Are 2019: E' tempo di gigante per Brignone e Co.
Ventidue anni dopo Deborah Compagnoni le gigantiste azzurre guidate da Federica Brignone provano a salire sul gradino più alto del podio ai Mondiali di Are 2019.
L'ultima medaglia iridata per l'Italia al femminile in gigante è quella recente di Sofia Goggia a St. Moritz, nel 2017, mentre Federica Brignone vinse l'argento a Garmisch nel 2011. Per trovare l'oro bisogna però risalire a Sestriere '97 quando vinse Deborah Compagnoni, che ripeté il successo già ottenuto l'anno precedente a Sierra Nevada.
La medaglia più antica è quella di Giuliana Chenal-Minuzzo nel 1960, cui sono seguiti altri due bronzi (Karbon ad Are, nel 2007 e, appunto, Goggia), tre argenti (Putzer 2001 e Karbon 2003 prima di Brignone) e due ori. A poche ore dalla gara iridata del 2019 (vento permettendo, visto che ad Are in questo momento è autentica tempesta), la formazione azzurra è pronta a dare battaglia e sarà composta da Federica Brignone, Marta Bassino, Sofia Goggia e Francesca Marsaglia.
In questo momento Federica Brignone è quella che ha raccolto quest'anno il maggior numero di podi stagionali, e per diverse gare ha vestito anche il pettorale rosso di leader della specialità, mentre Marta Bassino, dopo una partenza un po' in sordina ha trovato l'unico podio stagionale nel gigante di Plan de Corones di metà gennaio, ultima gara disputata prima del mondiale. Sofia Goggia ci prova dopo la medaglia del superG, anche se praticamente non si è allenata in questa specialità a causa del lungo infortunio. Ci sarà poi Francesca Marsaglia, richiamata all'ultimo momento a causa del forfait di Irene Curtoni, fresco bronzo nel team event, che ha preferito rinunciare a questa gara per problemi fisici e carenza di allenamento per preparare al meglio lo slalom di sabato.
"Sto bene - spiega Federica Brignone in conferenza stampa - da dopo la combinata ho fatto tre giorni di gigante, uno sulla pista da riscaldamento in notturna per provare la luce della seconda manche. Un giorno invece abbiamo sciato nell'orario della prima manche. A me piace tantissimo la luce artificiale perché illumina benissimo il terreno. Secondo me ci saranno più problemi nella prima manche, mentre quando è veramente buio, le luci illuminano perfettamente. C'è solo un punto scuro, prima dell'ultimo dosso, dove bisogna assolutamente passare. Spero che l'organizzazione riesca a far arrivare un po' di luce. Ad Are i miei risultati sono: due secondi posti, due quarti e due ottavi, ma tutti sulla pista dei maschi".
Due anni fa l'oro se lo mise al collo la francese Tessa Worley, secondo oro dopo quello del 2013, l'argento andò per 34 centesimi di distacco a Mikaela Shiffrin e il bronzo alla nostra Sofia Goggia (+0.74), unica medaglia azzurra tra uomini e donne a questa rassegna iridata. Quarta finì Federica Brignone, a 22 centesimi dal podio, sesta Manuela Moelgg e undicesima Marta Bassino.
Resta però l'incognita meteo, visto che in queste ore, sulle Alpi svedesi, si sta scatenando una vera bufera di vento, pioggia e neve a tratti, che non lascia ben sperare. Nel caso il vento fosse forte domani gli organizzatori hanno già predisposto l'uso di shuttle bus per raggiungere la partenza al posto della cabinovia che potrebbe rimanere ferma. Il meteo prevede temperature sopra lo zero e ancora vento anche per il pomeriggio di giovedì. Staremo a vedere visto che non ci sono possibilità di recupero, visto che non ci sono più giorni di riposo da qui a domenica, ultimo giorno del mondiale.
Gigante pomeridiano rispetto al solito sotto la luce dei riflettori. La prima manche prenderà il via alle 14.15, mentre la seconda inizierà alle 17.45 (diretta tv su RaisportHD ed EurosportHD).
(mercoledì 13 febbraio 2019)