Are 2019: Riccardo Tonetti: "Decimi che bruciano".
Riccardo Tonetti chiude con un 4/o posto la sua avventura nella combinat alpona, l'ultima ad un Mondial. "Quarto a due decimi. Si poteva sicuramente fare meglio - dichiara lo sciatore bolzanino - ma secondo me ho fatto una bella gara sia in discesa che in slalom. Putroppo quei due decimi bruciano un po', perché quarto al Mondiale non conta così tanto. Dispiace che siamo a un Mondiale e oggi che ho fatto una bella discesa è stato uno svantaggio perché poi sono partito con il 15 in slalom e la pista era quello che era. Peccato per un Mondiale che non si sia riuscito a fare qualcosa di meglio. Non è per fare polemica, ma fai una super discesa, arrivi davanti agli altri slalomisti ed era quasi meglio essere più indietro. Ci eravamo allenati con i francesi, quindi ero preparato sulle figure strette. Ho visto in tv la manche di Schwarz e avevo visto che c'era qualche segnetto. Sono partito effettivamente molto male, nelle prime 3-4 porte non ho preso un appoggio e forse lì ho perso quei due decimi. Ma sono comunque soddisfatto. Ora sarò al team event, farò più che altro da supporto ai due giovani (Vinatzer e Maurberger, n.d.r.), speriamo che vadano forte loro. Poi c'è il gigante, ho provato la neve e la pista, in allenamento andava bene, riparto con lo spirito di oggi".
Leggermente più arrabbiato con la Fis Dominik Paris. "La pista era terribile, davvero molto male - spiega il gigante della Val d'Ultimo - È la terza volta di fila ai Mondiali che in slalom troviamo condizioni così. Vince sempre chi parte per primo, è andata bene a Pinturault perché è in forma incredibile e scia benissimo, ma ha fatto fatica anche lui con il numero 8 e a stento è riuscito a scavalcare Hadalin. Prima una discesa baby, poi uno slalom in condizioni così: è molto difficile essere competitivo. L'ho detto già prima della gara, mi hanno risposto che la pista avrebbe tenuto bene, ma non è stato così. In discesa sono andato bene, sabato non potevo scegliere le mie linee e stare nella traccia, oggi era tutto pulito ed è stato tutto più facile. Sono comunque soddisfatto di questi Mondiali considerando l'oro in superG alla prima giornata".
Infine Christof Innerhofer che chiude il mondiale senza meedaglie. "Lo slalom di una combinata potrebbe tracciarlo uno neutrale - dichiara Inner - oggi l'allenatore francese ha disegnato un tracciato con angoli e passaggi stretti. Io magari non sono più rapido come dieci anni fa, ma non siamo abituati a doppie e triple a quattro metri e trenta. Della discesa di oggi non ero contento, ho fatto di nuovo belle curve, ma anche un piccolo errore che mi è costato qualche decimo. Per vincere le medaglie devi trovare la giornata perfetta e qui non le ho trovate. Per il superG avevo bisogno di un giorno in più di allenamento per trovare altre sensazioni, oggi avrei un'altra marcia. In discesa la gara è stata com'è stata, peccato aver gareggiato in quelle condizioni e oggi eravamo sicuri di partire perché peggio del giorno della discesa non poteva essere. Quello che mi fa essere contento è che tecnicamente scio bene e riesco ad adattarmi in condizioni diverse regolando meglio il set-up. Su nevi così anni fa avrei preso bastonate, ora sono migliorato tanto".
(lunedì 11 febbraio 2019)