A Tutto Sci - Val Isere maschile SL e GS
Coppa del Mondo uomini che resta a Val d’Isere, ma torna sulla "classica" pista del settore maschile.
La "Face de Bellevarde" mette in scena un gigante atipico per il dislivello della pista, che non permette "calcoli" e ingabbia i tracciatori costretti a piazzare le porte con ritmo serrato, molto vicine. La poca neve naturale e il gran lavoro dell’organizzazione hanno creato un fondo che si presenta marmoreo.
A dare un po’ di pepe in più sono i dossi, che nella parte finale caratterizzano la pista e che obbligano gli atleti ad unire alla tecnica la tattica, per sfruttare al massimo le pendenze.
Vince e, permettetemelo, stravince, Pinturault: scia con facilità; si adatta a tutti i tipi di neve, ai cambi di ritmo del tracciato e non ha mai incertezze. Nella I manche ha davvero fatto la differenza nella parte centrale, rifilando sette decimi a tutti. Nella seconda ha risposto alla grande manche dell’austriaco con una manche da manuale per tecnica, cattiverie e tattica. Terzo a ricompattare il "trio mostruoso" è Kristoffersen: prima manche “normaleoe e una seconda sciata con facilità che lo proietta in alto in classifica, resta però un buco di un secondo e mezzo dai primi due.
L’Italia del gigante è davvero ballerina e lo si vede anche dalle singole manche di tutti gli atleti: si alternano tempi da top ten a tempi da "rischio qualifica". Moelgg finisce nei quindici e subito fuori Tonetti e Eisath. Per De Aliprandini una seconda manche da cardiopalma, che ha buttato via proprio nella parte finale.
Lo slalom sulla "Face de Bellevarde" è davvero difficile, la gara si svolge nell’ultima parte finale del gigante: si parte a capofitto sul ripido e mai con un attimo di respiro: due manche davvero serrate, ma con tempi di curva differenti. Veloce la prima, più lenta la seconda con gli appoggi che sembravano non finire mai. Nella prima manche in questo caso sorprende un grande Pinturault, che fa rivedere lo slalomista che c’è in lui, ma che purtroppo nella seconda esce dopo poche porte.
Torna in cattedra il re della scorsa stagione Kristoffersen: secondo dopo la prima e miglior tempo nella seconda. Impressionante sono i tempi di curva del norvegese ridotti al minimo e soprattutto la modalità di svincolo dello spigolo in uscita curva, fatta quasi in "alleggerimento". Hirscher si inchina al fenomeno norvegese e terzo è un ritrovato Khoroshilov, che deve tutto alla prima manche, non trovando nella seconda il ritmo giusto.
Qualche nota positiva per l’Italia oggi c’è. Gross quinto è a ridosso dei fenomeni, ancora non al top fisicamente, ma a tratti già con buoni ritmi. Moelgg si conferma nei dieci, con un settimo posto che sottolinea sempre la voglia di lottare e di esserci. Poi arriva Sala con il numero 43 e porta una ventata fresca allo slalom italiano: sfrutta bene il fondo marmoreo e perfetto e nella seconda manche si permette un ottimo ottavo tempo. Bravo! Per Thaler e Razzoli aspettiamo gennaio quando sulla distanza verranno fuori!
(martedì 13 dicembre 2016)