Forfait del campione del mondo in carica della specialità: il francese Mathieu Faivre non sarà al via del parallelo di Lech/Zuers (Austria) per un problema alla caviglia sinistra, patito durante una sessione di allenamento atletico e non potrà recuperare in tempo.
Faivre, oro a Cortina 2021, aveva chiuso con l'11/o tempo il gigante d'apertura di Soelden, con il secondo tempo nella prima manche. La partecipazione alla tappa di Beaver Creek (due superg in programma) non dovrebbe essere in dubbio, e il gruppo transalpino volerà verso gli Stati Uniti il prossimo 17 novembre.
I 20 francesi selezionati per i Mondiali di Courchevel
domenica 6 novembre 2022
Ancora un annullamento: saltano i paralleli di Lech/Zeurs
mercoledì 2 novembre 2022
Il parallelo di Lech/Zuers è in forte dubbio
giovedì 19 maggio 2022
La Equipe de France per la stagione 2022/2023
domenica 13 febbraio 2022
Pechino 2022: Odermatt oro in gigante, DeAlip fuori
mercoledì 19 gennaio 2022
I Francesi (non definitivi) per Pechino 2022
giovedì 21 novembre 2024
Luce verde per Killington
mercoledì 20 novembre 2024
Lutto per Ninna Quario e Federica Brignone
mercoledì 20 novembre 2024
Klemen Kosi torna in gara in slalom
martedì 19 novembre 2024
Vinatzer, Sala, Gross e Kastlunger convocati per Gurgl
martedì 19 novembre 2024
Rori è l'ottava renna di Shiffrin, che ricorda Matilde Lorenzi
lunedì 18 novembre 2024
Paris e i velocisti in partenza per Copper Mountain
lunedì 18 novembre 2024
Le slalomiste di CdM per Gurgl e gli slalomisti di CE per Levi
domenica 17 novembre 2024
Male gli Azzurri a Levi: nessun qualificato dopo 22 anni
domenica 17 novembre 2024
Fantaski Stats - Levi 2024 - slalom maschile
Tutt i commenti disponibili:
1 | ManuCirce il 12/11/2021 00:51:00
Seconda vittima del parallelo ancor prima di iniziare...[xx(]
2 | max fox il 12/11/2021 10:25:37
Facciamo prima a dire chi partecipa a sto parallelo[:D]
3 | JeanNoelAugert il 12/11/2021 12:02:28
Ma con la stessa facilità con cui non si presentano a gare di cui non gli interessa una cippa, non potrebbero rinunciare alle Olimpiadi Invernali di Pechino come protesta all'inquinamento mondiale provocato dalla Cina e alla mancanza di volontà politica per ridurlo? Sarebbe un segnale fortissimo, basterebbe che 3 o 4 atleti di punta (a cominciare dagli USA e perchè no da S e N che sono nazioni sensibili al problema) si pronunciassero e poi anche se andassero atleti di secondo piano il boicot sarebbe efficace lo stesso.
Avrebbe un enorme risonanza nel mondo dello sport, capisco i contratti e gli interessi in gioco ma se non si capisce che lo sci è il primo sport minacciato dall'aumento globale della T e non si fanno gesti clamorosi, non si arriverà mai a nulla. Non bastano gli uragani mediterranei e lo scioglimento del permafrost a evidenziare l'enorme problema in cui ci siamo cacciati?
4 | draghetto il 13/11/2021 00:23:47
ManuCirce ha scritto:
Seconda vittima del parallelo ancor prima di iniziare...[xx(]
L'infortunio non è dovuto al parallelo.
5 | draghetto il 13/11/2021 00:27:04
JeanNoelAugert ha scritto:
Ma con la stessa facilità con cui non si presentano a gare di cui non gli interessa una cippa, non potrebbero rinunciare alle Olimpiadi Invernali di Pechino come protesta all'inquinamento mondiale provocato dalla Cina e alla mancanza di volontà politica per ridurlo? Sarebbe un segnale fortissimo, basterebbe che 3 o 4 atleti di punta (a cominciare dagli USA e perchè no da S e N che sono nazioni sensibili al problema) si pronunciassero e poi anche se andassero atleti di secondo piano il boicot sarebbe efficace lo stesso.
Avrebbe un enorme risonanza nel mondo dello sport, capisco i contratti e gli interessi in gioco ma se non si capisce che lo sci è il primo sport minacciato dall'aumento globale della T e non si fanno gesti clamorosi, non si arriverà mai a nulla. Non bastano gli uragani mediterranei e lo scioglimento del permafrost a evidenziare l'enorme problema in cui ci siamo cacciati?
Peccato che la Cina abbia un piano per ridurre l'inquinamento molto concreto e con scadenze precise, mentre i Paesi occidentali continuano a far finta di nulla nonostante abbiano inquinato e distrutto il mondo per secoli. Non dimentichiamo che gran parte delle emissioni di CO2 "prodotte dalla Cina" sono in realtà prodotte da multinazionali occidentali che hanno fatto profitti delocalizzando in Cina. Se poi dividiamo le emissioni per il numero di abitanti, la Cina non è nemmeno vicina alle prime posizioni dei Paesi più inquinanti.
Sei mai stato a Pechino? Quasi il 100% dei motorini e buona parte delle automobili sono elettriche. Dimmi in quale capitale occidentale si può vedere una cosa del genere.
Teniamo la propaganda anticinese fuori dalle Olimpiadi, grazie.
6 | JeanNoelAugert il 16/11/2021 12:50:01
@Draghetto, scusa, vedo con ritardo la risposta.
Nonostante abbia girato il mondo, non sono mai stato in Cina, tuttavia so che il 100% del trasporto elettrico è alimentato da centrali a carbone disastrose per il pianeta, e i governanti Cinesi hanno avuto la faccia di annunciare l'aumento dell'estrazione a 1 milione di tonnellate al giorno durante la (fallimentare) COP 26.
Non faccio propaganda anticinese, nè antibrasiliana perchè deforestano l'Amazzonia o anti US per il fracking o antipolacca per le miniere di carbone...esprimo solo l'opinione che ormai che siamo dentro il disastro, solo con gesti estremi potremo tentare di far invertire il processo di emettere a tutto spiano CO2 nell'atmosfera. Lo sci alpino è a rischio estinzione e si potrebbe cominciare da lì giusto in occasione delle Olimpiadi. Saluti
7 | draghetto il 16/11/2021 13:03:14
JeanNoelAugert ha scritto:
Non faccio propaganda anticinese, nè antibrasiliana perchè deforestano l'Amazzonia o anti US per il fracking o antipolacca per le miniere di carbone...
Benissimo, allora dovresti invitare al boicottaggio di qualsiasi evento sportivo, non solo quando si parla di Cina. Forse ci dimentichiamo che la Cina ospita quasi il 20% della popolazione mondiale, dunque è ovvio che in numeri assoluti abbia un'alta produzione di emissioni di CO2. Tuttavia, se si vedono le emissioni pro capite vediamo che la Cina è ben lontana da tutti i Paesi del Golfo e dai Paesi occidentali. Se tutti i Paesi avessero emissioni pro capite pari a quelle della Cina, saremmo a cavallo nella risoluzione delle questioni climatiche.
La Cina e molti Paesi asiatici si basano sul carbone perché hanno questa risorsa in casa, non avrebbe alcun senso acquistare petrolio a caro prezzo dall'estero per ridurre di poco le emissioni. Per quanto riguarda le energie rinnovabili, invece, la Cina sta avanzando a grandi passi considerando che ha iniziato anche da poco tempo questa riconversione, mentre in Europa e Nordamerica se ne parla da decenni ma, a parte qualche Paese di dimensioni minori, di miglioramenti se ne sono visti ben pochi.
Al G20 di Roma Xi Jinping ha esposto diversi punti per risolvere le questioni internazionali, tra i quali "promuovere una coesistenza armoniosa per raggiungere uno sviluppo verde e sostenibile". Il presidente cinese ha affermato: "La Cina ha sempre assunto le dovute responsabilità internazionali commisurate alle sue condizioni nazionali. Abbiamo promosso attivamente la transizione verde della nostra economia e aumentato l’ambizione delle nostre azioni per il clima di nostra iniziativa. Negli ultimi dieci anni, la Cina ha gradualmente eliminato 120 milioni di kilowatt di capacità di generazione di energia elettrica a carbone. La costruzione del primo lotto di centrali eoliche e fotovoltaiche con una capacità totale di circa 100 milioni di kilowatt è stata avviata in modo ordinato. La Cina si adopererà per raggiungere il picco delle proprie emissioni di CO2 prima del 2030 e raggiungere la neutralità carbonica prima del 2060. Onoreremo le nostre parole con azioni e lavoreremo con tutti i Paesi per perseguire un percorso di sviluppo sostenibile, a basse emissioni di carbonio e verde".
8 | brunodalla il 16/11/2021 18:27:57
JeanNoelAugert ha scritto:
Ma con la stessa facilità con cui non si presentano a gare di cui non gli interessa una cippa, non potrebbero rinunciare alle Olimpiadi Invernali di Pechino come protesta all'inquinamento mondiale provocato dalla Cina e alla mancanza di volontà politica per ridurlo? Sarebbe un segnale fortissimo, basterebbe che 3 o 4 atleti di punta (a cominciare dagli USA e perchè no da S e N che sono nazioni sensibili al problema) si pronunciassero e poi anche se andassero atleti di secondo piano il boicot sarebbe efficace lo stesso.
Avrebbe un enorme risonanza nel mondo dello sport, capisco i contratti e gli interessi in gioco ma se non si capisce che lo sci è il primo sport minacciato dall'aumento globale della T e non si fanno gesti clamorosi, non si arriverà mai a nulla. Non bastano gli uragani mediterranei e lo scioglimento del permafrost a evidenziare l'enorme problema in cui ci siamo cacciati?
quindi seguendo questo ragionamento a beaver creek non dovrebbero neanche andarci, visto che gli stati umiti inquinano più di tutti, cina compresa. ma andrebbero boicottate pure le gare in italia, germania, francia, forse forse giusto kvitfijel e aare si salvano....
gli uragani mediterranei li abbiamo provocati noi nei decenni precedenti, mica la cina.
9 | balineuve il 17/11/2021 00:18:55
E soprattutto quando si parla di emissioni, bisognerebbe sempre specificare a quali sostanze ci si riferisca ed a quali effetti su clima, flora e fauna .....
10 | franz62 il 17/11/2021 12:39:25
Si continua a parlare di infortuni di gigantisti ma uno straccio di statistichina tra anni 35m e 30m mica me la tirano fuori..tutto nella mente devo tenere[:D]
11 | Katunga il 17/11/2021 13:55:04
Svuota la mente, illuminarci
PS: non so te, ed anche gli altri, ma a me è venuta la nostalgia dei vecchi sci. Mi pare mi divertissi di piu!
12 | franz62 il 17/11/2021 15:30:49
E chi si ricorda[:D][:D] comunque una è semplice...nessun crociato in gara in coppa in tutto il periodo 35 qualcuno in allenamento ma pur senza ricordarsi meno di quanto leggo da due anni...non è che chiedo statistiche per niente[:D]