Haiti e Mexico al Mondiale tedesco
LIVE DA GARMISCH-PARTENKIRCHEN (ore 10.00) - I Caraibi sbarcano sulla Kandahar. Sarà il clima mite, sarà la voglia di esotico, ed ecco materializzarsi al mondiale anche le nazionali di Haiti e Mexico. Se per il paese di Speedy Gonzales, l'appuntamento con le gare sulla neve è ormai una tradizione, per Haiti si tratta di una novità assoluta. Hubertus Rudolph von Fuerstenberg e von Hohenlohe-Langenburg è ormai un personaggio accolto sempre con calore e simpatia a Mondiali ed Olimpiadi: fotografo, cantante, presidente e unico atleta della squadra messicana con i suoi 52 anni è il più anziano sciatore presente a questa rassegna iridata, la quattordicesima della sua carriera. Naturalmente la sua partecipazione alla rassegna irirdata dovrà passare, per forza di cose, attraverso le qualificazioni del gigante e dello slalom.
Discorso inverso per il 47enne Jean-Pierre Roy, presente per la prima volta ad una rassegna iridata in rappresentanza di Haiti, ultima nazione ad entrare nella famiglia della Fis. Nessuna parentela con il più famoso Roy canadese (Jean Philippe), Jean-Pierre, invece, è un profugo dall'isola di Haiti, durante la dittatura di Baby-Doc. Fuggito a 9 anni in barca insieme a sei sorelle attraverso l'Atlantico, dopo tre settimane raggiunse le coste dell'Europa. Oggi vive in Francia a Parigi, ed è un affermato manager di una azienda di informatica. Lo scorso novembre insieme ad un cugino ed a un suo amico ha fondato la federazione haitiana di sci ed ora si trova iscritto ad un mondiale. Da quanto scia? Sorride e risponde. "Gli altri sono vent'anni che sciano, io ho sciato solo una volta per venti giorni". Il sogno di Roy è quello di partecipare ad entrambe le gare (gigante e slalom), ma su piste di questo tipo il caraibico non ha mai sciato. Il messaggio però che vuole portare con questa sua partecipazione è chiaro:" Sono qui anche per il mio martoriato paese e rappresentarlo è motivo di orgoglio".
(venerdì 11 febbraio 2011)
Discorso inverso per il 47enne Jean-Pierre Roy, presente per la prima volta ad una rassegna iridata in rappresentanza di Haiti, ultima nazione ad entrare nella famiglia della Fis. Nessuna parentela con il più famoso Roy canadese (Jean Philippe), Jean-Pierre, invece, è un profugo dall'isola di Haiti, durante la dittatura di Baby-Doc. Fuggito a 9 anni in barca insieme a sei sorelle attraverso l'Atlantico, dopo tre settimane raggiunse le coste dell'Europa. Oggi vive in Francia a Parigi, ed è un affermato manager di una azienda di informatica. Lo scorso novembre insieme ad un cugino ed a un suo amico ha fondato la federazione haitiana di sci ed ora si trova iscritto ad un mondiale. Da quanto scia? Sorride e risponde. "Gli altri sono vent'anni che sciano, io ho sciato solo una volta per venti giorni". Il sogno di Roy è quello di partecipare ad entrambe le gare (gigante e slalom), ma su piste di questo tipo il caraibico non ha mai sciato. Il messaggio però che vuole portare con questa sua partecipazione è chiaro:" Sono qui anche per il mio martoriato paese e rappresentarlo è motivo di orgoglio".
(venerdì 11 febbraio 2011)