LIVE - Il marziano Ted Ligety strapazza tutti sulla Gran Risa, con una grande lezione di sci da conservare tra le reliquie nella Hall of Fame dello sci. Lo statunitense porta a casa l'ennesimo successo in gigante infliggendo a tutti distacchi abissali: +2.04 al secondo, l'austriaco Marcel Hirscher e +3.27 al francese Thomas Fanara...non certo gli ultimi arrivati. Distacchi che potevano pesare maggiormente se nella seconda discesa qualche leggera sbavatura non avessero frenato i missili che Ligety si trova ai piedi. Un gradino sopra a tutti questo statunitense che già a febbraio scorso aveva capito che la rivoluzione di questi materiali andava preparata con anticipo, testando questi nuovi sci, mentre gli altri ancora discutevano sul da farsi. I risultati ora si vedono con lo statunitense che oltre ad essere un gradino sopra agli altri tecnicamente, ora lo è di due gradini anche come feeling con questi nuovo materiale e modo di sciare. La sua prima manche ha rasentato la perfezione: leggero quanto basta per scivolare via senza particolari attriti, consentendo quella velocità che agli altri è negata. Chi ha cercato di imitarlo, è stato il nostro Davide Simoncelli. Il trentino nella seconda manche ha cercato la chiave di volta dello stile LIgety, è in qualche momento ci è andato vicino, con un recupero che si è concretizzato nel quinto posto finale: la giusta iniezione di fiducia in vista del suo appuntamento con la pista di Adelboden, dove è in credito con la dea bendata. Un'incrociata con gli sci - dopo il secondo intermedio - è costata cara invece a Max Blardone. Il vincitore dello scorso anno, a caccia del record di quattro successi detenuto dal suo ex compagno Alberto Tomba, era in corsa per un posto sul podio dopo la prima manche chiusa con il quinto tempo. Ed, invece, la sfortuna questa volta ci ha messo lo zampino e per l'ossolano la gara è terminata inesorabilmente nella neve fresca. Max non dispera: sa di essere tra i migliori e lo ha dimostrato anche oggi. Chi ha dimostrato qualcosa in casa azzurri è stato anche il giovane (classe 1990) De Aliprandini, bravo ad inserirsi nei top15 con un undicesimo posto- recuperando dalla 23/a piazza - e ripagando così la fiducia riposta in lui dai tecnici azzurri. Giornata così così, per Manfred Moelgg e Florian Eisath, entrambi leggermente sottotono quest'oggi, che chiudono rispettivamente 19/o e 26/o. Tornando ai quartieri alti della graduatoria ai piedi del podio troviamo i soliti noti: il tedesco Fritz Dopfer (4/o), il francese Alexis Pinturault (6/o), retrocesso di tre posizioni rispetto alla prima manche, quindi Markus Sandell e Felix Neureuther settimi a pari tempo, subito davanti al leader della graduatoria generale Aksel Lund Svindal, apparso un po' rigido dopo le fatiche della Gardena, e all'emergente ventenne francese Mathieu Faivre (10/o). Ora l'appuntamento è sul Canalone Miramonti per il ritorno - dopo otto anni di assenza - di un classico del circo bianco: lo slalom speciale in notturna di Madonna di Campiglio.