La Coppa del Gobbo - XV - Delusioni o Amarezze
Il risultato dello slalom non sarà influente, nel senso che ormai sulla cattedra dei "lo sapevo...", "è tutto da cambiare...", " abbiamo fatto pena..." sono saliti un po' tutti! Certo, un bel risultato darebbe morale a quell'atleta e (un po') al settore, ma la sostanza non cambierebbe. Chi di Voi ha avuto la possibilità di ascoltare le telecronache su Eurosport avrà sentito come io non abbia Mai, Mai espresso Delusione per i risultati...ma solo e sempre tanta Amarezza per i ragazzi, per i tecnici e per tutto quel grande mondo che gravita attorno al pianeta neve! Nello sci alpino, nel fondo, nel biathlon, in tutte le discipline si è lavorato con un impegno assoluto e totale perchè partecipare ai Giochi era e sarà sempre il sogno di chi faccia sport e viva di sport! Immagino la delusione di Daniela Merighetti, lo sconforto di Giorgio di Centa, il dispiacere di Michela Ponza, la rabbia di Tosini, il senso di impotenza di Arianna Follis...Sono gli stessi atleti che, in altre circostanze, ci hanno fatto inorgoglire, ci hanno trascinato entusiasmandoci con le loro prestazioni! Sono gli stessi atleti che per anni non hanno conosciuto riposi , ferie, divertimenti ma solo lavoro, palestre, levatacce al mattino, pali, tiri, ski roll, tutti a cullare il sogno "a cinque cerchi" e con loro centinaia di tecnici...dai più famosi e conosciuti...Ravetto, Much, Guadagnini, Fauner, Andreatta...fino a quelli che lavorano al di là delle luci! In questi anni ho imparato a conoscerne tanti, soprattutto come persone. Tutti hanno dato molto, ma molto di più di quanto non fosse loro richiesto e, per quanto possa valere il mio giudizio, Li ringrazio Tutti! E allora, come mai non si sono avuti i risultati sperati? Già, come mai! Perchè abbiamo un fior fiore di grandi Campioni ma, tra di essi - a parte qualcuno/a - non ci sono oggi quelli "talentuosi"! Dunque, un problema di doti innate che si amalgamano con la capacità di "avere testa e motivazioni vincenti"! L'ombrello di Deborah Compagnoni, Manuela Di Centa , Stefania Belmondo, Alberto Tomba, Maurilio De Zolt, Marco Albarello, si è chiuso da tempo e gli spunti di classe di Zoeggeler, Giorgio Di Centa, Pietro Caterpillar e pochi altri non bastano più! Non abbiamo la mentalità (e neppure chi ci aiuti davvero!) di Maier che ritorna...e ristravince, di Svindall che a momenti si ammazza...ritorna e stravince, di Eberharter che cade nella fogna...si rialza e ritorna a stravincere, di Kostelic che visita tutti gli ospedali del mondo e... continua a danzare, di Bode Miller che coniuga classe e filosofia Zen...regalandoci momenti da custodire per sempre! Quel "qualcosa in più" devi averlo dentro, se non c'è nessun tecnico te lo può dare! Quando Giorgio Rocca si è inceppato dopo cinque vittorie consecutive, infortuni a parte, non si è più ritrovato. E Karen Putzer? Vogliamo chiederci come si sia perduta? E di esempi ce ne sarebbero ancora! Arriviamo sino ad un certo punto...poi abbiamo bisogno di essere toccati da "qualcuno", come dice Cuche di Janka! Purtroppo ai grandi appuntamenti, da tempo, "non riusciamo a far bene" parole di Re Gustavo da Trafoi! Amarezza per il gigante? Tanta! Vi ricordate come andò in Coppa del Mondo dopo i Giochi di Torino 2006? Nel gigante di Yongpyong, 4 marzo, vinse Simoncelli per otto centesimi su Blardone! Dopo la prima manche era al comando Svindall con 24'' su Simoncelli e 32 su Blardo! Il giorno successivo si disputò un altro gigante, sempre sulla stessa pista: dopo la prima manche era al comando Simoncelli con 38'' su Svindall. La seconda manche si concluse al crepuscolo, con ore e ore di rinvii: vinse Ligety, Simoncelli fu quinto scendendo "ad occhi chiusi". Laggiù non c'era alcuna pressione. Con il tricolore in mano Simo e Blardo si guardavano attorno, nel silenzio. Già non c'era pressione! Però ragazzi, tutti, grazie lo stesso!
(venerdì 26 febbraio 2010)
(venerdì 26 febbraio 2010)