Cavallo Pazzo è andato avanti!
Non c'è più frenesia nella vita di Erwin Stricker, i ritmi pazzeschi che hanno contraddistinto l'esistenza di questo ragazzo fantastico si sono bruscamente spezzati ed ora non resta che la dolcezza per ricordarlo. Un brutale tumore al cervello lo ha devastato, dopo averlo aggredito senza dargli neppure il tempo di difendersi...A Ferragosto aveva celebrato alla grande i suoi sessant'anni ed in mezzo ai suoi amici non aveva dato alcun segno di cedimento o di sofferenza. La settimana successiva era volato in Cina dove, da molti anni, aveva consolidato una straordinaria attività promuovendo l'immagine dello sci sotto l'egida della Federazione Internazionale. Al rientro, nell'aeroporto cinese, l'attacco del male, improvviso. Erwin stramazza a terra, viene soccorso, il suo cervello è già seriamente colpito...Ma non vuole restare in Cina e, a fatica, riesce a tornare a casa. Un primo intervento, ieri avrebbe dovuto essercene un secondo...
Chi era Cavallo Pazzo? Un bel ragazzo, dai capelli biondi, un cuore forte ed una intelligenza geniale! Non ha mai fatto calcoli sia nello sport sia nella vita e la sua spregiudicatezza gli ha permesso di diventare uno dei più importanti "pensatori" che il mondo dello sci abbia avuto dalla fine della "valanga azzurra" sino ad oggi ! Tutti i suoi atteggiamenti erano genuini, improntati ad una visione delle cose che - ad altri - era impossibile solo ipotizzare! Sugli sci il suo talento è entrato nella storia, soprattutto di quella dello Stelvio. Lo scorso anno ho presentato una bellissima serata a Cervinia alla quale erano intervenuti tutti, sottolineo TUTTI, i protagonisti del famoso gigante di Berchtesgaden, nell'ordine: Piero Gros, Gustavo Thoeni, Erwin Stricker, Helmuth Schmalzl e Tino Pietrogiovanna. L'unica volta in cui si erano ritrovati, prima di quella serata, era stato per i funerali di Fausto Radici. Chiesi ad Erwin se fosse vero quanto si raccontava a proposito dei suoi approcci con gli azzurri..." Facevo il cameriere allo Stelvio , era il 1966, e dopo aver visto come sciavano mi dissi che le cose che facevano loro potevo farle anch'io. Dopo un paio di discese cominciai a lasciarne indietro un paio e così...mi ritrovai in squadra!" Sempre allo Stelvio, nel 1968, è protagonista di un grave incidente: sbatte contro un palo dello skilift, si rompe una scapola e sette costole, una di queste gli perfora un polmone, resta in coma per tre giorni...ma si riprende e da allora diventa "cavallo pazzo"! La sua passione per le pistole è leggendaria...tanti cartelli stradali che portano alle piste più importanti portano ancora i segni dei proiettili che era solito sparare...e tanti ragazzi delle squadre hanno ancora negli occhi le danze "western" fatte tra i colpi delle sue pistole! Sugli sci era un leone, aggressivo, senza paura, il risultato non gli interessava...gli importava vincere quella sfida con se stesso che scattava ogni volta che usciva dal cancelletto di partenza. Ai mondiali di Saint Moritz, nel 1974 , poteva vincere l'oro della kombinata: sesto in gigante, diciasettesimo in discesa , gli bastava arrivare in slalom. La sua insopprimibile aggressività e la carica esplosiva dei suoi muscoli non sopportavano l'idea di essere ingabbiate tra le porte strette e così andò in fumo la vittoria! Delle sue prestazioni agonistiche in Coppa del Mondo e a livello internazionale si è già detto molto...gli ultimi podi li conquista negli Assoluti di Limone Piemonte, nel 1976, 2o in discesa dietro Herbert Plank e vittoria nella kombinata.
Erwin ha saputo vivere intensamente ogni momento della sua esistenza, dando un senso ed una ragione a questo meraviglioso miracolo che è la vita. Grazie per averci indicato il sentiero...Buon cammino caro Amico....
(mercoledì 29 settembre 2010)
Chi era Cavallo Pazzo? Un bel ragazzo, dai capelli biondi, un cuore forte ed una intelligenza geniale! Non ha mai fatto calcoli sia nello sport sia nella vita e la sua spregiudicatezza gli ha permesso di diventare uno dei più importanti "pensatori" che il mondo dello sci abbia avuto dalla fine della "valanga azzurra" sino ad oggi ! Tutti i suoi atteggiamenti erano genuini, improntati ad una visione delle cose che - ad altri - era impossibile solo ipotizzare! Sugli sci il suo talento è entrato nella storia, soprattutto di quella dello Stelvio. Lo scorso anno ho presentato una bellissima serata a Cervinia alla quale erano intervenuti tutti, sottolineo TUTTI, i protagonisti del famoso gigante di Berchtesgaden, nell'ordine: Piero Gros, Gustavo Thoeni, Erwin Stricker, Helmuth Schmalzl e Tino Pietrogiovanna. L'unica volta in cui si erano ritrovati, prima di quella serata, era stato per i funerali di Fausto Radici. Chiesi ad Erwin se fosse vero quanto si raccontava a proposito dei suoi approcci con gli azzurri..." Facevo il cameriere allo Stelvio , era il 1966, e dopo aver visto come sciavano mi dissi che le cose che facevano loro potevo farle anch'io. Dopo un paio di discese cominciai a lasciarne indietro un paio e così...mi ritrovai in squadra!" Sempre allo Stelvio, nel 1968, è protagonista di un grave incidente: sbatte contro un palo dello skilift, si rompe una scapola e sette costole, una di queste gli perfora un polmone, resta in coma per tre giorni...ma si riprende e da allora diventa "cavallo pazzo"! La sua passione per le pistole è leggendaria...tanti cartelli stradali che portano alle piste più importanti portano ancora i segni dei proiettili che era solito sparare...e tanti ragazzi delle squadre hanno ancora negli occhi le danze "western" fatte tra i colpi delle sue pistole! Sugli sci era un leone, aggressivo, senza paura, il risultato non gli interessava...gli importava vincere quella sfida con se stesso che scattava ogni volta che usciva dal cancelletto di partenza. Ai mondiali di Saint Moritz, nel 1974 , poteva vincere l'oro della kombinata: sesto in gigante, diciasettesimo in discesa , gli bastava arrivare in slalom. La sua insopprimibile aggressività e la carica esplosiva dei suoi muscoli non sopportavano l'idea di essere ingabbiate tra le porte strette e così andò in fumo la vittoria! Delle sue prestazioni agonistiche in Coppa del Mondo e a livello internazionale si è già detto molto...gli ultimi podi li conquista negli Assoluti di Limone Piemonte, nel 1976, 2o in discesa dietro Herbert Plank e vittoria nella kombinata.
Erwin ha saputo vivere intensamente ogni momento della sua esistenza, dando un senso ed una ragione a questo meraviglioso miracolo che è la vita. Grazie per averci indicato il sentiero...Buon cammino caro Amico....
(mercoledì 29 settembre 2010)