Kjetil Jansrud: "mi manca il Circo Bianco!"
In una interessante intervista firmata da Ana Jelusic e pubblicata su fisalpine.com, il campione norvegese Kjetil Jansrud ripercorre gli ultimi mesi, a partire dall'infortunio di Schladming fino all'attuale programma di preparazione in vista della stagione olimpica.
Non c'è mai un momento buono per infortunarsi, ma se capita nel momento clou della stagione è ancor peggio. Cos'è stato più difficile: il dolore o la gestione psicologica dell'infortunio?
Non saprei! Credo che alla fine le due cose si fondino insieme. All'inizio il dolore non era forte, ma star fuori dai Mondiali e chiudere la stagione così è stato duro da accettare. Fin dall'inizio ho guardato avanti.
Hai deciso di fare riabilitazione e operarti qualche settimana dopo, come mai?
Mi sono operato un mese dopo l'infortunio. E' un protocollo comune tra i fisioterapisti norvegesi: secondo molti studi la riabilitazione è più veloce se guarisci prima di essere operato
Da quel che scrivi sui social network la riabilitazione sta andando bene...A quando il ritorno sugli sci?
Sì, fortunatamente sta andando bene. Spero di tornare sugli sci a settembre, significa che potrò andare con la squadra al Portillo (Chile) e Ushuaia (Argentina). Ti dirò: spero di tornare sugli sci anche prima, ma è un segreto!
Cosa ti aspetti dalla prossima stagione e quanto sono importanti i Giochi per te?
Ogni stagione è importante. Però certo le Olimpiadi sono uno degli obiettivi più grandi per uno sciatore, paragonabile alla Sfera di Cristallo. Difficile parlare dei miei obiettivi: so che la strada per tornare sarà più dura del previsto, per questo non voglio entrare troppo nei dettagli. Ammetto che le Olimpiadi sono molto importanti e spero di partecipare...e quando partecipi...beh...
Tu e Svindal siete da anni compagni nella squadra norvegese, quanto è importante lavorare con un compagno così forte?
Siamo una squadra piccola, siamo due atleti che possono aspirare alla vittoria, è molto importante e speciale. Parte del successo è dovuto anche al modo in cui lavoriamo insieme. Passiamo tanto tempo a parlare di tecnica, a discutere di materiali, e inoltre siamo buoni amici e avversari sulle piste. Nessuno vuole andare a casa senza il miglior tempo di giornata!
Pensi che tu e Aksel siate usciti dal paragone con Kjus/Aamodt o il solo paragonarvi è un onore?
Per me il solo paragonarci è un onore. I miei risultati sono di un altro livello rispetto a quelli di Aamodt e Kjus, non rendi loro giustizia comparandoli a me. Detto ciò in termini di vittorie in CdM e non trofei Mondiali o Olimpici, Aksel può diventare anche più grande di loro. Insomma parlando di Aamodt e Kjus, Aksel può essere paragonato mentre io.....però magari un giorno...
Ci sono giovani come Kristoffersen che si stan facendo conoscere, ci sono consigli che avresti voluto ricevere alla loro età e che adesso ti senti di dargli?
Si, molti. Ci sono sempre consigli e trucchi che impari lungo la strada. Non è detto però che quel che va bene per me funzioni anche per, ad esempio, Henrik. Sta anche a loro catturare tutti questi dettagli. Siamo una piccola squadra e ogni nuovo ingresso che possa far bene in CdM è più che benvenuto.
Cosa aspetti con maggior impazienza?
Lake Louise e Beaver Creek! Voglio essere guarito al 100%, in gran forma, e pronto a gareggiare con gli altri!
Altro?
Chiedimi se mi manca il Circo Bianco...SI! MI MANCA MOLTO!
(lunedì 15 luglio 2013)