Il ritorno di Svindal brucia i sogni di Peter Fill
Il grande Aksel Lund Svindal torna al successo in coppa del mondo bruciando sul filo di lana il nostro Peter Fill. Venti mesi dopo un lungo digiuno di coppa, causa la rottura del tendine d'achille, il norvegese per un solo centesimo toglie la gioia del secondo successo in carriera al nostro Peter che proprio qui sette anni fa colse la sua unica vittoria.
Un ritorno ai vertici per uno Svindal stracarico di classe che mette subito in chiaro a tutti che quest'anno i conti per coppa e coppetta si dovranno rifare nuovamente con lui. Oggi però è una giornata da incorniciare per il nostro Peter, secondo per un solo centesimo al mostro Svindal, portando a dodici il computo dei podi in coppa per l'altoatesino, a due anni dall'ultimo colto a Beaver Creek. I materiali e la determinazione supportano molto bene quest'oggi l'azzurro. Il 33enne carabiniere di Castelrotto svolge il suo compitino nel miglior modo possibile, decisamente meglio di quanto seppe esprimere un anno fa su questa baby-discesa.
Una Men's Olympic decisamente migliorata grazie a qualche dossetto inserito ad arte, come promesso lo scorso anno dal grande capo dello sci maschile Markus Waldner, per rendere più interessante questo tracciato canadese. Partenza dunque con il piede giusto per l'altoatesino con una iniezione di fiducia necessaria per nuovi importanti traguardi. Sul podio insieme al norvegese e al nostro azzurro trova posto anche lo statunitense Travis Ganong, staccato di 36 centesimi. Quarto posto per il francese Guillermo Fayed, a precedere lo svizzero Carlo Janka e il primo degli austriaci Max Franz.
Il vincitore dello scorso anno Kjetil Jansrud paga troppo una sbavatura nella parte iniziale su un dossetto traditore, errore poi portato fino alla fine dovute ad alcune indecisioni conseguenza dell'errore iniziale. Il norvegese conclude solo nono, preceduto anche da Matthias Mayer (8/o) e il nostro Dominik Paris. Il forestale della Val d'Ultimo, quarto lo scorso anno, oggi è settimo (+0.68) con una buona prestazione, dopo due prove opache nei giorni precedenti, ma reo di una sbavatura nel tratto finale che gli ha fatto cedere terreno rispetto ai migliori.
Dodicesimo Christof Innerhofer a regalare un secondo tondo tondo a Svindal, ma più reattivo e determinato, soprattutto nella parte centrale. Accusa molto, invece, nel tratto finale dopo paga forse un po' troppo prendendosi anche qualche rischio di troppo. Il pusterese nella parte centrale regala qualche chicca del suo repertorio, consentendoci di dire che Christof è sulla buona strada per farci vedere già qualcosa di meglio in quel di bBeaver Creek fin tanto che la schiena lo supporta.
Partenza non certo delle migliori, invece, per un Werner Heel finito fuori dai top30 alle prese ancora con la messa a punto dei nuovi materiali. Sciata buona, ma non redditizia. Il finanziere della Val Passiria perde progressivamente fino a metà tracciato, dove poi riesce a contenere, ma inutilmente. Peggio di lui fanno Silvano Varettoni, Mattia Casse, Siegmar Klotz anche loro fuori dalla zona punti.
Da segnalare la bruttissima caduta per l'austriaco Markus Duerager finito rovinosamente nelle reti dopo l'ultimo curvone causa uno sbilanciamento, prima del rettifilo finale affrontato a 106 km orari. Si è reso necessario l'intervento dell'elicottero per il trasporto al vicino ospedale. Nulla di gravissimo: si parla di un problema osseo ad una gamba.
Domani intanto l'appuntamento è con il primo super-g della stagione (inizio 0re 19.00 in Italia).
(sabato 28 novembre 2015)