Strolz vince a sorpresa lo slalom di Adelboden.Vinatzer 7/o in rimonta
Colpi di scena ed emozioni a ripetizione nelle due manche dello slalom maschile di Adelboden, uno dei più spettacolari e combattuti delle ultime stagioni.
Nella prima manche escono i due pettorali rossi Foss-Solevaag e Jakobsen, oltre a Noel vincitore in Val d'Isere, così il miglior tempo va parimerito a Feller e al connazionale Gstrein (pettorale#17) per una classifica cortissima con più di 20 atleti racchiusi in un secondo che - complice l'inversione dei 30 - lasciava presagire una seconda manche tutta all'attacco e con ulteriori colpi di scena.
E così è avvenuto: l'austriaco Johannes Strolz, pettorale #38, disegna una prima manche di alto livello fermandosi alla settima posizione e a 17 centesimi dal duo di testa, nella seconda scia con intelligenza sul ripido e difficilissimo muro finale e prende la guida della classifica.
Dopo di lui nessuno riesce a fare di meglio: Zenhausern è 4/o, Pinturault inforca, Aerni è 5/o e a questo punto mancano solo i due austriaci.
Feller arriva al traguardo con il secondo tempo a +0.17, mentre Gstrein inforca proprio sul muro finale.
Strolz, che già si era commosso per aver raggiunto il podio, può esplodere di gioia: primo podio e prima vittoria in carriera per un atleta classe 1992 che fino ad oggi poteva vantare un 10/o posto a Madonna di Campiglio come miglior risultato.
Figlio d'arte: suo padre Hubert è stato tra i protagonisti del Circo Bianco nella seconda metà degli anni '80 con numerosi podi ma - curiosamente - vincendo una volta sola e in combinata (dove è stato anche oro olimpico a Calgary '88), ma mai in slalom!
Tra l'altro era 15 anni che in slalom non vinceva qualcuno con un pettorale maggiore di 30, l'ultima volta fu Marc Berthod proprio ad Adelboden!
Così al terzo posto finisce Linus Strasser, secondo miglior tempo nella seconda manche in recupero di 11 posizioni, a +0.29 nel computo complessivo (1:50.05 il tempo del vincitore).
Non sono finite le emozioni perchè è stata una seconda manche di grandi recuperi: il citato Strasser +11, l'elvetico Meillard +13 (6/o finale) ma sopratutto il nostro Alex Vinatzer +21.
Il gardenese, lento e spigoloso nella prima frazione da tanto da chiudere 28/o a +1.29, nella seconda si scatena, sfrutta al meglio la pista pulita e fa segnare il miglior tempo di manche nonostante un gravissimo errore sul muro, un doppio rimbalzo che lo porta quasi a fermarsi, fortunatamente nel tratto più ripido del tracciato.
Una manche davvero eccezionale per Alex che quindi riprende il filo di quanto mostrato a Zagabria, e un pizzico di rammarico per il 7/o posto finale a +0.66 perchè quell'errore gli ha portato via - se non la vittoria - certamente un posto sul podio.
Buonissima manche anche per Giuliano Razzoli: il 'Razzo di Minozzo' con il pettorale #23 si inserisce in 9/a posizione nella prima manche, nella seconda è da podio o quasi fino all'ultimo intermedio, ma sul muro finale perde linea e lucidità e accusa alla fine 75 centesimi che valgono il 9/o podio.
Considerando i problemi alla schiena e il poco allenamento fatto dopo Campiglio non si può che applaudire il 37enne emiliano.
La classifica azzurra è completata da Stefano Gross 20/o a +1.50 e Tommaso Sala 22/o a +1.75, bravo a qualificarsi e a cercare i punti necessari per migliorare il proprio pettorale e cercare di rientrare nei top30.
Lo slalom maschile, con ancora sei gare in calendario di cui 3 nei prossimi 14 giorni, promette di farci divertire: la classifica vede ancora Jakobsen e Foss-Solevaag in testa con 140 punti, seguiti da Strolz e Noel con 100, entrambi con una sola gara a punti chiusa davanti a tutti, e poi proprio il nostro Giuliano Razzoli che è 5/o con 94 punti.
Adesso il Circo Bianco rimane in Svizzera ma si sposta a Wengen per un programma fittissimo: martedì e mercoledì le prove cronometrata sul Lauberhorn, giovedì il superg, venerdì e sabato discesa, domenica lo slalom.
(domenica 9 gennaio 2022)