Finali 2016, gara a Feuz, Fill nella storia!
Peter Fill nella storia! Per la prima nella storia dello sci alpino la coppa di specialità di discesa libera arriva in Italia, e si accomoda a Castelrotto.
Non ci sono riusciti i nostri grandi velocisti del passaggio, non c'è riuscito Ghedina con i suoi 12 successi, non c'è riuscito Herbert Plank con i suoi 5 sigilli, ma c'è riuscito Peter Fill da Castelrotto, 33 anni, al culmine di una stagione dove è stato regolare e preciso, e dove ha trionfato a Kitzbuehel, il sogno di ogni discesista. Una doppietta da urlo.
Condizioni difficili questa mattina sulla Corviglia, con la nebbia che ha creato qualche problema di visibilità nei numeri intorno al 10. Beat Feuz tira fuori ancora una volta tutto il suo talento e davanti al pubblico di casa batte Steven Nyman per soli 8 centesimi, grazie ad uno splendido finale, tornando al successo dopo 4 anni pieni di infortuni e problemi. Terzo Erik Guay, che ritrova il podio dopo 2 anni.
Ma tutta l'attenzione è per gli uomini che si stanno giocando la coppa di disciplina: Dominik Paris stringe i denti e dopo la ricognizione decide di partire, e va al cancelletto. Oltre al dolore e alla lesione 'Domme' deve scendere a 130km/h avendo imparato la pista al video e in ricognizione, ma senza essere mai sceso, essendo caduto ieri dopo 20 secondi. Il guerriero della Val d'Ultimo ci prova e passa con la velocità più alta al primo speed trap, al secondo intermedio è ancora davanti di 2 decimi, poi pian piano accumula ritardo, chiude 19/o e dunque fuori dalla zona punti.
Il contemporaneo 4/o posto di Jansrud gli dà una piccola gioia: Paris eguaglia il norvegese per punti (432) ma ha una vittoria in più, e dunque si porta a casa il terzo posto finale della specialità. Svindal, fermo da Kitz, chiude al secondo posto.
Tensione alle stelle per la discesa di Peter, l'ultimo, con il pettorale rosso di leader: bene in alto, poi il ritardo che cresce intermedio dopo intermedio.
Peter taglia il traguardo, vede il 10/o tempo, non capisce, non sa come sono andati gli altri, vuole solo sapere se la coppa è sua o no, cerca con lo sguardo gli uomini dello staff azzurro, il loro sorriso è già la miglior risposta: ce l'hai fatta Peter, la coppa è tua! Jaaaaa, esplosione di gioia. Peter si butta per terra, Feuz lo festeggia, poi si rialza, si tiene il casco con le mani.
Stordito dalla gioia e dalla situazione inizia per lui la lunga trafila dei complimenti e delle interviste: "Non era facile partire per ultimo, sono stato abbastanza fortunato. E' stata sicuramente la mia migliore stagione. Sensazioni in partenza? Era tutto difficile, ero preoccupato per le condizioni. Ora sono felice che sia finito e di avere la coppa in mano, pensavo fosse impossibile. La vittoria di Kitz è stata fantastica ma questa coppa è più importante di tutto."
Grazie Peter, dopo 310 pettorali di Coppa e 14 stagioni di Coppa del Mondo ci regali la grande gioia della coppa di discesa, per la prima volta nello sci azzurro!
(mercoledì 16 marzo 2016)