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" Tomba " è presente in queste 612 notizie:

[ 06/04/2014 ] - Sciare Col Cuore 2014 al Monte Bondone
(comunicato stampa)  La squadra del discesista azzurro Mattia Casse ha vinto la settima edizione di Sciare col Cuore, l'evento sportivo a sfondo benefico che ha riunito sul Monte Bondone – Alpe di Trento alcuni dei campioni azzurri dello sci. L'argento è andato al team dell'ex componente la valanga azzurra Roberto Grigis e il bronzo alla neo campionessa tricolore di discesa Verena Stuffer. Fuori dal podio la slalomista trentina Chiara Costazza. Quinta la surfer Corinna Boccacini, grande e sfortunata protagonista ai recenti Giochi di Sochi con il quarto posto nel gigante parallelo. I campioni sono scesi in pista con decine di appassionati per raccogliere fondi a favore dell'Associazione donatori midollo osseo (Admo) di Trento e dare un significato reale  alla giornata mondiale dell'attività fisica, che vede ancora una volta il Trentino protagonista in campo italiano con il 40% della popolazione che la pratica regolarmente e il 43% saltuariamente.Mattia Casse commenta in modo scaramantico il primo posto."Non si può parlare di vittoria – commenta Casse – ma prendo questo risultato come un segnale importante per la prossima stagione. Dopo avere dovuto rinunciare agli ultimi mondiali a Schladming e ai Giochi di Sochi per problemi fisici punto ora a partecipare ai Mondiali di Vail 2015. Prendo questa giornata come un segnale portafortuna per il prossimo inverno".Si è gareggiato sulla pista Palon già teatro ad inizio stagione delle gare di parallelo dell'Universiade Trentino 2013. Se l'evento dello scorso dicembre ha richiamato a Trento e sulle Dolomiti 3.600 atleti di 60 nazioni e di fatto ha rappresentato l'apertura ufficiale della stagione del Monte Bondone è stato Sciare col Cuore a rappresentarne di fatto la chiusura. La pista Palon rimarrà aperta al pubblico ancora la prossima settimana.A chiudere la giornata la premiazione di Patrick Thaler con il Premio Atleta azzurro dell'Anno – Sciare col Cuore. E' stata invece differita ai prossimi giorni la consegna a Christof ... (continua)

[ 17/03/2014 ] - Si chiude l'era di Guenther Hujara
Si è chiusa ieri la Coppa del Mondo 2014 con le ultime gare delle Finali di Lenzerheide e si può dire che per il Circo Bianco e il Circo Rosa si chiude un'era, con l'addio, annunciato, di Guenther Hujara e Hans Pieren.Per oltre 10 anni coach per la federsci tedesca, Guenther Hujara, 62 anni, è entrato in FIS nel 1991 come Race Director del circuito femminile, per passare poi a quello maschile tre anni più tardi. Sotto la sua direzione sono passate oltre 1000 gare di Coppa del Mondo, 7 Olimpiadi e 11 Mondiali, diventando il "gran capo" dello sci alpino degli ultimi 23 anni.Hujara è stato un punto di riferimento importantissimo per tutti gli addetti ai lavori, atleti, allenatori e giornalisti, spesso al centro di roventi polemiche per le infinite decisioni prese sotto la sua gestione, in alcuni casi condivisibili (ma non sempre ben comunicate), in altri decisamente meno.Soprannominato "il Dittatore" di lui si ricorda la maniacale applicazione del regolamento, e al contempo la grande professionalità.Storiche le sue litigate con Alberto Tomba che portarono il bolognese a non correre per protesta la seconda manche dello speciale di Kranjska Gora '98, accusato da Hujara di rovinare la pista durante la ricognizione; o con Ted Ligety (Cuche, Miller, Svindal e molti altri) sulle modifiche al regolamento per i nuovi materiali; o con Didier Cuche per il salto Russi di Kvitfjell 2011; o più di recente (Kitz 2013) con Innerhofer, multato e retrocesso al pettorale 45 per essere ripartito dopo una caduta in prova, nonostante le bandiere gialle esposte.Già da questa stagione Hujara ha lavorato fianco a fianco con il suo successore designato, Markus Waldner, 50 anni di Bressanone, coordinatore dal 1998 della Coppa Europa maschile. In un ideale passaggio di consegne sabato sera Hujara ha regalato a Waldner una bandiera gialla, quella usata dal Race Director per fermare le gare.Nell'ultimo captains' meeting ha ricevuto la standing ovation degli allenatori. A lui, per anni e anni in ... (continua)

[ 12/03/2014 ] - Coppa del Gobbo - Benni Raich, il fulmine di Pitz!
Benjamin Raich comincia a sciare all'età di due anni, con il padre Alois, cresce bene, scia meglio - vince il Trofeo Topolino - e studia. Frequenta e finisce con ottimi voti il collegio di Stams, in tre edizioni dei Mondiali Juniores vince 5 medaglie d'oro. Esordisce in Coppa del Mondo nella stagione 96/97 nello slalom di Kitz e non si qualifica per la seconda manche. Nel 97/98 stravince la Coppa Europa e fa i suoi primi punti in Coppa del Mondo giungendo 10/o nel gigante di Crans. Nella stagione successiva sale sul podio per la prima volta classificandosi al terzo posto nello slalom di Kranjska (era 15/o nella prima manche) dopo essere giunto 4/o in gigante il giorno prima. La vittoria è dietro l'angolo...vince lo slalom di Schladming (23/o nella prima manche) e subito dopo sale  sul gradino più alto del podio anche in gigante a Flachau.Nasce il mito del "fulmine di Pitztal"...Il suo talento è purissimo, plasmato da Ludwig Leitner, quest'ultimo per un certo periodo allena anche Carina, la sorella di Benni.Nella stagione successiva è un susseguirsi di conferme, vince per la prima volta in Asia (gigante coreano di Yong Pyong e si presenta al pubblico italiano nel Gran Finale di Bormio del 2000 aggiudicandosi il gigante e finendo secondo nello slalom. Inizia la stagione che porta ai mondiali di Sant'Anton come il gran favorito dello slalom, ci arriva dopo un filotto di vittorie (1/o negli slalom di Wengen, Kitz e Schladming) ma dopo aver concluso al comando la prima manche non regge l'enorme pressione mediatica ed è secondo, superato dalla sorpresa Mario Matt! Vincerà la Coppa dello slalom, ma lo smacco ancor brucia!Si parte per la stagione che porta ai Giochi di Salt Lake City, a Kranjska ci sono due giganti, ne vince uno ed è secondo nell'altro, la Podkoren gli piace! Ogni tanto la schiena fa le bizze e salta in 4 slalom su 6, esce dal primo sottogruppo. A Salt Lake è quarto nelle due gare tecniche, ma per lo slalom di Deer Valley gli verrà consegnata ad ottobre la ... (continua)

[ 10/03/2014 ] - Poslovite Valencic, Sayonara Sasaki
Al termine di un quadriennio olimpico è sempre tempo di bilanci e non sono pochi gli atleti che, giunti a fine stagione, salutano per sempre il Circo Bianco.Nelle settimane passate hanno già annunciato il ritiro il canadese Micheal Janyk (oggi 15/o), i francesi Bertrand, Bouillot, De Tessieres e Sandrine Aubert e l'elvetica Aufdenblatten. E altri ci stanno pensando, come Manfred Pranger o Tanja Poutiainen.Al termine dello slalom odierno di Kranjska Gora altri due atleti, due veterani, hanno salutato il Grande Sci: lo sloveno Mitja Valencic e il giapponese Akira Sasaki.In realtà l'atleta di casa avrebbe voluto arrivare alle Finali, ma l'uscita nella prima manche ha distrutto i suoi sogni: "qui ho esordito in Coppa del Mondo, nel gennaio del 1997, quel giorno in gigante era in gara gente come Alberto Tomba, Kjetil Andre Aamodt, Michael Von Grueningen, Jure Kosir... è significativo che su questo bellissimo pendio chiuda il mio rapporto con lo sci agonistico..." Tra le due gare Mitja, classe 1978, ha indossato 179 pettorali di CdM nell'arco di 16 stagioni.Due anni fa, nel 2012, la sua miglior stagione: a punti in 8 gare e tre volte nei top10, 14/o nella classifica finale di specialità.Nel complesso Valencic è entrato 11 volte nei top10, sfiorando il podio a Zagabria nel 2010, in quella che rimane la miglior gara della carriera, nel giorno della prima vittoria di Giuliano Razzoli.Lo sloveno può vantare ben 7 partecipazioni mondiali, da Vail 1999 a Schladming 2013, e tre Olimpiche (Torino 2006, Vancouver 2010, Sochi 2014). Come un mese prima la sua strada si incrocia con il nostro Razzoli: nella prima manche manche dello slalom olimpico in terra canadese è secondo alle spalle dell'emiliano, ma nella seconda sbaglia troppo e scivola al sesto posto, che rimane comunque uno dei migliori risultati della carriera.Valencic ha fatto parte di quel gruppo di slalomisti sloveni cresciuti nelle ultime stagioni del grande Jure Kosir, come Drago Grubelnik, Mitja Dragsic, Mitja Kunc, ... (continua)

[ 08/03/2014 ] - Fantaski Stats - Kranjska Gora - gigante
29/a gara su 34 in calendario per il Circo Bianco;7/o di 8 giganti della stagione 33/a gara maschile in Kranjska Gora dalla stagione 1997/1998 albo d'oro delle ultime edizioni: 2013: 1) Ligety T. : 2) Hirscher M. : 3) Pinturault A. 2012: 1) Ligety T. : 2) Pinturault A. : 3) Hirscher M. 2011: 1) Janka C. : 2) Pinturault A. : 3) Ligety T. 2010: 1) Hirscher M. : 2) Jansrud K. : 3) Ligety T. 2010: 1) Ligety T. : 2) Hirscher M. : 3) Jansrud K. plurivincitori in Kranjska Gora: Ted Ligety (6); Benjamin Raich (4); Giorgio Rocca (2); Ivica Kostelic (2); Mario Matt (2); Christian Mayer (2); Bode Miller (2); 22/a vittoria in carriera per Ted Ligety (USA), la 21/a in gigante i top5 plurivincitori in gigante dal 1997/1998: Ted Ligety (USA) - 21; Hermann Maier (AUT) - 14; Benjamin Raich (AUT) - 14; Michael Von Gruenigen (SUI) - 12; Marcel Hirscher (AUT) - 9; 44/o podio in carriera per Ted Ligety (USA), il 35/o in gigante 70/a vittoria per U.S.A. in Coppa del Mondo dal 1997/1998; la 30/a in gigante per Benjamin Raich è il 91/o podio della carriera, il 34/o in gigante per Henrik Kristoffersen è il 5/o podio della carriera, il 1/o in gigante il miglior azzurro è Roberto Nani, 6/o in 2.31.78, pettorale #13 l'Italia ha conquistato 115 punti in questa gara. La classifica completa: Austria 148; U.S.A. 139; Italia 115; Francia 109; Norvegia 90; Germania 67; Finlandia 26; Svizzera 9; Canada 7; Alex Zingerle (ITA) è partito con il pettorale 54 chiudendo in 19/a posizione. gli atleti più anziani e più giovani a punti: Bode Miller (USA) pos.24 [#17] - 1977 ; Henrik Kristoffersen (NOR) pos.3 [#16] - 1994 ; segnano o eguagliano il miglior risultato in carriera: Ted Ligety (USA)[pos.1], Elia Zurbriggen (SUI)[pos.22], Philip Brown (CAN)[pos.24],; segnano o eguagliano il miglior risultato in carriera in gigante: Henrik Kristoffersen (NOR)[pos.3], Tutti i risultati azzurri nella top5 in questa gara: 1/o Patrick Holzer (1999); 2/o Massimiliano Blardone (2005); Alberto Schieppati (2004); Manfred ... (continua)

[ 08/03/2014 ] - Vittoria e record sulla Podkoren per Ted Ligety
Fa sestina Ted Ligety nella tombola di Kranjska Gora. Lo statunitense - campione olimpico di specialità - mette in saccoccia una importantissima vittoria del suo già ricchissimo palmaresse: sesto centro sulla Podkoren nel gigante maschile che vale anche un record assoluto di vittorie su una stessa pista di coppa del mondo, detenuto prima in coabitazione con il nostro Alberto Tomba.Lo statunitense rischia tutto nella parte finale, forse per paura di non farcela, dissipando il vantaggio di oltre un secondo e mezzo sul leader provvisorio, e rischiando anche di perdere la gara, dopo aver dominato alla grande la prima manche. Alla fine i distacchi tra lui e il secondo - un incredibile Benjamin Raich - sono di soli 18 centesimi. Un Raich che recupera quindici posizioni rispetto alla mattina ottenendo anche il miglior tempo di manche. Il 36enne Benni può festeggiare visto che dopo due anni torna nuovamente su un podio di coppa del mondo - era stato sempre secondo nel 2012 ad Adelboden in gigante - lui che su questa pista ha vinto quattro volte. Novantunesimo podio in carriera per il 36enne austriaco. Al terzo posto troviamo anche l'emergente Henrik Kristoffersen, per la prima volta nei top3 in questa specialità e che comincia a macinare risultati anche tra le porte più larghe, che lo proiettano anche alla ottava posizione della raduatoria generale.Fuori dal podio resta, ancora come all'Olimpiade di Sochi poche settimane fa, Marcel Hirscher. L'austriaco masica amaro, ma riesce a mantenere comunque la leadership in classifica di specialità, ad una gara dal termine, insidiato dal solo Ligety che può ancora contendergli questo trofeo. Tra i due 50 punti di differenza. In quella generale anche li lotta a due, con il salisburghese che recupera qualcosa sul norvegese Svindal - oggi 17/o. Tra i due a cinque gare dal termine della stagione ci sono 41 punti di vantaggio per il norvegese, ma domani con lo slalom il sorpasso dovrebbe avvenire, ma a decidere saranno sicuramente le ... (continua)

[ 08/03/2014 ] - Ligety veloce sulla Podkoren, 11/ De Aliprandini
Ted Ligety detta la sua legge ottenendo il miglior tempo nella prima manche del gigante maschile di coppa del mondo a Kranjska Gora. Lo statunitense mette subito in chiaro chi è il più forte qui sulla Podkoren mettendo anche una seria ipoteca sulla sesta vittoria sul tracciato sloveno – sarebbe record assoluto superando il nostro Alberto Tomba a quota cinque. Lo statunitense chiude con il tempo di 1'12"66, precedendo l’emergente norvegese Erik Krstoffersen di 42 centesimi e lo svedese Matts Olsson di 50 centesimi. Quarto il tedesco Fritz Dopfer (+0"53) e solo quinto l’austriaco Marcel Hirscher con un forte ritardo di 74 centesimi.Bene l'Italia con quattro atleti nei primi quindici. Bella prima parte di gara per Luca de Aliprandini che poi ha sporcato un po’ nel finale chiudendo appena fuori dai top10 in undicesima piazza a +1"35. Buona prova anche per Roberto Nani – 3 centesimi da Ligety al primo intermedio – poi compromesso tutto con un errore a metà tracciato che lo hanno relegato a in 12/a piazza (+1"45). Si rivede nei quartieri alti anche Max Blardone che conclude un’ottima manche in 13/a posizione a due soli centesimi dal compagno che lo precede. Due posizioni più indietro (15/o) troviamo anche Davide Simoncelli che accusa 1"53 da Ligety. Non bene, invece, Manfred Moelgg che non riesce a recuperare tra le porte larghe del gigante in questo scorcio di stagione. Il finanziere di San Vigilio di Marebbe chiude ad oltre due secondi (+2"27) in 22/a posizione. Troppi errori, invece, per un Florian Eisath non qualificato per la seconda manche.Pista Podkoren bella, con neve non ghiacciata, a causa delle temperature giornaliere decisamente miti per il periodo, che ha comunque tenuto bene.Seconda manche in programma alle ore 12.30 (diretta tv su Raisport1 e Eurosport). (continua)

[ 06/03/2014 ] - Sci in lutto: è morto Gaetano Coppi
E' morto la scorsa notte nella sua casa a Sassuolo Gaetano Coppi, storico presidente della FISI.Nato il 25 settembre 1937 all'Abetone, dove c'è una pista a lui dedicata spesso utilizzata dagli azzurri per gli allenamenti, è stato allievo di Zeno Colò e nei primi anni sessanta discesista della nazionale. In seguito tecnico, commentatore televisivo e manager per Rossignol, guidando il Team Rossignol nell'era Tomba.E' stato presidente del Pool Sci Italia ed eletto tre volte presidente della FISI: la prima volta nel 2000, scegliendo nel 2003 Gustav Thoeni come supervisore unico per i settori maschili e femminili. La seconda nel 2004 superando Roberto Contento. Infine nel giugno 2006 fu rieletto con il 58% contro Gianantonio Arnoldi, per poi rassegnare le dimissioni 6 medi più tardi. Coppi rimase alla guida della FISI fino al gennaio 2007 come dimissionario: il clima all'interno del consiglio non era più sereno. In seguito, nell'aprile del 2007, fu eletto Giovanni Morzenti.Dalla moglie Giuliana ha avuto due figli: Nicola, istruttore di sci, e Stella, che nel 2010 ha sposato l'ex ministro degli Esteri Franco Frattini. (continua)

[ 19/02/2014 ] - Sochi 2014: Ligety re dei giganti, delude l'Italia
Il re del gigante è lui Ted Ligety. Non ci sono più dubbi. Dopo una stagione contraddistinta da 3 vittorie in coppa e dopo aver dominato la scorsa stagione, l'americano raccoglie l'unico alloro che gli mancava in bacheca, dopo la medaglia iridata di Schladming 2013 e Garmisch 2011: l'oro olimpico. Per il team a stelle strisce si tratta inoltre della prima medaglia d'oro in gigante nella storia dello sci alpino. Ci era andato vicino 4 anni fa il suo collega Miller con l'argento, ma mai nessuno era riuscito a raccogliere inella storia di questa specialità il metallo più prezioso.Non ci sono più aggettivi per definire questo rullo compressore del gigante che si dimostra il più forte in questa specialità con due manche condotte da autentico protagonista. Alle sue spalle una coppia di francesi composta da Steve Missilier e Alexis Pinturault, staccati rispettivamente di 40 e 60 centesimi. Due francesi dunque sul podio, dopo il digiuno di medaglie durato fino ad ora qui a Sachi e che facevano temere per una spedizione disastrosa. I due galletti francesi riescono a recuperare nella seconda manche, complici anche gli errori di chi li precedeva. Finisce, invece, fuori dal podio (5/o) il ceco Ondrej Bank, secondo tempo di manche, quando forse stava cullando sogni di gloria insperati.L'Italia anche deve mettere da parte i sogni di gloria, richiudendo la bacheca delle medaglie che mancano ormai dal lontano 1992 (oro di Tomba). Deraglia, infatti, giù dal podio virtuale Davide Simoncelli. Il poliziotto roveretano non riesce a dare ritmo alla sua sciata, mancando di fluidità e dopo qualche errore da metà in giù deve arrendersi all'evidenza dei fatti finendo alla fine 17/o (+2"06) ,dopo aver assaporato per metà gara il gusto del bronzo virtuale.Grande deluso di giornata però è sicuramente anche Marcel Hirscher. Il campione salisburghese, nonostante abbia scatenato i suoi cavalli vapore nella seconda manche, non ha trovato rispondenza su questo tipo di neve finendo alla fine ... (continua)

[ 03/02/2014 ] - Compagnoni, Tomba e...i trolls di Lillehammer
Alla vigilia dei Giochi Olimpici di Sochi il libro dei ricordi si apre sulla pagina di Lillehammer 1994, l'edizione più genuina e coinvolgente nella mia carriera. Sono arrivato al giornalismo televisivo solo nel 1992, e dai giorni di Albertville ad oggi ho raccontato per sei volte le emozioni e le avventure della più affascinante avventura sportiva desiderata e sognata dagli atleti...e non solo! A Lillehammer e nei diversi siti olimpici la passione e la cultura dello sport è stata esaltata, coccolata e rispettata, con un incedere di calore e di immagini che sarà impossibile dimenticare. Sulle nevi norvegesi per l'Italia accadde l'incredibile e le previsioni più azzardate furono centrate. Nel medagliere della Fisi figurarono al termine ben 18 medaglie, quattro in più di Albertville e furono: 6 oro, 4 argento e 8 bronzo. Un trionfo! Tomba la Bomba diede spettacolo e rimontò addirittura fino all'argento dopo un opaco dodicesimo posto nella prima manche! Ero al parterre d'arrivo e ricordo ancora le parole di Thomas Stangassinger che, guardando un po' stupito Alberto Tomba portato in trionfo da decine e decine di fanciulle, si avvicinò e mi chiese: "...ma, ho vinto io vero?"Manuela Di Centa, già principessa del nostro sci di fondo diventa Regina con due medaglie d'oro, due d'argento ed il bronzo nella staffetta. Deborah Compagnoni oro in gigante; Gerda Weissensteiner oro in slittino; Isolde Kostner bronzo in discesa e superg; Stefania Belmondo bronzo nell'inseguimento e nella staffetta assieme a Paruzzi, Vanzetta e Di Centa. Ed ancora De Zolt, Albarello, Vanzetta e Fauner oro da leggenda nella staffetta (non intendo in alcun modo entrare nella cronaca di ciò che è stato scritto e prodotto negli anni successivi, sino ai giorni nostri, sull'equazione Doping/Fondo. Ognuno può trarne opinioni personali grazie ad ampie documentazioni esistenti in Italia e all'estero, soprattutto in Finlandia. Io posso dire che quel giorno della staffetta ero all'arrivo per raccogliere le ... (continua)

[ 29/01/2014 ] - Vent'anni fa moriva la sciatrice Ulrike Maier
Il 29 gennaio del 1994 sulla pista di Garmisch-Partenkirchen moriva tragicamente la sciatrice austriaca Ulrike Maier. Sono trascorsi vent'anni da allora, ma il ricordo della "mammina" volante è sempre vivo per chi visse quel giorno al traguardo della gara o davanti al televisore.Eravamo alla vigilia delle Olimpiadi di Lillehammer '94  è la Maier stava disputando la discesa libera sulla Kandahar di Garmisch-Partenkirchen, L'austriaca perse il controllo degli sci e cadde rovinosamente a 105 km/h sul bordo della pista, contro un sacco di protezione posto a salvaguardia di un paletto di legno cui era attaccata la fotocellula di un intermedio: a causa dell'impatto il casco protettivo si sfilò. L'incidente provocò il decesso della sciatrice per rottura delle vertebre cervicali. La Maier aveva soli ventisei anni e un palmarese di 3 medaglie mondiali (2 ori e un argento) e 20 podi in coppa del mondo con 5 vittorie, 9 secondi posti e 6 terzi posti. Quel giorno tragico segno anche la prima vittoria in coppa di Isolde Kostner, partita con il pettorale 35.La Maier era famosa nell'ambiente dello sci oltre che per le vittorie - proprio il precedente week end a Maribor vinse un gigante - anche perché madre di una bambina, di nome Melanie (che portava spesso alle gare e che era presente sulle tribune dell'arrivo anche nella fatale gara di Garmisch), e della quale era incinta di due mesi proprio durante i vittoriosi Mondiali di Vail 1989. Proprio per la volontà di consolidare la famiglia, sposandosi con il proprio compagno Hubert Schweighofer, la campionessa austriaca aveva manifestato il desiderio di ritirarsi dalle gare alla fine della stagione dopo l'Olimpiade norvegese.Nei mesi successivi i familiari citarono in giudizio l'organizzazione della corsa visto che l'esito fatale dell'incidente sembrava imputabile all'impatto del collo dell'atleta con le protezioni della fotocellula. Il giudizio della corte fu che la Maier fu probabilmente uccisa dall'impatto con un cumulo di neve a ... (continua)

[ 29/01/2014 ] - Fantaski Stats - Schladming - slalom
24/a gara su 34 in calendario per il Circo Bianco;7/o di 9 slalom della stagione 23/a gara maschile in Schladming dalla stagione 1997/1998 albo d'oro delle ultime edizioni: 2012: 1) Myhrer A. : 2) Neureuther F. : 3) Matt M. 2012: 1) Hirscher M. : 2) Gross S. : 3) Matt M. 2011: 1) Grange J. : 2) Myhrer A. : 3) Hargin M. 2010: 1) Herbst R. : 2) Zurbriggen S. : 3) Pranger M. 2009: 1) Herbst R. : 2) Pranger M. : 3) Kostelic I. plurivincitori in Schladming: Benjamin Raich (4); Hermann Maier (3); Mario Matt (2); Kalle Palander (2); Reinfried Herbst (2); Marcel Hirscher (2); 1/a vittoria in carriera per Henrik Kristoffersen (NOR), la 1/a in slalom i top5 plurivincitori in slalom dal 1997/1998: Ivica Kostelic (CRO) - 15; Mario Matt (AUT) - 14; Benjamin Raich (AUT) - 14; Marcel Hirscher (AUT) - 12; Giorgio Rocca (ITA) - 11; 4/o podio in carriera per Henrik Kristoffersen (NOR), il 4/o in slalom 55/a vittoria per Norvegia in Coppa del Mondo dal 1997/1998; la 10/a in slalom per Marcel Hirscher è il 56/o podio della carriera, il 27/o in slalom per Felix Neureuther è il 26/o podio della carriera, il 21/o in slalom il miglior azzurro è Manfred Moelgg, 7/o in 1.48.99, pettorale #10 l'Italia ha conquistato 74 punti in questa gara. La classifica completa: Austria 135; Norvegia 133; Germania 110; Svezia 102; Francia 98; Italia 74; Russia 22; Croazia 10; U.S.A. 9; Slovenia 8; Giappone 7; Riccardo Tonetti (ITA) è partito con il pettorale 48 chiudendo in 26/a posizione. gli atleti più anziani e più giovani a punti: Reinfried Herbst (AUT) pos.10 [#15] - 1978 ; Benjamin Raich (AUT) pos.16 [#12] - 1978 ; Manfred Pranger (AUT) pos.17 [#22] - 1978 ; Mitja Valencic (SLO) pos.23 [#25] - 1978 ; Henrik Kristoffersen (NOR) pos.1 [#1] - 1994 ; segnano o eguagliano il miglior risultato in carriera: Henrik Kristoffersen (NOR)[pos.1], Jonathan Nordbotten (NOR)[pos.20],; segnano o eguagliano il miglior risultato in carriera in slalom: Alexandr Horoshilov (RUS)[pos.12], Tutti i risultati azzurri nella ... (continua)

[ 15/01/2014 ] - Sochi 2014 su Sky Sport e Cielo
Presentato oggi a Milano il palinsesto televisivo italiano delle prossime Olimpiadi invernali di Sochi da parte dei vertici di Skysport Italia. Di seguito parte del comunicato stampa:"Le Olimpiadi Invernali saranno solo su Sky. Tutte in esclusiva. Su Sky Sport HD il racconto dell’Olimpiade Invernale di Sochi sarà un’esperienza totale grazie a 5 canali interamente dedicati ed una copertura del 100% degli eventi live da podio con la diretta di 560 ore di eventi. Naturalmente tecnologico, con il Mosaico Olimpico Interattivo, in mobilità grazie a Sky Go e social con l’hastag #SkyOlimpiadi per seguire in tempo reale i Giochi anche su Twitter e Facebook. Oltretutto, gratis per gli abbonati al Pacchetto Sport di Sky.L’evento olimpico di Sochi sarà raccontato con competenza dalle voci che hanno fatto la storia degli sport invernali: tra gli altri, Alberto Tomba, Giorgio Rocca e Karen Putzer solo per citarne alcuni. Questo è il ricco menù che Sky Sport HD offrirà agli abbonati dal 7 al 23 febbraio grazie ai 5 i canali olimpici in Alta Definizione (canali 206, 207, 208, 210, 211), accesi 24 ore su 24, da Sky Olimpiadi 1 HD a Sky Olimpiade 5 HD. Su Sky Sport HD le immagini saranno al servizio del telespettatore. Con il Mosaico Olimpico interattivo si potrà scegliere in ogni momento cosa vedere grazie alle cinque schermate a portata di tasto verde e grazie al Medal Alert il telespettatore verrà avvisato quando sta per disputarsi un evento da medaglia su un altro canale. News e aggiornamenti costanti anche su Sky Sport24 HD, l'all news sportiva di Sky.Al racconto di Sky Sport si affiancherà, per la prima volta da quando i Giochi vengono trasmessi in tv, un canale indipendente del digitale terrestre: Cielo (DTT canale 26, Sky canale 126 e TivuSat canale 19). Unico canale in chiaro di Sky, Cielo assicurerà ai telespettatori 100 ore di diretta visibili a tutti, le gare degli Azzurri a Sochi, uno studio per raccontare le imprese degli atleti, le interviste e gli aggiornamenti, ... (continua)

[ 09/01/2014 ] - Coppa del Gobbo:Manfred Moelgg.Campione con Pudore
Una delle qualità di Manfred è senz'altro la riservatezza, quel modo di porsi sempre molto rispettoso ed educato...mai troppo espansivo, se non in casi di una certa rilevanza. Non è certo timido il ragazzo di San Vigilio di Marebbe, ma in famiglia papà Peter e mamma Rita hanno allevato i figli con quei valori che appartengono al mondo rurale, regole che la cultura ladina esalta quasi come precetti! Mai esaltarsi nelle vittorie...mai abbattersi nelle sconfitte...anzi, quest'ultime devono servire quale sprone per ripartire, per ricercare nell'anima nuove energie, spostando i traguardi sempre più in alto, perchè la vita è una sfida e lo sport ne rappresenta la metafora più completa. Di batoste Manni e sua sorella Manuela ne hanno dovute subire tante, troppe, Manfred sta rivedendo la luce...Manuela lo farà presto!A Bormio è ritornato sul podio, come ci sia riuscito lo abbiamo visto tutti ma, al di là delle analisi tecniche che ne hanno contraddistinto la gara, Manfred ha saputo ancora una volta parlare della sua prova con grande modestia, con quel pudore che non deve essere confuso con la debolezza (perchè un po' gli giravano)  ma che è un punto di forza del suo carattere.Aveva esordito in Coppa a Bormio nel 2003 e non si era qualificato nello slalom, ma quanti numeri nella prima manche! Lo rividi a Piancavallo nel Gran Finale di Coppa Europa, 3/o in gigante e 2/o in slalom (superato per 6 centesimi da Thaler). In Coppa Europa conclude al 2/o posto nello slalom dietro a Svindal, quindi vince lo slalom agli Assoluti ed è 2/o in Kombinata. Esordisce in Gigante a Soelden (pett.42) ed è il 3/o escluso, è la stagione 2003/2004, a Campiglio scende con il 33 nello slalom e ottiene un fantastico 5/o posto. Fa i primi punti in gigante a Flachau (pett.40) dove è 9/o, a pari merito con Cristian Mayer. Il primo podio si sta avvicinando...ed arriva a Schladming con il 2/o posto nello slalom (pett.24). Nella seconda manche sente che lo speaker dice che è a 19 centesimi da Palander, ... (continua)

[ 23/12/2013 ] - La Coppa del Gobbo: Americanate...?
Quando si assista a qualsivoglia esibizione in cui il protagonista ostenti una particolare situazione si è soliti esclamare: "E' un'americanata!" In genere l'espressione non è molto gentile e chi la pronuncia vuole sottolineare l'eccessiva spettacolarizzazione di un gesto, di una persona...o altro! Nei giorni scorsi ho sentito nel mondo del nostro sport molti giudizi "strani" su due atleti statunitensi: Bode Miller e Lindsey Vonn, giudizi che non mi trovano proprio d'accordo. Quest'anno abbiamo visto spesso inquadrata la moglie di Bode, quasi sempre con il figlio del marito in braccio. Poi a fine gara puntuale l'immagine di Bode con il suo bimbo, accanto alla bellissima consorte. In Val Gardena la regia ha cercato più volte il campione statunitense e spesso padre e figlio erano abbracciati, in quei preziosi momenti di coccole che solo chi è genitore sa capire ed apprezzare. Belle anche quelle con il pargolo a cavalcioni sulle spalle. "E' un'americanata! Che bisogno c'è di ostentare il figlio ogni volta? La moglie potrebbe essere anche un po' più discreta ed evitare di saltellare quando il marito è in gara" Ho provato a dire, anche davanti ad un gruppo numeroso di persone, come lo sport sia vissuto in maniera molto diversa negli Stati Uniti, e come il concetto di famiglia sia molto speciale per gli americani. Non è  per nulla strano che questa "famiglia" viva con grande intensità le gare di Coppa del Mondo e tutto il resto, è strano invece che molti altri atleti non lo facciano...Di ragazzi sposati, con figli, ce ne sono parecchi nel Circo Bianco, ma di rado ho visto all'arrivo la trepidazione di mogli e mariti (i genitori invece sono sempre  numerosi!)   A Val d'Isère abbiamo visto Tiger Woods accanto a Lindsey Vonn, una presenza - secondo il mio modesto giudizio - importantissima per lo sci! Era la prima volta che accadeva in Coppa del Mondo, la prima volta in Europa. "Voleva fare bella figura davanti al suo compagno ed ha forzato troppo facendosi di nuovo ... (continua)

[ 16/12/2013 ] - Coppa del Gobbo - Sarà così anche a Sochi?
Capperi...quale spettacolo sulla Face de Bellevarde! Immagini molto belle e suggestioni antiche in un crescendo di emozioni di cui le discipline tecniche azzurre avevano un gran bisogno! I risultati li conosciamo ed anche i dettagli delle diverse prestazioni, perchè le analisi ci permettono di ricordare come nella seconda manche i gigantisti italiani siano stati fantastici, un viatico eccezionale per De Aliprandini, Nani, Zingerle e Borsotti...una bella e scanzonata compagnia che può prendere in mano le sorti di questa disciplina e riportarla su quelle posizioni di prestigio mondiale che  merita. E non dimentichiamoci che Marsaglia anche in gigante se la cava alla grande!La Bellevarde non mi fa impazzire, un tracciato dove non è possibile dimostrare quali siano i dettami tecnici che fanno di questa specialità un punto preciso di partenza per tutte le altre discipline. L'eleganza e l'armonia di Stenmark, Tomba (anche se qui vinse l'oro olimpico nel 1992), Von Gruenigen, Maier, Thoeni, non troverebbero spazio su questo palcoscenico! A Val d'Isere c'è stato dunque un sussulto d'orgoglio dei nostri giovanotti...bravi! Altri giovanotti invece faticano ancora un po' troppo nello slalom, ma è questione di tempo perchè, anche qui i vari puzzle si stanno mettendo a posto. Nel gigante la caduta di Blardone è stata un colpo improvviso, non me l'aspettavo perchè stava scendendo benissimo. Chissà per quali colpe questo ragazzo debba scontare pene così severe, adesso il suo compito è durissimo e in Val Badia e ad Adelboden dovrà compiere un mezzo miracolo...anche perchè nella WCSL è sceso al numero 15 (alle spalle c'è il giovane Faivre Mathieu, in crescita). E' in grado di farlo e lotterà come un leone per agguantare Sochi. Stesso discorso per Simoncelli, autore di una fantastica prima manche, Moelgg è più vicino di tutti al podio, è il più in forma dei nostri nelle prove tecniche e prima dei Giochi si toglierà più di una soddisfazione, con nostra grande gioia.Sono dispiaciuto ... (continua)

[ 05/12/2013 ] - "Storia delle Olimpiadi invernali" è in edicola
Un libro che non potrà mancare da oggi nella biblioteca personale di ogni appassionato degli sport della neve e del ghiaccio: «Storia delle Olimpiadi Invernali», scritto a tre mani dall'amico e collega Paolo Viberti (Tutto Sport), dal fratello gemello Giorgio Viberti (La Stampa) e Vincenzo Jacomuzzi.Il libro è stato presentato ieri presso il Circolo della Stampa - Sporting di Torino, alla presenza di alcuni grandi ex campioni degli sport invernali tra i quali Piero Gros, Marco Albarello, Paolo De Chiesa e Maria Rosa Quario.Un viaggio da Camonix 1924 a Vancouver 2010, attraverso le storie di Zeno Colò, Alberto Tomba ed Hermann Maier, oppure di Celina Seghi, Gustavo Thoeni e Armin Zoeggeler, tra racconti, anedotti e cronache relative alle ventuno edizioni invernali dei Giochi invernali, arricchito dal prezioso indice con tutti i primattori e comprimari.  La premessa è del presidente della Fisi Flavio Roda e con la testimonianza personale di Gustavo Thoeni.L’opera però non si ferma qui, ma proseguirà però anche sul web, dato che appena terminata l’Olimpiade di Sochi 2014 su tutti i-book store sarà possibile reperire le informazioni riguardanti la rassegna del prossimo febbraio. «Storia delle Olimpiadi Invernali» è edito da Sei Editrice, 478 pagine, al prezzo 16 euro. Un prezioso regalo per Natale aggiungiamo noi. (continua)

[ 28/11/2013 ] - Buon compleanno Obereggen
Lo slalom speciale di Obereggen compie 30 anni. Eh, si....sono passati tre decenni da quando la pista Oberholz ospitò per la prima volta uno slalom speciale maschile di Coppa Europa.Ieri a Bolzano è stata presentata la gara che andrà in scena come da tradizione a metà dicembre, il 18 dicembre,nella località della Val d'Ega. Una storia che ha fatto della gara altoatesina un appuntamento tradizionale che nulla ha che da invidiare alla più famosa coppa del mondo, tanto da prendersi il soprannome di “Kitzbühel della Coppa Europaoe.Quando il tedesco Egon Hirt vinse – nel 1983 – la primissima Coppa Europa di Obereggen, non si poteva certo immaginare il grande futuro che aveva davanti a sé questa gara. Obereggen oggi è la piazza più prestigiosa della Coppa Europa, non solo per la lunga tradizione e per l’impressionante affidabilità (in trent’anni la gara è saltata soltanto due volte malgrado la data di primissima stagione, l’ultima volta ben 13 anni fa), ma anche per l’eccellente lista di partecipanti che non è proprio da Coppa Europa. Nella storia trentennale della Coppa Europa di Obereggen si sono svolti giganti, supergiganti, combinate e slalom e proprio sullo slalom viene posta tutta l’attenzione da parecchi anni. Comunque quasi sempre la partecipazione era degna di una Coppa del Mondo.Tanti campioni sono passati da Obereggen, elencarli tutti sarebbe difficile ma bastano forse due nomi: Alberto Tomba e Giuliano Razzoli, che qui vinse nel 2009, alla vigilia dell'oro olimpico che poi conquistò a Vancouver qualche mese dopo.E quali saranno i protagonisti di quest'anno? Il calendario delle gare di dicembre fa sperare bene. Lo slalom sulla pista Oberholz è di nuovo piazzato benissimo nel calendario per gli specialisti dei pali stretti. Dopo lo slalom di Coppa del Mondo a Val d’Isere (15 dicembre) saranno probabilmente non pochi gli atleti che faranno stazione a Obereggen – pur trattandosi “solooe di una Coppa Europa – a metà strada verso il prestigioso gigante dell’ Alta ... (continua)

[ 25/10/2013 ] - Andrea Massi: "Non credo nei team nazionali!"
LIVE DA SOELDEN - Ha le idee chiare Andrea Massi, il tecnico, manager e quant'altro di Tina Maze, sullo sci di oggi, incontrato ieri sera al termine del Milka Day all'Hotel Bergland di Soelden.Sempre disponibile e sempre pronto a dire la sua sul circo bianco, il tecnico goriziano non si è sottratto nemmeno ieri ed è andato un po' a ruota libera su alcuni temi legati al mondo dello sci, in particolar modo quello sulle nazionali.  "Non credo nelle squadre nazionali e negli allenamenti di squadra così come sono effettuati oggi. Per me gli sport di squadra sono il basket, il calcio o la pallavolo. Lo sci deve restare uno sport individuale come il nuoto o l'atletica. Quando qualche collega di altre nazioni o atleta mi racconta che sono andati ad allenarsi da qualche parte tutti insieme, io rispondo così: siete andati a fare delle settimane bianche". Gli chiediamo allora, in modo provocatorio, se il giorno che non dovesse più allenare Tina, non potrebbe pensare ad allenare una squadra come l'Italia, o la Svizzera o l'Austria?"Quando finirò con Tina mi comprerò un pezzo di terra e mi metterò ad ararla con un trattore! Scherzi a parte, per me le squadre non hanno più senso ad esistere, o quanto meno come sono strutturate oggi la maggior parte delle nazionali. Un discorso a parte merita l'Austria: li le cose sono leggermente diverse. Pe me i team personali sono l'unica strada del futuro, del resto: Alberto Tomba docet.....ed è sempre stato così da allora in avanti, vedi anche la Compagnoni, o la Kostner, Miller e lo stesso Hirscher. Naturalmente uno, oltre ad allenarsi, deve anche avere del talento se vuole emergere. Anche TIna si allena tantissimo, ma i risultati che ha avuto sono merito anche del suo talento. Senza quello non si va da nessuna parte".La visione di Massi che ci da dello sci che dovrebbe essere è un po' la stessa che ha chi vi scrive. Lo sci deve assomigliare sempre più al tennis o al golf professionistico. Ci si allena e si partecipa alla coppa del mondo, ... (continua)

[ 08/10/2013 ] - Armin Zoeggeler portabandiera a Sochi 2014
Il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò, ha scelto Armin Zoeggeler quale portabandiera dell'Italia ai prossimi Giochi Olimpici di Sochi 2014. L'olimpionico, nato a Merano il 4 gennaio 1974, sarà il 20/o alfiere azzurro ai Giochi Invernali (su 22 edizioni), il terzo slittinista dopo Paul Hildgatner (1984 e 1988) e Gerda Weissensteiner (1998).Zoeggeler vanta un prestigioso record: è uno dei tre atleti al mondo (insieme al collega tedesco Georg Hakcl e alla pattinatrice tedesca Claudia Pechstein), l'unico però ancora in attività, ad aver vinto medaglie in cinque edizioni olimpiche consecutive e precisamente 2 ori (2002 Salt Lake City, 2006 Torino), 1 argento (1998 Nagano) e 2 bronzi (1994 Lillehammer, 2010 Vancouver).Armin, maresciallo dei carabinieri, sposato con Monika e papà di due figli, Nina e Thomas, con un podio a Sochi diventerebbe quindi il recordman assoluto di tutti i tempi.E' stato ribattezzato il "Cannibale" per l’incredibile palmares, nel quale annovera anche sei titoli mondiali (oltre a tre argenti e un bronzo), due Europei (con due argenti e tre bronzi) e dieci Coppe del Mondo, manifestazione in cui ha collezionato complessivamente 99 podi.Zoeggeler quindi guiderà la sfilata dell'Italia alla Cerimonia d'Apertura di Sochi in programma venerdì 7 febbraio 2014 con inizio alle ore 20 (le 17 in Italia). Lo slittinista azzurro era già stato portabandiera in occasione della Cerimonia di Chiusura dei Giochi Olimpici di Torino 2006.Il supercampione di Foiana di Lana (Bz) ha accolto con enorme soddisfazione la nomina: "E' un grande orgoglio per me. Sono molto contento e fiero di portare la bandiera italiana. Si tratta di un ulteriore premio per la carriera e un enorme stimolo in vista della prossima stagione. Ringrazio il Coni, Il Presidente Giovanni Malagò, Il Gruppo Sportivo Carabinieri e la Federazione Italiana Sport Invernali che mi hanno sempre sostenuto. Cercherò con tutte le mie forze di essere all'altezza di questo ... (continua)

[ 04/10/2013 ] - Nadia Fanchini si affida al management Ideeuropee
Si sa che per un atleta di vertice avere un buon manager è importante. Ecco perchè Nadia Fanchini, vice campionessa del mondo a Schladming in discesa libera, ha deciso di affidarsi a due maghi del management italiano, come Andrea Vidotti e Piergiorgio Paladin della trevigiana Ideeuropee, per curare la propria immagine.Dal 1 ottobre 2013 dunque Ideeuropee si occuperà dei rapporti con i media e della gestione delle sponsorizzazioni della campionessa bresciana. Una scelta dettata anche dal fatto che già un suo compagno di squadra Christof Innerhofer da due stagioni è seguito ottimamente dalla società trevigiana e che in passato si è occupata anche di campioni del calibro di Alberto Tomba, Giorgio Rocca, Igor Cassina e Gianmarco Pozzecco.La società seguita da Andrea Vidotti e Piergiorgio Paladin ha sede a Treviso, con ufficio anche a Milano, e opera da 12 anni nell’ambito delle relazioni pubbliche, ufficio stampa, organizzazione di eventi, marketing della comunicazione e management. Ideeuropee si occupa di curare l’immagine e i rapporti con la stampa e gli sponsor mantenendo sempre un costante dialogo con i propri clienti e con il mondo giornalistico. Specializzata nel mondo dello sport, ma non solo, tra i clienti si segnalano Nordica, Dolomite, Bmw Italia, Fantic Motor, Pinarello, Assosport, Ats, Finest, Virosac, Sotreva, Astoria Vini, Malìparmi, Zoogami, Toniolo, Lexus, Regione Veneto. Organizza circa 40 eventi all’anno, tra cui Griglie Roventi, il Campionato del Mondo di Barbecue, e quest’estate ha collaborato all’organizzazione del Ritiro pre-campionato del Sydney Fc di Alessandro Del Piero a Jesolo.“Sono molto contenta di questa scelta – ha dichiarato Nadia Fanchini – perché ora mi potrò dedicare al 100 % agli allenamenti in vista della prossima stagione agonistica che culminerà nelle Olimpiadi di Sochi. Dopo Schladming il mio telefono squillava in continuazione ed era diventato impegnativo seguire tutto, anche se l’ho fatto molto volentieri. Ora con una struttura ... (continua)

[ 13/08/2013 ] - Dedicata a Paris una gondola di Kitzbuehel
Sabato scorso è stata una giornata particolarmente importante per Dominik Paris: sotto gli occhi di numerosi tifosi e delle autorità di Kitz è stata scoperta la gondola con il suo nome, intitolazione esclusivissima perchè riservata si vincitori sulla pista Streif.Il 24enne della Val d'Ultimo ha potuto ammirare il suo nome accanto a quelli dei grandi campioni del lontano e recente passato che hanno contributo a creare la "leggenda" della Streif. Dominik è il sesto italiano della storia a riuscirci, dopo Gustav Thoeni, Piero Gros, Alberto Tomba, Kristian Ghedina e Cristian Deville."E' stato un momento di enorme commozione e un riconoscimento importante che ricorderò per sempre - ha dichiarato Dominik -. Spero di potere festeggiare altri momenti come questo sin dalla prossima stagione.Il traguardo più importante raggiunto finora è sicuramente la vittoria sulla mitica Streif di Kitzbuehel. E' la gara più importante del circuito di Coppa del Mondo di Sci Alpino. La motivazione è sicuramente uno degli aspetti fondamentali per fare bene in gara, solo grazie alla motivazione non ti pesano i sacrifici che devi fare per raggiungere certi livelli. Il mio obiettivo per la prossima stagione invernale è sicuramente quello di partire per le Olimpiadi di Sochi, mentre il mio sogno nel cassetto è proprio quello di vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi" (continua)

[ 23/07/2013 ] - Kitz: il 10 agosto si inaugura la cabina Paris
L'inaugurazione della cabina dell'ovovia dell'Hahnenkamm intitolata a Dominik Paris avrà luogo il prossimo 10 agosto, con una cerimonia che onorerà il velocista azzurro vincitore della libera di Kitzbuehel lo scorso gennaio.L'evento, inizialmente programma per lo scorso 25 giugno, era stato posticipato a causa del tragico incidente che è costato la vita al fratello di Dominik, Renè.Nel corso della passata stagione, oltre al trionfo sulla Streif, Paris è salito sul gradino più alto del podio a Bormio, ed ha conquistato l'argento mondiale in libera a Schladming.Oltre a Domini altri 5 italiani possono vantare questo onore: sono Piero Gros (slalom, 1975), Gustav Thoeni (combinata, 1975 e 1977), Alberto Tomba (slalom, 1992 e 1995), Kristian Ghedina (discesa, 1998) e Cristian Deville (slalom, 2012). (continua)

[ 10/07/2013 ] - Hermann Maier attore nel "Commissario Rex"
Debutto televisivo in qualità di attore per Hermann Maier. L'ex campione di sci, in attesa di diventare padre (come annunciato in una precedente news), a 40 anni, dopo aver appeso gli sci al chiodo, muoverà ora i primi passi anche nel mondo dello spettacolo. In passato lo aveva fatto partecipando a degli spot pubblicitari, ora recitando in qualità di attore.Maier, ha fatto sapere una famosa rivista di spettacolo austriaca, ha partecipato come ospite alla nuova edizione del "Commissario Rex". Ma la sua avventura nel mondo dello spettacolo non si ferma qui: la televisione austriaca Orf, infatti, lo ha inserito nel cast di una sua produzione, "L'era glaciale", con il ruolo di un boscaiolo molto rude. Una produzione che in parte sarà girata in Italia, nei dintorni di Merano, e che andrà in onda il prossimo Natale.Dunque anche Hermann Maier si è fatto corrompere dallo star system, e si va così ad aggiungere ad altri grandi dello sci del passato, come Toni Sailer ed Alberto Tomba, che hanno tentato l'avventura nel mondo della celluloide. Vedremo poi con quali risultati. (continua)

[ 22/06/2013 ] - Morto in incidente stradale fratello Dominik Paris
Un grave lutto ha colpito la casa di Dominik Paris. Il fratello del vice campione del mondo di discesa è morto ieri sera - intorno alle ore 19.15 - in un incidente motociclistico sulle strade di casa nei pressi della Malga Kuppelwieser in Val d'Ultimo. Renè Paris (26 anni) è rimasto vittima di un frontale con la sua moto contro un Suv guidato da una donna incinta e da suo padre che sono rimasti feriti, ma non in modo grave.Non si capisce come sia potuto accadere visto che in quel tratto la strada è pressoché rettilinea, se si eccettua un leggero dosso che limita un po' la visibilità.  E' intervenuto subito l'elicottero del 118, ma non c'è stato nulla da fare: il decesso è stato pressoché istantaneo. I Carabinieri di Scena stanno proseguendo le indagini, per accertare la dinamica dell'incidente, visto che non c'erano testimoni oculari, oltre ai due feriti.La notizia ha gettato nello sconforto tutta la piccola comunità della Val d'Ultimo dove il giovane - in gioventù era stato un promettente sciatore - era molto conosciuto e stimato: tutta la comunità della Val d'Ultimo si è stretta intorno al campione di sci azzurro e alla sua famiglia.Proprio martedì prossimo dominik avrebbe dovuto presenziare a Kitzbuehel, alla cerimonia di intitolazione di una cabina della pista Streif a suo nome, come già accaduto per altri grandi campioni come Thoeni, Tomba e Ghedina. A questo punto è logico pensare che la cerimonia sarà rinviata.Anche noi come redazione e a nome anche dei nostri lettori esprimiamo le più sentite condoglianze e un forte abbraccio a Dominik e alla sua famiglia. (continua)

[ 15/06/2013 ] - Kitzbuehel: martedì 25 si inaugura la cabina Paris
(da fisi.org) E' ancora tempo di festeggiamenti e riconoscimenti per Dominik Paris, grande protagonista della stagione passata con la medaglia d'argento nella discesa iridata di Schladming e le vittorie in Coppa del mondo a Kitzbuehel e Bormio, due delle piste tecnicamente più difficili del circuito che hanno scritto la storia della sfera di cristallo. Sarà proprio la località austriaca martedì 25 giugno a celebrare le imprese del 24enne della Val d'Ultimo, nella consueta cerimonia annuale di intitolazione di una cabina della funivia di Kitzbuehel che porta in cima alla pista Streif e che spetta ai vincitori sul celebre pendio di Coppa del mondo. Un onore riservato in passato solamente ai grandissimi campioni dello sci mondiale e a pochi italiani come Gustav Thoeni, Piero Gros, Alberto Tomba, Kristian Ghedina e Cristian Deville."Sarà sicuramente una giornata emozionante - ha dichiarato Dominik -, un riconoscimento importante per un'annata sicuramente indimenticabile e che spero di ripetere sin dalla prossima stagione". (continua)

[ 29/04/2013 ] - Marcel Hirscher e Aksel Lund Svindal al lavoro
Hanno battagliato per tutta la stagione 2013, hanno conquistato vittorie, medaglie, coppe di specialità e chiuso la stagione con 1535 e 1226 punti: stiamo ovviamente parlando di Marcel Hirscher e Aksel Lund Svindal, rispettivamente primo e secondo classificati nella standing finale dell'ultima stagione di Coppa del Mondo.In questi giorni entrambi stanno sciando: per Marcel Hirscher è l'inizio della preparazione dopo una vacanza con la fidanzata necessaria per staccare dopo una stagione molto impegnativa, fisicamente e mentalmente. L'asso salisburghese si sta allenando sul ghiacciaio di Moelltal, che ancora presenta buone condizioni, e non ha fatto mistero di aver provato qualche giro in discesa. Come Alberto Tomba nel 1995 Marcel è riuscito a conquistare la Sfera di Cristallo grazie agli straordinari risultati in slalom e gigante, ma per il futuro non ha escluso di poter prendere il via a qualche superg o discesa, e in ogni caso l'abitudine alla velocità è fondamentale anche per il gigante.Anche Svindal sta sfruttando al massimo le condizioni della neve di alcune località scandinave che permettono, almeno nelle prime ore del mattino, un allenamento proficuo. Così, nonostante la stanchezza accumulata nei mesi invernali, in questi giorni sta lavorando sui materiali: "è certamente meno caro lavorare in questi giorni a "casa" che aggiungere giornate di allenamento nei campi estivi in Nuova Zelanda o in Cile. Quindi anche se mi sento un po' stanco sto testando alcuni sci. E' una bella sensazioni quanto trovi un paio di sci più veloci di quelli che usavi, ti fa capire che sei sulla strada giusta, che hai fatto un passo avanti. Così avremo anche più informazioni su cosa fare e dove lavorare durante l'estate. L'anno scorso in una sessione di allenamento a maggio ho "trovato" i miei sci da superg e li ho usati per tutta la stagione. Dunque ecco dove trovare le motivazioni per alzarsi alle 4.45 e sciare prima che la neve diventi troppo molle!" (continua)

[ 03/04/2013 ] - A Dominik Paris il premio Sciare Col Cuore-Cannavò
(comunicato stampa) E' Dominik Paris il campione italiano vincitore del Premio Sciare col Cuore – Candido Cannavò 2013 che sarà consegnato nell’ambito della sesta edizione di Sciare Col Cuore, la manifestazione in programma sabato sul Monte Bondone, a Trento, che tra sport e buoni sentimenti vuole portare l'attenzione verso i meno fortunati, forte della partnership con l'Associazione Donatori Midollo Osseo (ADMO) cui andranno i proventi della giornata organizzata e promossa da Dody Nicolussi, ex azzurra e giornalista. Nelle precedenti quattro edizioni è andato ad Alberto Tomba, Gustav Thoeni, Giuliano Razzoli e Max Blardone. Un autentico parterre de roi che nel 2013 si arricchisce di un'ulteriore perla, quella del 23enne altoatesino vicecampione del mondo di discesa libera poco meno di due mesi fa a Schladming. Il premio in memoria di Cannavò gli sarà consegnato nella giornata di giovedì a Passo San Pellegrino al termine della discesa libera dei Campionati Italiani Assoluti. Con il pieno appoggio dell'Universiade Trentino 2013, come ha confermato oggi il presidente Sergio Anesi.Anche quest'anno molti campioni dello sport hanno già confermato la loro presenza per la giornata di sabato 6 aprile, quando il Bondone si presenterà nella sue veste migliore, grazie alla copiosa nevicata del fine settimana. Da Davide Simoncelli a Daniela Merighetti, passando per le tuffatrici Tania Cagnotto e Francesca Dallapè e per Cristian Zorzi, solo per citare alcuni dei campioni che a partire dalle 9 saranno pronti ad abbracciare piccoli e grandi tifosi che andranno a completare le squadre chiamate a sfidarsi tra le porte di gigante. Una competizione allegra, dove il cronometro sarà solo amico e non giudice: a seguire brindisi, festa e la ricca lotteria benefica che godrà di 50 premi messi a disposizione delle aziende che compongono il Pool Italia. La donazione di 15 euro darà diritto all'iscrizione alla gara a squadre e al pasto in quota; maggiori informazioni su www.sciarecolcuore.it ... (continua)

[ 18/03/2013 ] - Aksel Lund Svindal, la saggezza del campione
Polemiche e antagonismi non sono mai mancati nel Circo Bianco, nella sua ultra-quarantennale storia.Spesso alle battaglie in pista tra i protagonisti del Circus si sono aggiunti veleni, polemiche e stoccate fuori dalle piste, a mezzo stampa o anche a muso duro.Aksel Lund Svindal è uno dei grandi campioni dello sci alpino, coraggioso, leale, sportivo, e lo dimostra con i suoi atteggiamenti ma anche con le parole. Ecco la sintesi della sua stagione, da lui stessa pubblicata venerdì, prima dell'ultimo gigante:"Ho avuto un grande inverno. Con l'annullamento delle gare veloci alle Finali penso che questo sia l'unico modo di giudicare la mia stagione. Dimentichiamoci le gare annullate, quella strana sensazione di ricevere un premio senza correre, e la mancata possibilità di duellare con Marcel Hirscher per la generale.Vincere la coppa di superg e discesa è qualcosa che non mi è mai riuscita prima. Infatti è il mio primo titolo in discesa. Certo non mi dimentico di avere un gigante domani, ma penso che la consegna delle coppe ieri segni la fine della mia stagione. E nelle veloci è stata una gran stagione. Se penso al calendario di gennaio mi rendo conto che la lotta per la generale è difficile. Con 19 gare tecniche e 15 veloci avevo meno chances di Hirscher di fare punti, e inoltre una gara veloce ha più probabilità di essere annullata per il meteo, dunque sulla carta è una lotta difficile."C'era riuscito Ingemar Stenmark nella seconda metà degli anni '70, ma erano altri tempi e altri punteggi. Dal 1992, dall'introduzione del nuovo metodo di assegnazione dei punteggi, solo tre atleti sono riusciti a vincere la Sfera di Cristallo con due sole discipline: Luc Alphand nel 1997 con superg e discesa, Alberto Tomba nel 1995 e Marcel Hirscher nel 2013 con slalom e gigante."E ora con due gare cancellate è ancora più dura. Così mi son detto: concentrati su quello che puoi fare, che puoi controllare, prova a vincere le coppe nelle veloci e sarà una gran stagione indipendentemente ... (continua)

[ 17/03/2013 ] - Tina e Hirscher:siamo migliorati,felici e stanchi!
Nella disciplina in cui è più facile sbagliare, Marcel Hirscher non solo arriva al traguardo di tutti gli slalom stagionali, ma non scende mai dal podio: "Mi dicono che ho fatto come Tomba nel 1992, andando a podio in ogni gara. Beh, non pensavo proprio che fosse possibile. Sono migliorato rispetto allo scorso anno e credo che c'entrino anche i materiali. Ma non vi dirò cosa ho cambiato...E il prossimo anno voglio essere ancora il più veloce! La prima manche era veramente difficile, poi nella seconda mi sono sentito più a mio agio. Da una parte vorrei che la stagione continuasse perchè mi sento benissimo e le cose vanno bene, dall'altra ho bisogno di riposare e staccare un po'. Ma ho dei ricordi meravigliosi che terrò sempre con me"Ivica Kostelic festeggia il 40esimo podio in slalom scherzando: "beh oggi non ho dolore, ne ho approfittato. Visto come è andata forse è meglio non operarsi. No, scherzo, l'operazione è importante, mi devo preparare per la stagione olimpica"Con 11 vittorie, 24 podi e 2414 punti si è conclusa la stagione dei record di Tina Maze: "nello sport bisogna sempre andare al limite. Ma questa stagione non è frutto solo del lavoro di quest'anno ma è un processo iniziato anni prima, che ha richiesto tantissimo allenamento. E non ce l'avrei fatta senza il mio fantastico team...Ogni gara di questa stagione è stata speciale, fin da Soelden dove ho cominciato bene. Poi a St.Anton dove ho vinto per la prima volta in superg...poi a Maribor perchè ero a casa, e poi vincere a Garmisch in discesa...Il momento peggiore è stato forse ieri, volevo la coppa e non ci sono riuscita, ed è stato duro da accettare perchè ho fatto pochi errori, ma è lo sport, bisogna sempre migliorarsi. Proprio in slalom e discesa devo migliorarmi, certo sarà una sfida ripetersi anche perchè tornerà qualcuno che non c'è stato per buona parte della stagione...."  e ride riferendosi a Lindsey VonnE sul punteggio record aggiunge: "sono impressionata da quel che ho conquistato. Ma avrei ... (continua)

[ 17/03/2013 ] - A Neureuther l'ultimo slalom.Moelgg 10/o
Il tedesco Felix Neureuther vince l'ultimo slalom stagionale che chiude il calendario della Coppa del Mondo maschile edizione 2013. E' stata una bella gara sul fondo duro della Silvano Beltrametti di Lenzerheide tra Neureuther e Marcel Hirscher, con il tedesco che ha saputo costruire il successo nel corso della prima manche. E' la terza vittoria stagionale per Felix (due slalom, un parallelo), la quinta della carriera, che conclude una stagione eccellente, arricchita da ottimi risultati anche in gigante, tanto da portarsi al quarto posto nella classifica generaleMarcel Hirscher aveva già matematicamente vinto Coppa generale e di specialità, non per questo ha tirato i remi in barca, ma anzi con una seconda manche sontuosa ha recuperato una posizione ed ha chiuso con 36 centesimi di ritardo dal vincitore.Nove slalom, nove podi con quattro vittorie: eguagliato il record di Ingemar Stenmark nel '77 e Alberto Tomba nel '92, record che solo ad Alberto non è valso anche la conquista della Sfera di Cristallo.Ivica Kostelic e Andre Myhrer erano in lotta per il terzo posto della classifica di disciplina, che per tre punti è andato al croato, un vero computer nel saper amministrare potenza e rischi: doveva chiudere davanti allo svedese e così ha fatto, cogliendo il 59/o podio della carriera. Con un menisco rotto!Ottimo il quinto tempo di Missillier, seguono Mario Matt, Markus Larsson, Benni Raich e Naoki Yuasa, autore del miglior tempo nella seconda frazione, di sei secondi più corta della prima.Manfred Moelgg chiude il lotto dei migliori 10 e mantiene il quinto posto finale della specialità. Il marebbano, che ha subito una botta in allenamento in settimana, è stato anche oggi il più continuo, mentre Giuliano Razzoli con una seconda manche troppo imprecisa perde posizioni e scala all'11/o posto, più arretrato ancora Stefano Gross, 14/o, per lui una fastidiosa botta alla schiena patita nel Team Event.Fuori Cristian Deville nella prima manche, mentre un Patrick Thaler in ... (continua)

[ 16/03/2013 ] - Gigante Lenzerheide: vince sempre Ted Ligety
Il podio dell'ultimo gigante stagionale coincide con il podio finale della classifica di specialità, e non è un caso. Non ce ne voglia Manfred Moelgg, che si ferma al quarto posto per 25 punti, ma Ted Ligety, Marcel Hirscher e Alexis Pinturault rappresentano, nell'ordine, i tre migliori gigantisti al mondo in questo momento, e gli unici ad aver vinto in stagione.Dunque Ted Ligety conclude come aveva iniziato, con una vittoria, chiudendo il gigante finale di Lenzerheide in 2:14.76, e conquistando la 17esima vittoria in carriera.Sei vittorie su otto gare (e due terzi posto) sono  un risultato straordinario, una impresa riuscita solo alla leggenda Ingemar Stenmark nel 1981, ma con 10 gare disponibili. Vittorie spesso condite da distacchi importanti, da un dominio assoluto, da una tecnica che ha lasciato a bocca aperta persino i migliori interpreti della specialità.Il meteo è stato finalmente clemente a Lenzerheide e le basse temperature hanno compattato il fondo, rendendo la neve aggressiva e difficile. Ted ha chiuso in testa la prima manche, per poi gestire senza eccessivi rischi nella seconda, carvando come solo lui sa fare.Il secondo posto è tutto per Marcel Hirscher, ancora un gradino sotto all'americano, ma autore di manche e recuperi che legittimano la sua seconda Sfera di Cristallo. Sette podi su otto gare, con il solo 16/o posto di Adelboden fuori dalle zone nobili della classifica. Oggi Marcel ha disegnato una seconda manche praticamente perfetta, 6 decimi migliore di tutti, sfogando sul tracciato rabbia e determinazione, quella rabbia repressa giovedì quando, pur sapendo di aver vinto matematicamente, si sentiva troppo depresso dall'infortunio di Kroell e dai continui rinvii per poter esultare.In questa stagione di Coppa Marcel è andato a punti solo in slalom (+parallelo) e gigante: sempre a podio, sempre, tranne il già citato gigante di Adelboden. Vi ricordate chi fu l'ultimo a costruire così il suo successo finale? Sì, Alberto Tomba.Staccato di oltre un ... (continua)

[ 11/03/2013 ] - Fantaski Stats - Kranjska Gora - gigante
31/a gara su 36 in calendario per il Circo Bianco;7/o di 8 giganti della stagione 31/a gara maschile in Kranjska Gora dalla stagione 1997/1998 albo d'oro delle ultime edizioni: 2012: 1) Ligety T. : 2) Pinturault A. : 3) Hirscher M. 2011: 1) Janka C. : 2) Pinturault A. : 3) Ligety T. 2010: 1) Hirscher M. : 2) Jansrud K. : 3) Ligety T. 2010: 1) Ligety T. : 2) Hirscher M. : 3) Jansrud K. 2009: 1) Ligety T. : 2) Cuche D. : 3) Blardone M. plurivincitori in Kranjska Gora: Ted Ligety (5); Benjamin Raich (4); Giorgio Rocca (2); Mario Matt (2); Christian Mayer (2); Bode Miller (2); 16/a vittoria in carriera per Ted Ligety (USA), la 16/a in gigante i top5 plurivincitori in gigante dal 1997/1998: Ted Ligety (USA) - 16; Hermann Maier (AUT) - 14; Benjamin Raich (AUT) - 14; Michael Von Gruenigen (SUI) - 12; Bode Miller (USA) - 9; 36/o podio in carriera per Ted Ligety (USA), il 29/o in gigante 64/a vittoria per U.S.A. in Coppa del Mondo dal 1997/1998; la 25/a in gigante per Marcel Hirscher è il 42/o podio della carriera, il 17/o in gigante per Alexis Pinturault è il 13/o podio della carriera, il 5/o in gigante il miglior azzurro è Massimiliano Blardone, 11/o in 2.37.57, pettorale #10 l'Italia ha conquistato 72 punti in questa gara.La classifica completa: Austria 208; Francia 157; U.S.A. 100; Italia 72; Norvegia 57; Germania 50; Svizzera 29; Croazia 16; Finlandia 15; Svezia 6; Russia 5; Henrik Kristoffersen (NOR) è partito con il pettorale 43 chiudendo in 18/a posizione. gli atleti più anziani e più giovani a punti: Didier Defago (SUI) pos.10 [#20] - 1977 ; Henrik Kristoffersen (NOR) pos.18 [#43] - 1994 ; segnano o eguagliano il miglior risultato in carriera: Ted Ligety (USA)[pos.1], Christoph Noesig (AUT)[pos.9], Sergei Maytakov (RUS)[pos.26],; segnano o eguagliano il miglior risultato in carriera in gigante: Henrik Kristoffersen (NOR)[pos.18], Tutti i risultati azzurri nella top5 in questa gara: 1/o Patrick Holzer (1999); 2/o Massimiliano Blardone (2005); Alberto Schieppati ... (continua)

[ 10/03/2013 ] - Ivica Kostelic: vittoria con menisco lesionato
E' la seconda vittoria per il croato Ivica Kostelic a Kranjska Gora, e arriva esattamente 10 anni e 5 giorni dopo quella conquistati nel 2003. Un tempo lunghissimo, che dà la misura della classe e della longevità del campionissimo biancorosso, impresa resa ancor più incredibile dopo aver ascoltato le sue parole in conferenza stampa: "Ho sciato con il menisco lesionato: è successo alcuni giorni fa e mi son detto, beh posso rischiare al massimo tanto non ho niente da perdere. Andrò presto a Bad Ragaz per esami, poi decideremo.Al momento posso sciare e andrò a Lenzerheide, ma subito dopo probabilmente dovrò operarmi. Vincere oggi mi ha dato una sensazione meravigliosa perchè non è facile rimanere a lungo ad alti livelli nello sport, e ancor più in slalom perchè è una disciplina difficile con tanta concorrenza. E' una vittoria importante, ho visto che avevo possibilità di stare tra i migliori ma sapevo che Alexis avrebbe dovuto sbagliare...Ho spinto per cercare la vittoria, ci puntavo."E' la 26esima vittoria in carriera per Ivica Kostelic, che raggiunge così Franz Klammer ed entra nei 10 più vittoriosi atleti in Coppa del Mondo; sigillo numero 15 in slalom, uno in più di Benni Raich, ora è quarto alle spalle di Stenmark 40, Tomba 35, Girardelli 16.Marcel Hirscher ha scelto il giorno migliore per "sbagliare" in gara: già ancor prima della fine della prima manche sapeva di aver vinto la coppa di specialità grazie all'uscita di Neureuther, poi una seconda manche da campione gli ha permesso di salire, ancora una volta, sul podio. E con l'uscita di Pinturault la seconda Sfera di Cristallo è decisamente vicina: "vado sempre al 100% ma oggi c'è stata una grande differenza tra le mie due manche: nella prima ho fatto un errore, nella seconda ho sciato come so fare. E' bello essere di nuovo sul podio, ho conquistato 160 punti in due gare e ora posso andare alle finali guardando sciare Aksel nelle prove veloci con meno ansia, e vedere quanti punti farà..."Da notare il ritorno in ... (continua)

[ 09/03/2013 ] - Ligety:"ho fatto una stagione pazzesca!"
"E' una bellissima giornata - dichiara il vincitore di oggi Ted Ligety - vincere qui ti dà belle sensazioni, sono proprio orgoglioso. Ho fatto una stagione pazzesca, ma Hirscher è sempre li, vicino. Sono contento di aver vinto la coppa oggi, mi sono tolto un peso dalle spalle. Oggi le condizioni erano difficili, decisamente non gradisco la pioggia, sono cresciuto nello Utah, a Park City, dove per lo più c'è sole e temperature alte."Con la 16esima vittoria tra le porte larghe Ted supera il nostro Alberto Tomba, e diventa il terzo gigantista più vincente della storia alle spalle di Stenmark a quota 46 e Michael Von Grueningen a 23.Non solo: era dalla stagione dei record 2000/2001 vinta da Hermann Maier che un atleta non vinceva cinque giganti in una stessa stagione, impresa riuscita in passato solo a Stenmark, Tomba e Von Grueningen."Sono contento del mio secondo posto - gli fa eco Marcel Hirscher - nella seconda manche sono anche stato più veloce di Ted e già per questo dovrei essere felice. Le condizioni erano molto difficili, la pioggia forte e fastidiosa ha reso la neve molle e tutto più complicato. Sono felice di essere ancora in testa alla classifica, spero di mantenermi a lungo in questa posizione! Non ho ancora visto il meteo di domani ma spero che non piova come oggi e spero di tornare sul podio anche domani!"Rammarico nella parole di Manfred Moelgg, 14/o: "non ho ben interpretato la prima, ho tagliato troppo e non sono stato fluido. Un grave errore nella seconda...Ora penso a domani, voglio andare forte e fare una bella gara per mettermi alle spalle questo gigante dove speravo in qualcosa di meglio." (continua)

[ 20/02/2013 ] - La Coppa del Gobbo:Schladming - Polvere di stelle
Schladming, la bella di notte, la regina della Planai! La gemma più preziosa del suo diadema è Marcel Hirscher che, interprete regale dell'orgoglio di tutta la nazione, nella gara sinora più difficile della sua carriera non ha tremato neppure per un attimo liberando nel cielo grigio i sogni e le sofferenze del suo popolo! Oggi l'Austria è ai piedi di Marcel Hirscher e mi piace ricordare la bellezza dei momenti in cui la regia ci proponeva le immagini di papà Ferdinand, sempre con la radiolina in mano, quasi fosse il cordone ombelicale per proteggere e sostenere quel suo figliolo così piccolo, così solo ed indifeso. Quando ha capito di aver vinto ha cominciato a correre, pochi passi, poi è inciampato ed è caduto sulla neve, il viso guardava le nuvole e sorrideva. Mi è tornato per un attimo in mente Alberto Tomba al termine della sua ultima gara, lo slalom vincente di Crans Montana. Anche lì era uno slalom, anche lì l'uomo restava sdraiato per un attimo, solo, nell'intimo colloquio d'amore con quella neve che aveva reso la sua corsa leggera e sicura.Quando ha vinto la sua seconda medaglia d'oro Ted Ligety ha dato di sè una immagine fanciullesca di rara bellezza. Ad un certo punto la telecamera lo inquadra nel box del leader mentre sta telefonando, gesto questo vietato in Coppa, figurarsi ai Mondiali...Si accorge di essere scoperto e ci regala un sorriso incantatore...ma non smette di parlare...ad un certo punto il telefono gli viene tolto e Ted ha un guizzo in avanti e avvicinandosi al telefonino grida ancora poche parole...poi guarda in camera e si scusa, facendo un po' spallucce, con quello sguardo birbante che hanno i bimbi quando vengono sorpresi con le dita nel vasetto di marmellata!Che bello il quadretto delle sorelle Fanchini il giorno della discesa. Nell'angolo del leader Nadia, al di là della transenna Elena ed un po' nascosta Sabrina. Le avevo incontrate tutte e tre, per la prima volta, a Caspoggio, durante una bella edizione degli Assoluti in quella ... (continua)

[ 17/02/2013 ] - Marcel Hirscher! il mondo ai suoi piedi. Italia ko
Un brivido grande 60 mila voci ha accompagnato l'apoteosi di Marcel Hirscher che si prende quello che l'Austria intera gli aveva chiesto. La medaglia d'oro dello slalom mondiale. La medaglia d'oro dello Slalom, quello inventato sulla Planai, per una volta alla luce del giorno e senza la suggestione della notte, ma comunque il tempio del palo snodato.La Planai aspettava questo momento. Il parterre è una bolgia, uno profusione di rot-weiss-rot, solo ogni tanto maculato di altre tinte. La Planai come il Maracanà, di più, come un'unica anima pulsante fatta di 60 mila cuori e 60 mila voci pronta a scandire i tempi della gara. A sussultare per un intermedio positivo, a trepidare per l'austriaco di turno, a tributare a ciascuno la propria ovazione, anche ai meno fortunati; a scoppiare con Mario Matt, a temere la beffa - ma senza alcun fischio o tifo contrario - con Felix Neureuther, ad esplodere con Marcel Hirscher.Hirscher, Neureuther e Matt: eccolo il podio mondiale di Schladming, eccolo il podio della gara dei mondiali; la più attesa dal pubblico di casa, ancor più della discesa, tradizionale marchio di fabbrica dello sci austriaco. Ma oggi l'Austria sa che il suo simbolo è questo ventitreenne salisburghese dal fisico minuto ("un mezzo Tomba" l'ha ribattezzato l'Albertone, per sole ragioni fisiche) ma con una forza mentale impressionante. Ha resistito alla tensione nel gigante di Ligety, due giorni fa; ha dato sfoggio di un coraggio, di una determinazione e di un controllo unici oggi. Perchè Matt prima e Neureuther dopo sono riusciti nell'impresa di caricare ancor più le spalle di Hirscher, di aggiungere alle attese e alle richieste del paese intero il peso di due manche perfette, di due prove che avrebbero meritato ciascuna un titolo mondiale. A fronte di tutto questo Hirscher ha messo in pista tutto quello che ha: la tecnica che gli consente curve pressochè inimitabili, l'agilità per recuperare da un paio di errori quasi fatali, la testa per non cedere alla tensione, ... (continua)

[ 16/02/2013 ] - Alberto Tomba: "Hirscher è un mezzo Tomba!"
LIVE DA SCHLADMING – Alberto Tomba è sempre Alberto Tomba. Il suo arrivo a Schladming, in qualità di commentatore tecnico per Eurosport, non poteva passare certo inosservato. In Austria è ancora un idolo e i media locali gli hanno riservato molto spazio. Sul quotidiano locale “Kleine Zeitung'' quest'oggi gli è stato dedicato un servizio a due pagine dove il campione bolognese si è un po' raccontato, ha fatto le pulci agli organizzatori del mondiale e ha parlato anche di Marcel Hirscher. Del campione salisburghese, fresco argento in gigante, Alberto così si esprime: ''Marcel è un mezzo Tomba. Lui pesa 70 chilogrammi, io 100, ma quando correvo ero 92. Scherzi a parte, lui assomiglia abbastanza a me, anche se la tecnica con questi sci carvati è un'altra rispetto alla mia. Credo comunque che possa raggiungere i livelli di Hermann Maier e mio, quanto a numero di successi. Lui è a 18, io a 50, Maier a 56. Io ho smesso a 31 anni, ma lui ora ha 23 anni e credo possa arrivare fino alle Olimpiadi del 2022. Quindi avrà tempo per migliorarsi. Lui poi può correre in slalom, gigante e credo anche super-g, gli sconsiglio però la super combinata, troppo rischiosa la discesa''. E' stato comunque un Alberto che si è raccontato a 360 gradi in questa intervista, spiegando anche il piacere che ha nel promuovere lo sci tra i giovani, soprattutto negli Usa con il suo Tomba-Tour, e in Giappone, dove è un'autentica leggenda. Privatamente non sci quasi più – ha confessato - mentre le uniche uscite sugli sci sono di stampo promozionale. Riguardo a questo mondiale il campione bolognese è di parere leggermente diverso rispetto al grande capo dello sci austriaco Peter Schroecksnadel, che avrebbe voluto che fossero i più belli di sempre. ''Per me non è così – ha dichiarato nell'intervista l'Albertone nazionale  – la Night Race resta sicuramente la più bella gara della coppa del mondo, meglio anche di Kitzbuehel, però questo mondiale, a causa soprattutto del maltempo della prima settimana e ... (continua)

[ 16/02/2013 ] - A Casa Italia si festeggia Manfred Moelgg
Esplode la Medal Plaza di Schladming quando sul megaschermo appaiono le immagini della gara dell'idolo di casa Marcel Hirscher, chiamato sul palco a ritirare l'argento mondiale.Pochi minuti prima applausi scroscianti per Manni Moelgg, che con il cuore e con la classe può alzare al cielo i pugni e abbandonarsi al sorriso. Sotto al palco ci sono i giornalisti italiani, c'è il presidente Roda, ci sono i tecnici Deflorian e Lorenzi, e ci sono gli occhi lucidi di Manuela a seguire il suo fratellone.Come da protocollo il presidente FIS Gianfranco Kasper ha consegnato le medaglie, con l'ausilio di Hermann Maier, poi Ligety, Hirscher e Moelgg si sono spostati nella lounge della AUDI.Un bicchiere di champagne e due chiacchere coi medagliati, poi ci si sposta a casa Italia, per festeggiare la medaglia. Moelgg taglia la torta, Simoncelli aiuta, Alberto Tomba porta una magnum di spumante, il DT Ravetto sorride soddisfatto, tecnici, giornalisti e amici si stringono intorno al marebbano urlando "Manni! Manni!" (continua)

[ 15/02/2013 ] - Moelgg:'Orgoglioso di questo bronzo per l'Italia"
LIVE DA SCHLADMING - E' medaglia per l'Italia, la terza di questo mondiale. Dopo i due argenti della velocità di Dominik Paris e Nadia Fanchini, questa volta è Manfred Moelgg a regalarci uno splendido bronzo nello slalom gigante iridato, 17 anni dopo l'ultima medaglia di Alberto Tomba (Sierra Nevada '96). Il finanziere di San Vigilio di Marebbe, quarto dopo la prima manche, porta a casa anche la sua terza medaglia in carriera ad un mondiale dopo l'argento di Are e il bronzo di Garmisch, entrambe però conquistate in slalom. Quinto italiano a vincere una medaglia sia in slalom, sia in gigante, dopo Zeno Colò, Gustavo Thoeni, Piero Gros e Alberto Tomba."Sono passati un po' di anni da quando abbiamo vinto in gigante, questo lo sapevo e sono dunque orgoglioso di questo. Ieri in riunione abbiamo discusso molto tra di noi e con i tecnici e ci siamo detti: andiamo a prendere una medaglia! Sicuramente una medaglia molto importante. Certamente la più difficile – ha raccontato Manny - Le condizioni erano molto difficili. E' stato un bronzo cercato, il più difficile da raggiungere. Non credevo di riuscire nell'impresa".Una gara anche tattica: "L'obiettivo della prima manche era quello di rimanere a contatto con i mostri sacri del gigante e ci sono riuscito – ha proseguito il finanziere di San Vigilio di Marebbe - Nella seconda sapevo di dovere rischiare e l'ho fatto. Ho sbagliato tantissimo in cima dove ho fatto un errore stupido; dove c'era Jacques (Theolier ndr.) mi sono quasi sdraiato, però sentivo che i piedi andavano comunque e mi sono detto di rimanere concentrato perchè avrei potuto recuperare. Dopo quattro quarti posti in stagione, stavolta la fortuna è stata dalla mia parte. E' incredibile, di solito sono abbastanza agitato prima della gara, stavolta invece ho riposato bene. Una medaglia nelle discipline veloci e una in quelle tecniche: è molto importante. A Ted faccio i complimenti, tre ori sono un'impresa".Ora l'azzurro è atteso domenica in slalom, la disciplina ... (continua)

[ 15/02/2013 ] - Mölgg di bronzo nel gigante di Ligety record
LIVE DA SCHLADMING – È Manfred Mölgg il terzo uomo del gigante mondiale! Come previsto Ted Ligety è andato a prendersi il suo terzo oro a Schladming precedendo di 81 centesimi il padrone di casa Marcel Hirscher, ma sul terzo gradino del podio c'é spazio per Manfred Mölgg che ha scalzato Svindal (legno per soli 4 centesimi per il vichingo) per completare il terzetto di eroi del gigante. Eccellente anche il sesto posto di Davide Simoncelli, undicesimo Max Blardone, 23imo Roberto Nani.C'è tanto, tantissimo nella medaglia di Manfred Mölgg: c'è la caparbietà del marebbano, tornato prepotentemente ai vertici dopo una stagione difficile; c'è la fine del digiuno della squadra azzurra di gigante che perdurava dall'oro di Tomba a Sierra Nevada '96 e mai interrotto dal Dream Team, almeno fino a ieri; ma in quello stesso bronzo c'è anche il segno di due erroracci, uno per manche, che avrebbero potuto frenare il finanziere altoatesino, tarparne le ali, ma che a conti fatti non sono riusciti a tenerlo giù dal podio, nonostante il tentativo in extremis dell'incredibile Svindal di regalarsi un ulteriore sorriso con i colori dell'iride.Anzi, proprio alla luce della semi-disarcionata della prima discesa e della scivolata nella seconda, recuperata solo in extremis, il terzo posto di Manni da San Vigilio appare ancora più intrigante, perchè non si azzarda nulla nel dire che tra un errore e l'altro se n'è andato un secondo abbondante e che alla fine anche il buon Hirscher non è poi così lontano da questo Mölgg tanto convincente. E tanto vincente: dopo l'argento ed il bronzo in slalom tra Aare e Garmisch il trentenne del Mareo raccoglie anche un metallo in gigante. Quattro mondiali partecipati e tre medaglie raccolte: una collezione ricca (a cui si aggiunge anche la coppetta di slalom) a cui manca solo un tocco dorato. Ma la scaramanzia suggerisce di non sbilanciarsi troppo.Davanti a tutti è ancora Ted Ligety che dopo l'oro in superG e in superCombi completa l'opera con il tris in ... (continua)

[ 14/02/2013 ] - Hirscher-Ligety: lotta tra giganti per l'oro
LIVE DA SCHLADMING – Marcel o Ted, chi si metterà al collo la medaglia d'oro del gigante di domani? I due fuoriclasse sono i più accreditati per conquistare il titolo iridato. L'austriaco fresco oro nel team event, rompe dunque il ghiaccio anche nelle prove individuali. Su di lui una nazione conta di rimettere in sesto un mondiale non certo iniziato bene, dopo la magra – era dal 1987 che non accadeva – nelle prove veloci maschili e femminili. Il bronzo di Baumann nella super combi e l'oro della squadra hanno alleggerito un po' il peso sulle spalle del salisburghese che punta a vincere due ori, oltre a quello a squadre, a questa rassegna casalinga che potrebbe incoronarlo quale successore del grande Hermann Maier. Quest'anno sempre l'austriaco è salito sempre sul podio in gigante (una vittoria, due secondi posti ed un terzo), se si eccettua il passo falso di Adelboden (16/o). Un ruolino di marcia da fare invidia a chiunque. Per puntare al titolo iridato, lui che fu medaglia di legno a Val d'Isere 2009 e all'Olimpiade di Vancouver 2010, dovrà vedersela con quel fuoriclasse di Ted Ligety: Lui si uomo vincente di questo mondiale: due medaglie d'oro individuali se le è già al collo, ma la fame di vittoria, stando alle sue dichiarazioni, non sembra essersi placata.In gigante lo statunitense è decisamente più in palla dell'austriaco (quattro vittorie ed un terzo posto quest'anno) e se la tracciatura sarà molto stretta il 29enne di Parck City potrebbe trovare la giusta chiave per regalarsi un altro titolo iridato, che lo farebbe entrare nella storia dello sci Usa (unico americano a vincere tre ori in un'unica edizione) e di questo mondiale eguagliando il record di Toni Sailer (3 ori al mondiale di Badgastein '58), escludendo quindi le edizioni che valevano (fino al 1982) anche come olimpiade, dove l'austriaco e il francese Killy vinsero 4 medaglie d'oro. Assente il norvegese Jansrud per infortunio la lista dei pretendenti ad un posto sul podio – a guardare la classifica di ... (continua)

[ 16/01/2013 ] - Shiffrin:"Voglio essere la più giovane in tutto!"
La statunitense Mikaela Shiffrin è l'attuale leader della graduatoria di slalom, seconda in graduatoria per premi in denaro conquistati quest'anno (132mila euro), e quinta in classifica generale. Solo poche sciatrici (Anne Marie Moser-Proell e Janica Kostelic) si possono paragonare quanto a precocità alla ragazzina statunitense. La 17enne di Vail questo lo sa e mette le mani avanti con idee molto chiare: "Ho grandi obiettivi per me: il primo, quello di essere la più giovane in tutto". Una ambizione che ha confessato di avere avuto già quando aveva sei anni. Dopo la vittoria di ieri sera nello slalom speciale in notturna a Flachau ha voluto però aggiustare meglio il tiro: "In un primo momento avrei voluto essere migliore delle ragazze più anziane, ora vorrei essere migliore anche dei ragazzi". Nella sua prima stagione completa in coppa del mondo la Shiffrin - Mika per gli amici - sembra già voler ripercorrere le orme della ex grande campionessa austriaca Anne Marie Moser-Proell e della croata Janica Kostelic: ragazzine prodigio dello sci. Per la sua astuzia tattica però la somiglianza va verso quella di un uomo: al compianto Rudi Nierlich, l'ex campione del mondo ai tempi di Alberto Tomba, scomparso tragicamente in un incidente d'auto diversi anni fa, ed allenato proprio dal suo attuale tecnico, l'austriaco Roland Pfeifer. "Ho cercato di insegnarle l'astuzia tattica nella sciata del povero Rudi. Una così però non l'ho mai vista - ha confessato Pfeifer - è come con i bambini piccoli, corrono tutto il giorno e non sono mai stanchi". Questo per spiegare la sua reattività, anche nella parte finale di una seconda manche come quella di Flachau.Alla sera poi la giovane campionessa di statunitense trova ancora le energie per dedicarsi allo studio. "Prima di andare a letto leggerò ancora qualche pagina. Per me è importante l'educazione", ha dichiarato la Shiffrin, ieri sera, dopo la conferenza stampa della vittoria a Flachau.Figlia di un medico anestesista e di una ... (continua)

[ 14/01/2013 ] - La Coppa del Gobbo - Appunti di Adelboden
Dicono che il merito possa essere ascritto anche ad un ipertecnologico intervento sugli scarponi di Hirscher, atleta diventato mai così performante ed imprendibile come in questo scorcio di stagione! Dopo il gigante si era anche sussurrato di come la pressione agonistica e mediatica iniziasse a confondere il suo equilibrio psicofisicomotorio! Chissà cosa ci inventeremmo in occasione del prossimo scivolone, quasi non fosse legittimo un piccolo sbandamento nel prezioso meccanismo che papi Ferdinand, nel tempo, ha messo a disposizione di tutti gli appassionati di sci. Oggi Marcel non è più un atleta austriaco bensì un patrimonio mondiale di questo sport, così come lo furono Miller, Maier, Tomba, Girardelli, Thoeni, Killy...e, soprattutto dopo la seconda manche dello slalom di Adelboden, il fenomenale Hirscher è diventato il talentuoso solista di un Circo Bianco che, abituato a celebrare i fasti di eroi dal fisico possente e muscoloso, ritrova con Marcellino la dimostrazione di quanto, nello sport e nella vita, tutto sia relativo ed imprevedibile. Non sono i muscoli e la forza a fare la differenza bensì l'intelligenza ed il coraggio!Esattamente ciò che ha ispirato Manfred Moelgg nel certosino e paziente lavoro estivo, nel corso del quale ha ritrovato ancora una volta le motivazioni e gli stimoli per reinserirsi in  quel ruolo di leader nelle discipline tecniche già suo alcune stagioni fa! Ora che è ritornato nel primo sottogruppo di slalom andrà in caccia di quei risultati che gli possono fornire un sontuoso passaporto per i mondiali di Schaldming, dove tutto è possibile e nulla è vietato.Manca ormai meno di un mese all'avvio della rassegna iridata e per qualche slalomista azzurro sarà vietato sbagliare nelle gare di Wengen e di Kitz. Non tutti i biglietti sono stati ancora staccati e credo che - nell'ottica del contingente (maschile e femminile) - possa ancora farsi strada qualcuno in grado di gareggiare in più di una specialità. Mai come in questo periodo i ragazzi ... (continua)

[ 14/01/2013 ] - Gli azzurri per Wengen e l'albo d'oro italiano
Wengen: pronti, via! E' stato appena archiviato il bellissimo week end di gare ad Adelboden ed il circo bianco si tuffa nuovamente nelle competizioni, spostandosi nella vicina Wengen per il lungo weekend di gare del Lauberhorn. Domani è in programma già  la prima delle tre prove cronometrate in vista della discesa valevole per la super combinata di venerdì 18 e della classica discesa di sabato 19, mentre domenica 20 gennaio è previsto lo slalom.ll direttore tecnico della squadra azzurra maschile Claudio Ravetto ha convocato per le gare veloci i seguenti atleti: Siegmar Klotz, Dominik Paris, Matteo Marsaglia, Peter Fill, Silvano Varettoni, Christof Innerhofer, Werner Heel, mentre fra i pali stretti si cimenteranno Roberto Nani, Stefano Gross, Giuliano Razzoli, Cristian Deville, Patrick Thaler e Manfred Moelgg. Gli slalomisti prepareranno l'appuntamento sulla Männlichen/Jungfrau ad Adelboden da mercoledì a venerdì.L'albo d'oro per quanto riguarda la nostra squadra conta ben 26 podi nella storia di Wengen, da quando esiste la coppa del mondo. Il primo ad andare a podio fu Gustavo Thoeni (23 gennaio 1972) 2/o in discesa, mentre l'ultimo podio è più recente: Christof Innerhofer, lo scorso anno (15 gennaio) 3/o in discesa libera.I successi italiani complessivamente sono otto: 2 di Alberto Tomba (slalom 1992-1995), Kristian Ghedina (discesa 1995-1997) e Giorgio Rocca (slalom 2003 e 2006), 1 a testa Gustavo Thoeni (combinata 1975) e Herbert Plank (discesa 1976). (continua)

[ 11/01/2013 ] - Innerhofer: "La Vonn? La incroci e non ti guarda!"
L'uomo sportivo in copertina del momento è lui: Christof Innerhofer. Il campione azzurro ultimamente è presente sempre più spesso sui media italiani e stranieri. Il perchè è semplice: siamo a meno di un mese dal mondiale di sci alpino di Schladming e Innerhofer è l'uomo simbolo della nostra squadra. Le tre medaglie dell'ultima edizione, comprensiva del titolo iridato in super-g, fanno di lui uno dei possibili protagonisti anche sulle nevi austriache. Lui dal canto suo si presta bene a questa cosa, anche se forse non ha il carisma di Alberto Tomba. Di lui ha dichiarato oggi in una intervista sul settimanale "Sette" del Corriere della Sera:: «Desideravo diventare come lui. Però quando ho cominciato a coltivare il progetto, ho capito quanta strada ci fosse da percorrere. Avevo smarrito il sogno, ma poi si è ripresentato. A furia di inseguire Alberto, ho fatto qualcosa di meno. Ma anche di meglio. Mi allargo? Macché: tre medaglie a un Mondiale, in tre discipline, non le ha vinte nemmeno lui».Una chiacchierata a 360 gradi con il ragazzo di Gais in Val Pusteria, realizzata dall'inviato alla coppa del mondo, del Corriere della Sera Flavio Vanetti, nella quale Winnerhofer - come è stato ribattezzato al termine della kermesse di Garmisch - si è voluto raccontare a viso aperto. Innerhofer a parlato dell'atleta e dell'uomo, della sua quotidianità e dei suo sogni, dei sui interessi - l'economia in primis - e delle sue amicizie. Non ha fatto mancare nulla in questa bella intervista, anche delle affermazioni un po' forti come quella che riguarda direttamente il circo bianco e i suoi protagonisti, soprattutto le donne. Una frecciata è stata riservata anche ad una campionessa come Lindsey Vonn. Secondo Innerhofer: «Il circuito della Coppa del mondo è come una grande famiglia. Ma non manca chi ti sta sull’anima. Fuori i nomi? Lindsey Vonn, la fuoriclasse americana, è la numero uno. Davvero str...: non ci ho parlato mai, nemmeno un ciao. La incroci e non ti guarda. Rapporto zero, ... (continua)

[ 06/01/2013 ] - Tomba,Girardelli,Kostelic,Sykora per beneficenza
Non solo Coppa del Mondo oggi sulla collina Sljeme: dopo essere stata teatro del primo slalom di CdM del 2013, il pendio croato ha ospitato nel pomeriggio lo "Zagreb Ski Legends", una gara dimostrativa cui hanno partecipato alcune leggende dello sci recente. Padrona di casa non poteva che essere Janica Kostelic, un'autentica leggenda per i croati, capace, col fratello, di portare in alto i colori nazionali, e di trainare il movimento-sci di tutta un paese.Per la Kostelic tra l'altro si trattata del primo ritorno tra i pali degli ultimi tre anni. Con lei c'erano Marc Girardelli, Alberto Tomba, Peter Mueller, Bojan Krizaj, Thomas Sykora, Kristian Ghedina, Hans Enn, Jure Kosir...non abbiamo fatto i conti ma tutti insieme saremo intorno alle 200 vittorie di Coppa! E c'erano anche Tamara Mckinney, Spela Pretnar, Nika Fleiss, Ana Jelusic...Obiettivo comune era raccogliere fondi per l'ospedale pediatrico di Gornja Bistra, famoso per le malattie croniche, con il contributo dello sponsor DM.Janica ha corso senza guanto e senza bastoncino per rievocare l'incredibile seconda manche del 6 gennaio 2006, esattamente 6 anni fa, quando staccò il terzo tempo di manche e chiuse sul podio mandando in delirio il pubblico di casa. Dietro di lei Ana Jelusic ha raccolto i vari "pezzi" e li ha portati al traguardo, per rompere la "maledizione" che ha sempre impedito ad atleti croati di vincere in casa pur andandoci vicino.La vittoria è andata a Nika Fleiss che ha battuto in finale Peter Mueller, mentre Marc Girardelli ha conquistato il terzo gradino del podio, superando Thomas Sykora. (continua)

[ 29/12/2012 ] - Austria e Hermann Maier: è divorzio
Anche i miti a volte possono possono crollare. Questa volta è toccato ad Hermann Maier, forse il più grande campione che lo sci austriaco abbia avuto. A travolgerlo il business esasperato. Chi lo avrebbe mai detto, l'Austria sportiva e Hermann Maier sono arrivati così ad un divorzio che nessuno avrebbe mai immaginato. Eh, si perché il campione di Flachau non sarà presente alla cerimonia di apertura del Mondiale casalingo di Schladming, accanto a tutti i grandi del passato dello sci austriaco e mondiale, ma non per scelta degli organizzatori stiriani, ma per una richiesta troppo esosa da parte del suo management. Il campione di Flachau per partecipare in qualità di ospite accanto ad altri grandi dello come Karl Schranz, Petra Kroenberger, Franz Klammer, Alberto Tomba, Stefan Eberharter, per citarne alcuni, ha chiesto come cachet la ragguardevole cifra di 100mila euro. Tutti i suoi ex colleghi che saranno presenti alla rassegna iridata lo faranno quasi a titolo gratuito, ricevendo in cambio solo l'ospitalità dell'organizzazione. Una linea seguita anche da altri ospiti Vip come gli attori Arnold Schwarzenegger e Kevin Kostner, presenti anche loro alla cerimonia di apertura a titolo gratuito. Ma il divorzio tra l'Austria Ski Team del presidente Peter Schroecksnadel e Herminator Maier ha avuto un altro siparietto, sempre di matrice economica. Maier non è stato inserito in un album di figurine commemorativo della storia dello sci austriaco. Si, perché la federsci austriaca e il principale quotidiano austriaco "Kronen Zeitung" avevano deciso a pochi mesi dal via della rassegna iridata di dare alle stampe un album - sullo stile di quelli calcistici della Panini - con le figurine di tutti gli sciatori della storia del Wunder Team, dalle origini ad oggi. In quell'album l'unica figurina mancante era...quella di Hermann Maier! Anche in questo caso il campione austriaco aveva richiesto - unico tra tutti i suoi colleghi -  un cachet per lo sfruttamento della sua immagine che si ... (continua)

[ 18/12/2012 ] - Hirscher trionfa sul Miramonti; 5/o Moelgg
Il Canalone Miramonti incorona Marcel Hirscher, mentre l'Italia viene colpita dalla sfiga. L'austriaco conquista il secondo successo stagionale, dopo il gigante della Val d'Isere ,eguagliando un record particolare: il settimo podio consecutivo nella stesso anno nelle discipline tecniche, record che apparteneva al nostro Alberto Tomba e ottenuto nella stagione 1991/92. L'austriaco domina entrambe le manche, infliggendo un distacco abissale (+1.67) al tedesco Felix Neureuther. Con questo successo il campione salisburghese si avvicina al vertice della graduatoria generale (560 punti) ancora guidata da Svindal (610 punti), oggi assente. Sul terzo gradino del podio sale a sorpresa il giapponese Naoki Yuasa: incredibile la sua rimonta dalla 26/a piazza della prima manche, con una prova da autentico kamikaze che ha pagato con  Per il Sol Levante si tratta di un ritorno nei quartieri alti dello slalom: l'ultimo a farlo era stato Akira Sasaki (stagione 2005/2006) a Shigakogen (Corea). L'Italia, invece, non è capace del miracolo. Dopo una prima manche che ci aveva illusi con tre azzurri nelle prime cinque piazze. Terzo Deville, quarti a pari merito Moelgg e Razzoli. Il primo a salutare anticipatamente il pubblico delle grandi occasioni (10mila gli spettatori) sul Canalone Miramonti è stato Giuliano Razzoli. L'emiliano impatta con la punta dello sci in un palo finendo nella neve fresca, è il segnale che qualcosa sarebbe potuto andare storto questa sera. potendo dunque festeggiare come avrebbe voluto il suo 28esimo compleanno. L'effetto placebo del cambio materiali ha comunque sbloccato la testa del campione olimpico che ora può guardare ad un gennaio denso di appuntamenti con ben quattro slalom ancora da disputare prima del Mondiale. Sfortuna che ha poi colpito anche Christian Deville – terzo dopo la prima prova – fatalmente finito in una scalinatura del tracciato che lo ha piroettato fuori gara. Un errore che ci ha fatto ricordare per certi versi quello di Giorgio Rocca ... (continua)

[ 18/12/2012 ] - Campiglio tra Chalet Fiat e Colmar
LIVE - Amarcord a Madonna di Campiglio. Se ieri sera ci fossero stati Federico Fellini o Pupi Avati presenti, avrebbero avuto una moltitudine di materiale per buttare giù la sceneggiatura di un film sulla storia dello sci mondiale. Trovare tanti campioni di ieri e di oggi radunati tutti insieme per una sera, non è cosa di tutti giorni.Per chi ama questo sport certamente l'occasione per trascorrere - tra una portata e l'altra - un viaggio nella in una macchina del tempo un po' particolare, ricordando come, tra curiosità e aneddoti, è nata  la Tre3. Un viaggio iniziato dai vari Bruno Burrino (unico superstite della prima edizione della Tre3 del 1950), Paride Milianti, Bruno Alberti e Gino Burrino, passando poi attraverso i ricordi dell'oro iridato di Portillio 1966 Carletto Senoner, al racconto del leggendario atterraggio  in strada al parterre d'arrivo del Canalone Miramonti del gardenese Gerhard Mussner. Assente il grande Ingo Stenmark (cinque vittorie qui a Campiglio), ci ha pensato il suo connazionale e compaesano di Tarnaby Stig Strand (una vittoria qui sul Canalone) insieme a Piero Gros, Gustavo Thoeni, Paolo De Chiesa, Peter Popangelov a rinverdire gli anni d'oro della Valanga Azzurra degli anni '70 e '80.L'ospite d'onore però è stato lui, Alberto Tomba che insieme a Giorgio Rocca (ultimo vincitore qui nel 2005) hanno raccontato la loro Madonna di Campiglio. Una serata splendidamente organizzata dal presidente del comitato di coppa campigliano Lorenzo Conci, figlio d'arte dell'ex presidente federale Fabio Conci, che ha dedicato ogni energia per riportare il circo bianco ai piedi delle Dolomiti di Brenta. COLMAR - La giornata di vigilia della coppa del mondo a Madonna di Campiglio era però iniziata con un altro appuntamento per i tifosi, la presentazione di Colmar - sponsor ufficiale della tappa di Campiglio - presso il punto vendita di Piazza Sissi.Il suo patron, Mario Colombo ha voluto radunare per l'occasione i suoi testimonial - da Gros, De Chiesa e Rocca ... (continua)

[ 16/12/2012 ] - Ligety ipnotizza tutti sulla Gran Risa
LIVE - Il marziano Ted Ligety strapazza tutti sulla Gran Risa, con una grande lezione di sci da conservare tra le reliquie nella Hall of Fame dello sci. Lo statunitense porta a casa l'ennesimo successo in gigante infliggendo a tutti distacchi abissali: +2.04 al secondo, l'austriaco Marcel Hirscher e +3.27 al francese Thomas Fanara...non certo gli ultimi arrivati. Distacchi che potevano pesare maggiormente se nella seconda discesa qualche leggera sbavatura non avessero frenato i missili che Ligety si trova ai piedi. Un gradino sopra a tutti questo statunitense che già a febbraio scorso aveva capito che la rivoluzione di questi materiali andava preparata con anticipo, testando questi nuovi sci, mentre gli altri ancora discutevano sul da farsi. I risultati ora si vedono con lo statunitense che oltre ad essere un gradino sopra agli altri tecnicamente, ora lo è di due gradini anche come feeling con questi nuovo materiale e modo di sciare. La sua prima manche ha rasentato la perfezione: leggero quanto basta per scivolare via senza particolari attriti, consentendo quella velocità che agli altri è negata. Chi ha cercato di imitarlo, è stato il nostro Davide Simoncelli. Il trentino nella seconda manche ha cercato la chiave di volta dello stile LIgety, è in qualche momento ci è andato vicino, con un recupero che si è concretizzato nel quinto posto finale: la giusta iniezione di fiducia in vista del suo appuntamento con la pista di Adelboden, dove è in credito con la dea bendata. Un'incrociata con gli sci - dopo il secondo intermedio - è costata cara invece a Max Blardone. Il vincitore dello scorso anno, a caccia del record di quattro successi detenuto dal suo ex compagno Alberto Tomba, era in corsa per un posto sul podio dopo la prima manche chiusa con il quinto tempo. Ed, invece, la sfortuna questa volta ci ha messo lo zampino e per l'ossolano la gara è terminata inesorabilmente nella neve fresca. Max non dispera: sa di essere tra i migliori e lo ha dimostrato anche oggi. ... (continua)

[ 15/12/2012 ] - Blardone per eguagliare Tomba sulla Gran Risa
Tre vittorie le ha già in saccoccia Max Blardone. La più bella forse quella colta lo scorso anno quando in molti disperavano di rivederlo tra i big del gigante. Ma l'ossolano con  la Gran Risa ha quel feeling che solo i grandi possono avere, come un altro grande: Alberto Tomba. Il bolognese sulla una delle piste per antonomasia consacrata ad "Università" dello sci ci ha trionfato quattro volte (1988, '91, '92 e '95), una in più dunque di Blardone. Domani per Max - che sfoggerà anche il nuovo sponsor personale "Fratelli Beretta" - c'è l'occasione buona per tentare un record - che forse non può dire molto, ma è pur sempre un record degno di nota - ed eguagliare così come numero di vittorie il più famoso dei famosi, l'Albertone nazionale, su una delle piste più belle del circo bianco. Non sarà però facile per l'azzurro: a lui sono state più favorevoli le stagioni pari (2006-2010 e 2012), ma le eccezioni sono sempre ammesse. Le condizioni della pista non sono quelle che hanno sempre contraddistinto la pista ladina (neve ghiacciatissima), ma il lavoro di preparazione svolto degli organizzatori potrebbe supplire alle bizze del meteo che prima ha portato temperature polari ed ora improvvisamente temperature più miti. Le due tracciature saranno di matrice austriaca (prima manche) e italo-norvegese con l'altoatesino Franz Gamper, tecnico personale di Svindal, che in teoria dovrebbero avvantaggiare i loro atleti, oltre a un fuoriclasse come Ligety, ma ai nostri questo poco importa e poco importerà sicuramente anche al nostro Max che partirà certamente per vincere. (continua)

[ 15/12/2012 ] - Anna Fenninger l'antipatica
Simpatie ed antipatie non possono mancare nel mondo dello sci come nella vita comune. Se in passato personaggi del calibro di Alberto Tomba, l'Hermann Maier prima dell'incidente motociclistico, Pauli Accola e Alexandra Meissnitzer non godevano certo dei favori di una parte del pubblico, oggi è forse Lindsey Vonn - amata ed odiata come tutte le grandi campionesse - l'atleta per la quale esistono estimatori e detrattori. Ora però si aggiunge un'altra new entry: Anna Fenninger. La giovane campionessa austriaca in questo momento non sembra godere delle simpatie del pubblico di casa sua, ma soprattutto dei media austriaci. Ieri entrando in sala stampa a Santa Cristina siamo stati accolti da un coro dei giornalisti austriaci che sostenevano Lara Gut che stava per vincere la discesa di Val d'Isere, con la Fenninger fuori dal podio (5/a). Abbiamo creduto di sognare per un momento: degli austriaci che tifano Svizzera...cose dell'altro mondo. Poi però abbiamo voluto indagare, ed ecco scoperto l'arcano. La Fenninger non è amata in Austria a causa del suo carattere spigoloso. A detta poi di molti si è poi montata un po' troppo la testa. Da quest'anno poi la sciatrice biancorossa si è affidata ad una società di management tedesca di Stoccarda che ha limitato al minimo i suoi contatti con i media. Ogni intervista deve essere concordata prima con il suo manager, anche quelle a bordo pista. Un affronto per i giornalisti di casa sua che ora la stanno boicottando apertamente e pubblicamente.  (continua)

[ 04/12/2012 ] - La Coppa del Gobbo: Cip,cip,uccellini volano!
Tante, troppe emozioni in una volta sola! Gli azzurri velocissimi, la perdita di conoscenza di Max Franz, le porte nascoste sotto i dossi, il podio di Simoncelli, il quadretto di Blardone e Ravetto (splendido), i Salomon da gigante che ritornano...! Però, che bello, non ci siamo certo annoiati e mai come in questo fine settimana ci siamo sentiti orgogliosi dei nostri atleti!Iniziamo subito con un argomento serissimo, la caduta di Max Franz e quella porta piazzata sotto il dosso, in superg. Si dice che il giovane austriaco stia meglio, ce lo auguriamo tutti, ma la sincope da compressione carotidea che gli ha fatto perdere conoscenza dopo l'impatto con il telo c'è stata, eccome, seguita da uno stato di ipossia di una decina di secondi. Certo, Max è giovane e forte e si riprenderà presto, ma non credo che il tutto possa essere archiviato con un semplice "...sta bene, ha avuto tagli al viso, fratture al naso ed una commozione cerebrale..." Io non ho mai visto nulla di simile in più di vent'anni di telecronache. Kristian Ghedina era sulla pista e stava con Alberto Senigagliesi proprio sotto il dosso: "Quando ho visto quella porta mi sono inca..ato, mi sono ricordato subito una simile situazione in Val d'Isère, sulla O.K. quando gareggiavo ancora, avevo litigato allora e lo rifarei di nuovo! Ma come è possibile una simile miopia. Ho soccorso io per primo il croato Natko: spalla sinistra lussata e tanta rabbia in corpo. Poi ho visto cadere il tedesco Ferstl, aveva la bocca in sangue...ma scherziamo?" No, purtroppo è tutto tristemente vero! Spero che qualcuno intervenga per dare saggi consigli alla cabina di regia anche in merito a nuove scelte sulla tipologia dei pali delle porte.Dicevo di come in pista, accanto a Ghedo, ci fosse Volpe Senigagliesi, già ottimo tecnico Rossignol e profondo conoscitore di queste nevi. Sono certo che il suo know how sia di aiuto alla squadra, come ai giovani sia utilissimo il rientro di Alberto Ghidoni. In effetti i nostri velocisti, sia qui ... (continua)

[ 28/11/2012 ] - 25 anni fa iniziava la leggenda di Tomba
Venticinque anni fa iniziava la leggenda di Alberto Tomba. Ci perdoni l'Albertone nazionale se arriviamo con un giorno di ritardo nel ricordarlo, ma questo nulla toglie al tributo che merita, anche da parte della nostra redazione. La sua leggenda inizia il 27 novembre 1987, data scolpita nella memoria di ogni appassionato di sci, italiano e non: Alberto Tomba vince la sua prima gara di Coppa del Mondo, uno slalom speciale, al Sestriere. La vittoria è “alla Tomba”: primo in entrambe le manche, alla fine rifila 80 centesimi di secondo allo svedese Jonas Nilsson e un quasi due secondi all’austriaco Guenther Mader. Poi il suo primo show da campione: gli sci lanciati al cielo, una doccia di spumante a beneficio delle tv e il suo fare spavaldo con l'immancabile frase di cui è rimasto famoso: “Il più forte sciatore sono me!”. Lo si può amare o odiare, ma nella mente di tutti gli appassionati di sci in tutto il mondo dire Tomba è dire sci. Tomba “la Bomba” è stato il nomignolo che lo ha seguito per tutta la sua carriera e che ancora oggi lo identifica e che guarda caso aveva coniato lui stesso in una serata di festeggiamenti in una discoteca d'oltre oceano. Scorrere il suo palmaresse non è cosa facile: 50 vittorie in coppa del mondo, 5 medaglie d'oro tra Olimpiadi e Mondiali, 2 medaglie d'argento e di bronzo alle Olimpiadi, 4 coppe di slalom, 4 coppe di gigante ed una coppa assoluta. Nel corso della sua carriera, Tomba ha sempre rivendicato una vittoria in più, conteggiando anche lo slalom parallelo di Saalbach disputato al termine della stagione 1987-1988, in realtà, secondo la FIS, valido solo per la classifica per nazioni. Storica rimase la doppia vittoria ai Giochi Olimpici di Calgary '88 in gigante e slalom che portò anche ad interrompere la diretta del festival di Sanremo per assistere all'impresa del bolognese. Dopo una vita tutt'altro che facile passata sotto i riflettori, si ritira nel marzo 1998, dopo le finali di Crans Montana: insieme a Ingemar Stenmark, ... (continua)

[ 27/11/2012 ] - Bravi gli Azzurri sulla pista dell'affronto aTomba
I fatti risalgono al 1991 ed impedirono al campione bolognese di vincere, forse, la sua prima Coppa del Mondo Assoluta!Prima però parliamo della bella prova complessiva dei velocisti azzurri che al loro esordio stagionale hanno confermato quanto sia stato prezioso il lavoro di qualità fatto durante l'estate in Sud America. L'infortunio di Mattia Casse non ci voleva proprio ma la velocità richiede spesso dolori fisici e immagino come, nelle prossime settimane, il bravo poliziotto piemontese sappia trovare nei suoi più intimi ricordi una forza speciale, tutta sua, per vivere con serenità questo infortunio e ritornare presto sulle piste, rinvigorito nell'anima. Coraggio Campione! Dicevamo del lavoro tecnico, un programma che il bravo Rulfi sta coordinando con la sua solita perizia assieme a collaboratori preziosi come Carca, Ghidoni, Senigagliesi, Frilli, che bello vedere Werner Heel e compagni staccare tempi di rilievo in quelle sezioni di scorrevolezza a noi sempre ostiche, soprattutto a Lake Louise!Heel ha cambiato sci, è cambiato molto di testa e di attitudine al lavoro, parecchi chili di muscoli in più e tanta tanta fiducia ritrovata! Bravo Fill, ha avuto un'estate difficile, faceva un po' fatica, ma si è ripreso ed è pronto per tornare in alto. Paris sta lavorando bene, sia sugli sci sia fisicamente...punto questo un po' debole in passato (recuperato l'infortunio alla spalla), è molto professionale, gran lavoratore, ha i mezzi per fare una stagione ottima. Klotz è sempre un po' zitto, impara in silenzio, però ogni tanto fa degli exploits tecnici di grande classe e, anche sul tecnico, è sempre sui tempi dei migliori. Marsaglia è migliorato tanto nella scorrevolezza, non è ancora al livello di Dome, ma in superg si toglierà un sacco di soddisfazioni (e le regalerà anche a tutti noi!). Infine Innerhofer, tutti noi conosciamo le sue vicissitudini, i suoi dolori alla schiena, ma perbacco che bello vederlo sciare così bene seppur con una preparazione non ottimale! Si ... (continua)

[ 24/11/2012 ] - Anche Aspen si inchina a Tina.Ottima Curtoni 5/a
Dopo il trionfo di Soelden e il 4/o posto di Levi Tina Maze mette la firma anche sulla "Lower Ruthie's Run" di Aspen, vincendo il secondo gigante stagionale, portando così a 13 il numero dei sigilli in CdM, e a 250 punti la sua quota in classifica generale. La bella slovena non sembra avere alcuna intenzione di fermarsi, ha cominciato la stagione come meglio non si sarebbe potuto, allargando ulteriormente il divario tra se e le dirette concorrenti, che oggi hanno raccolto nulla o quasi.Leggera e precisa Tina ha dominato la prova grazie agli ottimi tempismi negli ingressi curva, rifilando alla fine 9 decimi a Kathrin Zettel, ma arrivando ad avere anche 1"3 di vantaggio sulla austriaca.Un dominio che dal muro del Rettenbach passa per la "Black" di Levi per arrivare alla pista odierna, piuttosto difficile e fisicamente molto impegnativa, con una visibilità piatta che nella seconda frazione ha disturbato non poco le atlete.A Tina e al compagno-coach Andrea Massi si sono aggiunti negli anni il bergamasco Livio Magoni nei panni dell'allenatore e lo skiman Andrea Vianello che ha portato la sua esperienza (Tomba, Rocca, Mancuso) al servizio delle lamine della slovena.Per arrivare all'obiettivo dichiarato, la Sfera di Cristallo, Tina sapeva di dover fare i conti principalmente con Lindsey Vonn e Maria Riesch, ma le due "superpotenze" del Circo Rosa stanno facendo segnare alcuni passaggi a vuoto: la tedesca oggi è  scivolata durante la prima frazione; l'americana, è uscita a Soelden, ha saltato Levi, ed oggi durante la seconda manche ha perso tantissimo negli ultimi 25", arrivando stravolta al traguardo dove si è sdraidata per terra, perdendo 10 posizioni. Una Vonn a mezzo servizio, si sapeva, che quasi certamente salterà lo slalom di domani per presentarsi a Lake Louise settimana prossima con 10 punti dopo 4 gare. Pochi.Seconda come a Soelden: dopo le ultime stagioni "a singhiozzo" Kathrin Zettel ha risolto i problemi fisici ed è tornata ad essere una delle grandi ... (continua)

[ 09/11/2012 ] - Ted Ligety multato in Svizzera: correva a Levi
Che sia il gigantista più veloce della coppa del mondo, lo ha dimostrato qualche settimana fa a Soelden, infliggendo distacchi abissali a tutti gli altri avversari. Ted Ligety però non disdegna di calcare il piede sull'acceleratore oltre che sugli sci anche in macchina, una passione in comune con un altro grande gigantista come il nostro Alberto Tomba. L'altro giorno mentre si stava recando a Zurigo per prendere il volo charter con destinazione Levi, insieme a tutti gli altri colleghi delle altre squadre, è stato svegliato alle 4 del mattino, mentre dormiva nel suo albergo, dalla polizia cantonale elvetica per pagare una multa per eccesso di velocità. Il campione la presa in modo molto ironico taggando su facebook i solerti poliziotti svizzeri mentre in tre compilavano il verbale di 100 euro sul bancone della reception. Ironico il commento apposto da Ligety: "Vera ospitalità Svizzera: La polizia sveglia la gente alle 4 del mattino per pagare un eccesso di velocità di 100 dollari". Il campione di Park City l'ha presa comunque sportivamente e ha poi recuperato il sonno perduto nel volo aereo verso il nord della Finlandia. Con Ligety tra i pali stretti di Levi ci saranno anche Will Brandenburg, Nolan Kasper, David Chodounsky per i maschi; per le donne Mikaela Shiffrin e Hailey Duke. Hanno, invece, deciso di disertare la prova Julia Mancuso e Lindsey Vonn per scelta e Bode Miller e Resi Stiegler perchè stanno ancora recuperando dai rispettivi infortuni. (continua)

[ 14/10/2012 ] - Il Cerro Castor vuole ospitare la Coppa del Mondo
A Les Lenas, Argentina, due discese maschili nel 1985 e 1986 e una discesa e un superg femminili nel 1989, tutti in agosto; a Thredbo, Australia, uno slalom e un gigante maschili nell'agosto del 1989; l'ultima volta a Mt.Hutt, Nuova Zelanda, uno slalom e un gigante maschili ai primi di agosto del 1990 (Tomba sul podio). Cosa abbiamo elencato? Le prove di Coppa del Mondo corse nell'emisfero sud del mondo. Una sfida difficile, vuoi per questioni logistiche, vuoi perché ad agosto gli atleti sono ancora nel pieno della preparazione. Ma dall'altra parte c'è il desiderio della FIS di rendere sempre più mondiale lo sci, e la concorrenza tra le stazioni sciistiche per ospitare il Circo Bianco non è più limitata alla sola Europa. Ecco dunque che all'ultimo consiglio FIS di Zurigo è arrivata sul tavolo della FIS la proposta/richiesta dei responsabili del Cerro Castor (Ushuaia, Argentina) di poter ospitare una prova di Coppa del Mondo. I promotori erano spalleggiati dal Ministero del Turismo argentino e dall'ambasciata argentina in Svizzera. Da tanti anni ormai gli azzurri, e moltissime altre squadre nazionali, si recano ad agosto ad Ushuaia per la preparazione estiva: al Cerro Castor trovano neve invernale e le giuste infrastrutture per poter lavorare al meglio. Insomma gli argentini sondano il terreno: per avere una pista omologata per la Coppa del Mondo sono necessari cospicui investimenti, ma c'è il desiderio e la volontà di poter ospitare il Grande Sci.Come abbiamo scritto da 22 anni la Coppa non esce dall'emisfero nord, ma ipotizzare uno slalom e un gigante nella città più australe del mondo, alla "fin del mundo", non è fantascienza... (continua)

[ 22/09/2012 ] - FISI in lutto per la scomparsa di Arrigo Gattai
Lutto nel mondo dello sport italiano: è mancato oggi nella sua casa di Milano Arrigo Gattai, presidente dalla FISI dal 1976 al 1987 e poi del CONI dal 1987 al 1993.Arrigo era nato il 17 aprile 1928 a Milano, laureandosi nel 1949 in Giurisprudenza. Avvocato civilista, era stato consigliere dell'Inter di Angelo Moratti dal 1955 al 1968, vivendo gli anni della Grande Inter; nel frattempo svolgeva numerosi incarichi legali nella FISI.Dopo aver ricoperto ruoli dirigenziali nelle commissioni federali e nel Comitato Alpi Centrali è stato eletto Presidente della FISI il 18 giugno 1976. Nel 1977 è entrato a far parte della Giunta Esecutiva diventando l'anno successivo Vice Presidente del CONI. Nel 1987 è stato eletto per la prima volta Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano confermato nel 1989, ha lasciato l'incarico il 30 giugno 1993.Gattai ha guidato lo sci italiano dalla Valanga Azzurro fino alle soglie dell'"era Tomba". Raggiunto dall'ANSA ecco come lo ricorda Gustav Thoeni, uno dei grandi dello sci azzurro: "resterà per sempre il mio presidente. Gli devo molto anche come tecnico, fu lui che mi volle nello staff da allenatore. Come presidente era molto severo, ma ci ha sempre sostenuto. Se poi ho continuato da tecnico lo devo a lui".Arrigo era il padre di Bruno, avvocato, ex atleta e campione italiano in discesa nel 1978, nonché apprezzato telecronista dello sci fino al 2000.Il Presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha invitato le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive che si disputeranno in Italia a partire da stasera e per tutto il weekend, per onorarne la memoria.Tutto il mondo degli sport invernali azzurro si stringe intorno alla famiglia Gattai in questo triste momento. (continua)

[ 18/08/2012 ] - 30 anni dalla scomparsa di Bruno Noeckler
Ieri è stato il trentennale della scomparsa di Bruno Noeckler, atleta azzurro nato a Predoi, Bolzano, nell'ottobre del 1956 e tragicamente mancato il 17 agosto 1982 sul monte Ruapehu, in Nuova Zelanda, in un incidente stradale. Slalomgigantista, Bruno era entrato per la prima volta nei top10 di Coppa del Mondo sulle nevi di Vipiteno, il 15 dicembre 1975, con un ottimo 6/o posto. Deve aspettare due stagioni per salire sul podio, a Furano (Giappone), in slalom, dove chiude con il 3/o tempo alle spalle di Klaus Heidegger e Ingemar Stenmark. Si arriva così alle Olimpiadi Invernali di Lake Placid 1980, USA, segnate dal dolore per l'incidente a Leonardo David. In gigante il primo degli italiani fu proprio Bruno, con il 6/o tempo, stessa posizione poi conquistata da Plank in discesa libera. A fine stagione è vicecampione nazionale in slalom dietro Piero Gros, titolo che vincerà nel 1981 davanti a De Chiesa. Nel 1981 è anche vicecampione nazionale di gigante, dietro Foppa, stessa posizione che manterrà negli assoluti 1982. Nel frattempo in Coppa del Mondo sale nuovamente sul podio, a Voss, Norvegia, questa volta in gigante, e ancora alle spalle di Stenmark. E' convocato per i Mondiali di Schladming 1982, dove chiude il gigante con il 5/o tempo. Poi, in estate, il tragico schianto: con Bruno muoiono anche l'allenatore Ilario Pegorari (ex azzurro), il preparatore Karl Pichler e il massaggiatore Ivano Ruzza, mentre si salva, pur ferito, Carlo Gerosa, che pochi mesi prima aveva partecipato ai Mondiali Juniores di Auron, e che tra l'87 e l'92 è entrato diverse volte nei top10 dello slalom. Una delegazione azzurra guidata dall'allora capoufficio stampa della FISI Claudio Baldessari, scomparso due mesi fa, tornò in quella zona qualche anno più tardi, per piantare un albero e una croce nel luogo dell'incidente, in occasione dell'unica tappa di Coppa del Mondo disputata a Mt.Hutt, nel 1990 (vittoria di Nyberg in gigante e terzo posto di Tomba in slalom). (continua)

[ 24/07/2012 ] - La Gondola Rossa di Kitz dedicata a Deville
22 gennaio 2012: una data indimenticabile per Cristian Deville, il primo trionfo in Coppa del Mondo, quel sorriso sul gradino più alto del podio nella splendida cornice di Kitzbuehel, il "tempio dello sci". Come da tradizione allo slalomista fassano sarà dedicata una gondola rossa dell'impianto di risalita che serve la Streif, uno dei tracciati più leggendari del Circus. Turisti, curiosi, e giovani campioni hanno ammirato quei nomi incisi sulle gondole, nomi che hanno fatto la storia dello sci, nomi che ricordano grandi gare, imprese, trionfi. Domani mattina alle 9.30 Cristian accoglierà fan e media alla baita di partenza della gara, dove festeggerà questo meritato riconoscimento. Prima di lui solo quattro atleti azzurri avevano avuto questo onore: Gustavo Thoeni (in combinata nel 1975 e 1977), Piero Gros (in slalom nel 1975), Alberto Tomba (in slalom nel 1995) e Kristian Ghedina (in discesa nel 1998). aggiornamento: "E' stata una cerimonia emozionante davanti a tantissima gente - ha raccontato Cristian -. la giornata è cominciata subito bene perchè sono salito in cima alla pista di discesa sulla cabinovia di Tomba, seduto al fianco di Thoeni. Meglio di così non potevo chiedere....Ho notato che oltre alla cabina a me dedicata, svettano anche le gigantografie dei tre vincitori dell'edizione di quest'anno, quindi mi sono fatto abbastanza pubblicità...Scherzi a parte, ho vissuto a Kitzbuehel momenti indimenticabili, l'impegno e la promessa è quello di impegnarmi ancor di più per cercare di rivivere le stesse sensazioni, la preparazione prosegue senza intoppi ed ho già una gran voglia di ripresentarmi al cancelletto di partenza". Alla cerimonia erano presenti anche alcuni tennisti che partecipano al torneo di tennis di Kitzbuehel, la loro presenza ha fatto molto piacere a Deville, grande appassionato della racchetta. "Gli organizzatori mi hanno proposto di sfidare Rainer Schoenfelder in una sfida tennistica, il vincitore riceverà una wild card per il torneo di ... (continua)

[ 25/06/2012 ] - Felina:Razzo, Tomba e Merighetti a per l'Emilia
E' stata una sesta edizione speciale per "Aspettando la neve", la festa che ogni anno i ragazzi del Razzo Fun Club di Giuliano Razzoli organizzano in onore del loro campione. Una festa speciale perchè decisamente improntata alla solidarietà nei confronti delle popolazioni emiliane terremotate. Al Parco Tegge di Felina, oltre ai tifosi del Razzo e ai numerosi appassionati di sport, c'erano tre ospiti d'eccezione: Alberto Tomba, Stefano Baldini (maratoneta reggiano, oro olimpico ad Atene 2004) e Dada Merighetti. Razzoli ha offerto all'asta la divisa delle Olimpiadi 2010, Tomba la tuta utilizzata a Bormio per le finali di Coppa del Mondo del 1995, quando conquistò la Sfera di Cristallo, Baldini scarpe e abbigliamento utilizzati ad Atene 2004, e Dada la tuta con la quale nella scorsa stagione ha vinto per la prima volta in Coppa, a Cortina. Razzoli ha ricordato le persone colpite dal terremoto: "ringrazio tutti quelli che hanno lavorato e partecipato alla realizzazione di questa festa. Con il ricavato cercheremo di dare una piccola mano a chi ne ha bisogno, alle persone colpite dal sisma, sono emiliani e sicuramente risaliranno al più presto..."Nel corso della festa si è tenuto il convegno "Scegliendo di Vincere" si è parlato di sport, è intervenuto anche il presidente FISI Flavio Roda. (continua)

[ 08/06/2012 ] - Erich Demetz rieletto presidente della CdM.
In occasione del 48/o Congresso della Federazione Internazionale di Sci, tenutosi in Corea, il funzionario sportivo gardenese Erich Demetz è stato rieletto all'unanimità presidente del Comitato Coppa del Mondo. Demetz ha 74 anni e ricopre questa carica dal 1986 quando succedette a Serge Lang, fondatore della Coppa del Mondo. Da allora Demetz è sempre stato riconfermato. Durante il congresso, il gardenese ha avuto anche occasione di confrontarsi in un lungo colloquio con il nuovo presidente della Federazione Italiana Sport Invernali, Flavio Roda, ex allenatore di Tomba. "E' stato un incontro molto cordiale", ha detto Demetz. "Ho informato Roda su vari aspetti della Coppa del Mondo e lui era informato molto bene su varie tematiche. Ha inoltre mostrato grande apertura nei confronti di tutte le diverse specificità del mondo sci". Entrambi i presidenti sono contenti di poter sostenere e rafforzare lo sci nel futuro tramite una proficua collaborazione.Nello stesso congresso si è tenuta la riunione annuale della Commissione Atleti. Erano presenti Kilian Albrecht (BUL) e Anja Paerson (SWE) per lo sci alpino, Ryan Blais (CAN), Dave Duncan (CAN) in sostituzione di Katrin Huttary (AUT) per il Freestyle Skiing, Mateusz Ligocki (POL) per lo Snowboard, e Kikkan Randall (USA) per il fondo. Tra i vari argomenti la Commissione ha discusso diverse proposte per riuscire ad essere più incisivi all'interno della FIS, e a questo proposito i rappresentanti degli atleti hanno ottenuto di poter inserire un membro nel Executive Board di ciascuna disciplina FIS. Le prossime elezioni della commissioni si terranno durante i Mondiali di Schladming; la commissione ha richiesto che anche gli atleti ancora in attività si muovano per rappresentare gli interessi degli atleti stessi. (continua)

[ 25/04/2012 ] - Jacques Theolier:"è stata una stagione bellissima"
(da fisi.org) Jacques Theolier promuove su tutta la linea il gruppo delle discipline tecniche maschili protagoniste della Coppa del mondo di sci alpino conclusa poche settimane fa. Il 51enne tecnico francese di Modane, da due anni responsabile del gruppo, assegna i voti di fine annata. "E' stata una stagione bellissima sia in gigante che in slalom - spiega -, siamo partiti subito bene dagli allenamenti di Ushuaia, dove ho visto uno spirito fantastico da parte dei ragazzi. Nell'esordio di Soelden sapevo che non saremmo stati al massimo della condizione e si è visto, ma dalla trasferta in America si è accesa una luce che non si è più spenta. Cosa abbiamo fatto rispetto al passato? Niente di particolare, ci siamo semplicemente concentrati su alcuni particolari tecnici, il ritorno ai massimi livelli sia di Blardone che di Simoncelli e la crescita di alcuni giovani come Borsotti e altri sono solo la conseguenza. In slalom sapevamo di avere una squadra forte, stavolta siamo riusciti a tradurre in pista quanto di buono siamo capaci di fare in allenamento. Fra Deville, Gross, Razzoli, Thaler e Moelgg disponiamo di atleti che si stimolano l'uno con l'altro".L'immediato futuro propone due stagioni ricche di avvenimenti di primissimo piano, a cominciare dalla rassegna iridata di Schladming del prossimo febbraio. "In gigante l'obiettivo sarà sicuramente di tornare sul podio che manca da tantissimi anni (Alberto Tomba fu oro a Sierra Nevada nel 1996, ndr), per questo motivo ci alleneremo quasi per il 50% su pendii simili a quello austriaco. Anche fra le porte strette non dobbiamo dormire sugli allori, bensì continuare a prepararci con umiltà. Non basterà più salire sul podio, bensì puntare alla vittoria perchè la gente si aspetta sempre un passo in più, rispettando il valore degli avversari". (continua)

[ 07/04/2012 ] - FISI: martedì il primo Consiglio Federale
Martedì dopo Pasqua si terrà il primo Consiglio Federale dell'era Roda, il primo con l'ex DT azzurro al "posto di comando" della federsci italiana. Si parlerà certamente delle direzioni agonistiche, il primo dei tanti argomenti urgenti che il consiglio dovrà affrontare. Infatti, aderendo al suo ruolo, il Commissario Straordinario Carrara aveva inviato nel mese di febbraio a tutti i tecnici una lettera con la risoluzione del contratto. Dunque ora è necessario al più presto definire i quadri tecnici partendo dai direttori, per infondere le giuste certezze. L'orientamento sembra quello di dare continuità al lavoro della scorsa stagione, riconfermando Claudio Ravetto e Raimund Plancker: "Dobbiamo dare continuità al lavoro svolto dai tecnici, è la prima cosa da fare, confermare i tecnici e l'ossatura delle squadre maggiori in vista di Mondiali e Olimpiadi". Vedremo. Intanto Roda non ha nascosto le sue intenzioni parlando ancora di Alberto Tomba: "Alberto mi chiama ogni giorno per vedere come vanno le cose. Lui è un patrimonio che dobbiamo utilizzare: è un trascinatore, ha grossa esperienza, non sarà un tecnico o un allenatore ma può dare tanti consigli agli atleti che si accingono a disputare i Mondiali e le Olimpiadi." (continua)

[ 18/03/2012 ] - A Roccaraso i Campionati Italiani Assoluti 2012
(comunicato FISI) Per una settimana Roccaraso sarà capitale dello sci azzurro. Dopo aver ospitato la manifestazione iridata juniores, dal 19 al 24 marzo, nella località sciistica della provincia de L’Aquila si terranno anche i Campionati italiani assoluti di sci alpino maschile e femminile. L'organizzazione della manifestazione tricolore è stata affidata dalla Federazione italiana sport invernali (FISI) allo Sci Club Livata A.D., società sportiva della provincia di Roma appartenente al Comitato regionale Fisi Lazio-Sardegna. Nella settimana tricolore, sulla pista "Direttissima" di Monte Pratello e sulla "Orso" di Pizzalto, saranno in programma gare di Slalom Speciale, Slalom Gigante, Super Gigante e Discesa Libera, con la presenza dei campioni azzurri iscritti alle Coppe del Mondo FIS di specialità, per un totale di 120 atleti uomini e un centinaio di donne.Torna quindi a Roccaraso e nel centro Italia la più importante manifestazione a livello nazionale, dopo l'edizione dei Campionati italiani del 1994. Il risultato è frutto della pluriennale esperienza maturata dallo Sci Club Livata nell'organizzazione di gare ed eventi sciistici di primo rilievo e dei risultati raggiunti nell’attività agonistica, soprattutto giovanile. Vista l'imminenza delle elezioni per il nuovo presidente e le nuove cariche federali della Federazione italiana sport invernali, fissate il 31 marzo prossimo, la manifestazione tricolore si preannuncia occasione per la possibile presenza dei candidati, impegnati nelle ultime fasi di volata elettorale.La competizione tricolore è stata presentata in una conferenza stampa, questa mattina, nella sala Auditorium del Palazzo delle Federazioni Sportive del Coni. Alla conferenza sono intervenuti: Giovanni Diotallevi, presidente del Comitato organizzatore; Alessandro Palazzotti, presidente del Coni Lazio; Nicola Tropea, presidente del Comitato regionale FISI Lazio-Sardegna; Franco Malci, presidente dello Sci Club Livata; Francesco Di Donato, sindaco del ... (continua)

[ 17/03/2012 ] - Elezioni Fisi: l'Alto Adige si schiera per Roda
Sono iniziate le manovre elettorali in vista dell'assemblea straordinaria per il nuovo consiglio Fisi - che rimarrà in carica fino al 2014 - prevista sabato 31 marzo 2012 a Modena, presso il padiglione C di Modenafiere. Sono quattro le candidature alla presidenza, ventidue quelle per i sette posti da consigliere, cinque per i due da consigliere atleta, tre per il ruolo di consigliere tecnico e tre per il collegio dei revisori dei conti. Con un comunicato stampa il presidente del comitato Fisi Alto Adige guidato da Hermann Ambach si schiera apertamente per il candidato alla presidenza Flavio Roda, invitando tutti gli sci club altoatesini a fare lo stesso. Nella squadra a favore dell'ex tecnico azzurro sono presenti tre i nomi: Reihnard Schmalzl, Karen Putzer e Alfons Thoma. Di seguito riportiamo il comunicato ufficiale:
"Il Comitato FISI locale consiglia ai propri delegati di appoggiare Flavio Roda per la presidenza e i tre altoatesini Reinhard Schmalzl, Karen Putzer e Alfons Thoma per i vari ruoli in consiglio. Da quest´anno il massimo organo federale degli sport invernali sarà composto da dieci elementi e non più venti come accaduto in passato. Per questo motivo è importante, che sosteniamo compatti i nostro candidati, “afferma il Presidente del Comitato altoatesino Hermann Ambach. „Nella nostra ultima seduta abbiamo deciso all´unanimità di sostenere Reinhard Schmalzl, Karen Putzer ed Alfons Thoma ed ovviamente speriamo, che tutti le nostre società li votino. I quattro nomi in lizza per la carica presidenziale sono Lorenzo Conci, Carmelo Ghirardi, Antonio Noris e Flavio Roda. I primi tre sono consiglieri uscenti, mentre il quarto, già coach di Alberto Tomba, già direttore agonistico delle squadre nazionali, è oggi direttore della scuola tecnici federali. Tra i ventidue candidati per un ruolo da consigliere sono cinque rappresentanti locali in corsa. Come anticipato, la presidenza del comitato provinciale della FISI appoggia il gardenese Reinhard Schmalzl, il ... (continua)

[ 15/03/2012 ] - Schladming 2012: pillole di neve
TOMBA - E' arrivato a Schladming ieri sera il campione bolognese. Durante il viaggio è stato fermato dalla polizia austriaca per eccesso di velocità. Riconosciuto dai due gendarmi se le cavata con un paio di foto con autografo. Tomba resterà nella località della Stiria per tutta la durata delle finali di coppa del mondo.
CASA TIROLO - In occasione dei prossimi mondiali di Schladming Casa Tirolo, meglio conosciuta come Tirolberg, quartier generale di feste, conferenze stampa, ed incontri culturali e sportivi non ci sarà. La famosa tenda che ormai da Bormio 2005 seguiva il circo bianco durante le rassegne iridate - ideata dall'ufficio del turismo di Innsbruck, capitale appunto della regione del Tirolo, non potrà piantare i suoi paletti in quel di Schladming. Motivo? La regione della Stiria, sede di questa rassegna iridata, ha fatto pressione sulla federazione austriaca dello sci per impedire alla vicina regione alpina di promozionarsi in terra di un'altra concorrente.
LINDSEY VONN - La campionessa statunitense a Schladming ha scelto di alloggiare nel suo ultramoderno Truck, parcheggiato alla periferia della cittadina stiriana, e non nell'albergo con tutto il resto della squadra. Insieme alla Vonn sono presenti anche la sua famiglia ed il suo team ed è la stessa Lindsey a cucinare per tutti. Nel truck è presente anche una attrezzatissima sala fitness da fare invidia ad alcune palestre nostrane.
PAERSON - La campionessa di Tarnaby che, ieri con una conferenza stampa ha ufficializzato il suo addio alle competizioni, dopo una breve vacanza si dedicherà, in collaborazione con il comitato olimpico svedese, a progetti per i giovani; il suo sogno però è quello di collaborare il segretario generale dell'Onu, per progetti caritatevoli nelle zone più sottosviluppate del mondo. (continua)

[ 12/03/2012 ] - Anja Paerson si ritira dopo 14 anni di successi
Dopo quattordici anni di carriera Anja Paerson ha deciso di appendere gli sci e gli scarponi al fatidico chiodo. La notizia era nell'aria, ma la campionessa di Tarnaby - il paesino natale anche di Ingemar Stenmark - lo ha fatto oggi alla vigilia dell'inizio delle finali di coppa del mondo a Schladming. La 30enne svedese - compirà 31 anni il prossimo 25 aprile - ha dichiarato di volersi ritirare al termine di queste ultime gare. "La mia è stata una carriera fantastica - ha dichiarato la svedese - che mi ha regalato tantissimo. Credo che sia arrivato il momento di fermarsi". Una delle sciatrici più vincenti del circo bianco ha così deciso di fermarsi definitivamente. L'esordio in coppa del mondo per la polivalente svedese - è stata tra le poche atlete, capace di vincere in tutte le discipline - avvenne in occasione delle finali di coppa del mondo a Crans Montana nel 1998 e si conclude ora con quelle di Schladming 2012. Ai Mondiali (da Sankt Anton 2001 a Garmisch 2011) ha vinto tredici medaglie: 7 ori, 2 argenti e 4 bronzi. Con quella ottenuta in discesa libera ai Mondiali di Are 2007, Anja Pärson è diventata la prima sciatrice a vincere l'oro iridato in tutte le specialità dello sci alpino. Ai Giochi olimpici invernali ha vinto, tra Salt Lake City 2002 e Vancouver 2010, sei medaglie (1 oro, 1 argento e 4 bronzi). In coppa del mondo ha vinto due Coppe assolute e cinque Coppe di specialità. Dopo il mondiale del 2007 in casa ad Are la svedese ha visto le sue prestazioni calare, alternando buoni periodi con altri con gare decisamente deludenti, ma durante la stagione 2009 ha comunque ritrovato una certa regolarità, che le ha permesso di vincere l'ennesimo trofeo della carriera, la Coppa del Mondo di super-combinata. In coppa del mondo ha ottenuto 95 podi: 42 vittorie, 29 secondi posti e 24 terzi posti. Nella stagione 2010-2011, con la vittoria del 5 marzo 2011 nella discesa libera di Tarvisio, ha raggiunto il traguardo di aver vinto almeno una gara di Coppa del Mondo per ... (continua)

[ 04/03/2012 ] - L'ultimo pettorale di Patrick Jaerbyn
Quello di oggi, nel superg di Kvitfjell, sarà l'ultimo pettorale di Patrick Jaerbyn in Coppa del Mondo. Il "grande vecchio" del Circo Bianco ha deciso di appendere gli sci al chiodo, e non essendosi qualificato per le finali di Schladming saluterà domani per sempre quel carrozzone che ha frequentato per oltre 20 stagioni. C'è un filo di tristezza nel dare questa notizia, ma allo stesso tempo infinita ammirazione per un atleta fuori da ogni regola, che il prossimo 16 aprile festeggerà 43 primavere. E non bisogna fare l'errore di pensare che le ultime stagioni siano state per lui una passerella: per buttarsi dalla "Birds of Prey" di Beaver o dalla Streif di Kitz ci vuole coraggio, tecnica e fisico allenato, doti rare in molti atleti, rarissime, uniche, quando l'anagrafe dice che hai superato da un pezzo i 40 anni. Gli appassionati di lungo tempo non hanno ancora dimenticato la vittoria di Pauli Accola nel 1992 e il suo duello col nostro Alberto Tomba...un'altra epoca, ci vien da dire, eppure Patrick c'era già, e in quella stagione conquistò i suoi primi punti nel circuito dei grandi. Nel superg di Kvitfjell indosserà il pettorale n.302 della carriera, oltre 300 gare che hanno portato al velocista svedese tre podi, tutti in superg, dal primo a Kvitfjell nel '98, all'ultimo in Val Gardena nel 2008, qualche mese prima di spegnere le 40 candeline. In mezzo una marea di piazzamenti nei migliori 10, la gioia dell'argento ai Mondiali di Sierra Nevada '96 e l'incredibile bronzo nella "sua" Are nel 2007, quando ben in pochi avrebbero scommesso su di lui. Fisico perfetto, grande forza di volontà, equilibrio mentale, passione, un pizzico di fortuna...questi gli ingredienti che hanno alimentato la longevità di Patrick, la cui presenza al cancelletto era ormai una certezza per tutti. Nella sua lunghissima carriera Patrick può vantare di aver visto 9 Mondiali (Morioka 93, Sierra Nevada 96, Sestriere 97, Vail 99, St Moritz 03, Bormio 05, Are 07, Isere 09, Garmisch 11) e 5 Olimpiadi ... (continua)

[ 26/02/2012 ] - Max Blardone:"Felicissimo!Vittoria per il fan club
Settima vittoria in carriera per Max Blardone, che lo consolida al terzo posto nella classifica di specialità. Ecco le parole dell'ossolano:"credo che questa di Crans Montana sia la pista adatta a noi vecchietti. Prima ha vinto Cuche, poi lo ha imitato Raich, oggi è toccato a me. Al di là delle battute, mi sento in forma, sto lavorando benissimo e i nuovi materiali mi hanno dato un grande aiuto. Non ho mai avuto dubbi sulla possibilità di fare risultato, anche quando le cose non funzionavano bene. Mi gioco ogni gare per vincere, mi ha dato una bella spinta un esempio come Cuche, modello sia come atleta che come uomo. L'ho sempre rispettato, spero che ci ripensi e non si ritiri a fine stagione. Voglio dedicare la vittoria al mio fans club, sono arrivati in settanta per sostenermi, era giusto premiarli nella maniera migliore. Nella prima manche mi sono risparmiato nella parte finale, avevo margine ma non volevo sbagliare. Nella seconda sono partito determinato, non volevo lasciare nulla per strada. Il piede destro mi fa ancora un poco male ma di fronte a questi piazzamenti, posso ancora soffrire un po'. E' stata una bellissima gara perché le temperature elevate, la neve difficile e la concorrenza sempre elevata l'hanno resa spettacolare. Io ho anche appoggiato un paio di volte gli scarponi sulla neve, nella seconda manche, e ho anche rischiato di cadere. E' un momento in cui sta girando tutto bene per me. Non penso alla Coppa di specialità, perché non credo che Hirscher perda troppi punti nelle ultime due gare, ma io continuo a cercare di mantenermi su questi rendimenti e poi si vedrà alla fine cosa succederà. E' emozionante pensare di aver vinto sulla pista dove l'ultima vittoria italiana era quella di Alberto Tomba nel '98. Adesso però siamo nel 2012 e l'ultima vittoria è la mia. Adesso non bisogna addormentarsi, bisogna continuare a lavorare perché lo sci è veramente molto competitivo e già da mercoledì mi rimetterò al lavoro per preparare le ultime due gare". ... (continua)

[ 19/02/2012 ] - Hirscher al comando slalom Bansko; Out Deville
E' Marcel Hirscher - vincitore ieri anche in gigante - al comando della prima manche dello slalom speciale maschile di coppa del mondo a Bansko in Bulgaria. L'austriaco - sulla pista dedicata al nostro Alberto Tomba - è stato il più veloce fermando il cronometro sul tempo di 54.61, precedendo di soli 6 centesimi lo svedese André Myhrer e di 10 centesimi il tedesco Felix Neureuther. Leggermente più attardato Mario Matt (4/o) con 45 centesimi di ritardo e il nostro Stefano Gross, quinto e con un ritardo di 68 centesimi. Manfred Pranger è sesto (+0.88) subito davanti a Giuliano Razzoli, settima posizione, con un ritardo da Hirscher di 1 secondo in coabitazione con lo svedese Jens Byggmark. Completano la graduatoria nei top10 Fritz Dopfer e Benjamin Raich. Manfred Molegg ha concluso con il 14/o tempo (+1.27). Giornata storta purtroppo per due dei nostri sei atleti in gara: Christian Deville (pettorale 1) è finito fuori dopo 30 secondi di gara, mentre Patrick Thaler ha perso lo sci dopo una decina di porte dal via. Seconda manche in programma alle ore 12 (diretta Raisport1 e Eurosport). (continua)

[ 04/02/2012 ] - Vonn vince a Garmisch e tocca quota 50, Dada 5a
La nuova tutina di Lindsey Vonn le ha portato bene e la statunitense con la vittoria di oggi nella discesa libera di Garmisch tocca quota 50! Cinquanta gare di Coppa del Mondo vinte...un traguardo davvero importante per la velocissima campionessa a stelle e strisce che raggiunge il nostro Alberto Tomba e si porta a 5 lunghezze da Vreni Schneider. Oggi Lindsey ha chiuso in 1.44.86, ben interpretando la gara in particolare da metà in giù, dopo aver accusato 6 decimi di ritardo dalla Kramer nel parte alta; ma dal secondo intermedio in poi è stata la migliore in ogni segmento, incrementando ad ogni metro il vantaggio e chiudendo sul traguardo con 41 centesimi di vantaggio sull'elvetica. Terzo posto con 79 centesimi di ritardo per la giovane Tina Weiraither che sta dimostrando davvero grande talento, quarta la padrona di casa Maria Hoefl-Riesch e quinto tempo per Dada Merighetti distaccata di 1''05 dalla Vonn ma meno di 3 decimi dal podio. La trentenne bresciana, nel pieno della maturità agonistica, sta dimostrando quest'anno di avere tutte le carte per essere da Top 5 in discesa libera. Meno bene le altre azzurre, con la Schnarf 16/a, 25/a la Fanchini, 29/a Borsotti, 32/a Stuffer, 34/a Cipriani, 39/a Agerer e Curtoni e 41/a Recchia.Nella classifica di discesa Vonn comanda davanti a Weiraither, Goergl, Hoefl-Riesch e 5/a la nostra Dada Merighetti. (continua)

[ 22/01/2012 ] - La Kirchi davanti a Kranjska, bene Nicky Gius
Marlies Schild ha sbagliato. Ecco la notizia del giorno. Dopo cinque slalom senza macchia, la trentenne di Saafelden torna sulla terra e cede il passo alle avversarie che si ritrovano quasi a sorpresa di fronte ad una gara aperta. E a guidare le operazioni è l'altra austriaca Michaela Kirchgasser che dimostra di aver davvero dimenticato i problemi fisici delle ultime settimane. Sbaglia anche Maria Riesch, così alle spalle della ventiseienne di Filzmoos si inserisce la slovacca Veronika Zuzulova staccata di 11 centesimi, sedici in meno della finlandese Tanja Poutiainen. Quarto tempo per Tina Maze seguita da Lena Duerr e dalle due svedesi Frida Hansdotter e Therese Borssen; quindi Lindsey Vonn e un'ottima Nicole Gius, nona con 1,39 di ritardo dalla Kirchgasser.Un piazzamento che a metà gara fa sorridere il team italiano che ha invece perso prematuramente Manuela Moelgg, uscita nel cuore del tracciato; più che discreta Irene Curtoni (16ima) e ritorno tra le qualificate per Chiara Costazza (22ima ma con 2,88 dalla Kirchi), fuori Federica Brignone.
Fuori dalle 30 anche la star nascente Mikaela Shriffin che però ripresenta nel circo bianco il marchio Barilla, assente da qualche anno dopo aver abbandonato il casco di Bode Miller. Dopo Tomba ora ha scelto la sedicenne scatenata... sicuramente al noto marchio non manca il fiuto.
Seconda manche alle 12.15. (continua)

[ 17/01/2012 ] - La Coppa del Gobbo - X - Kitz: vincere The Race
Bode Miller lo ripete da sempre: "se non vinci la discesa di Kitz...sei nessuno!" Lo ripete ormai con tenace insistenza e tutti noi che amiamo questo eroe a stelle e strisce ci auguriamo che ancora una volta, come lo scorso anno, sia lui a regalarci i brividi più profondi, senza vincere però, perché sappiamo e ne abbiamo un gran timore che questo sarebbe il suo saluto, l'addio glorioso al Circo Bianco del più grande sciatore mai approdato in Europa dagli States! Nel 1959 il 22enne Wallace Buddy Werner, di Steamboat Spring (Colorado), era stato il primo ed unico statunitense (sinora) ad imporsi sul tracciato completo della Streif...Bode Miller vuole chiudere il cerchio e dedicare la vittoria ad una leggenda dello sport, suo amico ed estimatore, Muhammad Alì (Cassius Clay), che celebra in questi giorni il suo 70/o compleanno. Il "Più Grande" era stato a Kitz nel 2006 ed era stato festeggiato in modo particolare da Bode e da Fritz Strobl. La grandezza di Alì è consegnata alla storia..quella della Streif inizia negli Anni 30 quasi per contrastare i Concorsi del Lauberhorn e del Arlberg Kandahar. Nacque così una tra le più affascinanti tradizioni agonistiche che lo sci alpino abbia saputo tramandare: l'Hahnenkam, la cresta del gallo!! Nessun altro appuntamento ha lo stesso fascino, nessun altra gara raduna attorno alla pista una folla simile a Kitz, una autentica identificazione culturale di un popolo con uno sport e con le proprie radici. Qualche ritocco cosmetico nel tempo si è reso necessario ma gli ingredienti principali sono gli stessi della prima edizione, quella del febbraio 1930. Precipizi con salti e atterraggi in curve a gomito, stradine in mezza costa, falsopiani, curvoni, diagonali e...quello schuss d'arrivo unico al mondo, larghissimo, lunghissimo, tagliato in due da un pianerottolo sul quale l'atleta effettua l'ultimo salto...come Ghedina...che spicca il volo portando con sè, verso il cielo, tutti i nostri sogni...oppure come McCartney e Albrecht che ... (continua)

[ 08/01/2012 ] - Bis di Hirscher ad Adelboden; 3/o Stefano Gross
Due gare, due successi. Il più forte in questo momento è senza dubbio lui Marcel Hirscher, capace di vincere sia in gigante che in slalom nello spazio di ventiquattro ore. Capace anche di vincere tre prove - con lo slalom di Zagabria - consecutivamente nell'arco di 72 ore e allungare decisamente (assente Svindal in questo slalom, caduto ieri in gigante) in graduatoria generale di coppa del mondo (725 pt.) con 230 punti di vantaggio sul norvegese, secondo a 495. Nella giornata della consacrazione di Hirscher, peccato, invece, per il nostro Cristian Deville, a pari tempo con l'austriaco dopo la prima manche, fuori a poche porte dal traguardo, quando però con un paio di gravi errori aveva già compromesso la sua prova. Sul podio del quinto slalom stagionale sale l'onnipresente Ivica Kostelic, secondo, ma l'Italia trova ancora spazio con un grande Stefano Gross (3/o). Autentiche fucilate ai pali quelle date dal cacciatore fassano, sempre all'attacco con una seconda prova da manuale - suo il secondo tempo di manche dopo Schoenfelder - favorito però anche dalla migliore visibilità in quel momento, che lo ha catapultato sul primo podio di coppa del mondo della carriera. Si perché la nebbia e la nevicata - andatasi ad intensificare nel finale di gara – ha comunque creato qualche problema agli ultimi cinque atleti al via sulla Chuenisbärgl. Nebbia che ha dato particolarmente fastidio al nostro Manfred Moelgg finito 18/o come a Mario Matt 4/o a +1.44, dopo aver assaporato il podio virtuale dopo la squalifica del tedesco Neureuther per inforcata nella prima manche. Tra i top10 accanto ai nomi dell'emergente tedesco Dopfer (6/o) e del canadese Janyk (7/o) ritroviamo alcuni graditi ritorni come Grange (6/o) e Raich (8/o), ma altri giovani che scalpitano anche in questa specialità come Nola Kasper (9/o) e Alexis Pinturault, undicesimo, con il pettorale 36. Tornando in Casa Italia, giornata no, invece, per Giuliano Razzoli: indigesta agli emiliani (vedi anche Tomba) la ... (continua)

[ 03/01/2012 ] - La Schild fa cinquina a Zagabria; 4/a Manu Moelgg
E sono cinque. Marlies Schild infila il quinto successo consecutivo in slalom aggiudicandosi anche la corona di cristallo di regina di Croazia e i 42mila euro di premio. La campionessa austriaca, sale così a quota 34 centri in Coppa del Mondo - il 32/o in slalom - portandosi a sole due lunghezze dall'eguagliare il record storico di vittorie tra i pali stretti dello slalom (34) detenuto dalla svizzera Vreni Schneider. La Schild non ha concesso nulla facendo il vuoto alle sue spalle e precedendo di +1.40 la slovena Tina Maze – abile a sfruttare la tracciatura del suo tecnico Livio Magoni per rimanere come a Lienz nella scia della salisburghese – e di +2.27 la compagna di squadra Michaela Kirchgasser, quest'ultima a digiuno di podio da molto tempo. Nella giornata di gloria per la Schild noi rimaniamo un po' con l'amaro in bocca per una Manuela Moelgg brava e un po' sfortunata, nonostante gli incitamenti dell'onnipresente Albertone Tomba: abbonato al parterre d'arrivo sulla Sljeme. La finanziera di San Vigilio di Marebbe chiude ai piedi del podio, quarta, quando forse stava già assaporando la gioia di eguagliare la prestazione dello scorso anno (3/a) e di lasciarsi soprattutto alle spalle questo fine di 2011 alquanto tribolato per i noti problemi fisici. Settima al termine della prima prova, l'azzurra è stata comunque capace nella seconda manche di tirare fuori tutta la sua cattiveria (quarto tempo di manche) per chiudere comunque ancora tra le top10 del mondo di questa specialità.
Giornata no per una Maria Riesch, out nella seconda manche tradita dalla neve nel secondo ripido del tracciato, in vena di regali di inizio d'anno alla sua amica-rivale Lindsey Vonn, oggi autrice di un'ottima prova, chiusa con il nono posto. Tra le top10 c'è spazio anche per alcune sorprese come la giovane svedese Emelie Wikstroem (pettorale 25), settima, subito alle spalle di una veterana come Tanja Poutiainen (6/a) e della più titolata connazionale Maria ... (continua)

[ 19/12/2011 ] - Vince Hirscher, ma grande Italia: 2/o Razzoli
L'Italia è ancora grande sulla "Gran Risa". Dopo la vittoria di ieri in gigante di Max Blardone, questa volta è stato Giuliano Razzoli a regalarci la gioia del podio. Il campione olimpico chiude secondo, recuperando una posizione dalla prima manche, e si concede così un bellissimo regalo per il suo 27/o compleanno festeggiato ieri insieme al suo corregionale Alberto Tomba, lui, invece, a festeggiare oggi con 45 candeline. "La dedica è però tutta per i produttori del parmigiano ed in generale per tutti gli agricoltori della mia terra, come lo sono stati i miei nonni, che mi hanno sempre sostenuto economicamente". Il campione di Villa Minozzo nulla però a potuto - causa anche i postumi di un infortunio - contro lo strapotere del vincitore, l'austriaco Marcel Hirscher, autore di due manche da autentico campione. Sul terzo gradino del podio troviamo un gradito ritorno, quello del tedesco Felix Neureuther. Giornata fantastica per il resto dell'Italsci con altri tre azzurri tra i top 10: 6/o Cristian Deville, 7/o Patrick Thaler, 8/o Stefano Gross. Il trentino, reduce dal podio di Beaver Creek, nella prima manche non è stato in grado di trovare la giusta chiave di lettura nella tracciatura del tecnico francese, mentre nella seconda le condizioni della pista non gli hanno consentito il recupero. Chi gongola è, invece, Patrick Thaler. Lo slalomista di Sarentino si ritrova tra i grandi grazie ad una fantastica seconda prova - recupera 19 posizioni - dopo che nella prima, causa anche un pettorale non certo favorevole (il 38), aveva fatto un po' fatica a stare tra i migliori trenta. Con questo risultato l'altoatesino dovrebbe così rientrare tra i top30 e dalle prossime prove partire con un pettorale migliore. Giornata di grazia anche per il fassano Stefano Gross, con due manche da incorniciare per lo slalomista di Pozza: prima decisamente ottima, più controllata la seconda. Out, invece, il padrone di casa Manfred Moelgg. La mancanza di allenamento negli ... (continua)

[ 18/12/2011 ] - L'Italia dello slalom a caccia sulla Gran Risa
LIVE - Non si scappa. La Gran Risa è ormai per denominazione e lo sarà per parecchio la Riserva di caccia ufficiale della federsci italiana. Gli altri appassionati dell'attività venatoria sono avvisati. Oltre un terzo delle vittorie, sul totale delle gare disputate: 27 giganti maschili e 2 femminili, portano la firma azzurra. Il record spetta naturalmente ad Alberto Tomba - 4 successi - seguito da Blardone con 3, Simoncelli con 2, quindi Pramotton 1 ed in campo femminile con Sabina Panzanini e Denise Karbon rispettivamente con una vittoria. Ed ora c'è chi guarda con qualche speranza anche agli slalomisti impegnati domani. Fino ad ora, quattro prove disputate, ma nemmeno un podio per l'Italsci con successi che portano la firma rispettivamente di Larsson, Grange, Kostelic e Herbst. Le condizioni neve non allarmano più di tanto i nostri visto anche quello che hanno combinato oggi Blardone, Simoncelli e Borsotti. Una buona prova è attesa dal padrone di casa Manfred Moelgg, lo scorso ad un passo dal podio, quarto, ma apparso in ripresa dopo la tre giorni di forzato stop a causa di uno stato febbrile. La prova in gigante di oggi gli ha consentito di saggiare il fondo del tracciato: le sensazioni sono buone. Il clima euforico in Casa Italia pare aver contagiato tutti, anche il campione del mondo Giuliano Razzoli, ieri sera reduce, insieme ad Alberto Tomba dall'Hotel Perla di Corvara, dove hanno festeggiato rispettivamente con un giorno e due di anticipo, i rispettivi compleanni: l'uno il raggiunto traguardo dei 27 l'altro i 45 anni. Il campione emiliano però non si è fatto distrarre più di tanto e scalda i muscoli in vista del trenino di slalom sulle montagne europee: "Intanto cerchiamo di recuperare pienamente dagli infortuni e poi ci sono questi due slalom importanti - Alta Badia e Flachau - poi un pò di riposo per ricollegare quindi le batterie in vista di quelli importantissimi di gennaio". Intanto si va all'attacco con maggiore determinazione ... (continua)

[ 18/12/2011 ] - Blardone:"Prendere casa in Alta Badia, perchè no".
LIVE - L'Alta Badia e Max Blardone, un connubio difficilmente scindibile dopo il successo odierno. Come l'Albertone nazionale anche per il finanziere ossolano la valle ladina rappresenta un punto importante in carriera. Qui il 32enne azzurro colse la prima vittoria in coppa del mondo, esattamente sei anni fa, a cui fece seguito la vittoria del dicembre 2008 ed ora questa. Quale miglior occasione per pensare di prendere casa proprio qui insieme alla fidanzata Simona e al futuro Max junior. "Mi piacerebbe molto - ammette scherzando l'azzurro - non sarebbe male. Quello però che mi interessa di più in questo momento è quello di fare il bis anche il prossimo anno per raggiungere così un grande come Tomba. Se ci sono riuscito quest'anno perchè non tentare anche il prossimo. Non bisogna pretendere troppo. Oggi mi sono sentito bene, ma guardo già avanti, visto che ci sono gare dove posso mettere in luce tutte le mie caratteristiche migliori". A proposito di statistiche la vittoria numero sei odierna fa salire di una posizione il piemontese nella speciale graduatoria dei migliori di sempre di casa Italia in coppa del mondo, abbandonando la coabitazione con Herbert Plank fermo a cinque vittorie, per andare a tentare di insidiare Giorgio Rocca (5/o) con 11 vittorie in slalom. Avanti irraggiungibile in testa Tomba con 50 centri, davanti a Gustavo Thoeni (24), Kristian Ghedina (13), Piero Gros (12). Un digiuno di successi durato due anni, forse giudicato eccessivo da un Blardone abituato ad essere sempre tra i top10 in gigante e costretto anche a rincorrere ora i top15 delle starting list causa la retrocessione arrivata dopo 11 anni di ininterrotta presenza sul palco delle estrazioni dei pettorali. "Sono tanti e la carriera non è così lunga. I giovani vanno forti ed avversari come Ligety, Hirscher, Jansrud e Svindal non sono facili da battere, però oggi ci abbiamo provato". Un pensiero alla coppetta ora? "Vincere qualche tappa ci ... (continua)

[ 18/12/2011 ] - Capolavoro Blardone sulla Gran Risa
LIVE - Un capolavoro a firma Max Blardone. Sulla Gran Risa, che si conferma ancora una volta riserva di caccia esclusiva degli azzurri, il 32enne campione di Pallanzeno inserisce il turbo e con due manche - la prima buona, ma la seconda decisamente stratosferica - scrive per la terza volta il suo nome nell'albo d'oro della competizione: un gradino solo più in basso della leggenda Tomba. Una giornata che sembrava destinata al grigio quotidiano a cui ci avevano ormai abituato in quest'ultimo periodo - se si eccettua il lampo in slalom di Cristian Deville - i nostri ragazzi. Ma ecco che d'improvviso il cielo si è tinto nuovamente d'azzurro, esattamente due anni dopo la gioia del suo ultimo centro in una prova di coppa del mondo ed a sei anni esatti - era sempre il 18 dicembre - da quella della prima gioia in carriera. Corsi e ricorsi storici per un campione che molti davano già sul viale del tramonto. Ed, invece, oggi stringendo i denti nell'angolatissima prima manche di stampo croato e sfogando anche un pò di rabbia repressa nella seconda discesa, decisamente più dolce grazie alla generosità nella tracciatura del tecnico dei francesi, l'azzurro si è lasciato alle spalle tutti i favoriti della vigilia, dopo che i vari Ligety, Hirscher e Svindal avevano avanzato qualche pretesa di podio al termine della prima manche. Ed, invece, ribaltati completamente i piani dei tre big costretti ad accostare in corsia d'emergenza per lasciare via libera al nostro Max e ai due austriaci Reichelt (secondo) e Schoerghofer (terzo). Nella giornata del "Blardo" c'è spazio anche per un incredibile Davide Simoncelli (10/o), rimasto inizialmente invischiato nella tracciatura di papà Ante, per poi nella seconda manche rimontare diciannove posizioni e dimostrare così di non aver perso del tutto il feeling con questa pista. Ottima anche la prova del giovane Giovanni Borsotti, anche lui salito tra i top12: miglior risultato in carriera in coppa. ... (continua)

[ 17/12/2011 ] - Un quarto di secolo dal podio di Alberto Tomba
LIVE - E' tempo di ricordi in quel dell'Alta Badia. Sono, infatti, già trascorsi 25 anni dal primo podio in coppa del mondo di Alberto Tomba. Era il 14 dicembre del 1986 quando l'Albertone nazionale saliva per la prima volta sul podio della "Gran Risa": secondo, dietro al compagno di squadra Richard Pramotton, e subito davanti all'altro connazionale Oswald Toetsch. Un terzetto di azzurri sul podio di casa davanti ad un grandissimo come Stenmark. Fu l'inizio dell'ascesa di Alberto "la bomba" Tomba che poi qui si impose altre quattro volte: nel 1987, 1990, 1991 e 1994. Una valle che ha segnato la vita del campione bolognese: qui vinse anche la sua prima gara Fis, sulla pista ai piedi del Boè. E domani Alberto ci sarà al parterre d'arrivo, immancabile come sempre, a dispensare autografi, battute e qualche consiglio ai nostri ragazzi per cercare di risolevare la china dopo le non certo esaltanti prestazioni - se si eccettua il podio di Deville in slalom - di questo avvio di stagione. L'Alta Badia non è stata solo per il campione di Castel dei Britti, la personale riserva di caccia, ma lo è stato anche per altri azzurri: da Richard Pramotton a Roberto Erlacher, da Max Blardone a Davide Simoncelli. Qui l'Italia ha scritto alcune delle pagine più belle dello sci azzurro. Ora qualcuno si domanda se è il caso di sfatare questo mito, visto lo smalto perso nel corso di questi ultimi anni. Qualcuno è decisamente contrario. "La 'GranRisa' è e resta una riserva di caccia per noi - conferma il poliziotto di Lizzana - e lo rimarrà sempre. Quando si viene qui si cerca sempre di fare bene e i risultati nella storia parlano a nostro favore. Qualche volta può andare male, come lo scorso anno, altre volte decisamente meglio. Domani comunque cercheremo di dare il massimo. Anche perchè fare bene qui è senz'altro la giusta iniezione di fiducia per il proseguo della stagione". Il trentino dal canto suo può contare su cinque podi (quattro secondi posti ed una vittoria), un ... (continua)

[ 09/12/2011 ] - La Coppa del Gobbo - VI - La scintilla!
Non poteva continuare così, c'era bisogno di una scintilla per innescare il riscatto dello sci italiano e sono stati gli "schivapaletti" a farci schizzare in aria! Sulla Birds of Prey lo slalom azzurro era già stato protagonista, prima con Alberto Tomba quindi con Matteo Nana ed infine con Giorgio Rocca, questa volta invece sul palcoscenico è salita tutta una squadra, la nostra, quella Italiana! Cristian Deville respira per la prima volta in carriera il profumo del podio, Patrick Thaler dimostra al mondo il suo enorme - inespresso - talento, Manfred Moelgg si conferma slalomista da podio, Stefano Gross fa il suo ingresso tra i "grandi". Bravi ragazzi..Giuliano Razzoli aveva fatto un blitz per gareggiare, voleva riprendere confidenza con gli avversari dopo otto mesi dalla vittoria di Lenzerheide...ha fatto una buona scelta che deve essere approvata, senza discussioni, perchè un Campione Olimpico ha diritto di decidere. Peccato che Giovanni Borsotti non sia stato capace di concludere la prima manche (lo avrebbe potuto fare), sarebbe servito ad aumentare di una unità il nostro contingente. In Alta Badia rivedremo in pista Roberto Nani capace di ottenere risultati di rilievo nelle gare norvegesi di Coppa Europa. La lunga trasferta americana ci consegna un ambiente tonificato dal risultato degli slalomisti, il podio ha sempre avuto la capacità di far tornare i sorrisi, quello di Cristian fa diradare le nuvole ed accresce lo spirito di emulazione da parte di tutti, maschietti e ragazze, di ogni specialità! Bravo Deville, grazie, anche perché le cassandre devono ricredersi e finalmente leggono meglio tutte le classifiche e si accorgono di quanto sia ormai facile - per un solo respiro - passare da una prestazione superba ad un risultato che ti relega in seconda pagina! Quante magìe abbiamo visto a Beaver Creek...la prima vittoria di Sandro Viletta (nel supergigante ), il primo podio di Fritz Dopfer (in gigante), il primo successo sulle nevi di casa di Lindsey Vonn (in ... (continua)

[ 23/10/2011 ] - Robert Brunner sul mercato
Era l'uomo-ombra di Alberto Tomba, poi dello squadrone austriaco, poi degli azzurri.In questo momento Robert Brunner è senza ingaggio e dice:"sono qui, se qualcuno mi vuole" (continua)

[ 20/08/2011 ] - Ligety duro con la FIS: non uccidete il gigante
E' un durissimo attacco alla FIS il pensiero pubblicato ieri da Ted Ligety sul suo blog personale, dopo aver testato i prototipi degli sci con le nuove sciancrature (raggio da >27 metri a >40 metri) che secondo le intenzioni della FIS saranno obbligatorie dal 2012. E queste interessanti considerazioni arrivano da uno dei più migliori interpreti del gigante oggi in attività, vincitore di 3 coppette di specialità e Campione del Mondo in carica. "Si fa un gran parlare delle nuove regole FIS che saranno introdotte dal 2012, in particolare i raggi minimi per il gigante. Mi sono già espresso contro queste nuove regole che includono un raggio minimo di 40 metri (oggi è 27). Ho scherzato sul fatto che Michael Von Grueningen e Alberto Tomba sarebbero tornati a gareggiare usando i loro vecchi sci. C'è solo un problema per questo, che neanche i loro vecchi sci degli anni '90 rispetterebbero queste norme! Negli ultimi 17 anni i raggi in gigante non sono cambiati molto. Nel 1996 in Coppa si sciava con i 28m, simile a oggi. Tre anni prima, nel 1993, Rainer Salzgeber, atleta degli anni '90 oggi Head Race Manager, sciava con sci da 32 metri di raggio. Per darvi un'idea dell'epoca al cinema c'erano "Schlinder's List" e "Insonnia d'amore" e Bush padre stava passando le chiavi della Casa Bianca al neoeletto Bill Clinton. Dobbiamo tornare indietro fino agli anni '80 per trovare sci con 40 metri di raggio. Questo è il raggio che la FIS vuole che tutti, da me fino ai ragazzini di 15 anni, usino per gareggiare in gigante. Diciamo addio a tutti i progressi sul come disegnare la miglior curva! Scrivo questi pensieri perchè oggi infine ho avuto la possibilità di provare un prototipo di sci da 40m di raggio e, francamente, fanno schifo. Mi son sentito come Phil Mahre nel 1984. Ho spinto più che ho potuto e non sono riuscito a sciare senza grosse scivolate e inversioni di spigolo. Li ha provati anche Warner Nickerson sul tracciato: mentre lo vedevo lottare con la pista la scena mi ... (continua)

[ 02/08/2011 ] - La Coppa del Gobbo - Atleti, Materiali, FISI
Il pianeta neve accelera i propri tempi e per gli atleti è già tempo di pettorali nell'altra parte del globo. Gli azzurri andranno in Sud America fra poco, ma la trasferta nasce già con qualche problema perché il vulcano Puyehue, pur facendo bollenti capricci ai primi di giugno, impone cambiamenti di rotte e costi aggiuntivi dei quali si sarebbe fatto volentieri a meno. L'argomento più attuale riguarda la variazione tecnica che molti materiali subiranno dall'inizio della stagione 2012. La prima considerazione che credo si debba fare è che, se tutto ciò servisse a ridurre gli infortuni, qualsiasi decisione assunta a Zurigo, nel prossimo ottobre, sarà una buona scelta. Nella scorsa stagione in modo particolare, ma i numeri erano severi anche nelle precedenti, è stato a tratti molto doloroso assistere a tanti incidenti...sentire le grida di ragazzi e ragazze, raccontare tante gare prive di protagonisti essenziali. Non è tollerabile che questo sport che amiamo così tanto debba fare i conti con una variabile di infortuni così grande. I test fatti dalla FIS, in collaborazione con l'Università di Innsbruck e con le case costruttrici, hanno permesso di fissare in un 30 per cento l'incidenza delle sole sciancrature negli infortuni. Una assurdità! Atleti che perdono stagioni, con tutto l'indotto, case che devono sostenere costi sensibili senza riscontri di mercato, discipline che perdono valenza tecnica. Certo, quello austriaco è l'unico documento analizzato, non ce sono altri, quindi la possibilità di discutere su certe cifre è difficile. Il Canada ha fatto una propria ricerca proponendo suggerimenti, peraltro molto intelligenti, ma nulla più. Nelle discipline veloci, discesa e supergigante, i valori non credo cambieranno. Tutti gli atleti sono bravissimi, in grado di assorbire presto le nuove soluzioni ed adattarvicisi. Nel gigante i più bravi staranno sempre davanti, ...magari Tomba, Von Grunigen e Salzegeber potrebbero di nuovo danzare come un tempo...! Guardate la ... (continua)

[ 18/04/2011 ] - Rubata la Coppa di Pauli Accola
Chi tra gli appassionati di Coppa di lunga data non ricorda la stagione 1991/1992, quando Pauli Accola vinse la sua prima e unica Sfera di Cristallo lottando con il nostro Alberto Tomba? Purtroppo il campione elvetico ha denunciato sabato scorso il furto dell'amato trofeo, che faceva bella mostra di sè all'interno del Hotel Crystal a Davos, città natale di Pauli. Giovedì notte infatti, un ladro si è introdotto nel bar dell'hotel e ha rubato la Sfera di Cristallo. Si ipotizza che in passato qualcuno degli ospiti a cui viene data la chiave di ingresso ne abbia fatta una copia o non l'abbia restituita, usandola poi per entrare tranquillamente nottetempo e compiere il furto. Pauli ha dichiarato: "per fortuna i ricordi sono nella mia testa e nessuno me li può rubare...". In quella stagione Accola vinse con 1699 punti, grazie a 14 podi di cui 7 vittorie, contro i 1362 di Alberto. In passato anche Kjetil Andrè Aamodt dovette subire un furto analogo: nel settembre 2003, alcuni ladri svaligiarono l'appartamento del campione norvegese a Oslo rubandone tutti i trofei, conservati in una cassaforte, ai tempi Aamodt poteva vantare 19 medaglie tra Mondiali e Olimpiadi, oltre a moltissime Coppe. Fortunatamente nel 2007 l'intera collezione è stata ritrovata in un appartamento di Oslo, per poi essere conservata al Museo Olimpico di Lillehammer... (continua)

[ 01/04/2011 ] - Claudio Ravetto: 30 anni al servizio dello sci
Claudio Ravetto, classe 1960, sposato con due figli, lunedì ha chiuso, almeno per il momento, un percorso di lavoro molto lungo con la Federazione e con lo sport azzurro. Biellese di Strona, nel 1980 inizia a lavorare come preparatore atletico nel Comitato Alpi Occidentali. Nel 1982 entra per la prima volta in FISI e per le successive 6 stagioni lavora come preparatore atletico e poi allenatore per la Squadra C, di cui nel 1988 diventa responsabile. Lo sarà per 5 stagioni e nel 1991 avrà in squadra il 16enne di Livigno Giorgio Rocca. Dal '93 al '96 lavora per il SanSicario Sci Club per poi tornare ad allenare per un quinquennio la squadra del Comitato AOC, fino al 2001. Flavio Roda lo sceglie come uno dei coach del gruppo unico discipline tecniche, proprio nell'anno olimpico di Salt Lake 2002. Sotto la sua guida (con Christian Thoma e Claudio Manganaro) l'Italia torna dopo due anni sul podio della specialità, grazie a Giorgio Rocca che ad Aspen conquista un 2/o posto, ripetendosi poi a Campiglio. Il carabiniere di Livigno diventa l'uomo-squadra del team di Claudio, che porta sul podio anche Zardini a Wengen. Nella stagione 2002/2003 Rocca si inserisce tra i migliori 4 del mondo grazie alle vittorie di Wengen e Lillehammer e i podi di Sestriere, Yong Pyong e Shigakogen; Bergamelli fa segnare qualche risultato nei top10. Ai Mondiali di St.Moritz arriva il bronzo di Rocca e Claudio disse: "la carriera di Giorgio è solo agli inizi". D'estate cambia lo staff e con Claudio lavorano Max Carca e Angelo Weiss...i "Ravetto boys" crescono e conquistano la bellezza di 16 risultati nei top10 con Rocca, Bergamelli, Moelgg e Zardini! Rocca vince a Chamonix e Moelgg conquista il suo primo podio a Schladming nel gennaio 2004. La triade Ravetto-Carca-Weiss lavora insieme anche nella stagione 2004/2005 conquistando 3 vittorie e un podio con Rocca, e buoni piazzamenti nei top10 con Moelgg, Bergamelli e Thaler. La stagione si chiude con il bronzo Mondiale di Rocca a Bormio 2005...è il ... (continua)

[ 18/03/2011 ] - Sciare Col Cuore 2011
Al termine della Coppa del Mondo di sci alpino 2010/2011 torna sul Monte Bondone l'appuntamento annuale con “Sciare col Cuore” l’evento sciistico-benefico che vedrà la presenza di tanti campioni azzurri, del presente e del passato, per raccogliere fondi a favore della solidarietà. Per una volta l'agonismo lascerà spazio al divertimento e all’amicizia, da sempre corollario della montagna di Trento, e al pacifico assalto dei loro fans. L’obiettivo anche di questa quarta edizione è la raccolta di fondi, che quest’anno andranno a favore dell’associazione ADMO Donatori Midollo Osseo. Il programma prevede sabato 2 aprile 2011 alle ore 18.00 in piazza Duomo consegna dei pettorali a tutti i campioni azzurri. Alle 20.00 si terrà la Cena di Beneficienza presso il Grand Hotel Trento. Durante la serata per la terza volta sarà consegnato il Premio “Sciare Col Cuore Candido Cannavò” ad un campione azzurro (2009 ad Alberto Tomba, 2010 a Gustav Thoeni) che oltre ad aver ottenuto risultati agonistici importanti, ha saputo in primo luogo trasmettere passione, umanità, semplicità e valori autentici di sport e di vita, caratteristiche che hanno accompagnato la vita di uomo e di giornalista di Candido Cannavò. Nella stessa serata verrà consegnato agli azzurri presenti il premio Sciare col Cuore Maglia Azzurra. Il giorno successivo, domenica 3 aprile, sul Monte Bondone si disputerà l’evento sciistico, una gara a squadre capitanata dai Campioni e Olimpionici insieme a tutti i giovani e meno giovani appassionati e fans. Al termine della gara sarà offerto ai partecipanti il Party in quota, con piatti Mari Monti, cucina trentina e pesce offerto gentilmente dalla Pro Loco di Lido Adriano. Successivamente si procederà con l’estrazione dei premi della lotteria benefica offerta dal Pool Sci Italia ed ancora premiazioni, interviste, musica e tanto divertimento. "Sciare col cuore" è un evento sciistico benefico ideato da Dody Nicolussi, ex azzurra e oggi giornalista di Sky Sport. (continua)

[ 02/03/2011 ] - Morzenti e Ravetto: botta risposta a mezzo stampa
"Personalmente credo che aspetteranno qualche giorno perchè le luci della ribalta di Garmisch si spengano, poi diranno che ho troppe pretese e richieste, che ho un brutto carattere, che litigo con i consiglieri e che non so stare alle decisioni altrui, volendo comandare io..."
Il Mondiale delle sei medaglie, per Claudio Ravetto si chiudeva con queste parole, poche ore dopo il bronzo di Manfred Moelgg nello slalom. Parole profetiche come non mai. Purtroppo, verrebbe da aggiungere...
Perchè giorno dopo giorno tutte le previsioni si stanno avverando, a cominciare dal consiglio federale di martedì scorso che ha congelato tutti i contratti tecnici in attesa che sia definito il budget preciso, lasciando in sospeso (e di fatto ritardando i lavori per la prossima stagione) anche il discorso legato al futuro di Ravetto nonostante la proposta di confermare il dt azzurro per acclamazione per poi ufficializzare il tutto una volta concluse le operazioni finanziarie ed economiche. Insomma, un modo come un altro per fare passare del tempo, per consentire che la pressione dei media sia meno forte.
Ed in questi giorni, si è passati al secondo capitolo della vicenda, quello che va ad intaccare anche gli aspetti personali di Ravetto. Tutto prende forma sulle colonne del Corriere della Sera, teatro tra ieri ed oggi del botta e risposta epistolare tra Presidente e Direttore Tecnico. Ieri Morzenti si è prodigato nel sottolineare come il comportamento di Ravetto sia stato in più occasioni poco rispettoso della figura del segretario generale e del consigliere Daniela Ceccarelli ("aggressione verbale al limite delle minacce fisiche", "minacce ad un consigliere eletto" si legge nella missiva del presidente), nel mettere in luce le pretese esagerate del tecnico biellese (sotto vari aspetti, "da quello economico alla richiesta di carta bianca nell`assunzione di personale, dalla programmazione della preparazione fino ai rapporti con squadre minori e settore giovanile") e nel ... (continua)

[ 28/02/2011 ] - La Coppa del Gobbo - XIV - L'Amore...
Ho sempre creduto alla forza dell'amore, inteso come impulso che ci spinge verso la bellezza sensibile delle persone e delle cose...e dopo lo slalom di Bansko vorrei proporVi una riflessione su Mario Matt e Giuliano Razzoli, due campioni per i quali l'attuale percorso agonistico è segnato "dall'amore"! Mario Matt, il precursore dello sci corto, aveva concluso la scorsa stagione pensando con malinconia al proprio fulgido passato! Si ritrovava con due soli risultati validi, 8/o a Zagabria e 10/o a Kitzbuhel, la mancata qualificazione olimpica e l'esclusione dalla prima squadra! Passò alcune settimane in crisi, l'amore per lo sci era grande, ma erano altrettanto severe le difficoltà da superare, nonostante i due titoli mondiali vinti ed i numerosi successi ottenuti, non avrebbe avuto sconti, avrebbe dovuto lottare, impegnare ogni energia, sorretto e sospinto solo da pochissimi amici e dalla quella enorme forza interiore che ti può dare "l'amore", la passione per qualcosa in cui credi, quella parte essenziale della tua esistenza che ti sei posta come traguardo e che ti ha sorretto ogni volta che sei caduto...rialzandoti sempre con rinnovate energie, un vigore che il corpo ritrovava nella sfida con il tempo! Mario Matt aveva capito come, dentro di se, ci fosse ancora un alleato fantastico e così, in primavera, cambiò i materiali e dopo essere stato molto vicino a Volkl lasciò Salomon per raggiungere Blizzard e soprattutto l'amico Reini Herbst. Ancor più faticoso ma stimolante è stato il lavoro estivo...con tanta voglia di confrontarsi con i suoi sogni, le sue speranze! A Levi nel primo slalom della stagione (pett.29) non si qualifica per la seconda manche. Salta nella prima manche in Val d'Isère (n.30), non si qualifica a Zagabria (n. 42), poi comincia a risalire ed è 4/o ad Adelboden (n. 43), 5/o a Wengen (n. 25, con il miglior tempo nella seconda manche), 8/o a Kitz (n.21), 4/o ai Mondiali (con il miglior tempo nella seconda manche), ripescato dall'Austria per gli ... (continua)

[ 28/02/2011 ] - Tanti auguri Gustavo! Il campione compie 60 anni
TRAFOI (Bolzano) - Tanti auguri Gustavo! E' una giornata particolare in quel di Trafoi in Alto Adige, ai piedi dello Stelvio, per un grande campione degli sport invernali: Gustav o Gustavo, come meglio credete, Thoeni compie, infatti, sessant'anni. E' stato uno dei più grandi campioni di tutti i tempi dello sci grazie alle quattro vittorie nella Coppa del Mondo generale (1971, 1972, 1973 e 1975), al secondo posto conquistato nel 1974. Ha fatto parte, insieme con Piero Gros, Franco Bieler, Tino Pietrogiovanna, Fausto Radici, Erwin Stricker e altri sciatori, della cosiddetta Valanga azzurra, che dominò le gare di slalom e gigante negli anni Settanta. Taciturno e riservato, Gustavo negli anni ha svelato, invece, il suo lato più umoristico e goliardico: battute e barzellette si sprecano quando si incontra l'altoatesino. Tornando alla carriera agonistica l'ex azzurro ha vinto un oro nello slalom gigante e un argento nello slalom speciale ai Giochi olimpici invernali di Sapporo 1972, un argento (slalom speciale) a Innsbruck 1976, due ori (slalom speciale e gigante) nei Mondiali 1974. Vanno inoltre aggiunti i due titoli mondiali in combinata del 1972 e del 1976, validi per l'albo d'oro dei Mondiali ma non per le Olimpiadi. La fama della sua abilità fu tale da dare origine a una leggenda metropolitana, secondo la quale sempre sulla "Streif" di Kitzbuehel sarebbe riuscito a terminare la discesa con un solo sci avendo perso l'altro sull'Hausbergkante (tratto di pista da percorrere in diagonale con pendenza ripidissima). Fu lo stesso Thoeni, anni dopo, a smentire tale diceria. Nella memoria degli appassionati dello sci resta anche leggendario lo slalom parallelo che nel 1975 in Val Gardena vinse contro l'astro nascente Ingemar Stenmark e ancor piu' memorabile fu ,nello stesso anno, la sua discesa dalla terribile Streif di Kitzbuehel: arrivo' secondo - lui che era una grande slalomista e gigantista, ma pure un velocista con i fiocchi - alle spalle del "kaiser" della libera, ... (continua)

[ 20/02/2011 ] - Il Mondiale in pillole: 20 febbraio - 12/a
LIVE DA GARMISCH-PARTENKIRCHEN (ore 9.12) - Ultima giornata del mondiale ed ancora le nubi basse a farla da padrone, dopo la finsetra di sole ieri nella seconda manche. Giornata che dovrebbe riportare un pò di neve su Garmisch-Partenkirchen (3-4 centimetri), quella prevista dai metereologi tedeschi: solo però a partire dalla seconda manche in avanti. CANTANTE E VINCENTE - La due volte campionessa del mondo Elisabeth Goergl e rock star a Garmisch anche con la canzone ufficiale di questa rassegna iridata, ed eletta a furor di popolo "Regina d'Austria" dai suoi media, compie oggi 30 anni. Tanti auguri Lizzi.
SVIZZERA - "Disastro Svizzera". Questo il titolo presente sui principali quotidiani elvetici ad una gara dal termine del mondiale. L'unica medaglia d'argento conquistata dal "vecchietto" Didier Cuche e i quattro quarti posti non sono stati ritenuti sufficienti per una squadra che era arrivata a Garmisch con tutt'altre prospettive. Due anni fa a Val d'Isere la squadra scudo-crociata partì alla grande con cinque medaglie nei primi cinque giorni di gare. Ora i media svizzeri chiedono la testa del presidente Urs Lehmann: la Svizzera potrebbe finire con la gara di oggi fuori dalle top10 nel medagliere. Intanto Didier Cuche ha annunciato che a Schladming 2013, lui non ci sarà.
TIROLBERG - E' stata eletta quale regina dei ritrovi notturni di Garmisch-Partenkirchen. La Tirolberg, la struttura costata all'ufficio del turismo del Tirolo quasi 500mila euro, in questi 14 giorni di mondiale è stata il punto nevralgico dei festeggiamenti notturni, ma soprattutto è stato un importante veicolo promozionale per il turismo austriaco e tirolese in particolare. Da li sono passate tutte le medaglie iridate, è stata il punto di ritrovo per celebrazioni e cene di gala per Vip, media e sponsor e fino alle prime luci dell'alba e stata poi la vera ed unica discoteca della cittadina bavarese.
CHALET ITALIA - Ieri sera si sono spenti i riflettori anche su Chalet Italia, il ... (continua)

[ 19/02/2011 ] - Razzoli: "Puntare sempre alle stelle"
LIVE DA GARMISCH-PARTENKIRCHEN (ore 16.00) - Vigilia di slalom speciale quella odierna anche per Giuliano Razzoli, uno tra i favoriti di domani per l'aggiudicazione delle ultime tre medaglie in palio in questa rassegna iridata giunta al capolinea. Il campione olimpico della specialità è giunto da ieri nella cittadina bavarese con al seguito la solita nutrita e rumorosa pattuglia di affezionati tifosi e si è già completamente immerso nell'atmosfera del mondiale. Lo slalom di domani sulla Gudiberg stanno risvegliando gli appetiti del campione emiliano: "Mi hanno sempre detto, punta alle stelle, al massimo ti fermerai sulla luna. Si parte dunque per vincere, sempre". La stanchezza però sembra attanagliare il "Razzo": "Non sono al cento per cento; non sono nella stessa condizione della vigilia di Vancouver, ma sto tornando in alto. Ogni allenamento miglioro. Ho avuto un calo a gennaio. Mi era già capitato in passato di avere questi alti e bassi. Domani però dirò senz'altro la mia". Lo scorso anno l'emiliano fresco oro olimpico non concluse la prima manche, ma fino al momento dell'uscita era il più veloce. Quest'anno la partenza è stata alzata, le condizioni della neve sono decisamente variabili, ma la responsabilità è diminuita viste le medaglie arrivate in casa azzurra fino ad ora e che hanno creato tutt'altro clima, rispetto a quello di Vancouver. L'ultimo alloro tra i pali stretti per la pattuglia azzurra è firmato ancora Alberto Tomba (Sierra Nevada '96) e qui l'Albertone nazionale di sigilli ne ha messi ben tre ('93-'94-'95), i suoi consigli potranno essere preziosi, ma ogni gara si sa fa storia a se. Il favorito secondo Theolier - tecnico degli italiani - è il transalpino Grange: non per campanilismo, visto che entrambi parlano la stessa lingua dei Balzac e dei Zola, ma perchè al momento è lui l'uomo da battere. Assente per infortunio l'austriaco Marcel Hirscher - accreditato alla vigilia per un posto sul podio - l'altro osservato speciale è il croato Ivica ... (continua)

[ 19/02/2011 ] - Il Mondiale in pillole: 19 febbraio - 11/a
LIVE DA GARMISCH-PARTENKIRCHEN (ore 9.00) - Giornata grigia, unida a Garmisch con temperature sopra lo zero (+2.8 gradi)
TOMBA - Chi ricorda l'Albertone nazionale mattatore delle nottate iridate ed olimpiche, si deve ora decisamente ricredere. Ieri sera, ad esempio, serata di grandi festeggiamenti in quel di Garmisch, Alberto alle undici di sera ha guadagnato la via del suo Hotel, abbandonando Chalet Italia anzitempo. Qualcuno ha avanzato l'ipotesi che forse volesse seguire le fasi conclusive del Festival di Sanremo, memore della sua storica interruzione in occasione dell'oro in gigante a Calgary '88.
SORELLE RIESCH - La campionessa del mondo e olimpica in carica di slalom Maria Riesch ha ricevuto nei giorni scorsi un portafortuna: un maialino. Sua sorella Susanne ha, invece, da tempo un portafortuna particolare: una calzamaglia. "E' la stessa che indosso sempre ad ogni gara" ha ammesso la 23 sciatrice tedesca. Usanza praticata anche dall'ex campionessa del mondo Kathrin Hoelzl.
AUDI - Sono stati i due vincitori dei giganti - Tina Maze e Ted Ligety - ad aggiudicarsi le uniche due fiammanti Audi A1 messe in palio, dalla casa automobilistica tedesca, fra tutti i medagliati a questa rassegna iridata. Al termine della cerimonia di premiazioni i medagliati passavano per la Media Lounge dell'Audi per estrarre da un urna, uno dei 33 premi spettanti ai vincitori di una medaglia.
TIROLO - La pubblicità si sa è l'anima del commercio. A Garmisch però non è andata giù la massiccia campagna pubblicitaria a base di bandierine rosse marchiate Tirolo, la regione confinante a quella della Baviera, regalate all'ingresso del parterre d'arrivo della Kandahar. Gli operatori turistici e commerciali locali hanno protestato per questa invasione e così il presidente dell'ufficio di promozione del Tirolo Josef Margreiter ha dovuto fare mezza marcia indietro. Le bandierine da alcuni giorni sono, infatti, ora in distribuzione all'uscita dell'autostrada - al confine ... (continua)

[ 17/02/2011 ] - Ed ora non roviniamo questo lavoro
Cinque medaglie, tre gare ancora da disputare. Si sta delineando un trionfo per l'Italsci, questo Garmisch 2011. Come da tempo non accadeva, come solo nei fasti dell'era Tomba - Compagnoni ci si ricorda. Eppure il sorriso in casa azzurra non si può aprire del tutto, perchè sotto traccia continuano le polemiche, le ripicche, i dialoghi a distanza a suon di dichiarazioni più o meno piccanti. "Costruire un progetto che dia questi frutti è complicato, complicatissimo; al contrario rovinarlo è facile" dice Claudio Ravetto, forte della quinta perla in dieci giorni. Ed è sin troppo facile individuare il destinatario della frecciata, considerata l'elettricità che corre tra il biellese ed il presidente federale, evidentemente scocciato di dover trattare con un direttore agonistico dotato di una propria personalità.
"Mi aspetto molto anche nei due slalom, ora vado dai gigantisti a far loro presente che ormai mancano solo loro all'appuntamento con le medaglie, chissà che non si sveglino". Ironia e durezza, mischiate saggiamente e con arguzia. Dopo aver sopportato a lungo, Ravetto parte ora al contrattacco, fa presente degli accordi per le sedi della preparazione estiva raggiunti senza un confronto con il settore tecnico, ricorda le intromissioni politiche e le sue battaglie per difendere il lavoro degli allenatori e dello staff tecnico. E poi parla anche di futuro, visto che gli interrogativi non mancano, in merito ad un contratto che prevede un tacito rinnovo annuale fino a Sochi in mancanza di indicazioni dall'alto entro fine febbraio. Possibile ipotizzare un licenziamento di Ravetto in occasione del consiglio federale di martedì prossimo? Quella sarebbe la sede opportuna, considerate le dichiarazioni di Morzenti che ha delegato al consiglio ogni decisione in merito. Possibile che tanti successi e tanti risultati non possano bastare per confermare il cinquantunenne direttore agonistico? Possibile che i ricordi delle ottime stagioni scorse e del grande Mondiale in ... (continua)

[ 17/02/2011 ] - Il Mondiale in pillole: 17 febbraio - 9/a
LIVE DA GARMISCH-PARTENKIRCHEN (ore 9.00) - Inizia il mondiale delle discipline tecniche: prima gara slalom gigante donne. Giornata grigia quella odierna, con nuvole basse e temperature ancora miti sulla Kandahar
TUTA DA GARA - Ad ogni mondiale il fantasioso Hubertus von Hohenlohe sfoggia, da buon artista quale è, una tuta da gara del tutto personalizzata. Ricordate quella a strisce bianco-nera in onore della squadra della Juventus sfoggiata a St. Moritz 2003 in memoria della scomparsa dello zio Gianni Agnelli, avvenuta qualche giorno prima (24 gennaio 2003), oppure quella da cowboy sfoggiata in occasione dei giochi olimpici di Vancouver? Questa volta il principe di casa Asburgo ha deciso di rimanere in tono con l'atmosfera bavarese e oggi al via della gara di qualificazione del gigante maschile, si presenterà con una tuta del tutto particolare raffigurante il costume tipico dei contadini bavaresi: pantaloni con bretelle di cuoio e camicia bianca con cravatta rossa.
INFORTUNIO RAICH - Il presidente del Wunder Team Peter Schroecksnadel trova ogni occasione buona per attaccare la Fis. La scintilla scatta con l'infortunio di ieri di Benjamin Raich: l'accusa di Schroecksnadel rivolta alla Fis è di non mettere un freno - regolamenti - all'eccessiva carvatura dei materiali. "Benni proseguirà la sua attività, ma non con questi materiali", ha tuonato il presidente biancorosso. Qualcuno però dovrebbe ricordare al burbero Schroecksnadel che sono proprio le "sue" aziende (austriache) tra le fautrici di questi materiali.
GOERGL NEL GIGANTE MASCHILE - Sarà Stefan Goergl il quarto gigantista che la squadra austriaca ha nominato in sostituzione dell'infortunato Benjamin Raich. Gli altri tre sono: Romed Baumann, Philipp Schoerghofer e Hannes Reichelt.
ROBERT BRUNNER - E' l'uomo del momento. ha cambiato nazione (Italia, poi Austria, poi di nuovo Italia), ma rimane sempre un vincente. I media austriaci e tedeschi, in questi giorni, gli hanno dedicano articoli ... (continua)

[ 27/01/2011 ] - La Coppa del Gobbo - Streif, Schmalzl, Razzoli
Tutti noi speriamo che Hans Grugger possa guarire e parlare dell'infortunio sulla Streif come di un "brutto momento" vissuto e superato, ho paura però che questa volta la Mausefalle abbia preteso un prezzo troppo alto dall'uomo. Tecnici ed esperti dovranno valutare cause ed errori di quanto accaduto ma quasi sei ore di intervento per rimuovere un ematoma dal cervello mi fanno pensare a Leonardo David e alla sua triste vicenda. Vorrei rivolgermi ancora all'esperienza e alle preziose conoscenze professionali di Bruno Dalla...quando andavo a trovare Leonardo a Gressoney La Trinitè, ogni volta che tenevo il suo capo tra le mani le mie dita sprofondavano nella parte della testa dove era stato effettuato l'intervento...non c'era più l'osso cranico...nulla! E' possibile che Hans si trovi nelle medesime condizioni...? C'è bisogno di un miracolo per ritornare a camminare! Voglio esprimere il mio personale apprezzamento ad Helmut Schmalzl, il bravo tecnico italiano, responsabile della tracciatura della Streif. Il suo intervento sul salto della Mausfalle e su tutta la pista è stato come sempre molto professionale, ha effettuato un disegno conservativo tenendo conto delle previsioni meteo e la gara, come da lui previsto, si è conclusa con un tempo di quasi quattro secondi superiore allo scorso anno. La Streif ha raccontato vicende molto forti, quasi tutte risolte con la guarigione degli infortunati...per gli organizzatori le dieci più tristi sono: 1989 Brian Stemmle, 1995 Pietro Vitalini, 1999 Patrick Ortlieb, 1985 Klaus Gatterman, 1996 Andreas Schifferer, 1991 Bill Hudson, 1990 Kristian Ghedina, 1994 Franz Heinzer, 1980 Mikio Katagiri, 2005 Thomas Graggaber, ma ce ne sono state tante altre! Coraggio Hans...coraggio ragazzo! Brian Stemmle fece causa contro gli organizzatori (a capo c'era Christian Poley), vinse, e da allora - 25 aprile 1994 - gli atleti devono firmare una liberatoria prima di gareggiare! Mi rattrista parecchio la vicissitudine di Julien Lizeroux, il bravo ... (continua)

[ 26/01/2011 ] - Bode festeggia la figlia, appuntamento a Garmisch?
Non si è presentato al cancelletto di partenza della Night Race di Schladming, ma dietro il forfeit di Bode Miller non c'è alcun mistero, anzi. Dopo il secondo posto sulla Streif, lo statunitense ha deciso di fare bagagli e salpare alla volta di San Diego per riabbracciare la figlia Neesyn Dacey per il suo terzo compleanno.
Un papà d'oro, verrebbe da dire: Miller approfitterà della sosta negli Usa per riprendere fiato e sicuramente non sarà al via della tappa di Chamonix mentre potrebbe ritornare in Europa in tempo per gigante e SuperG di Hinterstoder, alla vigilia della rassegna iridata. Ma sembra più probabile che il suo periodo di pausa possa durare fino a Garmisch Partenkirchen.
Ma quella del campione del New Hampshire non è l'unica rinuncia in vista del fine settimana di Chamonix, dal momento che anche il vincitore della scorsa Coppa del Mondo Carlo Janka ha deciso di prendersi un week-end di pausa per ricaricare a dovere le pile. Sempre in casa Svizzera, assente anche Sandro Villetta.
Passando in Austria, mentre la formazione biancorossa si lecca le ferite dopo aver visto svanire il successo a Schladimng (solo Tomba, Miller, Palander e ieri Grange hanno saputo rompere l'incantesimo austriaco sulla Planai), Benni Raich solo parzialmente consolato per essere stato il migliore del Wunderteam annuncia che a sua volta non andrà in Francia, per curare al meglio i sintomi influenzali che non gli permettono di raggiungere il miglior stato di salute. (continua)




 
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