La Coppa del Gobbo - V - Coraggio!
Sui fianchi ripidi e ghiacciati della Face de Bellevarde gli azzurri hanno avuto la possibilità di esaltare il valore della scuola italiana che, in certe situazioni ha sempre saputo offrire il meglio della propria tecnica. Lasciamo la Val d'Isère con un solo podio, quello del gladiatore Max Blardone in gigante e con il rammarico di aver perduto l'occasione per preparare al meglio le gare italiane. Con una vittoria ed un altro podio ci sarebbe stata un'attesa più esaltante delle prove di velocità in Valgardena e del gigante in Alta Badia. Ne avevamo bisogno, ne ha un bisogno assoluto lo sci e tutti i suoi protagonisti, soprattutto gli atleti. Peccato!
Lo sport, da sempre, alimenta la passione e gli entusiasmi grazie anche ai successi ed ai risultati dei propri beniamini. Talvolta, è vero, può accadere che l'attesa per l'evento non sia necessariamente legata alle cronache, però le gare della Val d'Isère, secondo il mio punto di vista, servivano per dare fiato alle trombe! Dei giganti in Val d'Isère ricordo la bellezza e le maestose gestualità di Tomba, Von Gruenigen, Maier, Miller...uno spettacolo che è difficile ricreare sulla Face dove l'eleganza è sostituita dalla fisicità delle traIettorie. Ligety ha dominato, il tenace Blardone si è opposto con tutte le forze dei muscoli e del cuore, Moelgg ha sorriso solo per una manche, Simoncelli ha dato tutto ma ha perduto il primo sottogruppo, Ploner senza una lamina! Adesso arriva la Gran Risa, coraggio ragazzi! Grazie ad una bella collaborazione con i francesi il tecnico Theolier aveva potuto fare un paio di allenamenti sulla Face, un vantaggio sensibile per i nostri slalomisti. Dopo una decina di porte mi ero già visto Razzoli vincitore..questa volta sapeva che tanti suoi avversari erano già fuori gioco, sciava come a Vancouver, forse meglio! Deville nella seconda manche era partito per vincere...atteggiamento giusto! Nell'intervallo tra le due manches nella mia fantasia cresceva sempre di più l'immagine felice di Moelgg sul podio! Nulla di tutto ciò...
Resto dell'idea che in Val d'Isère sia stata perduta l'occasione di fare un bottino più cospicuo, sappiamo tutti quale sia il valore di tutti gli attori del Circo Bianco, grande rispetto e massima considerazione per ciascuno, ma a metà dicembre ritengo che lo sci italiano valga molto, ma molto di più di un solo terzo posto maschile ed un solo terzo posto femminile!
Riprendiamo il gossip sull'abbigliamento che gli austriaci indossano nelle gare di velocità? Avete fatto caso alla classifica della discesa di Coppa Europa di Reiteralm , poi annullata per maltempo? Tra i primi quindici più della metà degli atleti erano austriaci, e parliamo di Coppa Europa! Cosa accadrà in Valgardena? Bella domanda! Se arriveranno le tute che Energia Pura sta preparando, grazie ai dati raccolti dall'Ing. Maldifassi, i nostri uomini jet renderanno la vita dura a Walchhofer e compagni, altrimenti...chissà! Il fatto è che il "truschino" austriaco è sotto gli occhi di tutti e la termosaldatura delle cuciture (con l'aggiunta di sottotutine, guaine che inibiscono totalmente il passaggio dell'aria) se ne fa un fischio della regola che vuole il passaggio di un minimo di trenta litri di aria per centimetro quadrato! Per intervenire bisognerebbe che una Federazione Nazionale inoltrasse alla Federazione Internazionale "qualcosa" come una denuncia, però bisognerebbe raccogliere testimonianze precise (non bastano i diversi sibili dei suoni al passaggio)...prove! Come sempre ognuno cerca di correre ai ripari, per correre poi più forte sugli sci! Vedremo in Valgardena a quale punto sia la "guerra delle tute"...Coraggio ragazzi!
(lunedì 13 dicembre 2010)
Lo sport, da sempre, alimenta la passione e gli entusiasmi grazie anche ai successi ed ai risultati dei propri beniamini. Talvolta, è vero, può accadere che l'attesa per l'evento non sia necessariamente legata alle cronache, però le gare della Val d'Isère, secondo il mio punto di vista, servivano per dare fiato alle trombe! Dei giganti in Val d'Isère ricordo la bellezza e le maestose gestualità di Tomba, Von Gruenigen, Maier, Miller...uno spettacolo che è difficile ricreare sulla Face dove l'eleganza è sostituita dalla fisicità delle traIettorie. Ligety ha dominato, il tenace Blardone si è opposto con tutte le forze dei muscoli e del cuore, Moelgg ha sorriso solo per una manche, Simoncelli ha dato tutto ma ha perduto il primo sottogruppo, Ploner senza una lamina! Adesso arriva la Gran Risa, coraggio ragazzi! Grazie ad una bella collaborazione con i francesi il tecnico Theolier aveva potuto fare un paio di allenamenti sulla Face, un vantaggio sensibile per i nostri slalomisti. Dopo una decina di porte mi ero già visto Razzoli vincitore..questa volta sapeva che tanti suoi avversari erano già fuori gioco, sciava come a Vancouver, forse meglio! Deville nella seconda manche era partito per vincere...atteggiamento giusto! Nell'intervallo tra le due manches nella mia fantasia cresceva sempre di più l'immagine felice di Moelgg sul podio! Nulla di tutto ciò...
Resto dell'idea che in Val d'Isère sia stata perduta l'occasione di fare un bottino più cospicuo, sappiamo tutti quale sia il valore di tutti gli attori del Circo Bianco, grande rispetto e massima considerazione per ciascuno, ma a metà dicembre ritengo che lo sci italiano valga molto, ma molto di più di un solo terzo posto maschile ed un solo terzo posto femminile!
Riprendiamo il gossip sull'abbigliamento che gli austriaci indossano nelle gare di velocità? Avete fatto caso alla classifica della discesa di Coppa Europa di Reiteralm , poi annullata per maltempo? Tra i primi quindici più della metà degli atleti erano austriaci, e parliamo di Coppa Europa! Cosa accadrà in Valgardena? Bella domanda! Se arriveranno le tute che Energia Pura sta preparando, grazie ai dati raccolti dall'Ing. Maldifassi, i nostri uomini jet renderanno la vita dura a Walchhofer e compagni, altrimenti...chissà! Il fatto è che il "truschino" austriaco è sotto gli occhi di tutti e la termosaldatura delle cuciture (con l'aggiunta di sottotutine, guaine che inibiscono totalmente il passaggio dell'aria) se ne fa un fischio della regola che vuole il passaggio di un minimo di trenta litri di aria per centimetro quadrato! Per intervenire bisognerebbe che una Federazione Nazionale inoltrasse alla Federazione Internazionale "qualcosa" come una denuncia, però bisognerebbe raccogliere testimonianze precise (non bastano i diversi sibili dei suoni al passaggio)...prove! Come sempre ognuno cerca di correre ai ripari, per correre poi più forte sugli sci! Vedremo in Valgardena a quale punto sia la "guerra delle tute"...Coraggio ragazzi!
(lunedì 13 dicembre 2010)