Droni e Caprioli: quando in pista succede di tutto
La caduta del drone a due passi delle code degli di sci di Marcel Hirscher nello slalom di Madonna di Campiglio rimarrà per lunghissimo tempo negli occhi degli appassionati di sci, un evento tragicomico, che per fortuna si è risolto senza conseguenze per l'atleta e senza comprometterne il gesto sportivo.
Non è la prima volta che accadano cose strane in pista, a volte buffe, a volte purtroppo tragiche, per cui abbiamo preparato questa carrellata di eventi del passato, sicuramente non esaustiva, aiutateci a completarla!
Tra le prime cose insolite non possiamo non citare quel che accadde a Kristian Ghedina in Val Gardena il 18 dicembre 2004. Il nostro velocista, vincitore 4 volte sulla 'sua' Sasslong, stava scendendo per la penultima volta in carriera (si congedò l'anno successivo con uno splendido 4/o posto) quando nel tratto finale sbucò in pista un cucciolo di capriolo che riuscì a superare le barriere protettive e lanciarsi in pista. Il capriolo corse per qualche metro parallelamente all'azzurro, che poi tagliò il traguardo tra lo stupore e gli applausi divertiti del pubblico. Anche il capriolo arrivò al traguardo, bloccato dagli uomini al parterre. "Non tutti hanno avuto la possibilità di sciare in Coppa del Mondo assieme a un animale" dichiarò Ghedo al Corriere a fine gara, e due settimane più tardi, a Chamonix, commentava l'ultimo podio della carriera con un capriolo di peluche che sbucava da sotto la giacca. Grandissimo Ghedo.
Rimaniamo in tema animali per un episodio più recente, del novembre 2011: siamo in Canada, a Nakiska, e gli svizzeri si stanno allenando in vista delle prove nordamericane. L'elvetico Marc Gisin sta scendendo sul tracciato d'allenamento quando si trova davanti un bel cervo che sta attraversando la pista...una brusca frenata e nessun problema per lui.
Il più delle volte in pista finisce chi non dovrebbe: lisciatori che non si spostano in tempo, allenatori/tecnici/skiman che si trovano nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
L'elenco è lunghissimo, ma ricordiamo nei tempi recenti Henrik Kristoffersen (pett.31) ad Adelboden nel gennaio 2014, quando poco prima di affrontare il muro finale si trova davanti agli sci un lisciatore, lo evita e poi si ferma, spaventato. Ripeterà la manche trovando la qualifica.
E ancora: Sandro Viletta non avrà dimenticato la superk ai Mondiali di Schladming 2013. Mentre scendeva nella manche di libera si è trovato un lisciatore in mezzo alla pista, superandolo sulla sinistra e proseguendo nella sua prova. Arrivarono poi le scuse di Hujara, e Sandro chiuse con il 16/o tempo.
(mercoledì 30 dicembre 2015)