Stauffer di Swiss Ski si scaglia contro la Fis per parità di genere
Alla vigilia delle Olimpiadi di Pechino 2022 del febbraio prossimo si respira una atmosfera sempre più tesa nel mondo dello sci.
Di recente, l'allenatore degli sciatori svizzeri Thomas Stauffer si è scagliato contro la FIS, la federazione internazionale, a causa delle nuove norme sulla parità di genere.
Come riporta il quotidiano svizzero Tamedia, Stauffer si sente svantaggiato dalle nuove regole olimpiche sulla parità di genere decise dalla Federazione internazionale. In base a queste nuove regole sia il contingente svizzero che quello austriaco hanno dovuto essere ridotti di due atleti, portandolo a 22 per le prossime Olimpiadi di Pechino. E devono essere distribuiti uniformemente tra i sessi. In altre parole: possono essere presenti undici donne e undici uomini.
Motivo sufficiente per far affermare a Stauffer che trattasi di "follia di genere" e di "decisione politica della FIS". "Chi ha inventato questa regola non ci ha pensato molto - ha dichiarato Stauffer nell'intervista - Il regolamento è una sfacciataggine, l'intera faccenda non ha più molto a che fare con lo sport".
Stauffer, che in precedenza ha lavorato come capo allenatore in Germania e Svezia, pensa che la vecchia regola, secondo la quale solo i migliori atleti di una nazione possano gareggiare, sia migliore. All'epoca, da allenatore della Svezia, era in grado di schierare più donne che uomini. Ora punterebbe al contrario, perché gli uomini della squadra elvetica stanno attualmente producendo risultati migliori delle donne. Ed, invece, con questa nuova regola sarà costretto a portare in Cina solo 11 uomini.
(giovedì 30 dicembre 2021)