Matthias Lanzinger torna a gareggiare
Matthias Lanzinger ha annunciato oggi in conferenza stampa a Vienna che tornerà a sciare con l'obiettivo di partecipare alle Paralimpiadi di Sochi 2014.
Ma andiamo con ordine e ripercorriamo la storia recente dello sfortunato velocista biancorosso. Il 2 marzo 2008 va in scena il superg di Kvitfjell, valevole per la Coppa del Mondo. Con il pettorale 30 scende l'austriaco Matthias Lanzinger: sull'ultimo ripidissimo salto del tracciato perde l'assetto e si infila in una porta direzionale, cade sbattendo a 110km/h sul manto nevoso. Viene elisoccorso, ma con un certo ritardo che alimenterà una lunghissima coda di polemiche tra giornalisti, atleti, Federazione Internazionale e Organizzatori. L'infortunio è grave ma sembra non ci debbano essere conseguenze e invece, due giorni dopo, la notizia shock fa il giro del mondo: le gravi lesioni vascolari hanno costretto i medici a decidere per l'amputazione della gamba sinistra.
Si scatenano le polemiche: tra le proposte di abolire il superg e il presunto ritardo dei soccorsi nei momenti successivi alla caduta. Alla vigilia di Soelden 2008 Lanzinger viene premiato con lo Sciatore d'Oro; negli stessi giorni chiede un risarcimento alla FIS. Nel settembre 2010 il NPE, un organo del ministero della salute norvegese, ha chiuso una inchiesta sull'incidente, dichiarando che il paziente Lanzinger ha diritto a chiedere un risarcimento in denaro, perchè l'amputazione è stata sì una conseguenza della caduta ma favorita dalle carenze organizzative della gara, in primis la mancanza di un elicottero subito disponibile e altri ritardi nel processo di soccorso.
A tre anni e mezzo di distanza da quei giorni arriva l'annuncio: Matthias torna sugli sci, gareggerà probabilmente a novembre nello slalom indoor di Landgraaf e lavorerà nei prossimi 3 anni per partecipare, e vincere, a Sochi 2014. In questo periodo Matthias ha studiato e poi lavorato per Salomon: "ho sentito il richiamo del cuore, e il desiderio di tornare al cancelletto a gareggiare..." Lanzinger ha lavorato a lungo per questo ritorno, testando materiali e allenandosi a secco:"non è un passo facile, devo ripartire dall'inizio. Lo sport per disabili è diventato molto competitivo, dovrò lavorare sodo per arrivare ad un buon livello...Ho passato moltissimo tempo negli ultimi mesi a mettere a punto la protesi..."
Felicissimi di questa decisione i vertici della federsci austriaca, dal presidente Peter Schroecksnadel al DT Hans Pum:"non è mai successo che un atleta di livello mondiale abbia deciso di tornare a gareggiare nello sport per disabili dopo un grave incidente. Sono contento per lui e per tutto il movimento"
(mercoledì 19 ottobre 2011)
Ma andiamo con ordine e ripercorriamo la storia recente dello sfortunato velocista biancorosso. Il 2 marzo 2008 va in scena il superg di Kvitfjell, valevole per la Coppa del Mondo. Con il pettorale 30 scende l'austriaco Matthias Lanzinger: sull'ultimo ripidissimo salto del tracciato perde l'assetto e si infila in una porta direzionale, cade sbattendo a 110km/h sul manto nevoso. Viene elisoccorso, ma con un certo ritardo che alimenterà una lunghissima coda di polemiche tra giornalisti, atleti, Federazione Internazionale e Organizzatori. L'infortunio è grave ma sembra non ci debbano essere conseguenze e invece, due giorni dopo, la notizia shock fa il giro del mondo: le gravi lesioni vascolari hanno costretto i medici a decidere per l'amputazione della gamba sinistra.
Si scatenano le polemiche: tra le proposte di abolire il superg e il presunto ritardo dei soccorsi nei momenti successivi alla caduta. Alla vigilia di Soelden 2008 Lanzinger viene premiato con lo Sciatore d'Oro; negli stessi giorni chiede un risarcimento alla FIS. Nel settembre 2010 il NPE, un organo del ministero della salute norvegese, ha chiuso una inchiesta sull'incidente, dichiarando che il paziente Lanzinger ha diritto a chiedere un risarcimento in denaro, perchè l'amputazione è stata sì una conseguenza della caduta ma favorita dalle carenze organizzative della gara, in primis la mancanza di un elicottero subito disponibile e altri ritardi nel processo di soccorso.
A tre anni e mezzo di distanza da quei giorni arriva l'annuncio: Matthias torna sugli sci, gareggerà probabilmente a novembre nello slalom indoor di Landgraaf e lavorerà nei prossimi 3 anni per partecipare, e vincere, a Sochi 2014. In questo periodo Matthias ha studiato e poi lavorato per Salomon: "ho sentito il richiamo del cuore, e il desiderio di tornare al cancelletto a gareggiare..." Lanzinger ha lavorato a lungo per questo ritorno, testando materiali e allenandosi a secco:"non è un passo facile, devo ripartire dall'inizio. Lo sport per disabili è diventato molto competitivo, dovrò lavorare sodo per arrivare ad un buon livello...Ho passato moltissimo tempo negli ultimi mesi a mettere a punto la protesi..."
Felicissimi di questa decisione i vertici della federsci austriaca, dal presidente Peter Schroecksnadel al DT Hans Pum:"non è mai successo che un atleta di livello mondiale abbia deciso di tornare a gareggiare nello sport per disabili dopo un grave incidente. Sono contento per lui e per tutto il movimento"
(mercoledì 19 ottobre 2011)