Dal Canada proposte alla FIS sulla sicurezza
a cura della redazione
Mercoledì sono stati comunicati i risultati di una due-giorni di lavori sulla sicurezza tenutisi a Calgary, organizzati dalla federsci canadese. Ai lavori hanno partecipato medici, scienziati, allenatori, atleti e responsabili dei materiali. Alla fine il presidente Max Gartner ha annunciato una serie di misure volte a migliorare la sicurezza nelle gare nazionali, ed anche una strategia presentata alla FIS per introdurre migliorie anche a livello di Coppa del Mondo. Ecco alcune dichiarazioni del presidente: "abbiamo fatto un passo avanti, focalizzandoci sui fattori di rischio relativi agli infortuni siamo stati in grado di determinare a che punto siamo e dove vogliamo arrivare, che cambiamenti devono essere fatti, sia nel breve che nel lungo periodo, per ridurre gli infortuni. La sicurezza è una problema che ha tante sfaccettature e deve essere affrontata a più livelli." Non manca inoltre un riferimento diretto a quanto capitato al team canadese, falcidiato dagli infortuni nelle ultime due stagioni: "più del 50% dei nostri atleti di punta non hanno potuto completare l'intera stagione, questo è inaccettabile".
Solo in questa stagione si sono infortunati i canadesi: Osborne-Paradise, Semple, Kucera, Bourque, Dixon, Helie, Yurkiw e Kelly Vanderbeek, presente ai lavori, che a causa degli infortuni ha perso le ultime due stagioni di Coppa. Ecco il suo intervento: "gli atleti soffrono di conseguenze che si porteranno per sempre; abbiamo visto gambe amputate, coma, lussazioni delle ginocchia..." Secondo la canadese paradenti e paraschiena devono essere obbligatori, i caschi più robusti e le tutine dovrebbero rallentare un po' l'atleta..."le velocità e le forze in gioco sono arrivate ad un punto insostenibile...quando qualcosa va male, succedono disastri..."
Il velocista Erik Guay sta investendo parte dei proventi dei premi gara per sviluppare un nuovo casco.
Sotto accusa anche la pratica di "barrare" le piste, che sono sempre più dure e ghiacciate.
Ecco l'elenco dettagliato delle proposte emerse:
- preparazione delle neve: evitare di barrare le piste per le gare locali
- qualità della tracciatura: la tracciatura deve tenere conto delle condizioni della pista, facendo attenzione a ridurre la velocità
- salti: speciali allenamenti sui salti saranno introdotti per le squadre giovanili, per migliorare le capacità
- tutine: proposta alla FIS di usare materiali differenti e rendere le tutine meno "veloci"
- caschi: la federsci canadese eseguirà test di sicurezza sui caschi usati dagli atleti della squadra nazionale
- paradenti e paraschiena: dovrebbero essere fortemente consigliati a tutti i livelli
- sistema di rilevazione per monitorare test atletici e infortuni per tutti gli sciatori canadesi
- criterio di selezione: i giovani canadesi saranno incoraggiati a gareggiare nelle discipline tecniche prima di cimentarsi nella libera, che non dovrebbe essere affrontata prima dei 18 anni. I fattori di rischio per la sicurezza in discesa aumentano a causa dell'alta velocità.
- esaminare l'utilizzo di protezioni e paracolpi e altri strumenti per ridurre il rischio di infortuni alle ginocchia
A livello di Coppa del Mondo inoltre si è proposto di lavorare sulle regolazioni di sci, attacchi e scarponi, per modificare le regole attuali e rendere l'intero equipaggiamento più sicuro.
(sabato 7 maggio 2011)
Solo in questa stagione si sono infortunati i canadesi: Osborne-Paradise, Semple, Kucera, Bourque, Dixon, Helie, Yurkiw e Kelly Vanderbeek, presente ai lavori, che a causa degli infortuni ha perso le ultime due stagioni di Coppa. Ecco il suo intervento: "gli atleti soffrono di conseguenze che si porteranno per sempre; abbiamo visto gambe amputate, coma, lussazioni delle ginocchia..." Secondo la canadese paradenti e paraschiena devono essere obbligatori, i caschi più robusti e le tutine dovrebbero rallentare un po' l'atleta..."le velocità e le forze in gioco sono arrivate ad un punto insostenibile...quando qualcosa va male, succedono disastri..."
Il velocista Erik Guay sta investendo parte dei proventi dei premi gara per sviluppare un nuovo casco.
Sotto accusa anche la pratica di "barrare" le piste, che sono sempre più dure e ghiacciate.
Ecco l'elenco dettagliato delle proposte emerse:
- preparazione delle neve: evitare di barrare le piste per le gare locali
- qualità della tracciatura: la tracciatura deve tenere conto delle condizioni della pista, facendo attenzione a ridurre la velocità
- salti: speciali allenamenti sui salti saranno introdotti per le squadre giovanili, per migliorare le capacità
- tutine: proposta alla FIS di usare materiali differenti e rendere le tutine meno "veloci"
- caschi: la federsci canadese eseguirà test di sicurezza sui caschi usati dagli atleti della squadra nazionale
- paradenti e paraschiena: dovrebbero essere fortemente consigliati a tutti i livelli
- sistema di rilevazione per monitorare test atletici e infortuni per tutti gli sciatori canadesi
- criterio di selezione: i giovani canadesi saranno incoraggiati a gareggiare nelle discipline tecniche prima di cimentarsi nella libera, che non dovrebbe essere affrontata prima dei 18 anni. I fattori di rischio per la sicurezza in discesa aumentano a causa dell'alta velocità.
- esaminare l'utilizzo di protezioni e paracolpi e altri strumenti per ridurre il rischio di infortuni alle ginocchia
A livello di Coppa del Mondo inoltre si è proposto di lavorare sulle regolazioni di sci, attacchi e scarponi, per modificare le regole attuali e rendere l'intero equipaggiamento più sicuro.
(sabato 7 maggio 2011)