Lucia Mazzotti carica in vista di Lake Louise
a cura della redazione
Comunicato stampa A quasi un anno di distanza Lucia Mazzotti ritorna in Coppa del Mondo. Le ultime gare del circuito mondiale a cui Lucia ha partecipato sono state quelle in Val d'Isere prima dello scorso Natale. "Avevo chiuso la mia breve stagione con un nono posto nella discesa della combinata e un 24/o nel super gigante", racconta l'atleta delle Fiamme Gialle.
"Ora voglio ricominciare da dove avevo finito. Lo scopo della mia stagione è quello di entrare e rimanere nelle prime trenta. So che quando si rientra dagli infortuni è molto difficile andare bene già dalle prime gare, ma ce la metterò tutta. Lake Louise è una pista che mi piace e dove ho anche esordito. Dovrò guadagnarmi le convocazioni per le gare europee di Coppa, quindi devo tornare dalla trasferta canadese con dei buoni risultati".
Lucia oltre a tante ambizioni ha anche dei sogni: "Sogni per la stagione? Beh, non si dicono i sogni, ma ci sono i Mondiali".
La Mazzotti deve però fare i conti con anni in cui i Mondiali li ha visti in tv, a causa dei molti infortuni. Tornare in gara significa anche aver paura di rifarsi male. Cosa motiva Lucia a tornare in pista e combattere per la vittoria? La risposta di Lucia lascia senza parole: "Certo che si ha paura di rifarsi male quando si torna a gareggiare. E' umano. Infatti è anche l’argomento della mia tesi. In primavera mi laureo in Psicologia e il titolo della mia discussione è proprio questo: Quale è la motivazione che spinge gli atleti a ritornare dopo un infortunio. Proprio per documentare la mia tesi - spiega Lucia - a Lake Louise porterò un'ottantina di questionari che farò compilare a tutte le atlete della Coppa del Mondo, per capire cosa spinge un'atleta a rimettersi in pista. La motivazione che mi spinge ora a ributtarmi a tutta è questa: ho passato tre inverni a guardare le gare in tv, ed ogni giorno la motivazione e la voglia di tornare cresceva sempre più. In questo percorso - aggiunge la friulana - ho scoperto quali sono i miei limiti. E li scopri ogni volta che cadi e ti fai male. Se ti fai male vuol dire che hai superato il tuo limite".
In questa rinascita di Lucia Mazzotti un grazie speciale l’azzurra lo dedica alle Fiamme Gialle e soprattutto ai tecnici Daniel Dorigo e Roberto Fontanive che l’hanno seguita durante tutta l’estate negli allenamenti in pista accompagnandola nelle fasi di recupero dall’infortunio. Ora il ginocchio infortunato a fine dicembre finalmente sta bene: "Non voglio più sentire parlare di infortuni. Devo pensare solo in positivo".
(venerdì 19 novembre 2010)
"Ora voglio ricominciare da dove avevo finito. Lo scopo della mia stagione è quello di entrare e rimanere nelle prime trenta. So che quando si rientra dagli infortuni è molto difficile andare bene già dalle prime gare, ma ce la metterò tutta. Lake Louise è una pista che mi piace e dove ho anche esordito. Dovrò guadagnarmi le convocazioni per le gare europee di Coppa, quindi devo tornare dalla trasferta canadese con dei buoni risultati".
Lucia oltre a tante ambizioni ha anche dei sogni: "Sogni per la stagione? Beh, non si dicono i sogni, ma ci sono i Mondiali".
La Mazzotti deve però fare i conti con anni in cui i Mondiali li ha visti in tv, a causa dei molti infortuni. Tornare in gara significa anche aver paura di rifarsi male. Cosa motiva Lucia a tornare in pista e combattere per la vittoria? La risposta di Lucia lascia senza parole: "Certo che si ha paura di rifarsi male quando si torna a gareggiare. E' umano. Infatti è anche l’argomento della mia tesi. In primavera mi laureo in Psicologia e il titolo della mia discussione è proprio questo: Quale è la motivazione che spinge gli atleti a ritornare dopo un infortunio. Proprio per documentare la mia tesi - spiega Lucia - a Lake Louise porterò un'ottantina di questionari che farò compilare a tutte le atlete della Coppa del Mondo, per capire cosa spinge un'atleta a rimettersi in pista. La motivazione che mi spinge ora a ributtarmi a tutta è questa: ho passato tre inverni a guardare le gare in tv, ed ogni giorno la motivazione e la voglia di tornare cresceva sempre più. In questo percorso - aggiunge la friulana - ho scoperto quali sono i miei limiti. E li scopri ogni volta che cadi e ti fai male. Se ti fai male vuol dire che hai superato il tuo limite".
In questa rinascita di Lucia Mazzotti un grazie speciale l’azzurra lo dedica alle Fiamme Gialle e soprattutto ai tecnici Daniel Dorigo e Roberto Fontanive che l’hanno seguita durante tutta l’estate negli allenamenti in pista accompagnandola nelle fasi di recupero dall’infortunio. Ora il ginocchio infortunato a fine dicembre finalmente sta bene: "Non voglio più sentire parlare di infortuni. Devo pensare solo in positivo".
(venerdì 19 novembre 2010)