Didier Plaschy: "Magoni? Si rischia di bruciarsi le mani"
E' molto critico l'ex asso dello slalom elvetico ed commentatore della televisione svizzera Didier Plaschy. in merito ad un ingaggio da parte della federsci elvetica dell'ex tecnico di Petra Vlhova Livio Magoni.
In una intervista al quotidiano online elvetico Blick Plaschy esprime alcuni dubbi sul possibile arrivo in casa Svizzera del tecnico bergamasco. "Livio è una persona adorabile, sempre onesta - spiega Plaschy - Ma non usa mezzi termini. Al contrario, polarizza, provoca e sa mettersi in scena. Neanche questo è così male. Offre molta varietà all'allenamento, consente agli atleti di fare kayak e rollerblade, ma anche di andare in bicicletta. Allo stesso tempo, è convinto che bisogna essere sugli sci ogni giorno per stare meglio. Ma Livio è anche una patata bollente - prosegue l'ex campione elvetico - Un ferro caldo, se vuoi e potresti bruciarti le dita sopra".
L'ex slalomista elvetico ed oggi commentatore per la tv SRF Plaschy spiega anche che Magoni ha ottenuto i suoi successi solo all'interno di squadre private. "Era sempre il capo lì - fa notare Plaschy - In una grande federazione, dovrebbe prima assegnargli questo ruolo. Ma ritengo che sia molto discutibile che l'allenatore capo femminile Beat Tschuor correrà dei rischi in questo senso prima dei Giochi Olimpici del 2022".
Esiste però anche un dato di fatto secondo Plaschy: c'è differenza tra Wendy Holdener, dopo la separazione dall'allenatore Klaus Mayerhofer e Michelle Gisin che sogna, invece, di vincere la Coppa del Mondo generale come Maze e Vlhova e conclude con una battuta sul tecnico italiano: "Magoni resta un ferro caldo, molto caldo".
(giovedì 15 aprile 2021)