Florian Eisath saluta il Circo Bianco
Al traguardo del gigante finale di Are ci sono tutti gli Azzurri ad aspettare la manche di Florian Eisath: l'altoatesino di Obereggen spinge fino all'ultimo metro, recupera tre posizioni e chiude con un ottimo 10/o posto. I compagni lo abbracciano, lo portano in spalle, lui urla un 'Ciao a tutti!', il momento è arrivato, si volta pagina. Dopo 113 pettorali in Coppa del Mondo e 123 in Coppa Europa, Florian Eisath saluta il Circo Bianco, con il suo stile, sempre educato e pacato, mai sopra le righe.
"Sì, è una decisione che maturavo da un po' - confessa il finanziere classe 1984 - mi ero preparato un programma di tre/quattro anni per arrivare alle Olimpiadi, con l'obiettivo di essere il più competitivo possibile. Avrei voluto essere più pronto quest'anno, forse ho patito più del previsto il cambio di materiali.
E' sempre stata una carriera un po' a rischio per mancanza di risultati e allora volevo finire ad un buon livello. Lascio con un 10/o posto, nel 1/o gruppo della specialità. Arrivare fin qua è stato faticoso, soprattutto mentalmente, perchè i gigantisti concentrano tutto in poche gare, con la tensione sempre alta...
Ho nuove sfide in mente, a casa, nel mio comprensorio (Latemar Carezza), e sono sicuro che mi darà molte soddisfazioni. Nella mia carriera c'è stata la tenacia, ma anche e soprattutto la gioia di sciare, che è sempre stata la mia benzina.
Per raccontare la mia esperienza d'atleta ai miei figli vorrei citare Nelson Mandela: "non ho mai perso: ho vinto, oppure ho imparato". E io ho imparato tantissimo."
Florian si affaccia alla Coppa Europa nel 2003, con superg e discesa, ma presto passa al gigante e nel dicembre 2004 vince a Valloire, così pochi giorni dopo debutta in CdM sulla impegnativa Gran Risa dell'Alta Badia, davanti al pubblico di casa.
Nel circuito continentale vanta ben 10 vittorie (una in superg!), e nella stagione 2006 chiude al secondo posto del circuito, facendo il posto fisso in gigante.
I primi punti arrivano nel dicembre 2005 a Kranjska Gora, ma per diverse stagioni Florian ottiene i migliori risultati in combinata, grazie alla propensione per la velocità (è 11/o a Wengen nel 2008)
A Soelden 2012, partendo tra i migliori 30, sfiora la top10 tanto cercata, ma è continuamente a rischio di uscire dai top30 della WCSL, tanto che due anni più tardi, a Soelden 2014, si presenta con il pettorale n.52. E' una gara di svolta per l'altoatesino, l'ultima possibilità per far bene, dopo una estate da fuori squadra: Florian si qualifica con il 24/o tempo, poi fa segnare il secondo tempo di manche e risale fino al 13/o posto.
La stagione prosegue sulla stessa lunghezza: 19/o a Beaver Creek, 15/o ad Are e, ad Adelboden, nel tempio del gigante, il primo 'top10' della carriera, un fantastico 6/o posto da miglior azzurro in gara.
Un risultato che vale la convocazione a Vail 2015, suo primo grande evento, dove si fa onore con l'8/o posto in gigante; si qualifica per le Finali dove entra per la prima volta nel primo gruppo.
Nelle ultime tre stagioni Florian ha saputo mantenere il livello raggiunto, rimanendo tra i migliori 15 specialisti al mondo, ed entrando nei top10 altre 11 volte.
Il 18 dicembre 2016 in Alta Badia, 12 anni dopo il debutto nel massimo circuito, al centesimo pettorale, chiude la prima manche al terzo posto, nella seconda non si scompone, segna il secondo tempo parziale e nel tripudio del pubblico di casa sale per la prima (e unica) volta sul podio.
Partecipa ai Mondiali di St.Moritz (17/o); in questa stagione perde un po' di brillantezza ma sulla Kandahar di Garmisch trova un ottimo 7/o posto che gli permette di partecipare ai suoi primi Giochi Olimpici.
E' stato tre volte Campione Italiano di Gigante, nel 2006, 2011 e 2015.
(sabato 17 marzo 2018)