La Fis pronta ad emettere sentenza caso Luitz
LIVE DA GARDENA - La Fis starebbe per emettere una sentenza definitiva sul caso che vede coinvolto lo sciatore tedesco Stefan Luitz, vincitore del gigante di Beaver Creek, dopo quasi un anno di assenza dalle gare per infortunio, a causa dell'uso di bombole di ossigeno tra la prima e la seconda manche del gigante.
Una pratica questa vietata dai regolamenti Fis per quanto riguarda le gare, ma non proibita dalle normative vigenti dell'Agenzia della Wada.
La Fis è stata così costretta a procedere con una inchiesta in seguito, non di una protesta anonima, ma da un video anonimo fatto recapitare al direttore della Coppa del Mondo Markus Waldner, ritenuto attendibile dalla stessa federazione internazionale, nel quale si vede Luitz che fa uso di queste bombole tra la prima e la seconda manche del gigante di Beaver Creek.
La stessa federazione tedesca, interpellata dalla Fis, aveva ammesso l'uso di queste bombole da parte di Luitz a Beaver Creek sapendo però che questa pratica non è considerata doping secondo i regolamenti Wada. La federsci tedesca non era però a conoscenza che i regolamenti Fis dal 2016 fossero diversi in merito a questa pratica che la vietano in gara, ma non in allenamento.
La Federazione internazionale, nonostante non fosse una protesta ufficiale, è stata comunque costretta ad avviare una inchiesta e nei prossimi giorni è attesa una decisione: Stefan Luitz rischia la squalifica nella gara di Beaver Creek e la conseguente perdita della vittoria. Più probabile però che gli sia inflitta eventualmente una sanzione pecuniaria che potrebbe arrivare a 999 franchi svizzeri.
(giovedì 13 dicembre 2018)