CIO: Rivoluzione Olimpiadi in più città
Il Comitato Olimpico Internazionale, riunito ieri a Montecarlo per la 127/a sessione, ha approvato all'unanimità tre 'raccomandazioni' che costituiscono un pacchetto di 40 nuove 'linee guida' importanti per il futuro dei Giochi Olimpici, con lo scopo di diminuire i costi e le spese per l'organizzazione dei Giochi e rendere il tutto più appetibile ai potenziali candidati.
Secondo le nuove linee guida si potranno utilizzare impianti già esistenti e installazioni temporanee, si potranno spostare alcune gare fuori dalle città organizzatrici e rendere più 'nazionali' le Olimpiadi, si ridurranno i costi della fase di presentazione delle candidature riducendo a quattro eventi pubblici, saranno premiati i progetti che meglio si adattano alla realtà sociale, economica, ambientale e sportiva del paese ospitante.
In casi eccezionali una nazione potrebbe decidere di chiedere ad un'altra nazione di ospitare parte delle gare, ma solo per i Giochi Invernali e solo dopo un attenta valutazione da parte del CIO.
Insomma una operazione forte di decentramento, con lo scopo di rendere più sopportabile per una città l'organizzazione dei Giochi, ed evitare così che alcuni candidati forti si ritirino dalla corsa, 'spaventati' dagli oneri, come accaduto di recente ad esempio a Monaco di Baviera e Oslo in vista dei Giochi 2022.
Cambierà anche il contratto tra CIO, città organizzatrice e il relativo Comitato Olimpico nazionale, che dovrà essere pubblico e potrà coinvolgere anche altri soggetti.
L'avvento del presidente Thomas Bach sembra quindi aver portato una elasticità e una flessibilità sulla candidatura impensabile qualche anno fa, per molti versi dimostrando coraggio, per altri potremmo dire quasi costretto sia dagli elevati costi attualmente necessari per l'organizzazione dei Giochi sia per la concomitante crisi economica mondiale.
"Le città candidate puntano ad obiettivi di sviluppo differenti e partono da punti molto diversi. Noi abbracciamo questa diversità, che è parte della magia delle Olimpiadi - ha dichiarato il n.1 del CIO - Mai come ora tante persone, in tutto il mondo, hanno seguito le Olimpiadi. Noi abbiamo successo e il successo è il motivo migliore per cambiare. Il successo di oggi offre l'opportunità di lottare per il cambiamento per domani. Noi dobbiamo farlo perché lo sport oggi è troppo importante per ignorare il resto della società. Non viviamo su un'isola, viviamo al centro di una società moderna, diversificata e digitale. I Giochi Olimpici incoraggiano il dialogo tra culture differenti, ogni edizione delle Olimpiadi deve essere diversa. Ogni edizione deve riflettere in maniera autentica il background culturale, sociale, ambientale e sportivo di chi organizza la manifestazione."
E' probabile che aumenteranno il numero dei candidati, perchè più città potranno fare sinergie e creare beneficio al sistema Paese. In ottica Roma 2024 la capitale d'Italia ha in progetto di riportare nel Belpaese i Giochi Estivi, e queste decisioni rappresentano un segnale molto importante e positivo.
Le città che intendono candidarsi dovranno formalizzare la proposta entro e non il 15 settembre 2015.
Sempre nell'ottica di ridurre i costi, la raccomandazione numero 9 punta a ridurre gli eventi, e di conseguenza degli atleti e dello staff tecnico: a Londra 2012 era ben 302, circa 100 per i Giochi Invernali. Il CIO vuole eventi sempre più rosa, aumentando la partecipazione femminile, incoraggiando gli eventi misti, ma diminuendo il numero di eventi e di atleti totali.
(martedì 9 dicembre 2014)