L'ultimo pettorale di Patrick Jaerbyn
Quello di oggi, nel superg di Kvitfjell, sarà l'ultimo pettorale di Patrick Jaerbyn in Coppa del Mondo. Il "grande vecchio" del Circo Bianco ha deciso di appendere gli sci al chiodo, e non essendosi qualificato per le finali di Schladming saluterà domani per sempre quel carrozzone che ha frequentato per oltre 20 stagioni. C'è un filo di tristezza nel dare questa notizia, ma allo stesso tempo infinita ammirazione per un atleta fuori da ogni regola, che il prossimo 16 aprile festeggerà 43 primavere. E non bisogna fare l'errore di pensare che le ultime stagioni siano state per lui una passerella: per buttarsi dalla "Birds of Prey" di Beaver o dalla Streif di Kitz ci vuole coraggio, tecnica e fisico allenato, doti rare in molti atleti, rarissime, uniche, quando l'anagrafe dice che hai superato da un pezzo i 40 anni. Gli appassionati di lungo tempo non hanno ancora dimenticato la vittoria di Pauli Accola nel 1992 e il suo duello col nostro Alberto Tomba...un'altra epoca, ci vien da dire, eppure Patrick c'era già, e in quella stagione conquistò i suoi primi punti nel circuito dei grandi. Nel superg di Kvitfjell indosserà il pettorale n.302 della carriera, oltre 300 gare che hanno portato al velocista svedese tre podi, tutti in superg, dal primo a Kvitfjell nel '98, all'ultimo in Val Gardena nel 2008, qualche mese prima di spegnere le 40 candeline. In mezzo una marea di piazzamenti nei migliori 10, la gioia dell'argento ai Mondiali di Sierra Nevada '96 e l'incredibile bronzo nella "sua" Are nel 2007, quando ben in pochi avrebbero scommesso su di lui. Fisico perfetto, grande forza di volontà, equilibrio mentale, passione, un pizzico di fortuna...questi gli ingredienti che hanno alimentato la longevità di Patrick, la cui presenza al cancelletto era ormai una certezza per tutti. Nella sua lunghissima carriera Patrick può vantare di aver visto 9 Mondiali (Morioka 93, Sierra Nevada 96, Sestriere 97, Vail 99, St Moritz 03, Bormio 05, Are 07, Isere 09, Garmisch 11) e 5 Olimpiadi (Lillehammer 94, Nagano 98, Salt Lake 02, Torino 06, Vancouver 10) oltre ad una decina di podi in gare valide per il Titolo Nazionale.
Senza di lui, e senza Cuche (1974) la palma del più anziano nella prossima stagione andrà di diritto al norvegese Karlsen, classe 1975, poi alle sue spalle un gruppetto di "terribili vecchietti" del 1977: Didier Defago, Ambrosi Hoffmann, Bode Miller, Tobias Gruenenfelder, Rainer Schoenfelder e Kalle Palander.
I freddi, ma incredibili, numeri non rendono giustizia ad un atleta che ha raggiunto un record davvero difficile da eguagliare. L'"Higlander" dello sci mondiale sabato sera ha festeggiato a Kvitfjell con amici, parenti e colleghi sciatori...noi festeggiamo con lui ma ci mancherà, ci mancherà.
(domenica 4 marzo 2012)
Senza di lui, e senza Cuche (1974) la palma del più anziano nella prossima stagione andrà di diritto al norvegese Karlsen, classe 1975, poi alle sue spalle un gruppetto di "terribili vecchietti" del 1977: Didier Defago, Ambrosi Hoffmann, Bode Miller, Tobias Gruenenfelder, Rainer Schoenfelder e Kalle Palander.
I freddi, ma incredibili, numeri non rendono giustizia ad un atleta che ha raggiunto un record davvero difficile da eguagliare. L'"Higlander" dello sci mondiale sabato sera ha festeggiato a Kvitfjell con amici, parenti e colleghi sciatori...noi festeggiamo con lui ma ci mancherà, ci mancherà.
(domenica 4 marzo 2012)