La Coppa del Gobbo VI - Lettera a Gesù Bambino
di Carlo Gobbo
credo di essere rimasto uno dei pochi che ancora Ti scrivono per raccontarti e chiederti qualcosa. Ma io credo ancora in te, mi serve per ritornare o forse per restare un po’ bambino. Certo che non ci sono più i bambini, quelli ruspanti di una volta, che se facevano la pipì e la popò senza il pannolino, se la potevano godere per un momento...o due! che se si lasciavano soli potevano mangiare un po’ di terra, rotolarsi nello sporco, asciugarsi il nasino con la manica, picchiarsi con l'amichetto, urlare e piangere senza una lacrima, prendersi qualche sano schiaffone da papà e mamma e non denunciarli! che d'inverno in strada sulla neve scivolavano e scivolavano sino a formare piccole piste di ghiaccio su cui lanciarsi, restando poi a guardare i passanti che passavano sopra e cadevano...! Poi andavano a scuola e diventavano grandi , uomini e donne, come quelli che adesso sciano in quel Circo che chiamano Bianco. Ti ringrazio Gesù Bambino perché hai già fatto un bel regalo a Werner Heel, dandogli quel "riposo" mentale che gli ha permesso di vincere in Gardena. Pensa, lui credeva di andare piano ed invece era proprio quella la carta vincente! Hai dato una mano anche a Giorgio Rocca, vero? Potrà raccontarlo ai suoi tre bimbi (uno è piccolo come te!) In Alta Badia ha sciato come se stesse seguendo una luce...! Ti ringrazio anche da parte di Patrick Thaler, un momento così bello davanti alla sua gente se lo meritava! Ricordi la paura che provammo quando cadde nel bosco a Sesto Pusteria! Ha un bel sorriso, non ti sembra? Dai, facciamolo diventare più splendente! Anche Razzoli è bravo, ma "esce" troppo spesso! Non sarà per il 47 di piede che porta? Ci pensi tu, per favore, ne abbiamo bisogno. Già! Puoi fare qualcosa per i gigantisti...due anni fa era la squadra più forte al mondo ed ora mi sembrano spaesati, un po' sperduti...Hai ragione...Schieppati doveva essere fermato prima di Whistler, ma sai com'è Alberto. Freme come un puledro...Ma gli altri? Guarda che se vuoi lì con te c'è un caro amico, Severino Bottero, puoi consigliarti con lui...Come dici...scusa...! Manfred Moelgg due anni fa aveva iniziato peggio, dopo aver cambiato scarponi (da Lange a Fischer ), salvo salire poi sul podio a Kitz, ai mondiali di Are, a Krani! Hai ragione tu (come sempre) però mandagli un po' di calore speciale nel cuore. Lui e sua sorella Manuela sono tuoi grandi tifosi e ti vogliono un sacco di bene. Ne sono sicuro. Anche Nadia Fanchini ti custodisce in un angolo del suo cuoricino e ti parla spesso. Lo sai vero? L'hai seguita tanto quest'anno, grazie. Se ti riesce, ce la fai ad aiutarla a ritrovare i suoi scarponi...sono importantissimi. Ci credi che il risultato di una gara dipende per più del 50 per cento dallo scarpone? Lo so, ai tuoi tempi non c'erano, poi, dove sei nato tu, neanche ad immaginarle scarpe così! Hai visto quanto è solare la giovane Lara Gut. E' proprio brava sugli sci sai ? Suo padre si chiama Pauli, (Paolo è un nome che tu conosci bene, vero?) ed è il capo della squadra che la allena...Chissà se lo aiuti a far sì che Lara cresca serena, senza pensare solo allo sci ma dedicando il giusto tempo anche alla sua gioventù. Te lo chiedo perché ho visto troppi genitori "sbagliare" con i loro ragazzi. Dimenticavo, caro Gesù Bambino, di ringraziarti per aver ridato il sorriso (quello vero) a Lucia Recchia e ad Aksel Lund Svindal,...qui hai fatto un mezzo miracolo! Lo so, avresti voluto fare di più anche per Mathias Lanzinger...!!! Ho quasi concluso...Aiuta un po’ Chiara Costazza, Elena Fanchini e Marlies Schild, hanno bisogno del tuo conforto. Ma guarda soprattutto i bambini che sono in giro per il mondo. Tu li conosci bene, quelli che muoiono di fame e di malattie, quelli costretti a fare la guerra, quelli che lanciano i sassi, quelli che sono sfruttati. Noi ci proviamo. Tu guidaci caro Gesù Bambino.
(martedì 23 dicembre 2008)