TdG - Rizzi, in azzurro col GPI
Martino Rizzi, classe 2000, attualmente inserito nel Gruppo Osservati - discipline veloci, ha concluso la sua stagione ai Mondiali Juniores di Narvik: convocazione importante per questo atleta, che avendo vinto il GPI Junior nelle veloci dovrebbe essere inserito in Squadra nazionale (in B, secondo l’abitudine consolidata).
Martino ha sofferto come tutti la fine anticipata delle gare, ma la sua stagione nel complesso è stata positiva.
Ha fatto i primi punti in EC, e 20 anni nella velocità sono davvero pochi.
Rizzi, tra l’altro, è un velocista ‘tecnico’ che va piuttosto forte in slalom e in gigante: tra le porte larghe ha un po’ faticato quest’anno, mentre in slalom ha colto risultati significativi.
In attesa di vederlo presto con la ‘giacca azzurra’ della Nazionale, lo abbiamo incontrato virtualmente.
Ecco cosa ci ha raccontato.
Buone gare nel GPI, primi punti in EC...come valuti la tua stagione?
La mia stagione è andata complessivamente bene.
La prima parte è stata compromessa da piccoli infortuni che non mi hanno consentito di allenarmi per circa tutto il mese di novembre. Di conseguenza sono riuscito a trovare la forma ideale verso la metà di gennaio, da lì in poi le cose hanno iniziato a girare per il verso giusto e ho raggiunto dei buoni risultati tra cui una top 30 in EC a Sella Nevea. Subito dopo sono stato convocato ai mondiali junior in Norvegia.
Tutto sommato sono contento e soddisfatto di quello che sono riuscito a fare.
Tu sei un 2000, e in WC l’età media è molto alta...
Sicuramente per esprimersi ai massimi livelli in WC nelle discipline veloci serve molta esperienza che si crea col passare degli anni.
Ci sono velocisti che vanno forte in EC ma poi non riescono a confermarsi in WC...come spieghi questo fatto?
È molto difficile da dire, secondo me non è per niente scontato che un atleta dopo aver ottenuto buoni risultati nel circuito continentale diventi un eccellente atleta a livello mondiale.
La coppa del Mondo è decisamente più dura dei vari circuiti continentali, a partire da piste e tracciati. Fattori che influiscono meno nelle discipline tecniche.
Quali sono i tuoi obiettivi per la prossima stagione?
Per l’anno prossimo mi sono prefissato principalmente due obiettivi: il primo è la coppa Europa di velocità, quindi combattere in tutte le gare a cui parteciperò per la top 30 ed iniziare a portare a casa punti.
Il secondo è sicuramente la convocazione ai mondiali junior, come già avvenuto quest’anno.
Oltre allo sci hai altre passioni forti?
La mia più grande passione dopo lo sci è l’arrampicata, in qualsiasi sua forma, su ghiaccio in montagna o falesia.
Ho iniziato ad arrampicare a 7-8 anni, ora di media vado 2 volte a settimana. È uno degli sport più belli che io abbia mai provato.
Quali sono, a tuo avviso, i maggiori talenti italiani tra i giovani dal 2000 in su?
Ce ne sono molti, senza fare nomi, a partire dalla squadra C e i vari gruppi osservati. Ci sono parecchi atleti da tener d’occhio.
(giovedì 23 aprile 2020)