Giochi 2018: Mayer d'oro in superG, 7/o Paris
L'austriaco Matthias Mayer vince l'oro olimpico in superG a Jeongseon in Corea del Sud precedendo l'elvetico Beat Feuz e il norvegese Kjetil Jansrud.
L'Austria riscatta così la peggior prestazione degli ultimi cinquant'anni in una discesa libera olimpica rimediata ieri e con gli interessi conquista l'oro nel superG a Jeongseon grazie a Matthias Mayer. L'austriaco, già oro quattro anni fa a Sochi 2014, ma in discesa, quest'oggi tira fuori dal cilindro la gara dell'anno nonostante fino a ieri fosse alle prese con un problema ad un piede dovuto all'inforcata nello slalom della combinata che avrebbe potuto anche metterlo fuori gioco. Ed, invece, con caparbietà il 27enne carinziano, che quattro anni fa non era stato in grado di concludere questa gara, riesce a mettersi tutti dietro, resistendo anche al ritorno dell'elvetico Beat Feuz, partito dopo di lui e bronzo ieri in discesa, capace di mettersi al collo la seconda medaglia di questa sua ricca Olimpiade. L'elvetico paga soli 13 centesimi da Mayer, mentre riesce per soli 5 centesimi a far scivolare in terza piazza il norvegese Kjetil Jansrud che forse già assaporava lo storico bis dopo l'oro di quattro anni fa a Sochi 2014.
Mayer quest'oggi ottiene anche un altro primato: è il primo velocista a conquistare un oro olimpico in discesa e superG a livello maschile anche in due edizioni diverse. Tra le donne solo Michaela Dorfmeister ci era riuscita (Torino 2006) però nella stessa edizione. Inoltre l'austriaco toglie la possibilità alla Norvegia di essere l'unica nazione nella storia a riuscire a vincere per cinque edizioni consecutive (Aamodt, Aamodt, Svindal, Jansrud) un oro nello sci alpino. Alla pari con 4 ori consecutivi c'è anche l'Austria in slalom tra le edizioni del 1952 e il 1964 con Othmar Schneider, Toni Sailer, Ernst Hinterseer e Josef Stiegler.
La notizia del giorno però un'altra: quella riguardante Aksel Lund Svindal, l'oro di ieri in discesa che finisce sorprendentemente fuori dal podio complice qualche indecisione di troppo, quando forse sembrava già avviato verso la quasi certa conquista di un'altra medaglia olimpica. Il campione olimpico di discesa finisce 5/o a 49 centesimi da Mayer a 31 centesimi dal bronzo del suo compagno Jansrud.
Per l'Italia un superG che si conclude decisamente sotto le aspettative: il migliore è anche oggi Dominik Paris 7/o. Il carabiniere-forestale, dopo il beffardo quarto posto di ieri in discesa, parte comunque molto deciso, resta in gara per quasi metà tracciato, ma delle piccole indecisioni nella parte centrale e finale gli costano quei decimi che lo mettono inesorabilmente fuori dalla lotta finale per le medaglie. Si aggancia leggermente ad un palo in fase di partenza Christof Innerhofer che poi però cerca troppi anticipi senza trovare, invece, le giuste linee. Alla fine il finanziere di Gais finisce fuori anche dai top10 in 16/a piazza a +1.46. Discreta prestazione per Matteo Marsaglia 20/o a +1.67.
Fuori purtroppo Peter Fill partito con il pettorale nr.1. Con questa Olimpiade priva di medaglie per il settore velocità maschile si conclude un ciclo olimpico per la squadra azzurra legata a Peter Fill e Christof Innerhofer iniziata a Vancouver 2010 passando per il mondiale di Garmisch 2011, Schladming 2013, Sochi 2014, ed ora PyeongChang 2018. Un percorso costellato dia diverse medaglie olimpiche e iridate che ora in vista del prossimo evento di Pechino 2022 si è innegabilmente concluso. Ci sarà da dover ricostruire un settore, puntando sempre su Dominik Paris e come futuro puntando anche sul giovane talento emergente Emanuele Buzzi .
(venerdì 16 febbraio 2018)