Ciao Dada, grazie e in bocca al lupo!
"Non potevo che finire con il botto", mormora Dada Merighetti a bordo pista mentre, zoppicante, cerca di recuperare dall'ennesimo, ultimo, incredibile volo in Coppa del Mondo, sbilanciata dopo un salto.
Con la tutina personalizzata regalata dalle compagne era tutto pronto per fare festa al parterre dopo 228 pettorali nel massimo circuito, ma Dada non si è smentita, e si è voluta regalare un bel crociato rotto del ginocchio destro...l'ultima cicatrice di una vera guerriera.
Abbiamo sempre avuto un debole per Dada, un affetto particolare, fin da Soelden 2003 (vedi foto), una simpatia reciproca con tutto lo staff di Fantaski, suggellata dalla partecipazione al nostro Forum e al nostro gioco.
Daniela Merighetti, per tutti 'Dada', non ancora 17enne si affaccia alle prime gare di Coppa Europa. Nata il 5 luglio 1981 a Fornaci di Brescia, nel dicembre 2000 entra per la prima volta nelle top10 del circuito continentale, in superg. Sia in Coppa Europa che in Coppa del Mondo ha indossato almeno un pettorale e conquistato punti in ogni specialità: cresce come specialista delle discipline tecniche, poi, a cominciare dalla stagione 2006, diventa sempre più velocista, fino a chiudere la carriera da veterana e leader del gruppo delle veloci. Una polivalenza che oggi non sorprende ma 10 e più anni fa forse non è stata forse capita.
Esordisce in Coppa del Mondo nel gigante del Sestriere del dicembre 2000, primo di una lunga cavalcata lunga 228 pettorali e 16 stagioni. Deve attendere due anni prima di conquistare i primi punti, nello slalom di Park City 2002: va a punti ancora a Semmering e Bormio, sempre tra i rapid gates, mentre in gigante non riesce mai a qualificarsi. Poi il 6 marzo 2003, nel gigante notturno di Are, qualcosa cambia: Dada chiude la prima manche con il 29/o tempo e 2 secondi di ritardo dalla Janyk, e per la prima volta può partire nella seconda manche. Sfrutta perfettamente la situazione disegnando una manche perfetta, che nessuno riesce a battere: si accomoda nel leader's corner e vede tutte le avversarie scivolare alle sue spalle tranne Anja Paerson...E' il primo, fantastico ed inaspettato podio della carriera, reso ancor più bello dalla presenza di Denise Karbon al suo fianco 3/a, con Gius 8/a e Putzer 9/a.
Quel giorno Dada deve faticare per nascondere un occhio nero, botta presa in discesa la settimana prima, e può già vantare in curriculum una tibia sinistra fratturata e la rottura dei crociati di entrambe le ginocchia.
Nella stagione 2004 parte subito bene con un 14/o tempo a Soelden, va a punti anche a Park City, ma nello slalom del giorno dopo cade nella prima manche, e la sua stagione finisce lì: rottura del crociato del ginocchio destro. Si opera, ad aprile riesce a fare qualche curva in campo libero e viene arruolata nella Finanza, corpo che la Leonessa ha sempre ringraziato.
Si riparte da Soelden, ma la stagione 2005 è tormentata: in 11 gare, tra slalom e gigante, non conquista alcun punto, mentre in Coppa Europa non va oltre un 7/o posto. E' in quell'estate che Dada comincia a pensare alla velocità, pur rimanendo nel gruppo delle slalomgigantiste.
Un Rettenbach ghiacciato accoglie le gigantiste per l'inizio della stagione olimpica 2006: Dada non si qualifica, e nella prima parte di stagione fatica molto. A metà gennaio i tecnici, per la prima volta, la convocano per una discesa: a Bad Kleinkirchheim Dada va subito a punti, 29/a, e il giorno dopo è addirittura 9/a! E' una svolta fondamentale, la strada è segnata. Va a punti anche in superg, e poi si conferma in discesa con il 10/o posto a Cortina.
SECONDA PARTE
Dada a Soelden 2003
(venerdì 18 marzo 2016)