Shiffrin regina di Levi; male le azzurre
C'eravamo lasciati a Lenzerheide, ci ritroviamo a Levi e la protagonista numero uno è sempre la stessa: Mikaela Shiffrin. La 18enne di Vail conquista il successo anche sulla Black di Levi, il quinto in questa giovane carriera dopo Aare, Zagabria, Flachau e Lenzerheide. La Shiffrin – detentrice anche della coppetta di specialità - domina entrambe le manche relegando sui due gradini inferiori del podio una grande come Maria Hoefl-Riesch e la slovena dominatrice della passata stagione Tina Maze. La Riesch, sempre a podio qui sulle nevi finlandesi, tranne che nel 2006, termina seconda, staccata di 1''16. Sul terzo gradino del podio sale Tina Maze, che ritrova il sorriso dopo il 18/o posto di venti giorni fa a Soelden in gigante. Se sul podio i volti sono quelli ormai noti, alle loro spalle emergono delle giovani speranze. Al quarto posto, infatti, incontriamo la rivelazione odierna, la debuttante 18enne austriaca Christina Ager (pettorale 53), una che vantava solo un 14/o posto in coppa Europa in slalom. Tra le top10 troviamo quindi la canadese Gagnon, la tedesca Geiger, quindi la norvegese Nina Loseth, autrice di una grande rimonta dalla 29/a posizione della prima manche. Chiudono questo lotto le svedesi Hansdotter e Swenn-Larsson e la svizzera Denise Feierabend.
Onore agli organizzatori con una pista che ha tenuto benissimo, nonostante le temperature non certo di stampo polari (tra gli zero e i -3 gradi) e con un po' di vento che nella prima manche ha infastidito le prime concorrenti. Condizioni che hanno reso interessantissima la prima prova con molte atlete, dai pettorali molto alti, capaci di inserirsi nelle posizioni di vertice.
E l'Italia? Si sapeva alla vigilia di questa stagione che in slalom la nostra squadra non può, per ora, ambire a posizioni di vertice. Anche quest'oggi ha dovuto aggrappare tutte le proprie speranze di risultato sulle spalle delle veterane Chiara Costazza e Manuela Moelgg. Alle due "anzianotte" della squadra il gravoso compito di tenere a galla una specialità tutta da ricostruire per il nuovo tecnico responsabile, Livio Magoni, nell'attesa anche del ritorno di Irene Curtoni, assente quest'oggi perchè ancora in fase di recupero dai problemi alla schiena. La Costazza non ripete le belle cose fatte nella prima prova, mentre Manu, ancora a corto di condizione, dopo aver preso per i capelli la qualificazione alla seconda manche (30/a), tira poi un po' il freno a mano. La finanziera di San Vigilio di Marebbe fa comunque meglio della compagna di squadra e chiude 26/a, mentre la Costazza perde alcune posizioni, finendo 27/a.
Senza voto le quattro giovani azzurre – Azzola, Benzoni, Pardeller e Sabrina Fanchini – incapaci di trovare il bandolo della matassa sulla Black, e finendo anticipatamente la loro avventura sulle nevi del circolo polare artico, non classificandosi tra le migliori trenta della prima manche, nonostante la pista consentisse di ottenere i tempi per una qualificazione.
Ora il circo rosa si sposta in Nord America a Beaver Creek dove l'ultimo week end di novembre sono in programma le prime prove veloci della stagione, mentre domani saranno di scena gli uomini tra le porte strette (prima manche ore 10; seconda manche ore 13 – Diretta Tv su raisport1 ed Eurosport1 HD).
(sabato 16 novembre 2013)