Riesch: "E' un sogno!" Mancuso:"Per il nonno"
a cura della redazione
Quattro anni dopo l'oro in superk di Vancouver, la teutonica Maria Riesch è riuscita nella non facile impresa di ripetersi anche a Sochi 2014, mettendo insieme due manche intelligenti tra discesa e slalom. Commossa fino alle lacrime nonostante sia "abituata" alle grandi imprese e ai grandi palcoscenici: "Speravo, sognavo di vedere la luce verde dopo il traguardo, perchè sapevo che le ultime non erano fortissime in slalom tranne Tina e che quindi passare al comando potevo valere una medaglia. Mi sembra come un sogno, una favola. Prima di scendere non mi sono sentita sicura perchè in discesa non era andata benissimo. Poi...E' fantastico!"
Con tre ori olimpici Maria eguaglia la leggendaria compatriota Katja Seizinger, ed ha ancora quattro gare da correre in questa olimpiade.
L'impresa di Julia Mancuso è difficile da spiegare: risultati mediamente scarsi per tutta la stagione, con quel motto costante "contano solo le medaglie", in uno sport in cui è difficilissimo programmare una singola gara. Eppure, quando arrivano le medaglie, lei c'è: "Non mi sentivo benissimo, ma ci credevo, sapevo che sarebbe stata dura, soprattutto dopo la manche di discesa e il primo posto provvisorio. E' incredibile! Ci speravo davvero in una medaglia ed alla fine è arrivata! La stagione di Coppa è stata difficile, mi sono chiesto più volte cosa non andasse, poi oggi ho dato tutto. Se pensi positivo puoi ottenere qualunque risultato..."
Le sue urla al traguardo hanno riempito il parterre, tanto era la felicità dell'americana, poco importa che il primo posto provvisorio sia diventato il terzo finale.
La dedica è per il nonno: "volevo una medaglia per lui, è scomparso lo scorso anno e significava molto per me. Per fortuna ci sono riuscita e ancora non mi capacito di quanto sono stata brava in slalom!"
L'unica azzurro al traguardo è Federica Brignone, 11/a e felice dopo la manche di discesa in cui ha accusato 3 secondi, quanto arrabbiata dopo la manche di slalom, dove avrebbe voluto fare di più: "Pensavo fosse un pendio con neve molto dura - ha dichiarato la milanese all'Ufficio Stampa FISI - e così ho scelto un certo tipo di sci, invece il caldo di oggi l'ha resa molto più molle e ho fatto molta più fatica. Comunque è un pendio veramente difficile."
(lunedì 10 febbraio 2014)