Olimpiadi 2026: Calgary dice NO
E' arrivato l'atteso esito del referendum nella città canadese: i cittadini hanno detto NO alle Olimpiadi 2026, un referendum consultivo che ha bocciato l'idea di organizzare nuovamente i Giochi dopo l'edizione 1988 (e naturalmente Vancouver 2010).
Il consiglio comunale aveva inizialmente sostenuto la candidatura, ma aveva anche legato la decisione finale proprio al consulto popolare.
I no sono stati il 56%, con una percentuale di affluenza piuttosto bassa, del 40%; il risultato era nell'aria visto anche il numero di consiglieri contrari e le polemiche tra comune, provincia dell'Alberta e governo nazionale sulla divisione dei costi e sul reperimento dei fondi.
Calgary era entrata nella short-list delle località possibili candidate insieme a Stoccolma e Milano-Cortina: anche in Svezia però il governo locale ha espresso contrarietà ai Giochi, sostenuti invece dal comitato olimpico svedese.
Milano-Cortina rimane dunque sempre più "sola" nella corsa all'assegnazione, e il comitato organizzatore sta preparando la documentazione che sarà presentata a fine novembre a Tokyo all'assemblea dei comitati olimpici nazionali, e saranno presenti il presidente del CONI Malagò nonchè il sindaco di Milano Sala e il governatore del Veneto Zaia.
Quest'ultimo ha commentato: "A maggior ragione di fronte a questa notizia dobbiamo lavorare, progettare, fare squadra come se avessimo mille competitors. Guai ad abbassare la guardia. A questo punto dobbiamo sostenere la candidatura Milano-Cortina con ancora più tensione e determinazione di prima, a cominciare dall’andare a Tokyo ancora più forti e convinti delle qualità della nostra proposta. Sarebbe un errore calare la tensione per un possibile avversario in meno, perché non si vince adesso, ma il giorno dell’assegnazione ufficiale da parte del Cio. Ce la dobbiamo fare – conclude Zaia – e allora non c'è che mettersi pancia a terra e lavorare, uniti e forti come sinora".
(mercoledì 14 novembre 2018)