Coppa del Gobbo - il CSE da Courmayeur a Brunico
Negli ultimi mesi si erano fatte insistenti le voci di un imminente trasferimento a Brunico e a San Candido, in Alto Adige, di un buon numero di atleti del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur, mettendo in allarme atleti, allenatori e naturalmente amministratori ed appassionati.
Si sussurrava come questo progetto non avesse nulla ancora di ufficiale e che si trattasse solamente di un distaccamento logistico, una specie di sede distaccata in Alto Adige, per soddisfare particolari esigenze degli atleti di casa e di quelli provenienti dalle vicine regioni. Con il passare delle settimane però negli ambienti vicini agli sport della neve qualcuno inizia a dire cose un po' diverse da quelle ufficiali. Non si parla più di strutture in grado di soddisfare le scelte di atleti che, congedati, potrebbero continuare ad indossare la casacca del C.S.E. bensì di trasferimenti corposi, su basi volontarie, tanto da impensierire gli ambienti valdostani e suscitare l'interesse della politica regionale.
Un movimento politico autonomistico infatti chiede se risponda al vero che l'Esercito Italiano stia predisponendo il trasferimento in Alto Adige di atleti e relativi supporti tecnici. Succede il finimondo anche perchè pochi giorni prima l'Associazione Valdostana degli alpini in congedo viene a sapere da fonti sicure di come tutto sia già stato deciso e come la lista degli atleti che hanno chiesto di avvicinarsi a casa sia sempre più lunga...! Per carità, questi ragazzi non sono da biasimare, anzi! Con la possibilità di avvicinarsi a casa, di allenarsi senza fare viaggi troppo faticosi e di essere più vicini alle gare, non ci pensano due volte...e fanno bene!
Il Comunicato dell'A.N.A. però solleva un polverone tanto da rendere necessario l'intervento del Comando delle Truppe Alpine e del Centro Addestramento i cui Generali, lunedì 12 novembre, si sono trovati ad Aosta per incontrare le massime Autorità politiche valdostane che, a loro volta, avevano espresso profonda preoccupazione per una operazione destinata ad impoverire la qualità tecnica del Centro a Courmayeur, depauperando il prestigioso patrimonio di storia e di tradizioni che il C.S.E. ha saputo costruire in più di ottant'anni di attività. All'indomani della conferma del C.S.E. quale migliore Società Italiana tra le oltre mille che operano nel settore degli sport della neve in Italia (si è trattato del sesto successo consecutivo), bisognava puntellare in qualche modo la traballante navicella e fare in modo che il vento che spiegava le vele per Brunico e dintorni spirasse senza eccessiva intensità.
Dopo il colloquio tra i Generali ed i Politici è stato diramato un comunicato in cui si sdrammatizza tutta la situazione e si riafferma come Courmayeur resti centrale rispetto alla strutturazione dell'attività agonistica e di allenamento, nonchè sede del Comando. L'Esercito comunque ha confermato che a Brunico funzionerà un appoggio logistico a supporto soprattutto degli atleti di lingua tedesca ed originari di quel territorio che sceglieranno di avvalersene (sic!).
La storia dovrebbe finire qui, con buona pace per tutti (i primi avvicinamenti a casa potrebbero iniziare a dicembre), ma c'è da essere un po' pessimisti e le strutture di Courmayeur sono destinate, in un futuro non troppo lontano, ad essere impiegate per una ricettività diversa da quella agonistica. Se pensiamo che un buon 70 per cento degli atleti del C.S.E. provengano dall'Alto Adige e località vicine...cosa rimarrà a Courmayeur? Carabinieri (con la gloriosa Forestale ), Fiamme Gialle, Fiamme Oro ed Esercito (suo malgrado)...finalmente raggruppati in una sola area territoriale!
Machiavelli non avrebbe saputo fare meglio...!
(mercoledì 14 novembre 2018)