Cortina 2019: Bocciata la pista del Col Druscié
A meno di cento giorni dall'assegnazione del Mondiale di sci alpino 2019, è caduta una brutta tegola sulla testa degli organizzatori di Cortina d'Ampezzo, località candidata ad ospitare la rassegna iridata.
Proprio ieri mentre il comitato organizzatore ampezzano siglava a Belluno un importante accordo con Confindustria del bellunese (di cui abbiamo dato notizia in una precedente news ndr.) a Venezia la Soprintendenza ai beni ambientali e paesaggistici bocciava il progetto della pista “Toni Saileroe di slalom femminile e maschile che dovrebbe essere realizzata sul versante sud del Col Drusciè e dedicata al noto campione che vinse tre ori all'olimpiade del 1956 che si disputò proprio a Cortina.
Un tracciato che rientra in un più ampio pacchetto di progetti che prevede la realizzazione o sistemazione di 11 tracciati, 6 punti di partenza per le gare, uno Skiweg di collegamento e due arrivi nella zona di Rumerlo, a 1.500 metri di altitudine, dove sorgerebbero due arrivi di gara con tribune mobili.
La bocciatura riguarda solo la nuova e imponente pista ipotizzata sul Col Drusciè, in grado di accogliere le gare di slalom sia maschili che femminili ,ma che provocherebbe la riduzione di 8 ettari e mezzo di superficie forestale a «mugheta», con larice su roccia, con lo scavo di 15.102 metri cubi di materiale e il riporto di altri 16.209 metri cubi, e tutto inserito nei beni naturalistici patrimonio dell’Unesco.
A 48 ore dalla consegna del dossier conclusivo della candidatura di Cortina alla Fis previsto per sabato, qualcosa scricchiola. Il prossimo 2 giugno a Barcellona nel corso dell’assemblea della federazione internazionale sarà assegnata l’organizzazione del Mondiale del 2019: in lizza anche la svedese Are che ha già ospitato il mondiale del 2007.
Ora resta solo da attendere la relazione della Provincia di Belluno sull’ impatto ambientale – la VIA – che non potrà non tenere conto della bocciatura della Soprintendenza. E’ dunque corsa contro il tempo per Cortina - al quarto tentativo di assegnazione dopo le due bocciature e il ritiro dello scorso anno. Intanto la svedese Are – unica candidata oltre a quella italiana – attende tranquilla la decisione finale della Fis, avendo già tutti gli impianti pronti.
(giovedì 27 febbraio 2014)