Vonn con i maschi: mancanza di rispetto?
E' ormai passata una settimana dalla richiesta di Lindsey Vonn alla Fis per poter prendere parte alle discese maschili di Lake Louise: sorpresa per tale quesito, la federazione ha preso tempo, rimandando ogni decisione al prossimo consiglio del 3 novembre, se mai la US Ski Team Association avanzerà mai tale proposta. Certo, a livello regolamentare appare quanto mai una forzatura per una diversa serie di motivi, ma ciò nonostante l'argomento continua a far discutere. Naturalmente anche tra i colleghi e le colleghe della vincitrice dell'ultima Coppa del Mondo. Esagerazione? Boutade buona per gli sponsor? Mancanza di rispetto nei confronti delle avversarie? Le argomentazioni si sprecano e nel mondo virtuale della rete e in quello più fisico della carta stampata il tam tam non accenna a placarsi.
L'ultima ad intervenire sulla questione è stata la tedesca Maria Riesch, legata da anni con la stessa Lindsey da un rapporto che sembra aver saputo superare anche una dura crisi coinciso con l'anno d'oro della tedesca. Inizialmente la ventottenne di Garmisch Partenkirchen si era detta dubbiosa sulle reali possibilità della cosa ("mi pare che il regolamento non le consente di partecipare alla discesa prima della nostra gara") ma è successivamente intervenuta sul suo profilo ufficiale di facebook per puntualizzare come in ogni caso "non sono mica arrabbiata per la richiesta di Lindsey, anzi. Se la faranno partire sarà senza dubbio una sfida emozionante". Insomma, sintetizzando in maniera spiccia, contenta per l'amica, non tanto per i regolamenti.
Il portale austriaco sport10.at si è invece preoccupato di chiedere qualche parere alle avversarie della Vonn; pareri che hanno ricalcato grossomodo lo stesso solco: mancanza di rispetto."Sicuramente non è rispettoso nei confronti delle colleghe - ha confessato Nicole Hosp - anche se non credo che la proposta sia seria. Per lei vorrebbe dire perdere le uniche gare negli Stati Uniti e successivamente le due discese di Lake Louise: 4 prove per un test con gli uomini. Mi sembra assurda come scelta".
Più filosofica invece Lizi Goergl, che sottolinea come "non è che la cosa mi interessi più di tanto, in ogni caso è un problema che non mi riguarda e non voglio pensarci troppo. A me la cosa non sarebbe nemmeno venuta in mente, dove volete che vada con i miei 20 chili in meno?"
Dall'altra parte dell'Atlantico, Julia Mancuso sembra aver salutato con piacere la proposta della compagna di team mentre Bernard Russi ha ricordato come la stessa Annemarie Moser-Proell abbia partecipato una volta ad una prova cronometrata sulla Streif; secondo il suo pensiero, su un fondo ideale a Lake Louise la stessa Vonn potrebbe non sfigurare. Sarcastico invece Wolfgang Maier, capo allenatore delle tedesche: perchè Lake Louise e non Wengen o Kitz?
Meno prosastico invece Herbert Mandl, responsabile tecnico delle austriache che bolla il tutto come un'ottima mossa da PR.
Ragionando per assurdo e trascurando i regolamenti che poche possibilità concedono, almeno in gara (diverso il discorso in prova, comunque compromettendo la partecipazione alla successiva tappa femminile), come si può definire tale richiesta? Un azzardo? Una boutade? Una provocazione per lamentare una maggior trascuratezza (mediatica) della Coppa femminile rispetto alla maschile? Una mancanza di rispetto? Un primo approccio verso l'organizzazione di un evento misto?
(sabato 13 ottobre 2012)
L'ultima ad intervenire sulla questione è stata la tedesca Maria Riesch, legata da anni con la stessa Lindsey da un rapporto che sembra aver saputo superare anche una dura crisi coinciso con l'anno d'oro della tedesca. Inizialmente la ventottenne di Garmisch Partenkirchen si era detta dubbiosa sulle reali possibilità della cosa ("mi pare che il regolamento non le consente di partecipare alla discesa prima della nostra gara") ma è successivamente intervenuta sul suo profilo ufficiale di facebook per puntualizzare come in ogni caso "non sono mica arrabbiata per la richiesta di Lindsey, anzi. Se la faranno partire sarà senza dubbio una sfida emozionante". Insomma, sintetizzando in maniera spiccia, contenta per l'amica, non tanto per i regolamenti.
Il portale austriaco sport10.at si è invece preoccupato di chiedere qualche parere alle avversarie della Vonn; pareri che hanno ricalcato grossomodo lo stesso solco: mancanza di rispetto."Sicuramente non è rispettoso nei confronti delle colleghe - ha confessato Nicole Hosp - anche se non credo che la proposta sia seria. Per lei vorrebbe dire perdere le uniche gare negli Stati Uniti e successivamente le due discese di Lake Louise: 4 prove per un test con gli uomini. Mi sembra assurda come scelta".
Più filosofica invece Lizi Goergl, che sottolinea come "non è che la cosa mi interessi più di tanto, in ogni caso è un problema che non mi riguarda e non voglio pensarci troppo. A me la cosa non sarebbe nemmeno venuta in mente, dove volete che vada con i miei 20 chili in meno?"
Dall'altra parte dell'Atlantico, Julia Mancuso sembra aver salutato con piacere la proposta della compagna di team mentre Bernard Russi ha ricordato come la stessa Annemarie Moser-Proell abbia partecipato una volta ad una prova cronometrata sulla Streif; secondo il suo pensiero, su un fondo ideale a Lake Louise la stessa Vonn potrebbe non sfigurare. Sarcastico invece Wolfgang Maier, capo allenatore delle tedesche: perchè Lake Louise e non Wengen o Kitz?
Meno prosastico invece Herbert Mandl, responsabile tecnico delle austriache che bolla il tutto come un'ottima mossa da PR.
Ragionando per assurdo e trascurando i regolamenti che poche possibilità concedono, almeno in gara (diverso il discorso in prova, comunque compromettendo la partecipazione alla successiva tappa femminile), come si può definire tale richiesta? Un azzardo? Una boutade? Una provocazione per lamentare una maggior trascuratezza (mediatica) della Coppa femminile rispetto alla maschile? Una mancanza di rispetto? Un primo approccio verso l'organizzazione di un evento misto?
(sabato 13 ottobre 2012)