Coppa del Gobbo - Siamo tutti allenatori!
Perbacco ragazzi, oggi c'è da perdersi nel leggere tutte le "analisi e le critiche" scritte sui mondiali statunitensi, tutti hanno la verità in mano e...tanti hanno la soluzione giusta per rimediare ad una situazione che pareva non dovesse essere così difficile! Erano sufficienti due medaglie e tutto questo polverone non si sarebbe alzato...!
Ho visto tutte le gare, saltando da un canale all'altro, Rai Sport ed Eurosport, mi sono emozionato, mi sono ritrovato più di una volta sul bordo della sedia, mi sono anche arrabbiato (nel Team Event).
Il medagliere per l'Italia è ancora una volta "vuoto", peccato, perchè sulle nevi del Colorado l'Italia non si è risparmiata: atleti, allenatori, skimen, addetti ai lavori hanno profuso ogni energia, hanno lavorato come matti per rendere onore all'Italia, senza risparmiarsi, senza brontolare, senza autocommiserarsi. Purtroppo sembra che il lavoro acquisti una dimensione eroica solo in caso di medaglia, se invece non si sale sul podio il "lavoro" diventa facile bersaglio di polemiche! Siamo tutti allenatori...Mah...!
Ho visto due grandi "magie": la seconda manche nel gigante di Ligety e la seconda manche nello slalom di Grange, spero che la mia mente non invecchi troppo in fretta e mi consenta di ricordare a lungo queste immagini.
A proposito di immagini, l'Italia ha vinto una straordinaria medaglia d'oro per merito di Nicola Basso, il bravissimo telecineoperatore la cui bravura spazia in ogni settore dello sport di grande qualità, al quale l'Austria ha affidato la responsabilità dei Super Slow Motion. Ci ha regalato immagini incredibili per tutta la durata dei Mondiali, e nello slalom femminile il suo talento ha raggiunto vertici assoluti. L'Austria se lo è coccolato...grazie Nicola!
Sarà stata l'ultima apparizione di Bode Miller? Fra poco avrà tre figli....due mogli...chissà se avrà ancora tempo per inseguire i sogni "con il pettorale"? Alberto Tomba ci salutò con l'impagabile vittoria di Crans Montana, Bode Miller forse ha lasciato un segno più profondo (quello della sua ferita a parte), perchè tutti noi continueremo a chiederci quale avrebbe potuto essere, quel giorno, la classifica del Superg!
Mi sono piaciute due dichiarazioni dei nostri atleti: quella di Federica Brignone, forte, orgogliosa, in difesa di una passione per lo sci che è anche amore e consapevolezza di quanto lo sport sia allo stesso tempo crudele e generoso; quella di Stefano Gross che, al termine della prima manche, ha smorzato ogni tentativo di innescare polemiche sul disegno del tracciatore, con una maturità che gli fa onore e lo rende ancor più grande!
Nella geografia del medagliere manca l'Italia e non è giusto, perchè il "prodotto neve" nel nostro Paese ha un'importanza rilevante e le gare trasmesse di sera hanno richiamato davanti ai teleschermi un grande pubblico di appassionati e di curiosi, con qualche podio l'entusiasmo sarebbe stato maggiore ed avrebbe fatto un gran bene a tutto il settore. La montagna ha bisogno di questi palcoscenici mondiali ed il mio rammarico è proprio quello di non averlo potuto sfruttare al meglio...Quindi...?
La gestione dello Sport in Italia va modificata, forse addirittura cambiata, il CONI deve darsi dimensioni diverse...e le stesse Federazioni non possono più continuare ad operare così come stanno facendo, ma il problema è politico e dubito che si possa fare qualcosa per snellire le figure di un sistema così imponente come quello che sovraintende alla gestione dello Sport. Basti pensare alla mancanza di un vero e proprio Ministero dello Sport. Già, ma questo vorrebbe dire "addio" al Coni.....SECONDA PARTE
(lunedì 16 febbraio 2015)