Nel SuperG brillano Stati Uniti e Francia
a cura della redazione
(Comunicato Stampa) I campioni dello sci alpino paralimpico hanno potuto scatenarsi nella caccia al secondo titolo in palio, quello di superG, sui 2140 metri della Banchetta Giovanni Nasi, e a sorridere ci sono francesi, americani e tedeschi. La squadra transalpina ha conquistato oro e argento nella categoria standing femminile grazie a Solene Jambaque e Marie Bochet (a sedici anni la più giovane in gara) e due argenti e un bronzo con gli uomini.
Per Solene Jambaque è un ritorno al vertice che mancava da Torino 2006: “Ho magnifici ricordi delle Paralimpiadi italiane e amo questa pista in modo particolare. Ho fatto la ricognizione con attenzione particolare, perché questa è una pista tecnica dove non si può sbagliare mai linea. Prima della gara sentivo che era la mia gara e ho voluto vincere a tutti i costi”.
Alle spalle delle francesi la tedesca Rothfuss, oro nella discesa e ieri bronzo, poi Melania Corradini: “ho fatto un errore a poche porte dall’arrivo – confessa Melly – e ho capito di aver perso la gara. Sono entrata troppo diretta e ho dovuto frenare troppo per restare nel tracciato. Peccato perché in alto avevo sciato abbastanza bene. "Ora credo che le mie possibilità di medaglia siano finite… ma non si sa mai. Le gare in cui mi sentivo più sicura erano discesa e superG. Forse ero troppo carica, troppo tesa. Di sicuro ho sciato troppo poco in velocità. Con due sole giornate di allenamento in superG non si va lontano e mi sa che le mie avversarie hanno fatto molto più di me. Il ritiro della canadese Woolstencroft (dominatrice delle ultime stagioni) forse mi ha tolto un po’ di stimoli. Era bello sfidarla, anche se era difficilissimo batterla. Ma lei era l’unità di misura e ora che non corre più mi trovo senza quel punto di riferimento”. Nella categoria sitting doppietta della straordinaria statunitense Alana Nichols che si è lasciata alle spalle la compagna di squadra Stephens e la stella austriaca Claudia Loesch.
In campo maschile Yon Santacana, guidato da Miguel Galindo, si prende l’oro tra gli ipovedenti, dopo l’argento della discesa. Schoenfelder non ha tradito le attese e ha spostato il pallottoliere a quota quattordici ori iridati individuali nella categoria standing, ma ha vinto di soli quattro centesimi e l’avversario che più temeva, l’australiano Rahles-Rahbula anche oggi non ha concluso la prova, segno che è battibile. Undicesimo l’azzurro Christian Lanthaler che sorride amaro: “ho finito la benzina a metà gara, dopo aver sciato bene nella parte alta. Quando sono arrivato nella parte più tecnica ho dovuto giocare in difesa. “Il mio mondiale finisce qui, con questa seconda gara. Tutto sommato non è andata malissimo se penso che ho deciso di partecipare al Mondiale solo una settimana fa. Ho studiato le previsioni del tempo, ho visto che erano eccellenti, ed allora mi sono diciso. Ho fatto bene. L’organizzazione è stata grandiosa. Lo ripeto a tutti e continuo a farlo… La pista era un biliardo. Perfetta, liscia e lavorata anche dai lisciatori, durante la gara, in modo perfetto. Sono tutti entusiasti e li capisco! Ora rientro a casa e mi godrò le prossime gare in tv”.
Se la più giovane in gara ha vinto l’argento, il più vecchio (49 anni) ha vinto l’oro! Chris Devlin Young, decano degli atleti paralimpici ha conquistato il suo primo oro – olimpico o mondiale – da quando è entrato in vigore (con Torino 2006) il nuovo sistema di categorie e tempo compensato.
Domani si torna in pista per la Supercombinata. Prima un superG (alle 10.00) e poi una manche di slalom speciale (13.30). In gara, per gli azzurri, solo Melania Corradini che a Sestriere difende il titolo mondiale conquista
(mercoledì 19 gennaio 2011)
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