Ad Hirscher anche lo slalom di Levi
La tenue luce del crepuscolo finlandese non baste per illuminare la Levi Black: si devono accendere i riflettori per il primo dei nove slalom in programma in questa stagione, il sesto nella località Lappone.
Cambiano i pendii, le tracciature, le temperature, il tipo di neve ma non cambia il protagonista: ha vinto ancora una volta Marcel Hirscher, che non fa sconti a nessuno e con 62" supera il connazionale Mario Matt e si assicura la 19/a vittoria in carriera, l'11/a in slalom, eguagliando così il nostro Giorgio Rocca nella classifica dei plurivincitori della specialità.
Proprio tra i rapid gates, dove è più facile sbagliare ed uscire, Hirscher coglie il nono podio di fila, il decimo se contiamo anche l'oro Mondiale. E' da Schladming 2012, quando inforcò, che Marcel non solo non sbaglia, ma non scende dal podio.
Nessuno gli si avvicina: ci aveva provato nella prima frazione il tedesco Neuruther, poi nella seconda sono apparsi i limiti di una preparazione estiva al singhiozzo, e il tedesco ha iniziato a perdere terreno porta dopo porto, fino a metà corsa quando si impunta e compie una autentica capriola, ripartendo e arrivando fino al traguardo, ma compromettendo la gara.
Sul podio con Marcel salgono uno dei più anziani e il più giovane atleta al traguardo: il connazionale Mario Matt (classe 1979) fa parte con Benni Raich e Reinfried Herbst di un trio di "vecchietti" austriaci che non molla mai e che da oltre 10 anni fa risultato in Coppa del Mondo. Per Matt era il 40/o podio della carriera: il primo risale addirittura al gennaio del 2000, quando il norvegese Henrik Kristoffersen, oggi per la prima volta sul podio, aveva solo 5 anni! Ricambio generazionale si direbbe, e potrebbe essere così se consideriamo anche l'ottima prestazione di un altro norvegese, Sebastian-Foss Solevaag, nono con il pettorale n.55 e di Santeri Paloniemi, classe 1993.
Ai piedi del podio rimane, per 29 centesimi, Ivica Kostelic, che si conferma uno dei migliori interpreti della specialità, seguito dallo svedese Hargin e dall'azzurro Patrick Thaler.
Il carabiniere della Val Sarentino perde una posizione rispetto alla prima frazione, scia molto bene e si presenta all'intermedio in vantaggio rispetto a Kostelic, in quel momento in testa. Rischia molto e sbaglia anche qualcosa, ma dimostra il giusto atteggiamento e alla fine porta a casa il risultato, e fin dalla prima gara centra il criterio minimo per la qualifica a Sochi. Complimenti a Patrick.
Nella top10 c'è spazio anche per Grange, Raich, Solevaag e Missillier. Appena fuori dai top10 c'è Ted Ligety che cambia completamente marcia nella seconda manche e recupera posizioni: i 24 punti finali gli valgono la seconda posizione in classifica generlae, alle spalle di un Hirscher che in due gare ha già accumulato 160 punti.
Gli altri azzurri purtroppo non raccolgono quanto sperato: un'internata mette fuori gioco Manfred Moelgg, dopo il 16/o tempo della prima manche; il marebbano torna da Levi a mani vuote, ma la sciata c'è, e con un po' di benzina nel motore torneranno anche i risultati. Con una discreta seconda manche Stefano Gross recupera sei posizioni chiude 16/o, mentre Giuliano Razzoli non va oltre il 21/o tempo a 2"78 da Hirscher. Non si qualificano Deville, Nani e Ronci, mentre inforca nella prima Riccardo Tonetti.
Infine applausi senza fine per Julien Lizeroux: lo slalomista francese torna a gareggiare in Coppa del Mondo dopo 34 mesi, parte con il pettorale 63 e riesce a qualificarsi con il 28/o tempo. Nella seconda non si accontenta e scia con la classe che ha dimostrato in passato e recupera oltre 10 posizioni, chiudendo con il 17/o tempo finale, a soli 2 secondi e mezzo da uno scatenato Hirscher. Fantastico!
(domenica 17 novembre 2013)