Sochi 2014 - Matt felice, francesi contro Kostelic
Sono passati 13 anni da un successo che pochi possono vantare in carriera, l'oro Mondiale di St.Anton, e il sogno di un carriera si è concretizzato oggi, il titolo olimpico: "Ho sfruttato al massimo la prima manche - dichiara un emozionato Mario Matt - mi sentivo bene in allenamento, e un po' in tutta la stagione. Poi però la seconda non è stata facile, era difficile, non ho mai visto una tracciatura così, ho pensato di non rischiare in alto, sperando di giocarmela sotto. Non mi sento vecchio, il mio fisico risponde bene, stavo peggio nel 2007. Ma per arrivare ad un risultato così tutto deve succedere, deve andare tutto bene, devi essere in forma, sciare bene, avere fortuna e tutti i pezzi devono andare al posto giusto"
Ed ecco Marcel Hirscher: "Sono felice per questa medaglia, era una neve bagnata che non mi piace. In queste condizioni l'argento sembrava inarrivabile e dopo il gigante avevo detto che non sarei andato bene in slalom, e nella prima l'ho dimostrato. Ma poi ho provato a fare l'impresa, non sono scoppiato subito perchè alla fine quasi ci speravo nell'oro, ma sono felice per Mario è la sua ultima olimpiade e se lo merita davvero"
Delusissimi i francesi che accusano Ante Kostelic di aver rovinato lo slalom olimpico: "Ha fatto una cosa incredibile - dice JB Grange - era ancor più contorta del suo solito", a cui fa eco Julien Lizeroux: "...metà degli atleti son finiti al tappeto". Aggiunge Pinturault: "ad un certo punto dovevi andare in...salita! Ma non dovremmo scendere con gli sci? Uno spettacolo così non fa bene allo sci". Più pesanti le parole del DT Fabien Saguez: "è stata una manche di merda! tracciata da un uomo che voleva solo seguire i suoi interessi e non aiuta lo sci. Con una tracciatura normale i nostri avrebbe potuto fare molto meglio"
Certo, la tracciatura è uguale per tutti, la neve anche, il cronometro è l'unico giudice, ed anzi atleti come Kristoffersen hanno approfittato di queste condizioni andando a cogliere un grande bronzo. Ma è innegabile che questa tracciatura, come tante di papà Ante, spezza il ritmo e mette, a volte inutilmente, in difficoltà gli atleti. Non solo i francesi si lamentano, ma anche Ted Ligety: "la neve era pessima e Ante ha disegnato un tracciato molto difficile, con il suo marchio di fabbrica, al limite dell'antisportività su questo pendio, ma così è. E' uguale per tutti, ma in molto sono usciti...io non ero certo uno dei favoriti ma penso che su questo pendio e con questa neve non sia regolare tracciare così. Molto angolata, aritmica, con dei tornanti quasi in salita...non è una tracciatura che puoi sciare in modo "normale", con la tecnica moderna..."
Si leva una voce in difesa di Ante e arriva da...Ivica Kostelic: "sto sentendo un sacco di commenti su questo tracciato, anche se negativi dico che è stato uno spettacolo per gli spettatori. Siamo alle Olimpiadi e il tracciato deve essere difficile. Chi ha fatto medaglia merita di essere li, chi si allena sul difficile apprezza le gare difficile"
(sabato 22 febbraio 2014)