Slalom Wengen:Kostelic,Raich e il salto di porta
Non si placano le polemiche e le discussioni sull'episodio che ha caratterizzato la prima manche dello speciale di Wengen di domenica mattina, come dimostrano anche le oltre 20 pagine di discussione presenti sul Forum di Fantaski.
Andiamo con ordine: Kostelic e Raich, pettorali 4 e 5, avrebbero, e il condizionale è d'obbligo, saltato l'ultimissima porta, posta a pochi metri dal traguardo, lasciando il palo alla propria destra, sul tracciato disegnato da Gstrain allenatore dei biancorossi.
Sul momento nessuno, o quasi, sembra essersi accorto del fatto: in quella zona dovrebbe esserci il giudice di arrivo che controlla il traguardo. Sul finire della prima manche alcuni giornalisti avrebbero riferito al team francese (Lizeroux in quel momento era 2/o con 14 centesimi di vantaggio) tutti i dubbi del caso. La squadra francese avrebbe presentato il reclamo ma fuori tempo massimo. Infatti l'articolo 643.3 del regolamento ufficiale FIS prevede 15 minuti di tempo per presentare reclamo contro un atleta per comportamento o equipaggiamento non regolamentare. Non appena finita la gara i risultati sono considerati "non ufficiali" finchè il giudice, Guenther Hujara, sentiti i guardiaporte i giudici di partenza e arrivo e valutati eventuali reclami non ufficializza i risultati.
Le immagini mostrate a fine gara, cioè dopo la 2/a manche, da alcune televisioni e in particolare da RaiSport sembrerebbero avvalorare la tesi del salto di porta, come sottolinea nel suo commento la stessa Barbara Merlin, sensazione confermata anche da chi scrive. Sembra inoltre che alla fine della prima manche Hujara abbia discusso l'episodio ma, vuoi per mancanza di un documento ufficiale, vuoi per le riprese video non chiarificatrici abbia giudicato buono il passaggio. Passaggio che ha tratto in inganno più di un addetto ai lavori, compreso il coach dei nostri Jacques Theolier che ha dichiarato di non essersi accorto di nulla, anche se non era vicinissimo al traguardo.
Forse esistono altre riprese, amatoriali, magari frontali, che potrebbero chiarire definitivamente il tutto, fugando ogni dubbio. Felice, nonchè pronto ad archiviare il risultato, il vincitore Ivica Kostelic che nella conferenza stampa post-gara ha liquidato con poche parole l'episodio. Non altrettanto felici Kilian Albrecht e Ryan Semple rispettivamente 31/o e 32/o tempo nella prima manche, ma sopratutto Andre Myhrer che insegue la seconda vittoria in carriera da oltre 3 anni, per non parlare di Herbst e Janka che hanno visto Kostelic e Raich avvicinarsi pericolosamente alla testa delle classifiche di speciale e generale.
Il risultato, al di la di tutto, è stato omologato, e dai vertici internazionali non è giunto alcun commento. Tornano in mente le immagini di quel gigante in Val d'Isere del dicembre 1997: Hermann Maier, nella stagione che lo portò a vincere la sua prima Coppa Generale (coppette di gigante e superg comprese), vinse la gara con 40 centesimi sullo svizzero Von Grueningen ma fu squalificato per aver tolto gli sci prima di aver superato la linea rossa posta dopo il traguardo. C'era ancora Alberto Tomba, c'erano già molti degli attuali dirigenti FIS e sopratutto c'è stata, ed è rimasta, la sensazione di una profonda ingiustizia nei confronti del campionissimo di Flachau e dello sport in generale.
(lunedì 18 gennaio 2010)
Andiamo con ordine: Kostelic e Raich, pettorali 4 e 5, avrebbero, e il condizionale è d'obbligo, saltato l'ultimissima porta, posta a pochi metri dal traguardo, lasciando il palo alla propria destra, sul tracciato disegnato da Gstrain allenatore dei biancorossi.
Sul momento nessuno, o quasi, sembra essersi accorto del fatto: in quella zona dovrebbe esserci il giudice di arrivo che controlla il traguardo. Sul finire della prima manche alcuni giornalisti avrebbero riferito al team francese (Lizeroux in quel momento era 2/o con 14 centesimi di vantaggio) tutti i dubbi del caso. La squadra francese avrebbe presentato il reclamo ma fuori tempo massimo. Infatti l'articolo 643.3 del regolamento ufficiale FIS prevede 15 minuti di tempo per presentare reclamo contro un atleta per comportamento o equipaggiamento non regolamentare. Non appena finita la gara i risultati sono considerati "non ufficiali" finchè il giudice, Guenther Hujara, sentiti i guardiaporte i giudici di partenza e arrivo e valutati eventuali reclami non ufficializza i risultati.
Le immagini mostrate a fine gara, cioè dopo la 2/a manche, da alcune televisioni e in particolare da RaiSport sembrerebbero avvalorare la tesi del salto di porta, come sottolinea nel suo commento la stessa Barbara Merlin, sensazione confermata anche da chi scrive. Sembra inoltre che alla fine della prima manche Hujara abbia discusso l'episodio ma, vuoi per mancanza di un documento ufficiale, vuoi per le riprese video non chiarificatrici abbia giudicato buono il passaggio. Passaggio che ha tratto in inganno più di un addetto ai lavori, compreso il coach dei nostri Jacques Theolier che ha dichiarato di non essersi accorto di nulla, anche se non era vicinissimo al traguardo.
Forse esistono altre riprese, amatoriali, magari frontali, che potrebbero chiarire definitivamente il tutto, fugando ogni dubbio. Felice, nonchè pronto ad archiviare il risultato, il vincitore Ivica Kostelic che nella conferenza stampa post-gara ha liquidato con poche parole l'episodio. Non altrettanto felici Kilian Albrecht e Ryan Semple rispettivamente 31/o e 32/o tempo nella prima manche, ma sopratutto Andre Myhrer che insegue la seconda vittoria in carriera da oltre 3 anni, per non parlare di Herbst e Janka che hanno visto Kostelic e Raich avvicinarsi pericolosamente alla testa delle classifiche di speciale e generale.
Il risultato, al di la di tutto, è stato omologato, e dai vertici internazionali non è giunto alcun commento. Tornano in mente le immagini di quel gigante in Val d'Isere del dicembre 1997: Hermann Maier, nella stagione che lo portò a vincere la sua prima Coppa Generale (coppette di gigante e superg comprese), vinse la gara con 40 centesimi sullo svizzero Von Grueningen ma fu squalificato per aver tolto gli sci prima di aver superato la linea rossa posta dopo il traguardo. C'era ancora Alberto Tomba, c'erano già molti degli attuali dirigenti FIS e sopratutto c'è stata, ed è rimasta, la sensazione di una profonda ingiustizia nei confronti del campionissimo di Flachau e dello sport in generale.
(lunedì 18 gennaio 2010)