WCJ Narvik: domani i titoli in discesa
Dopo i due giorni di prove, possiamo trarre un bilancio in vista delle gare che avranno luogo domani.
La prima prova (quella del 5 marzo) si è svolta con partenza abbassata, a causa del forte vento che ha soffiato a Narvik che, ricordiamo, si trova molto a nord, ben più vicino a Capo Nord che ad Oslo, tra i fiordi profondi .
Ieri nella prima prova non si è riusciti a partire dalla cima del tracciato, ma le indicazioni sono abbastanza chiare: molto bene Franzoni, quarto a 0,43 dal miglior tempo dell’austriaco Rieser, e Franzoso, sesto a 0,58, discreti Rizzi e Talacci, oltre la ventesima posizione, Kastlunger più indietro.
Tra le ragazze, buona la Zanoner, settima a 1,07 dalla migliore, la francese Errard, non male Albano, sedicesima, poi Allemand ventunesima e Ghisalberti più indietro.
Nella seconda prova, quella odierna, si è partiti ancora più in basso per la neve appena caduta (grande il lavoro degli addetti per pulire il tracciato) e per questo il risultato non è significativo e non vale la pena commentarlo.
Tra i maschi, sembrano molto pericolosi tre norvegesi, Fossland, Mc Grath e Kindem, l’austriaco Rieser, lo sloveno Naralocnik, gli svizzeri Chabloz e Monney, i francesi Tuaire e Fresquet: con l’aggiunta dei nostri, soprattutto Franzoni e Franzoso, è questo il lotto dei più accreditati pretendenti al podio, il campione mondiale, ci sbilanciamo, sarà uno di questi ragazzi.
Tra le ragazze, molto forti le francesi Errard e Smadja Clément, l’americana Cashman, la svedese Dannewitz, le austriache, le francesi, le norvegesi, e le nostre Zanoner e Albano, soprattutto.
La pista, correndola tutta, sarebbe varia: la prima parte più facile, la seconda più difficile, ma tutto il tracciato è interessante. Non una pista banale, non un’autostrada, nel complesso una pista perfettamente adatta ad un Mondiale Junior.
Il problema, dunque, la vera incognita, è il meteo: fino alla settimana scorsa bel tempo (con vento, tuttavia); adesso neve e nuvole basse.
Al nord è (quasi) sempre difficile correre le discese nella loro interezza, Äre purtroppo insegna...
Sperando in una finestra, che le previsioni non danno, domani la gara dovrebbe farsi su 2/3 di pista, esattamente la parte provata ieri.
È un peccato non correrla tutta ma, considerate le condizioni, già i 2/3 non sarebbero male.
Ciò che va in ogni caso evitato è una gara di 40 secondi, come la prova odierna.
Un titolo mondiale non può essere assegnato in questo modo: lo pensavamo un anno fa per il podio dei Mondiali di Äre, e continuiamo a pensa
(venerdì 6 marzo 2020)