Coppa del Gobbo:Manfred Moelgg.Campione con Pudore
Una delle qualità di Manfred è senz'altro la riservatezza, quel modo di porsi sempre molto rispettoso ed educato...mai troppo espansivo, se non in casi di una certa rilevanza. Non è certo timido il ragazzo di San Vigilio di Marebbe, ma in famiglia papà Peter e mamma Rita hanno allevato i figli con quei valori che appartengono al mondo rurale, regole che la cultura ladina esalta quasi come precetti! Mai esaltarsi nelle vittorie...mai abbattersi nelle sconfitte...anzi, quest'ultime devono servire quale sprone per ripartire, per ricercare nell'anima nuove energie, spostando i traguardi sempre più in alto, perchè la vita è una sfida e lo sport ne rappresenta la metafora più completa. Di batoste Manni e sua sorella Manuela ne hanno dovute subire tante, troppe, Manfred sta rivedendo la luce...Manuela lo farà presto!
A Bormio è ritornato sul podio, come ci sia riuscito lo abbiamo visto tutti ma, al di là delle analisi tecniche che ne hanno contraddistinto la gara, Manfred ha saputo ancora una volta parlare della sua prova con grande modestia, con quel pudore che non deve essere confuso con la debolezza (perchè un po' gli giravano) ma che è un punto di forza del suo carattere.
Aveva esordito in Coppa a Bormio nel 2003 e non si era qualificato nello slalom, ma quanti numeri nella prima manche! Lo rividi a Piancavallo nel Gran Finale di Coppa Europa, 3/o in gigante e 2/o in slalom (superato per 6 centesimi da Thaler). In Coppa Europa conclude al 2/o posto nello slalom dietro a Svindal, quindi vince lo slalom agli Assoluti ed è 2/o in Kombinata. Esordisce in Gigante a Soelden (pett.42) ed è il 3/o escluso, è la stagione 2003/2004, a Campiglio scende con il 33 nello slalom e ottiene un fantastico 5/o posto. Fa i primi punti in gigante a Flachau (pett.40) dove è 9/o, a pari merito con Cristian Mayer. Il primo podio si sta avvicinando...ed arriva a Schladming con il 2/o posto nello slalom (pett.24). Nella seconda manche sente che lo speaker dice che è a 19 centesimi da Palander, si scatena e va al comando provvisorio! E' già in Primo Gruppo di slalom, intanto il ginocchio sinistro comincia a scricchiolare. La stagione successiva inizia con qualche affanno ed un virus contratto a Beaver Creek gli fa perdere peso ed energie. Bella gara al Sestriere ed un volo brutto brutto nella prima manche dello slalom a Flachau (da cero alla Madonna!) E' 15/o nel gigante di Adelboden e, per la prima volta dopo Alberto Tomba, un azzurro è nel primo gruppo delle due prove tecniche! Un risultato frutto di continuità ed applicazione quasi maniacale nella ricerca dei dettagli...chiedere agli skimen...in quell'anno era Giuseppe Gianera!
Agli Assoluti vince il gigante ed è secondo nello slalom alle spalle di Deville. In estate il male alla schiena lo tormenta, sta fermo per un paio di mesi e non parte per il Sud America. Ma non si dispera. Inizia la stagione 2005/2006 con la squalifica nel gigante di Soelden, il blocco piastra attacco ha qualche millimetro di troppo. A novembre è sempre fermo mentre i compagni si allenano al Tonale e a Cervinia. Negli Usa cade sulla mano sinistra e gareggia con il bastoncino "nastrato" al guanto. Stessa situazione a Campiglio dove è 23/o...l'orgoglio viene fuori a Kraniska dove è 5/o in gigante , suo best di Coppa. Subito dopo c'è Schladming ma la schiena si ribella e per fare la seconda manche deve far ricorso a robusti antidolorifici. Torino 2006 è alle porte, la schiena non mette giudizio e Manfred salta nella prima manche di gigante e slalom.
In estate fa il giro dei medici e dei fisioterapisti, nel frattempo cambia scarponi da Lange a Fischer. Si ripresenta in Coppa con una schiena meno malandata....SECONDA PARTE
(giovedì 9 gennaio 2014)