Slalom di Aare: Petra Vlhova alza la voce
"Quando il gatto non c'è, i topi ballano". E alle ragazze dello slalom quasi non pare vero potersi giocare anche il successo, mentre Mikaela Shiffrin se ne è tornata negli Stati Uniti per capire fino in fondo in che condizioni è il ginocchio destro. La risonanza magnetica effettuata ieri ad Oestersund non ha dato responsi troppo negativi, ma meglio aspettare ulteriori esami.
Intanto però ad Aare l'imperatrice del palo snodato ha concesso strada libera alla nobiltà di secondo rango in una singolar tenzone che al termine della prima manche premia la slovacca Petra Vhlova che dopo il brillante inizio di stagione e la vittoria in Coppa del Mondo ha subito fiutato l'occasione per meritarsi la copertina e con il pettorale 19 ha riscritto una classifica sin lì guidata dalla norvegese Nina Loeseth. Sono 28 i centesimi di secondo che a metà gara separano la giovane emergente dall'elfo scandinavo, mentre in terza piazza si è fatta largo una finalmente concreta Michaela Kirchgasser (+0.57) con Sarka Strachova e la padrona di casa Frida Hansdotter a seguire a ruota.
Il talento e la forza di Petra Vhlova quindi continua a far parlare di sè, in attesa della seconda manche (13:30) che in contumacia di Mikaela Shiffrin si preannuncia davvero intensissima.
In casa Italia questa prima manche si è aperta con un'arrembante ma imprecisa Chiara Costazza, caduta nell'ormai consueto errore che ne ha compromesso la generosa prova (+2.66); più incisiva poco dopo Manuela Moelgg (provvisoriamente 14ima a 1.73) con Irene Curtoni ad inserirsi quindi tra le due, in 16ima posizione con un distacco di 2.12 dalla leader Vhlova.
(domenica 13 dicembre 2015)