De Aliprandini: "stagione difficile,oggi bene 7/o"
a cura della redazione
Ecco le dichiarazioni degli Azzurri dopo il gigante (maschile) e lo slalom (femminile) di Soldeu, a conclusione della stagione agonistica delle due specialità.
Luca De Aliprandini, 7/o: "Se ieri mi avessero detto che avrei chiuso settimo, avrei firmato. Certo, dopo il quinto posto della prima manche, qualcosina ti passa per la testa. Ma è stata una stagione molto difficile, perché all'inizio ho avuto problemi con il set-up, poi mi sono ammalato e non mi sentivo più bene fisicamente, così ho dovuto fare tutto l'anno a rincorrere e ho fatto un po' di fatica. Ma andare in vacanza con un settimo posto mi dà più tranquillità. Qui avevo gareggiato e anche vinto in Coppa Europa, è una pista molto bella, molto simile ad Adelboden: la partenza è praticamente uguale, è una pista in cui bisogna spingere, e con il muro finale, se arrivi un po' stanchino, lo senti. Quella è stata per me la sfida più grande, perché da metà in giù la neve cambiava, diventava più molle e sono le condizioni in cui faccio un po' fatica, ho dovuto sforzarmi per stare sugli sci e non cadere. I programmi? Adesso la mia idea è sciare più possibile, arrivare su piste di neve normale fino a maggio ed evitare di sciare sui ghiacciai"
Christof Innerhofer: "Ho fatto una sorpresa, mi piace troppo gareggiare. È sempre un buon allenamento anche se mi mancava il ritmo in gigante. Mi sono divertito e di sicuro mi ha fatto bene. Il gigante è una bellissima disciplina: l'ultima gara di Coppa del mondo l'avevo fatta nel 2014, tanto tempo fa, ma mi piace. Questo è un pendio impegnativo, bisogna fare i complimenti all'organizzazione, ci sono state gare fantastiche e un bellissimo pubblico. Mi sono venuti i brividi per Chiara Costazza, mi spiace che i miei amici si ritirino. Ha fatto una bella carriera, abbiamo la stessa età, ma io non ho mai pensato di fermarmi, spero di andare avanti per tanti anni"
Manfred Moelgg, ritirato nella prima manche: "Non ho appoggiato bene lo sci interno e sono uscito. Ho provato a spingere da cima in fondo, ma quest'anno in gigante manca qualcosa. Dai Mondiali in poi è stata tosta, sono uscito dai quindici e so che manca qualcosa per essere davanti, mi sono anche allenato poco in questa disciplina. Domenica c'è lo slalom, arrivo da un buon risultato a Kranjska Gora, sono fiducioso e pronto a fare una grande gara. Dispiace per oggi. De Aliprandini l'ho visto bene"
Irene Curtoni, 12/a: "In teoria vorrei continuare ancora in anno, avrei voglia di lasciare con un po' più d'amore, ora sto solo soffrendo. Sapevo di Costazza, ci aggiornavamo man mano sulle nostre intenzioni. Vedendo lei e prima ancora Manuela Moelgg l'anno scorso, qualcosa senti dentro. Diamo tanto per lo sport, a un certo punto è giusto staccare. Io e Chiara siamo entrate in squadra nel 2002 insieme, lei era più forte ed è stata l'immagine dello slalom per tutti questi anni. Spesso la Nazionale di slalom è stata criticata, noi abbiamo sempre tenuto la testa alta, cercando di tirare avanti la disciplina. Questo di Soldeu è un bellissimo slalom, mi fa così rabbia non poter essere neppure al mio 30%. Adesso sto molto meglio, non farei le gare se non mi sentissi a posto, ma da metà stagione in poi è stato un inverno difficile. Vorrei tornare come stavo fino a gennaio, mi sono allenata con obiettivi chiari in testa, stava andando tutto nella direzione giusta, ma se non sei a posto è difficile competere. E adesso non ce la faccio più".
(sabato 16 marzo 2019)