Christof Innerhofer:"prenderò tutti i rischi"
a cura della redazione
C'è la giusta tensione nel clan azzurro impegnato domattina sulla Stelvio per la classica libera di fine d'anno. Ecco Innerhofer, Paris ed Heel dopo due sessione di prove.
Innerhofer: "E' sempre bello tornare qui, penso spesso alla mia prima vittoria nel 2008. Proverò a fare un bel piazzamento domani, ho molta fiducia anche se il dolore alla schiena è tanto, in questi giorni. Non sono riuscito ad allenarmi al meglio ma questi due allenamenti mi hanno dato coraggio. Prenderò tutti i rischi perché è meglio arrivare al traguardo e sbagliare piuttosto che avere rimpianti. Speriamo che ci siano tanti tifosi e di poter festeggiare con loro".
Paris: "Bisogna avere molta forza su questa pista. Mi sento bene in questi giorni e ho tirato forte tutte le curve per mettermi alla prova. Ci sono due o tre passaggi da migliorare, spero di riuscire a farlo domani in gara. Sulla Stelvio bisogna dare tutto: arrivi alla fine senza forze, ma anche nelle ultime curve si può fare la differenza, quindi bisogna dare tutto. Abbiamo una squadra molto forte e speriamo che qualcuno riesca a stare davanti".
Heel: "E' sempre un piacere correre in casa. La pista è molto bella e le prove sono state molto buone. Sono soddisfatto soprattutto della seconda giornata, è andata molto bene e ho preso fiducia per la gara".
L'affascinante Stelvio non è una sfida solo per gli atleti, ma, per anche per chi deve raccontarne lo spettacolo, come Sandro De Manicor, 56 anni, regista di Infront, l'host broadcaster dell'evento, presente con una squadra di 52 persone tra tecnici, operatori ed assistenti. "E' una pista mozzafiato - dice Sandro - su cui l’atleta non molla mai, ed è proprio questo che bisogna raccontare. I punti fondamentali per le riprese sono quelli classici: si parte in alto, a 2255 metri, con il salto della Rocca, poi la diagonale della Carcentina, il salto di San Pietro, tutto avendo sullo sfondo le case di Bormio. Qualche problemino lo abbiamo con la luce, che è bellissima per gli sciatori, ma le telecamere sono collocate sul lato opposte, e in certi punti finiamo in controluce. Ma è un problema che riusciamo a risolvere. Ci sono 20 telecamere, 19 servono a raccontare la gara, una è riservata al replay. Per questo usiamo una superslomo, una macchina che lavora a una frequenza di fotogrammi molto più alta rispetto a una telecamera normale e di conseguenza permette immagini rallentate molte fluide. Per la prima volta, quest'anno, l'abbiamo collocata all'interno della curva della Carcentina, e dobbiamo ringraziare gli addetti della FIS che ci hanno permesso di metterla lì in tutta sicurezza. La resa è fantastica, si vedono gli sci che sbattono, si percepisce la difficoltà che incontra l'atleta..."
Ecco infine Matteo Marsaglia ai microfoni FISI:
(venerdì 28 dicembre 2012)