Ligety duro con la FIS: non uccidete il gigante
E' un durissimo attacco alla FIS il pensiero pubblicato ieri da Ted Ligety sul suo blog personale, dopo aver testato i prototipi degli sci con le nuove sciancrature (raggio da >27 metri a >40 metri) che secondo le intenzioni della FIS saranno obbligatorie dal 2012. E queste interessanti considerazioni arrivano da uno dei più migliori interpreti del gigante oggi in attività, vincitore di 3 coppette di specialità e Campione del Mondo in carica.
"Si fa un gran parlare delle nuove regole FIS che saranno introdotte dal 2012, in particolare i raggi minimi per il gigante. Mi sono già espresso contro queste nuove regole che includono un raggio minimo di 40 metri (oggi è 27). Ho scherzato sul fatto che Michael Von Grueningen e Alberto Tomba sarebbero tornati a gareggiare usando i loro vecchi sci. C'è solo un problema per questo, che neanche i loro vecchi sci degli anni '90 rispetterebbero queste norme! Negli ultimi 17 anni i raggi in gigante non sono cambiati molto. Nel 1996 in Coppa si sciava con i 28m, simile a oggi. Tre anni prima, nel 1993, Rainer Salzgeber, atleta degli anni '90 oggi Head Race Manager, sciava con sci da 32 metri di raggio. Per darvi un'idea dell'epoca al cinema c'erano "Schlinder's List" e "Insonnia d'amore" e Bush padre stava passando le chiavi della Casa Bianca al neoeletto Bill Clinton. Dobbiamo tornare indietro fino agli anni '80 per trovare sci con 40 metri di raggio. Questo è il raggio che la FIS vuole che tutti, da me fino ai ragazzini di 15 anni, usino per gareggiare in gigante. Diciamo addio a tutti i progressi sul come disegnare la miglior curva!
Scrivo questi pensieri perchè oggi infine ho avuto la possibilità di provare un prototipo di sci da 40m di raggio e, francamente, fanno schifo. Mi son sentito come Phil Mahre nel 1984. Ho spinto più che ho potuto e non sono riuscito a sciare senza grosse scivolate e inversioni di spigolo. Li ha provati anche Warner Nickerson sul tracciato: mentre lo vedevo lottare con la pista la scena mi ricordava quei vecchi film in bianco e nero dei primi sciatori. A fondo pista Warner mi ha detto di essere preoccupato di inforcare ogni porta perchè le spatole sono troppo lunghe. Per riuscire a star dentro al tracciato doveva tagliare molto e derapare goffamente. Posso dire che mi sembra "pericoloso"?
Sento dire in continuazione che lo sci sia diventato troppo pericoloso e a sostenere la discussione è l'organo di governo principale di questo sport, la FIS. La verità è che lo sci è uno sport pericoloso: così è sempre stato e sempre sarà. E non capitemi male: sono assolutamente a favore della sicurezza e delle prevenzione, e del prendere tutte le precauzioni per evitare rischi non necessari. Ma se mi chiedo: il gigante è super pericoloso? mi rispondo di no. Negli ultimi due anni ci sono stati 3 gravi infortuni tra i top30 della specialità e non credo che in quei casi c'entrino i materiali. Per esempio Thomas Fanara ha stirato il legamento a Beaver Creek nel 2009 perchè è rimasto agganciato ad un telo di una porta, facendolo volare via; Marcel Hirsher si è rotto la caviglia fondamentalmente a causa di una cattiva preparazione del tracciato (era secondo e c'era nel ghiaccio una grossa buca non segnalata, nella quale è entrato il suo piede a tutta velocità); il terzo incidente è al crociato di Benni Raich nel parallelo mondiale (due differenti tracciati molto vicini che sono origini dell'incidente). A parer mio tre infortuni in 2 anni sono un numero accettabile, specialmente considerando che la colpa non era dell'attrezzatura. (continua sul forum)
(sabato 20 agosto 2011)
"Si fa un gran parlare delle nuove regole FIS che saranno introdotte dal 2012, in particolare i raggi minimi per il gigante. Mi sono già espresso contro queste nuove regole che includono un raggio minimo di 40 metri (oggi è 27). Ho scherzato sul fatto che Michael Von Grueningen e Alberto Tomba sarebbero tornati a gareggiare usando i loro vecchi sci. C'è solo un problema per questo, che neanche i loro vecchi sci degli anni '90 rispetterebbero queste norme! Negli ultimi 17 anni i raggi in gigante non sono cambiati molto. Nel 1996 in Coppa si sciava con i 28m, simile a oggi. Tre anni prima, nel 1993, Rainer Salzgeber, atleta degli anni '90 oggi Head Race Manager, sciava con sci da 32 metri di raggio. Per darvi un'idea dell'epoca al cinema c'erano "Schlinder's List" e "Insonnia d'amore" e Bush padre stava passando le chiavi della Casa Bianca al neoeletto Bill Clinton. Dobbiamo tornare indietro fino agli anni '80 per trovare sci con 40 metri di raggio. Questo è il raggio che la FIS vuole che tutti, da me fino ai ragazzini di 15 anni, usino per gareggiare in gigante. Diciamo addio a tutti i progressi sul come disegnare la miglior curva!
Scrivo questi pensieri perchè oggi infine ho avuto la possibilità di provare un prototipo di sci da 40m di raggio e, francamente, fanno schifo. Mi son sentito come Phil Mahre nel 1984. Ho spinto più che ho potuto e non sono riuscito a sciare senza grosse scivolate e inversioni di spigolo. Li ha provati anche Warner Nickerson sul tracciato: mentre lo vedevo lottare con la pista la scena mi ricordava quei vecchi film in bianco e nero dei primi sciatori. A fondo pista Warner mi ha detto di essere preoccupato di inforcare ogni porta perchè le spatole sono troppo lunghe. Per riuscire a star dentro al tracciato doveva tagliare molto e derapare goffamente. Posso dire che mi sembra "pericoloso"?
Sento dire in continuazione che lo sci sia diventato troppo pericoloso e a sostenere la discussione è l'organo di governo principale di questo sport, la FIS. La verità è che lo sci è uno sport pericoloso: così è sempre stato e sempre sarà. E non capitemi male: sono assolutamente a favore della sicurezza e delle prevenzione, e del prendere tutte le precauzioni per evitare rischi non necessari. Ma se mi chiedo: il gigante è super pericoloso? mi rispondo di no. Negli ultimi due anni ci sono stati 3 gravi infortuni tra i top30 della specialità e non credo che in quei casi c'entrino i materiali. Per esempio Thomas Fanara ha stirato il legamento a Beaver Creek nel 2009 perchè è rimasto agganciato ad un telo di una porta, facendolo volare via; Marcel Hirsher si è rotto la caviglia fondamentalmente a causa di una cattiva preparazione del tracciato (era secondo e c'era nel ghiaccio una grossa buca non segnalata, nella quale è entrato il suo piede a tutta velocità); il terzo incidente è al crociato di Benni Raich nel parallelo mondiale (due differenti tracciati molto vicini che sono origini dell'incidente). A parer mio tre infortuni in 2 anni sono un numero accettabile, specialmente considerando che la colpa non era dell'attrezzatura. (continua sul forum)
(sabato 20 agosto 2011)