La Coppa del Gobbo IX
E' il capitano degli azzurri, ha vinto tanti slalom, alcune medaglie iridate e una coppa di specialità...Ha letto il giuramento olimpico per gli atleti a Torino 2006…è un ragazzo fantastico, buono, gentile...Giorgio Rocca è l'immagine dell'atleta serio che dedica ogni energia al proprio lavoro, alla famiglia, agli amici. Ora Giorgio è qualcosa di più...e, dallo slalom di Adelboden, noi tutti gli vogliamo un bene ancor più grande! Si sapeva, prima di Zagabria, degli affanni che lo angustiavano per la salute del suo ultimogenito...paure che lo hanno accompagnato sino al cancelletto di partenza dello slalom di Adelboden. E quali paure,...uno spavento che ti ferma il cuore quando ti dicono che il tuo bimbo non respira più...e non sai cosa fare, sei lontano...non puoi fare nulla e aspetti che la voce della tua sposa faccia ripartire le lancette del tempo! Intanto ti mettono un pettorale…fai una, due gare e alla gente che ti chiede dici che non sei del tutto contento dei risultati, che hai fatto qualche errore di troppo, che la tecnica non c'è ancora! Caro Giorgio, grazie per la lezione!
Una bella lezione di carattere e non solo, ci viene da Maria Riesch, bella e ricca (molto ricca) ragazza di Garmisch Partenkirchen. Fisico statuario, da passerelle di moda, ha sempre creduto nel suo sogno, vincere la prima coppa del mondo assoluta per la sua Germania "libera "! Non l'hanno fermata due gravi infortuni, in Supergigante a Cortina (2004) e in gigante ad Aspen (2005) Si è sempre rialzata e i numerosi successi di questi mesi premiano la sua serietà nel lavoro. Merita la conquista della Grande Boccia di cristallo! Un trofeo assoluto, questo, sfiorato nel 2003 da Karen Putzer…quanta passione seppe far nascere in tutti noi con le sue gesta, in quella stagione! Sembrava fulgido il suo cammino poi il dramma… (ricordo benissimo che ero a Skipass, verso sera e fu mia moglie ad accorgersi di come Karen zoppicasse...) Quello che sta facendo è un insegnamento importante e merita di essere ricompensato. Già , come Alexander Ploner. La vittoria agli assoluti di gigante, nel 2000, al Monte Pora pareva spalancargli la strada verso la gloria, poi, patapumfete! una battuta d'arresto dopo l'altra! Voleva andare ai Mondiali e, ad Adelboden, ha chiesto aiuto al "grande" Mike Von Gruenigen...Come? Presto fatto, un paio di baffetti scaramantici e voilà, una splendida gara con abbraccio finale del campione elvetico! Confuso tra il pubblico abbiamo visto Silvano Beltrametti, sulla carrozzella dal dicembre del 2001. Lì, la gente lo ama, lo vuole sempre accanto in questi momenti!
Al di là della splendida prestazione agonistica mi è piaciuto molto Max Blardone, più riflessivo e più uomo rispetto allo scorso anno . Ha trovato una dimensione diversa nel suo porsi, ( merito anche della sorella Fabiana…?) e non c'è più traccia di quella sua esuberanza che, qui per esempio, gli fece esternare lo scorso anno un sonoro M..DA, (in tedesco) alle telecamere, a fine gara. La Face du Bellevarde gli si addice e…(meglio esorcizzare un po’…)
Arriva Wengen, un tempio della storia...Bella sfida tra gli italiani e Bode Miller. C'è il record del Ghedo da migliorare, 2.24.23, quello di Thanei (compressione dell'Archenschuss a 157 km/orari), mentre Bode è alla ricerca della terza vittoria consecutiva. Metterà in pratica il motto del mitico Downhill Only Club of Wengen, fondato nel 1925 dallo scrittore inglese Ken Foster: "Keep'em pointed down hill" ? (Punta gli sci in basso) Vedremo...L'audacia è inscritta nei suoi geni.
(martedì 13 gennaio 2009)
Una bella lezione di carattere e non solo, ci viene da Maria Riesch, bella e ricca (molto ricca) ragazza di Garmisch Partenkirchen. Fisico statuario, da passerelle di moda, ha sempre creduto nel suo sogno, vincere la prima coppa del mondo assoluta per la sua Germania "libera "! Non l'hanno fermata due gravi infortuni, in Supergigante a Cortina (2004) e in gigante ad Aspen (2005) Si è sempre rialzata e i numerosi successi di questi mesi premiano la sua serietà nel lavoro. Merita la conquista della Grande Boccia di cristallo! Un trofeo assoluto, questo, sfiorato nel 2003 da Karen Putzer…quanta passione seppe far nascere in tutti noi con le sue gesta, in quella stagione! Sembrava fulgido il suo cammino poi il dramma… (ricordo benissimo che ero a Skipass, verso sera e fu mia moglie ad accorgersi di come Karen zoppicasse...) Quello che sta facendo è un insegnamento importante e merita di essere ricompensato. Già , come Alexander Ploner. La vittoria agli assoluti di gigante, nel 2000, al Monte Pora pareva spalancargli la strada verso la gloria, poi, patapumfete! una battuta d'arresto dopo l'altra! Voleva andare ai Mondiali e, ad Adelboden, ha chiesto aiuto al "grande" Mike Von Gruenigen...Come? Presto fatto, un paio di baffetti scaramantici e voilà, una splendida gara con abbraccio finale del campione elvetico! Confuso tra il pubblico abbiamo visto Silvano Beltrametti, sulla carrozzella dal dicembre del 2001. Lì, la gente lo ama, lo vuole sempre accanto in questi momenti!
Al di là della splendida prestazione agonistica mi è piaciuto molto Max Blardone, più riflessivo e più uomo rispetto allo scorso anno . Ha trovato una dimensione diversa nel suo porsi, ( merito anche della sorella Fabiana…?) e non c'è più traccia di quella sua esuberanza che, qui per esempio, gli fece esternare lo scorso anno un sonoro M..DA, (in tedesco) alle telecamere, a fine gara. La Face du Bellevarde gli si addice e…(meglio esorcizzare un po’…)
Arriva Wengen, un tempio della storia...Bella sfida tra gli italiani e Bode Miller. C'è il record del Ghedo da migliorare, 2.24.23, quello di Thanei (compressione dell'Archenschuss a 157 km/orari), mentre Bode è alla ricerca della terza vittoria consecutiva. Metterà in pratica il motto del mitico Downhill Only Club of Wengen, fondato nel 1925 dallo scrittore inglese Ken Foster: "Keep'em pointed down hill" ? (Punta gli sci in basso) Vedremo...L'audacia è inscritta nei suoi geni.
(martedì 13 gennaio 2009)