Coppa del Gobbo - la gioventù più bella!
Bryce 19 anni, Ronald 20 anni...due ragazzi pazzamente innamorati della vita, quella vita che va vissuta nelle emozioni più intime, la vita che ha il profumo dei cristalli di neve appena caduti...quelli sui quali il respiro dell'uomo non si è ancora posato, la vita che sa di libertà, di allegria gridata al cielo, di labbra socchiuse e di occhi che brillano, la vita che d'un tratto viene cancellata, sepolta sotto il cumulo impietoso e rapido di tanti fiocchi messi assieme, tanti, troppi, ed il respiro d'incanto svanisce...le labbra si riempiono degli amati cristalli...ed il grido si perde tra le guglie di un ghiacciaio che ancora una volta, a guisa di rito sacrificale, trascina sull'altare la gioventù più bella!
Parecchi anni fa era accaduto anche ad un gruppo di giovani sciatori militari tedeschi, la valanga non si era fatta impietosire dalla loro giovane età e neppure dal carisma di chi li guidava...già, quel giorno alla testa del gruppo c'era addirittura Guenter Hujara, ma la bianca dea non era stata misericordiosa!
Pensavo di vedere gli atleti statunitensi correre a Zagabria con il lutto al braccio, lo so, oltreoceano non si usa, mi sarebbe piaciuto vedere il biondo Ted esprimere un gesto di dolorosa partecipazione...come hanno fatto Chodounsky, Brandenburg e A.J.Ginnis, ma so benissimo come tutti i ragazzi e le ragazze statunitensi, e non solo, abbiano pianto a lungo per questa disgrazia!
Non è più giovanissimo ma sta tracciando un solco indelebile con l'autorevolezza che si addice ai Campioni, sulla pista croata Marcel Hirscher è stato sontuoso e la sua impronta in questa Coppa del Mondo è sempre più incisiva, dall'alto di una qualità che pare inesauribile!
L'altro ragazzo che mi ha fatto trepidare è figlio della terra ladina, di quelle colline marebbane dove da sempre ci si nutre di pane, sacrifici e sofferenze, di quelle forti e severe che temprano il fisico, il cuore e l'anima...di quelle che ti insegnano a non arrenderti...neppure se vedi davanti a te le ombre scure dell'angoscia, perchè la voglia di sopravvivere è così forte da farti lottare quanto e come nessuno crederebbe fosse possibile fare!
Magico Manfred Moelgg...in tutti questi mesi non si è mai lamentato, celandosi sempre dietro quel sorriso di dolce tenerezza...quasi debole...mai timoroso! Invece la sua forza cresceva, la fiducia aumentava di giorno in giorno e nelle sue vene sentiva che il "sangue con il pettorale" scorreva con sempre maggiore prepotenza e vigore! A Zagabria è ritornato a disegnare i suoi arabeschi preferiti e tra pochi giorni lo rivedremo ad Adelboden dove, tempo fa, iniziò quel magico recupero che lo avrebbe proiettato verso alcuni dei suoi podi più prestigiosi. Le previsioni meteo parlano di condizioni un po' capricciose, provaci lo stesso Manni!
Permettetemi di parlare anche di un altro giovane, un ragazzo che fila velocissimo su due sci un po' più stretti, un giovane valdostano che ha preso sulle proprie spalle il peso del fondo azzurro con la maturità dei campioni di un tempo...Federico Pellegrino ha vinto due gare consecutive di Coppa del Mondo, imponendosi in altrettante Sprint davanti ai fondisti più blasonati del circuito. E' un ragazzo dal sorriso aperto, fresco, capace di esaltarsi al massimo nelle kermesse accanto all'avversario, ma sobrio nel celebrare il successo ed educato nei confronti degli avversari. Lo sport ha bisogno di queste immagini di Fair Play ed è importante che questo messaggio giunga dal fondo, la disciplina che sta regalando grandi entusiasmi...in attesa che lo sci alpino giochi le sue carte più importanti...magari già ad Adelboden, a Bad Klein, a Wengen...
(venerdì 9 gennaio 2015)