Grazie di tutto Lindsey!
Ieri abbiamo salutato e ringraziato un campione come Aksel Lund Svindal, oggi con lo stesso mix di esaltazione e nostalgia salutiamo l'ultima discesa della sciatrice più vincente della storia.
L'addio alle gare di Lindsey Vonn è davvero un momento importante nella storia di questo sport: poche come lei hanno saputo lasciare il segno negli ultimi 18 anni, nessuna come lei ha saputo macinare record su record.
Nata il 18 ottobre 1984 a St.Paul, nel Minnesota, Lindsey Kildow è cresciuta sotto la guida di mamma Linda Anne e papà Alan Lee, ed ha iniziato ad allenarsi in Colorado dove i suoi genitori andavano in vacanza, per poi trasferirsi a Vail per poter frequentare lo Sci Club Vail.
Nel 1999 comincia con le prime gare FIS e Nor-Am, dove sale subito sul podio, per vincere la prima volta nel novembre 2000. Una settimana prima aveva debuttato in Coppa del Mondo, nello slalom di Park City, a 16 e un mese, primo di 395 pettorali nel massimo circuito.
Non ancora maggiorenne viene convocata per le sue prime Olimpiadi, a Salt Lake City 2002, dove è 6/a in combinata con il 4/o tempo in discesa!
Ai Mondiali Juniores 2003 e 2004 vince due argenti in discesa e un bronzo in gigante, battagliando con due coetanee con cui dividerà lunghi tratti di carriera: Julia Mancuso e Maria Riesch.
Nel gennaio 2004 a Cortina entra per la prima volta nelle top10, e il giorno successivo centra il primo podio della carriera: 112 deu 137 podi conquistati sono stati in superg e discesa, una vera e inimitabile Speed Queen!
Il 3 dicembre 2004 a Lake Louise inizia quella che sarà una serie incredibile di 82 successi nel massimo circuito, una cavalcata che si ferma a sole 4 lunghezze dal record di tutti i tempi di Ingemar Stenmark, che oggi ad Are era al parterre per omaggiarla.
Nel settembre 2007 si sposa con Thomas Vonn, dal quale si separa nel 2011 ma continua ad usare il cognome dell'ex marito.
Vince 4 Sfere di Cristallo generali nel 2008, 2009, 2010 e 2012; 5 coppe di superg (2009,2010, 2011, 2012, 2015); 8 coppe di discesa (2008-2013, 2015, 2016) e 3 di combinata, per un totale di 20 trofei in Coppa, record assoluto.
Lindsey è una delle 7 atlete ad aver vinto in tutte le specialità: i suoi 82 successi si dividono in 43 discese, 28 superg, 4 giganti, 2 slalom, 5 combinate.
Palmares incredibile anche ai grandi eventi: va a medaglia in sei diverse edizioni dei Mondiali conquistando 2 ori, 3 argenti e 3 bronzi, l'ultimo ieri, conquistato all'ultima gara della carriera.
Alle Olimpiadi vince l'oro a Vancouver in discesa e il bronzo in superg, poi il bronzo a PyenongChang in discesa, per un totale di 11 medaglie.
Impossibile raccontare una carriera senza citare anche il lungo elenco di infortuni patiti: stiramento nel febbraio 2007, tendine della mano destra nel febbraio 2009 (aprendo una bottiglia di champagne), crociato anteriore, collaterale mediale e piatto tibiale nel superg mondiale di Schladming 2013. Da quel momento tanti altri stop: la microfrattura al ginocchio sinistra nella combinata di Soldeu a fine febbraio 2016, la frattura all'omero del braccio destro nel novembre 2016, un nuovo infortunio al ginocchio lo scorso autunno...
Non solo sci e vittorie: sempre attenta al look e al glamour ha saputo costruirsi una immagine oltre allo sci, ha provocato con la proposta di correre contro gli uomini a Lake Louise, ha scritto un libro, si è fidanzata con Tiger Woods e poi con l'hockeista Subban.
Mancherai moltissimo a tutto il Circo Rosa, buona vita oltre allo sci Lindsey!
(lunedì 11 febbraio 2019)