Brignone: "La coppa di gigante era nei miei sogni"
a cura della redazione
Dopo il secondo tempo nella prima manche, su una tracciatura contorta che ha messo in serie difficoltà le atlete, e la contemporanea uscita di Alice Robinson, a Federica sarebbe bastato controllare l'azione e chiudere tre le migliori 13 per essere sicura di vincere la coppa di gigante.
La campionessa di La Salle però ha voluto onorare fino in fondo la gara, provando a vincerla, ma sempre mantenendo al massimo il controllo: miglior tempo di manche e secondo posto finale, con un paio di decimi rosicchiati a Lara Gut-Behrami.
"Qualcosina ho tenuto nella seconda, ma sono contentissima del risultato – ha detto Brignone -. E’ la prima volta in carriera che passo il traguardo già esultando. La coppa di gigante era un altro dei miei sogni e si è realizzato. Ho sempre fatto troppi errori nel passato, ma negli ultimi anni sono sempre stata lì vicina. Quest’anno mi sono messa a testa bassa e ho cercato di vincere più gare possibili.
Nella prima manche pensavo di avere buttato via tutto, ma il nostro è uno sport davvero difficile, e si gioca sempre sul filo dei centesimi. Avrei voluto vincere anche oggi, ma forse oggi non ho tirato esattamente al massimo. Ho provato a vincere, ma a un certo punto ho anche cercato di non fare errori e di non esagerare. Non mi importava più del risultato.
Sono davvero felice della coppa, la terza della stagione. Non posso che essere soddisfatta".
"E' stata una giornata pazzesca. Nella prima manche sono partita bene, all'attacco, poi ho fatto degli errori, ho tagliato troppo, ho sbagliato tanto. Era una manche difficile.
Anche Alice era tesa ed è uscita, allora mi sono detta: 'ok, adesso devi arrivare in fondo'.
Nella seconda volevo attaccare per vincere, nello sci alpino spesso se non attacchi fai ancora peggio, dall'altra non potevo rischiare troppo: fossi uscita non me lo sarei mai perdonata.
Ho attaccato dove mi sentivo sicura, ho fatto una manche solida, dove non mi sentivo sicura ho cercato di sciare nelle buche.
E' andata bene, sono contenta."
"A cosa devo questo livello di sci? Direi alla mia testardaggine, alla determinazione e volontà di continuare a migliorami. Poi a tutte le persone intorno, in primis a mio fratello che già prima del 2020 era convinto che potessi fare qualcosa di speciale.
E poi naturalmente tutto il team, gli allenatori, e le compagne con cui ridiamo e scherziamo, c'è un clima divertente, avere un team con cui ti trovi bene fa la differenza, e le ringrazio molto.
E poi tutti quelli che in vari modi mi hanno aiutato."
"Gigante o superg? Il gigante è la disciplina con cui ho iniziato, è quella che ho sempre fatto, è sempre stata la "mia" disciplina, ma è anche quella dove ho sbagliato di più, forse dove ho patito di più la pressione, poi è difficile perchè ci sono due manches, è tosta. Poi vincere la coppa con tre uscite..."
"Arrivare alle Finali e giocarmi tre coppe è qualcosa che ti va sentire vivo, è il motivo per cui vivo per questo sport.
Sì, è il momento più bello della mia carriera."
"La festa? Domenica dopo le due gare veloci abbiamo festeggiato un po' ma ho cercato di stare tranquilla sapevo che oggi sarebbe stata una giornata molto importante per me...
Oggi posso finalmente rilassarmi."
(martedì 25 marzo 2025)