare mondiali ed olimpiadi.
Grande appassionato di montagna e di sport invernali, sci alpinismo su tutti, la carriera sulla neve di Carlo Gobbo è iniziata in concomitanza con le olimpiadi di Albertville per poi affiancare Giacomo Santini e Franco Bragagna nel corso dei mondiali di sci nordico di Falum l'anno successivo. Pochi mesi e, in piena epoca Tomba, eccolo approdare come inviato nei parterre alpini per poi entrare in camera di commento a partire dalla stagione 1996/97. Da allora, nonostante gli alti e bassi dell'emittente di stato, quella di Carlo Gobbo è stata la voce ufficiale dello sci alpino, sempre accompagnata da Paolo De Chiesa. In avvio di stagione arriva quindi un altro importante addio al Circo Bianco, ciao Carlo, la tua voce ci mancherà. Grazie. (continua)

[ 14/09/2007 ] - Rientrate in Italia le ragazze del gruppo1 tecnico
La scorsa notte sono atterrate a Milano Malpensa le ragazze del gruppo1 discipline tecniche: Denise Karbon, Annalisa Ceresa, Chiara Costazza e Camilla Alfieri con l'allenatore responsabile Stefano Costazza. Manuela Moelgg invece è rientrata tre giorni fa a causa di un leggero fastidio alla schiena. La ladina di S.Vigilio di Marebbe lunedì prossimo si sottoporrà a tre giorni di applicazioni con l'osteopata Riccardo Giovannetti che in passato ha lavorato con Alberto Tomba e il settore maschile delle discipline tecniche. Andrea Panzeri della commissione medica FISI: "Manuela già dopo i Mondiali di Are ha sofferto di lombalgia, questo purtroppo è il suo punto debole". Intanto le atlete del gruppo1 Hilary Longhini e Giulia Gianesini proseguono l'allenamento in Cile con le velociste di Alberto Ghidoni. (continua)

[ 29/05/2007 ] - Bergamelli: tre lustri in Azzurro - prima parte
1991-2007. Sedici anni. In questo lasso di tempo lo sci alpino ha subito sostanziali mutazioni tecniche, regolamentari, umane. Personaggi del calibro di Girardelli, Tomba, Maier, Raich, Aamodt e Kjus si sono avvicendati dandosi battaglia sui tracciati di gara, ma un solo nome è sempre stato presente nelle liste di Coppa del Mondo: Bergamelli. La saga della famiglia di Trescore Balneario, piccolo borgo della bergamasca, inizia col maggiore dei quattro fratelli, Sergio. Classe 1970, nato come gigantista, terminò la carriera nel 2001 tra i rapid gates vivendo una sorta di seconda giovinezza con l’avvento degli odierni materiali. Dopo i successi giovanili culminati con un argento in superg ed un oro in slalom ai mondiali di categoria negli anni 1988 e 1989, con l’inizio del decennio successivo vestì il tutino della nazionale maggiore. Indimenticabile e indelebile rimane la sua unica e strepitosa vittoria del gennaio 1992 sui ripidi e ghiacciati pendii di Kranjska Gora. Fu capace di rifilare ai santoni del gigante distacchi d’altri tempi: 2.22 all’elvetico Pieren, 2.76 all’Albertone nazionale, 3.12 ad un “certo” Mike Von Gruenigen. Questa prestazione, accompagnata da altri ottimi e costanti piazzamenti, gli valse la convocazione per le Olimpiadi dello stesso anno tenutesi ad Albertville, dove purtroppo non riuscì ad esprimere al meglio le sue potenzialità. L’avvenimento a 5 cerchi lo vide di nuovo al cancelletto di partenza nel 1998, sulle nevi giapponesi di Nagano, dove concluse il gigante al 16° posto. Non prese parte alla rassegna olimpica di Lillehammer ‘94, dove però si fece notare il secondogenito della “banda” Bergamelli: Norman, inatteso ed ottimo 6° tra le porte larghe del tracciato di Hafjell, a soli 54 centesimi dal bronzo dell’aquilotto Christian Mayer. Purtroppo la carriera del “Nanni” è stata costellata da numerosi infortuni che hanno limitato la resa di un atleta capace di vincere un argento ai mondiali juniores del ‘90 in superg. E’ stato per tre ... (continua)

[ 20/05/2007 ] - Gianchi, Fulmine della Val Cavallina, si ritira
Ora è ufficiale. Giancarlo”Gianchi” Bergamelli, il “fulmine della Val Cavallina” ha detto basta. Dopo una lunga carriera nei ranghi della squadra nazionale di sci alpino, l’orobico di Trescore Balneario ha chiuso. Fuori dalla squadra nazionale, niente anche gruppo sportivo delle Fiamme Gialle. Peccato, per un’atleta che a metà inverno si era presentato al cancelletto di partenza dello slalom di Kitz con sei punti Fis. Voleva provarci un altro anno Giancarlo, ma non è stato possibile. Ripercorriamo la carriera del Berga, trentadue primavere. Fratello di Sergio, Norman, e Thomas, l’ultimo della dinastia dei Bergamelli è entrato a quindici anni nel Comitato Alpi Centrali, la squadra regionale lombarda, dopo essere cresciuto nelle file dello Sci Club Selvino. A diciassette anni, ancora giovanissimo, l’ingresso nella squadra nazionale C, allenata da quel Claudio Ravetto che successivamente lo ha accompagnato negli anni del mitico gruppo “ squadra A slalom”. La prima gara di Coppa Europa in Norvegia a Geilo in slalom, novembre ’94. In pista i fratelli Sergio e Thomas, Giorgio Rocca e Matteo Nana, i compagni di squadra e amici di sempre. L’esordio in Coppa del Mondo nel novembre ’94 sulle nevi francesi di Tignes: in pista a fianco di Alberto Tomba, Pirmin Zurbriggen e Marc Girardelli,. Qualche giorno dopo la prima volta nei trenta negli Stati Uniti: 28° a Vail in gigante. 40 podi nelle Fis fra gigante e slalom: la prima vittoria in gigante a Cervinia nella stagione ’96-’97 (due secondi a Gianluca Grigoletto e due secondi e mezzo di distacco a Kalle Palander), l’ultima nel febbraio ’07 in slalom, la sua disciplina principe, a Piancavallo. Ai Campionati Italiani Assoluti, segnaliamo la vittoria del tricolore dello slalom a Chiesa Valmalenco nel 2004. In evidenza in World Cup dal 2001/2002, dove si mette in mostra in slalom con 13° posto a Wengen. Quindi l’anno successivo, nel 2002/2003: sempre a fianco di Giorgio Rocca, compagno in Comitato e in nazionale, fedele alleato a ... (continua)

[ 20/05/2007 ] - Per Roda Comm. Giovani e Scuola Tecnici Federali
Flavio Roda lascia la direzione agonistica maschile e femminile dello sci alpino. Adesso il coach di Vidiciatico si occuperà della Commissione Giovani e della Scuola Tecnici Federali. Per l’emiliano una nuova esperienza professionale, dopo diversi anni in cui ha contribuito a risollevare lo sci alpino italiano a suon di risultati. Dopo l’esperienza con Alberto Tomba, è stato il coach del “dream team” del gigante di Max Blardone e Davide Simoncelli, per poi lasciare la compagine delle porte larghe a Severino Bottero prima e a Matteo Guadagnini poi e assumere quindi il ruolo di DT. Sotto la sua direzione agonistica, i grandi successi di Giorgio Rocca e Max Blardone, con cui Roda ha sempre avuto un ottimo rapporto di collaborazione. Adesso una nuova sfida. (continua)

[ 17/03/2007 ] - Nicole Hosp vola e ipoteca la coppa.Esce la Schild
Clamoroso a Lenzerheide. La maledizione delle discipline tecniche si è abbattuta sui due leader della classifica generale con Benjamin Raich e Marlies Schild che rischiano di dire addio alle rispettive ambizioni di cristallo nella giornata che avrebbe dovuto consacrarli. Un crudele gioco del destino accumuna i due fidanzatini d'oltre Brennero; ma procediamo con ordine, partendo dalla gara femminile. Già la prima manche lasciava prevedere una giornata particolare: al comando della classifica provvisoria infatti non si trova la "solita" Marlies Schild, ma la compagna di squadra Nicole Hosp, la principale antagonista verso la coppa di cristallo. Approfittando di una seconda parte di manche piuttosto pacata della Schild, la ventiquattrenne di Bichlbach è riuscita infatti a scavalcarla di una dozzina di centesimi, contribuendo ad accumulare pressione sulle spalle della ventiseienne di Saalfelden. Pressione che, se vogliamo, è aumentata ancor più nella mente della Schild nel vedere uscire prematuramente il compagno Benni Raich, tradito da un grossolano errore nella prima manche del gigante che divideva le due frazioni dello slalom femminile.
Ma il colpo di scena vero è arrivato nella seconda manche: prima Maria Riesch, poi Anna Ottosson prendono il comando, ma la vera zampata graffiante arriva dai potentissimi quadricipiti di Anja Paerson, improvvisamente ritrovatasi anche tra i paletti stretti e capace di lasciare ad oltre un secondo Veronika Zuzulova nonostante un gravissimo errore nella parte iniziale del tracciato: robe da Tomba!
Vabbè, ma il bello ha ancora da venire quando dal cancelletto si affaccia Marlies Schild. L'avvio è deciso, l'aquila sembra domare a dovere il ripido muro della pista intitolata a Silvano Beltrametti ma, poco prima dell'intermedio, ecco il patatrac: Marlies incrocia le code, perde l'appoggio sull'interno e finisce per deragliare perdendo secondi d'oro. Risale a scaletta, la Schild, ma ormai la frittata è fatta; un po' come a ... (continua)

[ 14/03/2007 ] - Il programma degli Assoluti di Santa Caterina
Ecco il programma dei Campionati Italiani Assoluti che si disputeranno a Santa Caterina Valfurva, dopo le discese le super combinate delle Finali di Coppa Europa: Lunedì 19 dalle ore 9 prove cronometrate discesa libera femminile e maschile. Martedì 20 dalle ore 9.15 discesa libera maschile e femminile. Mercoledì 21 dalle ore 9.15 SuperG maschile e femminile. (ore 18.30 premiazione delle gare veloci). Giovedì 22 dalle ore 8.30 gigante femminile (a seguire premiazione). Venerdì 23 dalle ore 8.30 gigante maschile e a seguire slalom speciale femminile (a seguire premiazioni). Sabato dalle ore 8.30 slalom speciale maschile ( a seguire premiazione) Domenica 25 marzo “Sciare per la vita”, l’ormai famosa manifestazione a scopi solidaristici, voluta da Deborah Compagnoni per finanziare la ricerca medico-scientifica. Alla gara, aperta a tutti, prenderanno parte tanti campioni dello sport come Alberto Tomba, Riccardo Patrese, Giorgio Rocca e Antonio Rossi(info: www.sciareperlavita.it). (continua)

[ 24/02/2007 ] - La Kirchgasser a segno, illusione azzura:Putzer 5a
Dopo la prima manche del gigante di Sierra Nevada sembrava di essere tornati ai fasti di undici anni fa. Correva l'anno 1996 e sulle nevi andaluse Compagnoni, Kostner, Tomba e Ghedina facevano incetta di medaglie, in una rassegna iridata che rimarrà nella storia dello sport italiano. Ebbene, stamattina su un pendio difficile e ghiacciato come piace alle nostre ragazze, la storia sembrava poter riproporre un nuovo trionfo azzurro. Interpreti diverse in tutto e per tutto, ma capaci di dominare una pista troppo simile per disegno e condizioni a quelle da loro spesso utilizzate negli allenamenti quotidiani; e così Denise Karbon, Nicole Gius e Karen Putzer prendevano possesso delle prime posizioni della classifica, intramezzate solo da Tanja Poutiainen, in testa a metà gara, e da Michaela Kirchgasser, terza. A completare l'esaltante mattinata azzurra ci avevano pensato poi Manuela Moelgg e Nadia Fanchini, rispettivamente nona ed undicesima. Insomma, sembrava di essere ritornati indietro di un mese, al gigante di Cortina che aveva riportato in auge le "piccole giganti" d'Italia. La seconda manche ha però placato gli ardenti spiriti delle ragazze azzurre: vuoi per il sole mediterraneo che ha allentato le morse del ghiaccio spagnolo, vuoi per un tracciato più veloce e meno angolato rispetto alla prima frazione, fatto sta che le urla di gioia e le ambizioni di podio si sono ridimensionate, complici anche le uscite premature di Nadia Fanchini, Nicole Gius e Denise Karbon. Soprattutto la fatina di Castelrotto sembrava poter puntare alla vittoria, nonostante qualche imprecisione nella parte alta della seconda manche: purtroppo un insolito errore ad una ventina di secondi dal termine della sua prova ha messo fine alla sua fatica, lasciando via libera alla giovane austriaca Michaela Kirchgasser, capace di scavalcare l'azzurra e la Poutiainen per afferrare la prima vittoria in carriera. Conferme invece sono arrivate da Karen Putzer e Manuela Moelgg: la poliziotta di Nova Levante ... (continua)

[ 20/02/2007 ] - Roda: "buono il bilancio di Åre"
Primo giorno in Italia per il Direttore Tecnico dello sci alpino maschile e femminile Flavio Roda al ritorno da Åre. L´emiliano di Vidiciatico fa il punto della situazione dopo i Campionati Mondiali disputati dal 3 al 18 sulle nevi svedesi: "Il bilancio r´senza dubbio positivo. Le medaglie che i nostri ragazzi si sono messi al collo hanno una storia diversa, particolare, da raccontare". L´ex-coach di Alberto Tomba analizza i tre podi italiani: "Iniziamo con la medaglia d´oro di Patrick Staudacher. Una stagione diversa dalle altre per Staudi, che dopo delle belle prove in Coppa del Mondo vuoi in discesa e superG si e´presentato ad Åre sicuro e sereno. Ha sciato leggero, fluido, senza sbavature, il miglior modo per laurearsi campione del mondo. Quindi la medaglia di Mandred Mölgg. Un argento fantastico, se si pensa che ha ufficializzato di prendere parte allo slalom solo dopo la ricognizione grazie ad un consulto con i medici della commissione medica Fisi presenti ad Åre e che tutti noi ringraziamo per il supporto a Manfred fino a pochi munuti dalla partenza. Sapevamo bene che Mölgg é un grande campione. Adesso credo sia una conferma per tutti. Infine il bronzo in gigante per Denise Karbon. Forse la medaglia piu´ bella, visto che Denise torna sul podio iridato dopo quattro anni e averle viste davvero di tutti i colori a causa di un infortunio al ginocchio nell´estate 2004, segnata poi da una mancanza di sicurezza in gara dovuta ad un fisiologico recupero". Se il bilancio di Åre e´ positivo, sono mancati all´appello le prime linee. "Giorgio Rocca merita un discorso a se stante, in quanto con quel ginocchio non si puó certo andare avanti. Dopo la prima manche ci siamo parlati a lungo, e ho avvallato la sua scelta che mi sembra giusta. Giorgione e´un vincente, non si puó accontentare. Peccato per Peter Fill, ma non ha trovato il giusto feeling da subito con la freddissima ed aggressiva neve svedese, ma abbiamo vito tutti che i quattro podi conquistati fino ad oggi in ... (continua)

[ 07/02/2007 ] - Roda: "Un oro a conferma di una grande squadra"
Flavio Roda, direttore tecnico dello sci alpino maschile e femminile, saluta così il fantastico successo di Patrick Staudacher nel superG iridato sulle nevi svedesi di Aare: "una grande vittoria. Sapevamo che Patrick stava attraversando un buon momento di forma, ma l'oro arriva quasi inaspetato. Questo ragazzo tuttavia è cresciuto anno dopo anno, gara dopo gara. Brillante durante tutta la stagione, ha vinto l'appuntamento più importante dell'annata agonistica 2006/2007. Dopo tre stagioni in cui azzurre e azzurri collezionavano vittorie e podi presentandosi come una compagine davvero agguerrita, arriva questo oro, a dimostrazione che adesso non falliamo nemmeno gli appuntamenti clou. Oggigiorno lo sci italiano è una bella raeltà". Il coach di Vidiciatico, già allenatore di Alberto Tomba, non si fa scalfire in nessuna maniera della situazione di crisi che c'è in Fisi: "anzi, siamo stati ancora più uniti, vuoi come tecnici, vuoi come squadra. Problemi esitono certo, ma lo sapevamo fin dalla scorsa primavera. Abbbiamo lavorato sodo e i campi di gara ci hanno dato ragione. Siamo davanti ad una squadra davvero competitiva. Complimenti a tutti. Proprio un eccellente inizio di campionato del mondo". (continua)

[ 13/01/2007 ] - Hotel Falken Wengen: storia dello sci italiano
Costruito nel 1895, l'Hotel Falken e' oggigiorno punto riferimento internazionale a Wengen. Da sempre ha ospitato la nazionale italiana di sci: Zeno Colo', Gustav Thoeni, Piero Gros, Alberto Tomba, Kristian Ghedina, Giorgio Rocca. Davvero tutta la storia dello sci azzurro e' passata per il celebre albergo situato ai pîedi delle piste della celebre localita' elvetica e a 100 metri dalla stazione ferroviaria (unico mezzo per salire nella perla del Cantone di Berna). Qui durante la settimana del Lauberhornrennen, puoi trovare la squadra azzurra e vivere a stretto contatto con i protagonisti dello sco mondiale. Ma Hotel Halken e'anche meta di vacanzieri che provengono da tutto il mondo: il fascino antico che contraddistingue questo albergo ti rapisce fin da subito. E se vuoi passare una serata stravagante, davanti ad una pizza italiana e ad una birra e farti quattro salti, ecco il Sina's pub. Non ti resta allora che prenotare il tuo soggiorno al Falken. www.hotelfalken.com tel.0041338565121 (continua)

[ 10/01/2007 ] - Kjetil André Aamodt: lo straordinario "ragioniere"
Kjetil André Aamodt aveva solo 22 anni quando conquistò la sua prima Coppa del Mondo, battendo sul campo il leggendario Marc Girardelli e il fuoriclasse Alberto Tomba. Già nelle due stagioni precedenti, comunque, l'atleta norvegese si era imposto all'attenzione del Circo Bianco vincendo tre medaglie d'oro, a Val d'Isère nel 1992, nello slalom speciale e nel gigante dei Campionati Mondiali di Morioka 1993. D'altronde, fin dai Campionati Mondiali Juniores di Zinal 1990, Aamodt aveva dimostrato quella straordinaria polivalenza che negli anni successivi gli ha permesso di inserirsi nel ristrettissimo novero degli atleti capaci di vincere in ogni disciplina. Probabilmente Kjetil Andre avrebbe potuto mettere altre sfere di cristallo in bacheca oltre a quella, straordinaria, del 1993/1994: la stagione precedente fu secondo dietro a Marc Girardelli per soli 32 punti ma vinse la coppetta di gigante e superg; nel 1997 si arrese nelle ultime gare ad un insuperabile Luc Alphand; nel 1999 si inchinò al compagno e amico Lasse Kjus per 23 punti; nel 2000 fu secondo dietro ad un inarrivabile Hermann Maier ma vinse la coppetta di slalom; nel 2002 ancora secondo dietro Stefan Eberharter. Sedici stagioni di carriera in Coppa del Mondo quasi sempre ad altissimi livelli, raccogliendo un numero impressionante di podi e di piazzamenti nelle cinque discipline, straordinariamente regolare ed affidabile, per questo soprannominato "Ragioniere" dai primi FantaManager di Fantaski. Ricchissima anche la bacheca di medaglie alle Olimpiadi e ai Campionati Mondiali: dopo Morioka 93 Aamodt lascia il segno praticamente in tutte le manifestazioni mondiali seguenti. Campionati del Mondo: è bronzo in superg in Sierra Nevada nel 96, oro in combinata a Sestriere nel 97, oro in combinata a Vail nel 99, oro in combinata e argento in gigante a St.Anton nel 2001, argento in discesa e bronzo in combinata a St.Moritz nel 2003. Olimpiadi: a Lillehammer 94 argento in combinata, bronzo in ... (continua)

[ 04/01/2007 ] - Bode Miller: "Ad Adelboden per sfatare un tabù"
"La pista di Adelboden è magica, trasuda storia metro dopo metro; basti pensare a chi ha vinto su quel tracciato impareggiabile: da Tomba a Von Grünigen, da Stenmark a Girardelli. In gigante non sono mai riuscito a vincere, nonostante la Kuonigsbergli mi piaccia davvero molto: difficile dire cosa riuscirò a fare sabato ma sicuramente cercherò di sciare al meglio e sono sicuro che, se arriverò al traguardo, me la giocherò con i migliori."
E' un Bode Miller tranquillo e sereno quello che nel tardo pomeriggio odierno si è presentato nella sala municipale di Andalo per la conferenza stampa di presentazione della squadra americana che per i prossimi tre anni troverà la propria base europea sulle nevi trentine della Paganella. Invero la prima giornata "italiana" di Miller si è trasformata in una sorta di toccata e fuga: atterraggio in mattinata alla Malpensa dopo il capodanno passato a Parigi, prima di raggiungere Andalo per prendere confidenza, nel primo pomeriggio, con la Olimpica 2, la pista preparata a puntino dai tecnici della Ski Area Paganella. Domani mattina di nuovo in viaggio, direzione Adelboden. "Ogni tanto bisogna anche allenarsi! - scherza Bode - Ma oggi sono rimasto davvero impressionato dalla pista; in tanti anni non mi era mai capitato di allenarmi in situazioni tanto simili alla Coppa del Mondo: tracciato tecnico e preparato a puntino, sembrava di essere sulla Gran Risa. Un grazie quindi a tutto lo staff: il primo contatto è stato ottimo e ha permesso a tutti noi di allenarci con grande aggressività. Siamo veramente soddisfatti."
E soddisfatto, Miller, lo è anche della stagione in corso, che sembra avergli restituito parte dell'entusiasmo mancato l'anno passato, soprattutto nella parentesi olimpica. Non fatica a parlare il campione del New Hampshire: una parlantina sciolta e vivace, in cui non manca qualche battuta di spirito. "Devo ammettere che questa stagione è partita piuttosto bene: ovviamente non posso scegliere se preferisco vincere ... (continua)

[ 03/11/2006 ] - La Val di Fassa casa degli azzurri per 4 anni
Sarà la Val di Fassa il quartier generale della truppa azzurra per i prossimi 4 anni. L'accordo è stato ufficializzato nei giorni scorsi, in occasione della giornata finale di Skipass, in cui la Fisi e le realtà locali (Dolomiti Superski, Val di Fassa e Trentino Spa) hanno presentato il programma di massima che già dal prossimo dicembre porterà tutte le squadre nazionali dello sci alpino all'ombra delle Dolomiti. Da sempre la valle ladina è stata "casa" dello sci, ospitando le crescite dei vari Gustav Thoeni e Alberto Tomba: ora ci si riprova, partendo da Giorgio Rocca, Davìde Simoncelli, dai padroni di casa Costazza e Deville, dalle Fanchini e da Karen Putzer, insomma, da tutti gli 80 atleti componenti le varie squadre nazionali. Un parco piste ampio e variegaro, quello messo a disposizione alla Fisi: dalla Aloch di Pozza di Fassa, centro nevralgico per gli allenamenti di slalom e gigante, si passerà alla Costabella di Passo San Pellegrino per le discipline veloci, sulla Lusia di Moena per il gigante e alla Carezza della vicina Val d'Ega per il gigante ed il super-g.
Sicuramente un passo importante, che segna l'avvicinamento della realtà turistica forse più importante d'Italia nei confronti della federazione stessa: un traguardo che, è la speranza di tutti, possa portare benefici ad entrambe le parti. (continua)

[ 04/10/2006 ] - Sci Velocità: intervista a Simone Origone
di Pietro Albertelli Les Arcs 20 aprile 06, Mondiali Pro. La famiglia Origone alla riscossa. Simone ha davanti a sè tutte le ultime vittorie ricche ma povere di gioie, lui quest'anno vuole il record del mondo. Si lancia nel muro con tutta l'aggressività possibile. Il verdetto e inappellabile Km/h 251,400, polverizza il vecchio record di Philippe Goitschel di Km/h 250,700 ed è nuovo record del mondo. Il giorno successivo con 165 punti sul secondo vince la terza Coppa di Cristallo consecutiva. Ivan il fratello 19enne non è da meno con una discesa perfetta eguaglia il precedente primato di Philippe Goitschel di Km/h 250,700 e stabilisce il nuovo record mondiale juniores. Un momento magico Simone come lo stai vivendo? Come aver vinto un oro olimpico. Spero che questo sia di sprone per la Federazione affinchè promuova la causa dello Sci di Velocità nelle discipline Olimpiche. Per il resto normalmente. C'è entusiasmo, ma ci vuole equilibrio i record sono fatti per essere battuti. Quale è il segreto del record? Andare alla ricerca perpetua della perfezione e lavorare affinchè il lavoro quotidiano non sia altro che una sfida continua. Nel 2005/6 sono riuscito ad andare nella galleria del vento, ho migliorato la posizione ed ho constatato dei grandi progressi. Il successo ti ha cambiato? Io sono sempre lo stesso. Però ora potrò essere più ambito e mi sarà possibile introdurre dei nuovi sponsor in modo da poter lavorare con più tranquillità. Cos'è per te la normalità? Fare ciò che ho sempre fatto: stare con gli amici, divertirsi con la morosa. Come tutti i ragazzi. Pensi mai: "tutto questo lo vivo proprio io"? Eccome! Anche se il successo me lo sono guadagnato tardi, facendo una lunga gavetta al di fuori dello Sci di Velocità.. Quando hai capito che saresti diventato un uomo da Sci di Velocità di altissimo livello? Dopo il primo approccio con la velocità.Era la primavera del 2003 e con un amico mi sono ... (continua)

[ 13/09/2006 ] - Roda: "Bene in Argentina. Ma Vollmann è ko"
Tornate a casa da qualche giorno le ragazze del gruppo 1 e in queste ore il team femminile 2, anche il Direttore Tecnico dello sci alpino Flavio Roda è giunto in Italia. L'ex-coach di Alberto Tomba, si sofferma sull'allenamento delle squadre azzurre in Argentina: "Tutto si è svolto in maniera ottima. Tutti i gruppi di lavoro hanno fatto mediamente venti giorni di training in Sud America. Destinazione Ushuaia, e il gruppo 1 maschile ha approfittato anche di undici giorni a Las Lenas dedicati alla velocità ed in particolare alla discesa. Abbiamo poi trovato sempre buone condizioni. Un unico neo però, è rappresentato dall'ennessimo infortunio di Sara Vollmann. L'atleta altoatesina si è fatta male propio al penultimo giorno di lavoro. Peccato, perchè sarebbe il terzo infortunio in tre anni. Adesso vedremo l'entità dell'incidente", continua l'emiliano di Vidiciatico, "nei prossimi giorni ci saranno inoltre novità riguardanti dei test che affronteranno gli atleti esclusi dalle squadre nazionali. Ci sarà la possibilità di reinserimenti per gli ultimi allenamenti prima dell'inizio dei calendari di Coppa Europa e Coppa del Mondo". (continua)

[ 17/08/2006 ] - Domani il DT Roda vola a Ushuaia
Il Direttore Tecnico dello sci alpino azzurro maschile e femminile Flavio Roda, volerà domani a Ushuaia. Nell'estremità meridionale della Terra del Fuoco il DT dei Vidiciatico supervisionerà il training delle ragazze del gruppo 1 che, dopo le gare al Cerro Castor, proseguono l'allenamento. Ecco l'ex-allenatore di Alberto Tomba: "le condizioni della neve sono ottimali a Ushuaia e le ragazze stanno lavorando egregiamente, almeno fino a ora. Intanto il 2 arriveranno anche le ragazze del gruppo 2. I maschi del gruppo 1 partiranno per l'Argentina il 20, ma si alleneranno undici giorni prima a Las Lenas. Il gruppo 2 e 3 maschile arriverà in Terra del Fuoco il 3 settembre". (continua)

[ 18/04/2006 ] - Fiamme Gialle e Carabinieri premiano i loro atleti
Nella settimana precedente le festività pasquali, i gruppi militari hanno voluto dare il meritato onore ai loro rappresentanti che hanno contribuito a tenere alto il nome della rispettiva arma nel corso della lunga stagione invernale. Il corpo della Guardia di Finanza ha scelto la cornice del Salone d'Oro della storica Società del Giardino per ricevere i numerosi atleti in rigorosa tuta gialloverde di ordinanza. Lunghissimo l'elenco dei premiati, tra cui spiccano le medaglie olimpiche di Christian Zorzi, Matteo Anesi e di Marta Capurso. Accanto a loro hanno ricevuto il giusto riconoscimento anche Massimiliano Blardone ed Elena Fanchini, capaci di imporsi in gare di coppa del Mondo nel corso dell'inverno appena concluso. Suggestivo poi il momento del ricordo per due grandi campioni che sembrano ormai in procinto di chiudere la loro gloriosissima carriera. Se infatti la stagione agonistica di Isolde Kostner sembra ormai giunta al capolinea per l'imminente maternità, lo stesso non si può dire per quella di Kristian Ghedina che, tra un annuncio e l'altro pare ancora indeciso sul da farsi. Il Ghedo si è riservato ancora qualche giorno per prendere una decisione ed entro fine mese svelerà le sue intenzioni; nel frattempo il Generale di Corpo d'Armata Angelo Ferraro ha voluto consegnare ai due un premio per gli oltre dieci anni di successi, sempre nel segno delle Fiamme Gialle.
L'Arma dei Carabinieri ha invece scelto l'usuale fiera degli sport invernali Prowinter per celebrare i propri campioni. Alla Fiera di Bolzano la Benemerita ha quindi potuto festeggiare degnamente i vari Armin Zoggeler, Giorgio di Centa e Pietro Piller Cottrer oltre ai tanti vincitori di prove di Coppa del Mondo tra cui spiccava anche il livignasco Giorgio Rocca, capace di imprimere il proprio marchio sui primi cinque slalom della stagione e di riportare la coppetta di specialità nel Belpaese dopo i fasti di un altro rappresentante dell'Arma, Alberto Tomba. Accanto a lui anche il ... (continua)

[ 12/04/2006 ] - La Barilla non rinnova con Bode Miller
La notizia di un divorzio tra Bode Miller e l'azienda italiana Barilla circolava già da alcuni giorni, ed oggi si sono avute alcune conferme ufficiali. Fabio Fortina Corporate Communication di Barilla ha dichiarato che Barilla non ha usufruito dell'opzione sul contratto, opzione che scadeva il 31 marzo 2006. Secondo Fortina la Barilla generalmente si ferma ai tre anni di contratto che raramente vengono estesi, come accadde anche con Alberto Tomba.
Il sodalizio tra il campione americano e Barilla era iniziato nel 2003; durante la stagione 2004/2005 Miller riuscì dopo 22 anni a conquistare la Coppa del Mondo e la medaglia d'oro in superg e discesa a Bormio.
Ufficialmente quindi nessun ulteriore accenno ad altre motivazioni che potrebbero aver portato a questa decisione: la stagione 2005/2006 di Bode è stata per certi versi deludente e inferiore alle aspettative, così come la sua partecipazione alle Olimpiadi di Torino. Oltre a questo Miller non ha mai nascosto la sua insofferenza verso il sistema-sponsor e gli obblighi ad esso connessi e durante la stagione è stato protagonista di diverse interviste controverse, dal doping all'alcool alla gestione stessa del Circo Bianco.
Barilla si sta "guardando intorno" alla ricerca di un nuovo personaggio mente Miller, ormai ex "spaghetti-cowboy" ancora non ha annunciato ufficialmente cosa intende fare nella stagione 2006/2007. (continua)

[ 18/03/2006 ] - Giorgione Rocca guida lo slalom finale di Aare
Forte della matematica certezza della vittoria della coppetta di slalom, Giorgio Rocca ha ritrovato la fluidità di inzio stagione e nell'umidità della località svedese ha fatto registrare il miglior tempo nella prima manche dell'ultima gara dell'anno. Il livignasco ha sciato davvero bene, approfittando al meglio del numero 2 assegnatoli dalla sorte dopo che Benni Raich, l'unico a precederlo, era uscito dopo poche porte dal via. Un tempo parso subito inavvicinabile, quello di Rocca, complice anche una pista propensa a rovinarsi piuttosto velocemente per le alte temperature e la piogerrellina mista neve in caduta sulla parte bassa del tracciato. Così il più vicino all'azzurro è il padrone di casa Markus Larsson, staccato di 4 decimi che precede una delle più liete sorprese stagionali, il transalpino Stefane Tissot. A seguire i vari Grandi, Herbst, un redivivo Matt, Bourgeat, Kostelic fino all'undicesimo tempo di Miller. Benino anche Patrick Thaler, sedicesimo appena fuori dalla zona punti provvisoria mentre Peter Fill ha voluto concludere la sua ottima stagione disimpegnandosi anche tra i rapid gates; tempo alto il suo ma una volta tanto l'obiettivo è soltanto il divertimento. Seconda manche il programma alle 11.30 con Rocca alla ricerca della sesta perla stagionale, quella che possa sottolineare adeguatamente la conquista della coppetta di specialità undici anni dopo Tomba, arrivata purtroppo a bocce ferme dopo il grave infortunio occorso a Kalle Palander. (continua)

[ 17/03/2006 ] - Palander si infortuna, Rocca vince la coppetta
Giorgio Rocca ha matematicamente vinto la coppetta di specialità in slalom. Non sarà necessario aspettare la gara di domani per assegnare la coppetta: l'unico avversario che poteva impensierire il carabiniere livignasco era Kalle Palander (52 punti di ritardo) che si è seriamente infortunato durante la prima manche del gigante odierno. Per lui si parla di rotura ai legamenti crociati del ginocchio destro.
Rocca riporta la coppetta di specialità in Italia a 11 anni di distanza da Alberto Tomba. (continua)

[ 27/02/2006 ] - Raich e Dorfmeister padroni dell'Olimpo alpino
L'Olimpiade è finita e come sempre capita è arrivata l'ora dei bilanci. Bilancio che non può non partire dai due principali protagonisti dei Giochi piemontesi: Benni Raich e Michaela Dorfmeister. Ma se il ragazzo della Piztal era investito del ruolo di protagonista annunciato, la ragazzona del Niederoesterreich ha saputo salire sul trono lasciato vacante da Paerson e Kostelic. Due ori storici per la trentatreenne austriaca, mai nessuna prima d'ora era riuscita a centrare la doppietta in super-g e discesa. Inutile dire che per lei sia la definitiva consacrazione (non che ce ne fosse bisogno) di una lunga carriera ad altissimi livelli in cui mancava proprio l'alloro a cinque cerchi. All'appuntamento finale della carriera la Dorfi è riuscita a rimediare alla mancanza ed ora potra affrontare gli ultimi suoi impegni agonistici con la tranquillità di una coppa di discesa già in cassaforte. Doppio alloro anche per Benni Raich, che dopo i fasti di Tomba torna a completare la doppietta nelle specialità tecniche. A posteriori si potrebbe notare che con un briciolo di attenzione in più il campione austriaco avrebbe potuto fare tris con l'oro della combinata in cui a metà gara era ancora il maggior favorito: detta così sembra solo un piccolo particolare, ma prima degli appuntamenti importanti, la mancata medaglia poteva pesare come un macigno sulle spalle di Raich. Così non è stato e il wunderteam esce da dominatore della parentesi olimpica stagionale. A questi quattro ori vanno infatti sommate le doppiette di Marlies Schild (argento e bronzo in combinata e slalom), Hermann Maier (stesse medaglie in superg e gigante) e Rainer Schönfelder (doppio bronzo in slalom e combinata) più i singoli acuti di Meissnitzer, Herbst e Walchofer per un totale di 13 medaglie: dominio atteso ma capace di approfittare appieno della debacle degli Stati Uniti, salvati dai due ori estemporanei e inattesi di Ligety e della Mancuso che hanno coperto le negative prove dei due boss Daron Rahlves e ... (continua)

[ 13/02/2006 ] - I combinatisti azzurri assaggiano la G.A. Agnelli
Giornata di lavoro per Rocca, Staudacher e Fill: i 3 carabinieri azzurri questa mattina si sono allenati in slalom speciale con Claudio Ravetto e Max Carca e a 12 hanno parteciparo alla prova cronometrata per la libera valevole per la combinata. I ragazzi hanno messo gli sci anche nel pomeriggio: sotto i riflettori della Giovanni Alberto Agnelli dalle 17 alle 18 allenamento sulla pista da gara. Per Giorgio Rocca "la pista è davvero insidiosa, con placche di ghiaccio che ricopronop il pendio. Questo è un vantaggio per noi slalomisti; inoltre il tratto piu difficile della discesa è escluso dalla gara delle combinata" (la partenza è ribassata). Durante quest'ultima ricognizione si è aggiunto alla pattuglia azzurra Alberto Tomba, "tornando in pista" su un tracciato che lo ha visto più volte trionfatore. (continua)

[ 11/02/2006 ] - Emozione pura a Torino, ecco le Olimpiadi italiane
Tre ore di grande spettacolo e di intense emozioni hanno "finalmente" aperto la XX edizione dei Giochi Olimpici Invernali. Tre ore dedicate allo sport, all'Italia dell'oggi, dell'ieri e del domani, all'arte e soprattutto alla pace hanno saputo coinvolgere e toccare nel profondo spettatori più o meno interessati, attenti osservatori e, perchè no, anche i critici i quali una volta tanto hanno dovuto ammettere che la cerimonia andata in scena al vecchio stadio Comunale (da oggi Olimpico) è stata quanto meno memorabile. In ogni sua parte, a cominciare dalle scenografie iniziali con Yuri Chechi ad accendere le prime fiammate di passione, passando per le scene di vita di montagna e via fino alll'originale e assolutamente meraviglioso saltatore animato da centinaia di figuranti. Si arriva così all'esecuzione dell'Inno di Mameli da parte di una giovane bambina accompagnata da un poderoso coro; il tutto a dir poco emozionante. L'inno e il tricolore introdotto da Carla Bruni hanno concluso la prima parte della cerimonia e dato il via alla sfilata delle varie nazionali: 80 paesi in festa, hanno percorso la passerella sotto lo sguardo allegro e gioviale di 35000 spettatori rapiti dall'atmosfera olimpica emanata da quest'angolo di Italia. Dall'Andorra di Alex Antor fino all'Italia di Carolina Kostner, passando per la variopinta Germania e le sparute rappresentanze africane. A seguire è ancora l'emozione a chiedere spazio, con l'ingresso della bandiera olimpica scortata da otto figure femminili, personaggi simbolo dell'impegno nel sociale e da un piccolo picchetto di alpini: l'alzabandiera ha dato il via ai discorsi ufficiali, alla dichiarazione di apertura del presidente Ciampi fino al giuramento dell'atleta di un emozionatissimo Giorgio Rocca. Quasi a voler sottolineare l'impegno per la pace profuso dal Giorgione nazionale ecco che sul palco si presenta Yoko Ono, vedova di John Lennon, che anticipa con un breve discorso pregno di significati un'esemplare ... (continua)




 
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